La matematica offre delle certezze?
Le certezze di cui parlo non vanno intese come possibilità di lavoro o altro. Ma vorrei chiedere una cosa: studiando matematica, si possono trovare delle certezze che adesso non ho? Si basa su teoremi che sono ritenuti veri anche da millenni, è possibile essere affascinati da questo?
Risposte
"Delirium":
La mia era una mezza battuta, il punto è che studiare Matematica (di un certo livello) può diventare frustrante: non solo ci si accorge di non essere in grado di trovare una soluzione ad una buona parte dei problemi che si incontrano (e questo è il meno), ma addirittura ci si rende conto di non essere in grado di capire (la formulazione di) una buona parte dei problemi che si incontrano.
Verissimo. Un mio caro amico ha grande talento, dottorato, post-doc, attualmente RTD. Lavora in un settore davvero molto astratto, con zero collegamenti al mondo reale (non dico quale, o potrebbe riconoscersi in queste righe). E prova esattamente ciò che dici tu. Anche io studio matematica, ma la mia prospettiva è quella dell'insegnamento nelle superiori, ergo la mia sanità mentale sarà sperabilmente poco compromessa. Per chi studia e lavora con la matematica a quei livelli, purtroppo, invece, disagi e disturbi mentali sono spesso dietro l'angolo. Anche semplice depressione. Ma correlazione non è causazione, naturalmente
La mia era una mezza battuta, il punto è che studiare Matematica (di un certo livello) può diventare frustrante: non solo ci si accorge di non essere in grado di trovare una soluzione ad una buona parte dei problemi che si incontrano (e questo è il meno), ma addirittura ci si rende conto di non essere in grado di capire (la formulazione di) una buona parte dei problemi che si incontrano.
@Delirium se posso e vuoi rispondere, perché ti credevi scemo? E che cosa è cambiato alla fine della magistrale?


In effetti sì: quando ho iniziato a studiare Matematica avevo il sospetto di essere scemo, alla fine della magistrale il sospetto si è trasformato in certezza.
[xdom="Martino"]Come suggerito da Fioravante ho spostato la discussione sulla derivata in un punto in un nuovo argomento, questo. Buona discussione![/xdom]
La matematica offre certezze? Mah... Dipende da te. Se vuoi pensarla così, pensala pure, si hanno buonissime e tantissime ragioni per farlo. Ma ce ne sono altrettante per sbattere la testa e mettere in dubbio il fatto che la matematica sia certezza, dubbio onestissimo. Più ti allontani dai fondamenti più ti senti sicura, se invece ti intestardisci e vuoi puntare alle sue radici alle sue fondamenta, ti trovi a cercare chissà cosa e ad arrancare al buio. Come vedi ce n'è per tutti i gusti.
Le possibilità sono tante.

"Vulplasir":
... questo magari può avvenire in un momento successivo in cui si è diventati padroni in qualche modo della materia.
Sì, certo, però ... ritengo che chi fa Matematica, tenda più "naturalmente" a questi aspetti; detto in altro modo, chi fa Ingegneria, nove su dieci, vorrà fare un lavoro portato alla progettazione, alla realizzazione, alla gestione di "qualcosa" mentre un Matematico è probabile che sia meno "attirato" dall'obiettivo di giungere a un "qualcosa" di applicativo.
Non nego che negli ultimi decenni siano aumentate notevolmente le possibilità di impiego di un laureato in Matematica esternamente al tradizionale ambito scolastico/accademico/ricerca ma non credo che la "proporzione" tra questi due aspetti sia simile a quella di altri cdl.
"Vulplasir":
[ot]La mia intenzione all'inizio era iscrivermi a matematica,[/ot]
[ot]Difatti io mi ricordo i tuoi primi post sul forum quando ancora eri alle superiori e mi aveva stupito il fatto che ti fossi iscritto a Ingegneria.
I tuoi post erano molto più seri e formali ... poi ha cambiato l'avatar

