Ingegneria Informatica...quale Politecnico?
Ciao ragazzi, sono nuovo nel forum. Mi sono iscritto perché ho passato un po' di tempo a leggere post vecchi in questa sezione riguardante il mio "problema". Così ho deciso di registrarmi e postare una nuova discussione per avere pareri nuovi e più "freschi, attuali".
Io sono fermamente deciso a intraprendere Ingegneria Informatica perché ne sono totalmente affascinato da tutto ciò che riguarda. Abito a Palermo e alcuni miei amici mi hanno detto che qui Ingegneria (in generale) non è malissimo, solo che la disorganizzazione regna sovrana e ovviamente non è paragonabile alla preparazione che ti forniscono i Politecnici (o comunque università altrettanto valide). Sono molto ambizioso e motivato, quindi ho deciso di andare via...spulciando le classifiche, per quanto riguarda il ramo tecnologico, il PoliMi è nettamente più in alto del PoliTo. Che dite, le classifiche lasciano il tempo che trovano? Non sono mai stato nelle due città, ma penso che Torino sarebbe più adatta a me, soprattutto come costo di vita, visto il periodo. Preferisco non dilungarmi, che mi consigliate?
Io sono fermamente deciso a intraprendere Ingegneria Informatica perché ne sono totalmente affascinato da tutto ciò che riguarda. Abito a Palermo e alcuni miei amici mi hanno detto che qui Ingegneria (in generale) non è malissimo, solo che la disorganizzazione regna sovrana e ovviamente non è paragonabile alla preparazione che ti forniscono i Politecnici (o comunque università altrettanto valide). Sono molto ambizioso e motivato, quindi ho deciso di andare via...spulciando le classifiche, per quanto riguarda il ramo tecnologico, il PoliMi è nettamente più in alto del PoliTo. Che dite, le classifiche lasciano il tempo che trovano? Non sono mai stato nelle due città, ma penso che Torino sarebbe più adatta a me, soprattutto come costo di vita, visto il periodo. Preferisco non dilungarmi, che mi consigliate?

Risposte
Innanzitutto grazie ad entrambi per le risposte esaurienti. Beh alla fine mi sembra di capire che in linea generale si equivalgono, entrambi i Politecnici sono di alto livello. Io ho davvero tanta passione in materia e tanta voglia di fare (almeno per ora che "non sono dentro"
), quindi dove non arriva il programma arriverà la mia curiosità.
Perfetto ragazzi, grazie mille!
Buona Pasqua

Perfetto ragazzi, grazie mille!
Buona Pasqua

"lucadellebicocche":
Non ho detto che è migliore (lo so, non mi hai "accusato" di questo, tengo a sottolineare), anzi chiedo a voi proprio perché non sapendo il "contenuto" delle varie materie sono un po' disorientato.
Figurati (a parte che può benissimo essere che l'organizzazione sia davvero migliore al Polito, non me la prenderei di certo, anzi credo di essere abbastanza critico nei confronti del Polimi). Ho chiesto di approfondire proprio per vedere se avevi altri dubbi.
"lucadellebicocche":
secondo me al primo anno si dovrebbero affrontare materie di cui abbiamo già conoscenza grazie al liceo, in modo da garantire una continuità di studio.
Sono quasi sicuro che la maggioranza dei miei compagni di corso non fosse un liceale. Molti vengono da istituti tecnici, quindi con la tua motivazione, elettrotecnica è un buon corso per il primo anno. Inoltre potrebbe essere un meglio seguirlo prima di alcuni corsi del secondo anno (magari elettronica od automatica).
"lucadellebicocche":
Al PoliMI inoltre alcune materie sono accorpate (vedi "Architettura dei Calcolatori e Sistemi Operativi") mentre al PoliTo sono divise e sembrano affrontate più approfonditamente ("Calcolatori" è al 2º anno e "Sistemi Operativi" al 3º).