Ti ha rovinato l'Università

Cordialmente, Alex
dubito fortemente che per quelle persone la Matematica sia (e sia stata) un lavoro come un altro ...
Ovviamente no, c'è passione ma soprattutto talento...come in qualsiasi persona che raggiunge un qualche traguardo prestigioso in qualche campo. Quello che contesto è che questa passione debba necessariamente volta a scoprire il mistero ultimo della matematica, cosa sono i numeri, la loro esistenza e altre questioni...questo magari può avvenire in un momento successivo in cui si è diventati padroni in qualche modo della materia.
[ot]
non vorrei offenderti ma tu conosci la Matematica meglio di tanti matematici ...
La mia intenzione all'inizio era iscrivermi a matematica, di matematica mi piaceva soprattutto l'analisi matematica e la geometria, ma mi incuriosiva e non mi dispiaceva la meccanica (intesa in senso generale, meccanica dei solidi, fluidi, termodinamica etc, tutto ciò che era causa-effetto "materiale", non mi è mai interessata la meccanica quantistica o relativistica). Mi piaceva la figura di Eulero, nome che trovavo ovunque, sia nella matematica rigorosa, sia nei più svariati ambiti della meccanica. Ma non essendo io Eulero, e avendo paura che studiando matematica perdessi di vista completamente la "realtà" e le cose "ovvie", come per esempio : viewtopic.php?f=19&t=191795, allora decisi di fare un compromesso con il cdl in ing. meccanica della mia città che permette a chi è interessato di approfondire gli strumenti matematici che usa ma senza esagerare.[/ot]
Bene, cercando di tornare IT, cerco di dare una risposta che si basa sulla mia esperienza personale.
Questa è una domanda molto vaga e filosofica e credo che dipenda da ciascuno di noi.
Studiando matematica si possono scoprire dimostrazioni elaborate e vari mondi diversi e affascinanti (mi collego a dopo) e se questi possono darti delle certezze o diversi modi di pensare credo dipenda da te più che dalla materia stessa e qui mi ritrovo parzialmente con quanto detto da @Vulplasir
Passando al secondo punto
Il fascino è un altro conto.
Io personalmente trovo affascinanti molti ambiti della matematica che (all'epoca) ho studiato all'università. Questo fascino è un fascino molto ampio in generale.
All'università si inizia partendo dal basso, dalle teorie sui numeri reali e sugli insiemi in generale e da come si costruiscono castelli in base a ragionamenti logici talvolta eleganti e sintetiche (es. la dimostrazione dell'infinità dei numeri primi) talvolta prolisse, difficili ma lo stesso eleganti se ci si capisce qualcosa, ovvio (es. il teorema dell'applicazione aperta).
Al di là del fascino del ragionamento, per me c'è anche il fascino del "mondo". Per fare due esempi, posso citare l'analisi complessa che mette in crisi praticamente tutto ciò che si fa alle superiori - gli esponenziali possono dare risultato negativo, tanto per fare un esempio (stregoneria!!!
) - e la topologia che praticamente è la quella parte di geometria che studia altri mondi...
Quindi la risposta è "dipende da te e da come pensi", ma per me di fascino ce n'è in abbondanza in ogni direzione si volge lo sguardo... Peccato che ormai non ricordo più niente della matematica universitaria.
"Disperataa":
si possono trovare delle certezze che adesso non ho?
Questa è una domanda molto vaga e filosofica e credo che dipenda da ciascuno di noi.
Studiando matematica si possono scoprire dimostrazioni elaborate e vari mondi diversi e affascinanti (mi collego a dopo) e se questi possono darti delle certezze o diversi modi di pensare credo dipenda da te più che dalla materia stessa e qui mi ritrovo parzialmente con quanto detto da @Vulplasir
"Vulplasir":
è una materia come un'altra, così come il cdl in matematica è un cdl come gli altri.
Passando al secondo punto
"Disperataa":
Si basa su teoremi che sono ritenuti veri anche da millenni, è possibile essere affascinati da questo?
Il fascino è un altro conto.
Io personalmente trovo affascinanti molti ambiti della matematica che (all'epoca) ho studiato all'università. Questo fascino è un fascino molto ampio in generale.
All'università si inizia partendo dal basso, dalle teorie sui numeri reali e sugli insiemi in generale e da come si costruiscono castelli in base a ragionamenti logici talvolta eleganti e sintetiche (es. la dimostrazione dell'infinità dei numeri primi) talvolta prolisse, difficili ma lo stesso eleganti se ci si capisce qualcosa, ovvio (es. il teorema dell'applicazione aperta).