Il numero di CFU è lo stesso? Forse è solo una questione di organizzazione. Io ero uno studente del "medio" ordinamento 509: la stragrande maggioranza dei miei corsi era da 5 CFU, il ché risultava in almeno 10-12 corsi all'anno (curiosamente, non "Architettura dei Calcolatori e Sistemi Operativi", che si chiamava Informatica 2 ed era da 10 CFU). Nel nuovo ordinamento 270 invece moltissimi corsi sono stati accorpati in corsi da 10 CFU (es. analisi 1 + analisi 2, fisica 1 + fisica 2, elettronica 1 + elettronica 2…).
Io onestamente ero abbastanza soddisfatto del 509, perché avevo veramente molti corsi a scelta già a partire dal secondo anno, e non c'era bisogno di approfondire quelli che non mi interessavano (es. non ho fatto elettronica 2 né automatica 2). Però in effetti tutti quegli esami erano pesanti, molti avrebbero preferito meno corsi più grossi.
Comunque non è detto che corsi accorpati siano meno approfonditi. "Ai miei tempi" si faceva il confronto con il vecchio ordinamento (quello a ciclo unico, senza triennale e specialistica, pre-'99), che aveva corsi grossi da molti CFU. L'opinione più comune era che erano più approfonditi. Probabilmente dipende molto dal singolo corso e dal singolo professore.
"lucadellebicocche":
Comunque, mi sembra meglio quello del Polito sia per l'organizzazione temporale delle materie (al PoliMi per esempio c'è nozioni base di informatica in cui si dovrebbe anche prendere confidenza con C e poi "Algoritmi e principi di informatica" al terzo anno...al secondo anno praticamente ZERO PROGRAMMAZIONE)...al Polito invece abbiamo principi dell'Informatica al 1º anno, Algoritmi e programmazione al 2º...e poi al 3º Programmazione ad oggetti...mi sembra più omogeneo e bilanciato no?
[…]
Per concludere ritorno nuovamente al tema "programmazione": confermato anche da studenti che la frequentano, sembra che il PoliMi dia pochissimo peso a programmazione, mentre nel piano di studi del PoliTO viene "tirata in ballo" spesso, c'è più interessamento. Onestamente io sono molto interessato a programmazione. Mi potreste dire voi: allora vai ad Informatica! No invece no, io sono molto affascinato da ingegneria informatica perché appunto voglio studiare la materia anche dal punto di vista "hardware", oltre che programmazione.
Nel corso "Architettura dei Calcolatori e Sistemi Operativi" troverai programmazione di sistema (processi, thread, rete in C) e programmazione in linguaggio macchina (probabilmente assembly MIPS) e forse addirittura qualche altro accenno (ho un vago ricordo di Prolog, ma non sono certo fosse in quel corso). Io al secondo anno avevo anche ingegneria del software con progetto facoltativo in cui c'era da programmare, ed il corso di algoritmi, ed al terzo avevo tre progettini invece di un progetto singolo (era il bello/brutto dell'ordinamento 509: tanti corsi da pochi crediti).
Alla specialistica cambia un po', ci sono molti più corsi a scelta, quindi puoi focalizzarti sui corsi che trattano programmazione.
Resta il fatto che ad ingegneria (e al Polimi) si programma poco.
La soluzione è studiare la programmazione per conto tuo. Così hai anche il vantaggio di non limitarti ai linguaggi trattati all'università, classici e di medio-basso livello (= il C). In questo periodo sono rimasto positivamente colpito da alcuni corsi su Coursera, gratuiti e senza impegno (es. proprio questa settimana inizia un corso introduttivo a Scala, che è qualcosa di molto diverso dai classici C, Java, C#…).
"lucadellebicocche":
Dimenticavo: proprio "Programmazione ad oggetti" al PoliMi si affronti all'interno di Ingegneria del Software mentre tu m'hai detto che non c'entra granché. Beh ecco allora che nasce il dubbio che il programma del PoliMi sia fatto un po' male in cui le materie sono trattate in maniera poco approfondita (al PoliTo c'è solo Programmazione ad oggetti e "ingegneria del software" si fa al primo anno di specialistica).
Al Polimi c'è "Ingegneria del software" alla triennale, e "Ingegneria del software 2" alla specialistica. Facile che siano gli stessi identici corsi del Polito con nomi diversi. Infatti nel primo corso si tratta molto la programmazione ad oggetti. Il punto è che i nomi dei corsi non sono necessariamente significativi.
"Flamber":
Si tratta di algoritmi e programmazione che ti garantisce una completa conoscenza del C. Una volta imparato il modo di programmare ad alto livello, tutti gli altri linguaggi non presentano particolari difficoltà, il modo di ragionare resta lo stesso, rimane solo da imparare una nuova "lingua" in cui dirlo.
Insomma… Innanzitutto il C non è proprio un buon esempio di linguaggio di alto livello. Inoltre, purtroppo o per fortuna, passando dalla classica programmazione imperativa / ad oggetti ad un altro paradigma (funzionale o logico) il cambiamento è notevole. Anche se un minimo di nozioni resta utile, sotto molti aspetti è quasi come ricominciare da capo.
"Flamber":
A parte questo, per i primi tre anni, vedrai molta più matematica e fisica che programmazione (come è giusto che sia secondo me). Avrai modo di partire dall'analisi 1, fino ad arrivare all'analisi complessa, ed avrai molti esami di elettronica comuni a chi fa ingegneria elettronica e ingegneria fisica. Devi essere molto più motivato da questo punto di vista rispetto al lato informatico. In molti fanno l'errore di credere (e penso che tu non faccia parte di questi) che ingegneria informatica, sia informatica e basta, e si ritrovano delusi quando per i primi tre anni si accorgono che la loro vita universitaria verterà più sulle equazioni differenziali che sulla computer grafica
Concordo.
Posso garantire personalmente per la qualità del PoliTo (per quanto la mia garanzia possa avere valore). Sono al poli da due anni ormai ed ho trovato un ambiente serio, stimolante e pieno di ragazzi capaci.
Conosco indirettamente il corso di informatica, ma per il primo anno la programmazione la vedrai poco. Ci sarà solo un corso di base di C.
Al secondo anno invece c'è un esame da 10 crediti che è il vero scoglio del secondo anno (ti basta guardare le percentuali di quanta gente lo passa per capire). Si tratta di algoritmi e programmazione che ti garantisce una completa conoscenza del C. Una volta imparato il modo di programmare ad alto livello, tutti gli altri linguaggi non presentano particolari difficoltà, il modo di ragionare resta lo stesso, rimane solo da imparare una nuova "lingua" in cui dirlo.
Il vero salto si fa con la programmazione con linguaggi di basso livello, che vedrai per la prima volta nel secondo semestre del secondo anno.
A parte questo, per i primi tre anni, vedrai molta più matematica e fisica che programmazione (come è giusto che sia secondo me). Avrai modo di partire dall'analisi 1, fino ad arrivare all'analisi complessa, ed avrai molti esami di elettronica comuni a chi fa ingegneria elettronica e ingegneria fisica. Devi essere molto più motivato da questo punto di vista rispetto al lato informatico. In molti fanno l'errore di credere (e penso che tu non faccia parte di questi) che ingegneria informatica, sia informatica e basta, e si ritrovano delusi quando per i primi tre anni si accorgono che la loro vita universitaria verterà più sulle equazioni differenziali che sulla computer grafica
Conosco indirettamente il corso di informatica, ma per il primo anno la programmazione la vedrai poco. Ci sarà solo un corso di base di C.
Al secondo anno invece c'è un esame da 10 crediti che è il vero scoglio del secondo anno (ti basta guardare le percentuali di quanta gente lo passa per capire). Si tratta di algoritmi e programmazione che ti garantisce una completa conoscenza del C. Una volta imparato il modo di programmare ad alto livello, tutti gli altri linguaggi non presentano particolari difficoltà, il modo di ragionare resta lo stesso, rimane solo da imparare una nuova "lingua" in cui dirlo.