Al di là del fascino del ragionamento, per me c'è anche il fascino del "mondo". Per fare due esempi, posso citare l'analisi complessa che mette in crisi praticamente tutto ciò che si fa alle superiori - gli esponenziali possono dare risultato negativo, tanto per fare un esempio (stregoneria!!!


Quindi la risposta è "dipende da te e da come pensi", ma per me di fascino ce n'è in abbondanza in ogni direzione si volge lo sguardo... Peccato che ormai non ricordo più niente della matematica universitaria.

Su, su, non raccontare balle: si vede "lontano un miglio" che ami l'ingegneria (meccanica) ... e ti dico di peggio: non vorrei offenderti ma tu conosci la Matematica meglio di tanti matematici ...
Comunque non ho letto (né leggo di solito) i thread "filosofici" e neppure conosco quei matematici che citi ma dubito fortemente che per quelle persone la Matematica sia (e sia stata) un lavoro come un altro ...

Comunque non ho letto (né leggo di solito) i thread "filosofici" e neppure conosco quei matematici che citi ma dubito fortemente che per quelle persone la Matematica sia (e sia stata) un lavoro come un altro ...

Forse invece è proprio il modo in cui dovrebbe essere affrontata Matematica
Ogni anno tra i vincitori della medaglia Fields ci sono 2-3 matematici pluripremiati alle olimpiadi di matematica, che sono la cosa meno mistica e romantica che ci possa essere...non penso che Scholze, Figalli, Venkatesh, che hanno finito l'intero ciclo di studi in tempi record, si facessero tanti problemi a "introdurre l'io nella matematica" e filosofeggiare più di tanto.
Il bello di Vulplasir poi è che dice a te che la Matematica è un cdl come un altro e poi scrive questo:
Infatti, pure ingegneria meccanica è un cdl come un altro, nel senso che se lo vuoi fare lo fai, non c'è bisogno di essere appassionato viscerale di motori e macchinine per farlo. Quella del "l'ingegneria meccanica è la vera ingegneria" è chiaramente un'iperbole, ma è riferita al proliferare come funghi di corsi di ingegneria triennale di cui nessuno sentiva la mancanza, soprattutto nel settore industriale, quando una triennale in ingegneria meccanica basta e avanza per la maggior parte delle magistrali in questo ambito, non ha niente a che fare con questa questione.
"axpgn":
Il bello di Vulplasir poi è che dice a te che la Matematica è un cdl come un altro e poi scrive questo:
[quote="Vulplasir"]Sarò scemo io, ma ingegneria fisica a torino mi pare letteralmente una laurea in ingegneria elettronica.
Mica scemi loro, al giorno d'oggi mettere la parola "ingegneria" davanti a qualcosa attira molto di più pensando che si tratti di vera ingegneria, quando in realtà si tratta solo di scienza applicata, e quindi non ha nessun vantaggio lavorativo rispetto a uno studente di scienze normali. La vera ingegneria resta sempre e solo meccanica.

Il bello di Vulplasir poi è che dice a te che la Matematica è un cdl come un altro e poi scrive questo:
"Vulplasir":
Sarò scemo io, ma ingegneria fisica a torino mi pare letteralmente una laurea in ingegneria elettronica.
Mica scemi loro, al giorno d'oggi mettere la parola "ingegneria" davanti a qualcosa attira molto di più pensando che si tratti di vera ingegneria, quando in realtà si tratta solo di scienza applicata, e quindi non ha nessun vantaggio lavorativo rispetto a uno studente di scienze normali. La vera ingegneria resta sempre e solo meccanica.

Mah, detto da un ingegnere sembra un pochino di parte 
Forse invece è proprio il modo in cui dovrebbe essere affrontata Matematica

Forse invece è proprio il modo in cui dovrebbe essere affrontata Matematica

Secondo me non devi guardare la matematica come qualcosa di mistico, romantico o altro, come fanno certi soggetti in questo forum, è una materia come un'altra, così come il cdl in matematica è un cdl come gli altri.