Il vero salto si fa con la programmazione con linguaggi di basso livello, che vedrai per la prima volta nel secondo semestre del secondo anno.
A parte questo, per i primi tre anni, vedrai molta più matematica e fisica che programmazione (come è giusto che sia secondo me). Avrai modo di partire dall'analisi 1, fino ad arrivare all'analisi complessa, ed avrai molti esami di elettronica comuni a chi fa ingegneria elettronica e ingegneria fisica. Devi essere molto più motivato da questo punto di vista rispetto al lato informatico. In molti fanno l'errore di credere (e penso che tu non faccia parte di questi) che ingegneria informatica, sia informatica e basta, e si ritrovano delusi quando per i primi tre anni si accorgono che la loro vita universitaria verterà più sulle equazioni differenziali che sulla computer grafica
Non ho detto che è migliore (lo so, non mi hai "accusato" di questo, tengo a sottolineare
), anzi chiedo a voi proprio perché non sapendo il "contenuto" delle varie materie sono un po' disorientato. Comunque, mi sembra meglio quello del Polito sia per l'organizzazione temporale delle materie (al PoliMi per esempio c'è nozioni base di informatica in cui si dovrebbe anche prendere confidenza con C e poi "Algoritmi e principi di informatica" al terzo anno...al secondo anno praticamente ZERO PROGRAMMAZIONE)...al Polito invece abbiamo principi dell'Informatica al 1º anno, Algoritmi e programmazione al 2º...e poi al 3º Programmazione ad oggetti...mi sembra più omogeneo e bilanciato no? Poi ovviamente io parlo da ignorante in quanto non ho mai frequentato, mi baso su ciò che leggo e le mie idee (quindi scusate eventuali cavolate). Poi non capisco perché il PoliMi decide di inserire gli insegnamenti a scelta al 2º anno (insegnamenti non necessari, per esempio chimica) mettendo materie come elettrotecnica al 1º. Chimica al PoliTO è al primo anno (e obbligatoria), per me è una rottura onestamente, però secondo me al primo anno si dovrebbero affrontare materie di cui abbiamo già conoscenza grazie al liceo, in modo da garantire una continuità di studio. Al PoliMI inoltre alcune materie sono accorpate (vedi "ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI E SISTEMI OPERATIVI") mentre al PoliTo sono divise e sembrano affrontate più approfonditamente ("Calcolatori" è al 2º anno e "Sistemi Operativi" al 3º). Per concludere ritorno nuovamente al tema "programmazione": confermato anche da studenti che la frequentano, sembra che il PoliMi dia pochissimo peso a programmazione, mentre nel piano di studi del PoliTO viene "tirata in ballo" spesso, c'è più interessamento. Onestamente io sono molto interessato a programmazione. Mi potreste dire voi: allora vai ad Informatica! No invece no, io sono molto affascinato da ingegneria informatica perché appunto voglio studiare la materia anche dal punto di vista "hardware", oltre che programmazione. 
Dimenticavo: proprio "Programmazione ad oggetti" al PoliMi si affronti all'interno di Ingegneria del Software mentre tu m'hai detto che non c'entra granché. Beh ecco allora che nasce il dubbio che il programma del PoliMi sia fatto un po' male in cui le materie sono trattate in maniera poco approfondita (al PoliTo c'è solo Programmazione ad oggetti e "ingegneria del software" si fa al primo anno di specialistica).
Edit: ho riletto i post vecchi e avevo dimenticato che frequentavi il PoliMi e che mi avevi detto tu stesso che al PoliMi c'è poca programmazione


Dimenticavo: proprio "Programmazione ad oggetti" al PoliMi si affronti all'interno di Ingegneria del Software mentre tu m'hai detto che non c'entra granché. Beh ecco allora che nasce il dubbio che il programma del PoliMi sia fatto un po' male in cui le materie sono trattate in maniera poco approfondita (al PoliTo c'è solo Programmazione ad oggetti e "ingegneria del software" si fa al primo anno di specialistica).
Edit: ho riletto i post vecchi e avevo dimenticato che frequentavi il PoliMi e che mi avevi detto tu stesso che al PoliMi c'è poca programmazione

"lucadellebicocche":
Scusate se riporto in auge questo mio post vecchio. Alla fine ho sostenuto il test al Politecnico di Torino, superato con successo. Ho confrontato il piano di studi di Ingegneria Informatica dei rispetti Politecnici e trovo più completo quello del PoliTo. Però ho notato un'importante differenza: al PoliTo non è inserito "Ingegneria del Software" (a differenza di PoliMi) ma "Programmazione ad oggetti" (modulo integrato in "Ingegneria del Software" al PoliMi). Secondo voi è importante?
Un singolo esame è irrilevante sull'intera carriera universitaria. Se l'argomento ti interessa, puoi sempre approfondire per conto tuo. Inoltre, come accennato da Ryukushi, il nome dei corsi non rispecchia sempre il contenuto. "Programmazione ad oggetti" non ha granché a che fare con "ingegneria del software", ma il programma potrebbe anche essere simile.
Per curiosità, in che modo il programma del Polito ti è sembrato più completo di quello del Polimi (senza polemica alcuna, solo per sapere)?
"lucadellebicocche":
Scusate se riporto in auge questo mio post vecchio. Alla fine ho sostenuto il test al Politecnico di Torino, superato con successo. Ho confrontato il piano di studi di Ingegneria Informatica dei rispetti Politecnici e trovo più completo quello del PoliTo. Però ho notato un'importante differenza: al PoliTo non è inserito "Ingegneria del Software" (a differenza di PoliMi) ma "Programmazione ad oggetti" (modulo integrato in "Ingegneria del Software" al PoliMi). Secondo voi è importante?
Sto cercando di capire quale sia il percorso che mi dia una completa preparazione per andare all'estero per la laurea magistrale (sogno il MIT)
Dovrebbe essere la stessa cosa (cambia il nome, ma non la sostanza).
Scusate se riporto in auge questo mio post vecchio. Alla fine ho sostenuto il test al Politecnico di Torino, superato con successo. Ho confrontato il piano di studi di Ingegneria Informatica dei rispetti Politecnici e trovo più completo quello del PoliTo. Però ho notato un'importante differenza: al PoliTo non è inserito "Ingegneria del Software" (a differenza di PoliMi) ma "Programmazione ad oggetti" (modulo integrato in "Ingegneria del Software" al PoliMi). Secondo voi è importante?
Sto cercando di capire quale sia il percorso che mi dia una completa preparazione per andare all'estero per la laurea magistrale (sogno il MIT
)
Sto cercando di capire quale sia il percorso che mi dia una completa preparazione per andare all'estero per la laurea magistrale (sogno il MIT

Ciao, anche io studio ing. informatica ma onestamente io ti consiglio una facoltà piccola, non le grandi facoltà con prof. fantasmi e quant'altro. Un rapporto umano con i prof., conosci i tuoi colleghi, la vita in città non è carissima...e vivi tranquillo e sereno.
"Anisocoro":
E' un peccato, a mio avviso, che vengano trascurate sedi meno "famose", io ad esempio sono di Genova e mi dispiace che quasi nessuno voglia iscriversi, se non gli "autoctoni", qui, perchè-da quel poco che posso dire- ,parlando con persone laureatasi a Genova in Ingegneria Informatica non sembra proprio che la preparazione "fondamentale" sia inferiore rispetto ad altre sedi più famose. Tanto è vero che molti ex studenti genovesi lavorano, per esempio, a Milano,senza suscitare-che io sappia- lamentele relative alla loro competenza.
Premessa: parlo sempre al condizionale, non conosco per niente l'università di Genova e non sono in grado di dare un giudizio sulla sua qualità. Né ritengo il Polimi l'apice delle realtà universitarie mondiali. Il punto è che le università non sono tutte uguali, quindi l'idea di scegliere in base alle classifiche ha un senso.
Non è che andando al Politecnico invece che a Genova avrai la garanzia di diventare uno studente migliore. Però se i professori sono più bravi, se l'università offre corsi meglio bilanciati, se le strutture sono migliori (dalla biblioteca che ha abbastanza libri per tutti e su più argomenti, al laboratorio d'avanguardia), se esperti internazionali sono attratti dall'università e vengono per convegni o corsi, se l'università partecipa a competizioni universitarie (es. il Polimi era uno dei pochi partecipanti italiani a RoboCup qualche anno fa, anche se ora credo non lo faccia più)...
allora andare al Politecnico quanto meno facilita il compito ad uno studente e gli offre più possibilità.
Certo se tu abiti a Genova hai il vantaggio di non doverti trasferire. Ma se ad esempio dove abiti non c'è la facoltà che ti interessa dovrai farlo per forza, e allora potresti puntare direttamente ad un'università "famosa".
Poi, come ho detto prima, le classifiche si basano su tanti fattori, e uno studente dovrebbe trovare l'università in cui riesce a dare il meglio.
E' un peccato, a mio avviso, che vengano trascurate sedi meno "famose", io ad esempio sono di Genova e mi dispiace che quasi nessuno voglia iscriversi, se non gli "autoctoni", qui, perchè-da quel poco che posso dire- ,parlando con persone laureatasi a Genova in Ingegneria Informatica non sembra proprio che la preparazione "fondamentale" sia inferiore rispetto ad altre sedi più famose. Tanto è vero che molti ex studenti genovesi lavorano, per esempio, a Milano,senza suscitare-che io sappia- lamentele relative alla loro competenza.
Aggiungo che non ho interessi personali, anche perchè deve ancora nascere un rettore genovese che da soldi ad ,uno sconosciuto per scrivere bene della Facoltà su un Forum ,
Aggiungo che non ho interessi personali, anche perchè deve ancora nascere un rettore genovese che da soldi ad ,uno sconosciuto per scrivere bene della Facoltà su un Forum ,
"claudio86":
[quote="Anisocoro"]Non vorrei sembrare ingenuo,però , in una disciplina come l'Ingegneria, che è fondata su scienze esatte, i contenuti del l'insegnamento dovrebbero essere gli stessi in tutto il mondo, anche perchè i libri e le pubblicazioni a cui si fa riferimento sono ben determinati.
Il fatto che l'ingegneria sia fondata su scienze esatte (Ma è poi vero? Cosa significa?) non significa né che i contenuti siano gli stessi in tutto il mondo, né soprattutto che siano insegnati nello stesso modo. Capita addirittura che nella stessa università lo stesso corso tenuto da due professori diversi abbia due programmi diversi (esperienza diretta).
Nelle classifiche delle università sono indicati i parametri di cui si tiene conto: qualità dell'insegnamento, gradimento dei professori, qualità della ricerca, contatti con altre università, possibilità di scambi internazionali, contatti con il mondo del lavoro, tempo medio di assunzione dalla laurea, tempo medio di completamento, servizi offerti agli studenti, burocrazia, strutture... Anche se come ho detto molto dipende dal singolo studente, credo che pensare che tutte le università siano uguali sia abbastanza ingenuo.[/quote]
infatti... per questo chiedevo...
"Anisocoro":
Non vorrei sembrare ingenuo,però , in una disciplina come l'Ingegneria, che è fondata su scienze esatte, i contenuti del l'insegnamento dovrebbero essere gli stessi in tutto il mondo, anche perchè i libri e le pubblicazioni a cui si fa riferimento sono ben determinati.
Il fatto che l'ingegneria sia fondata su scienze esatte (Ma è poi vero? Cosa significa?) non significa né che i contenuti siano gli stessi in tutto il mondo, né soprattutto che siano insegnati nello stesso modo. Capita addirittura che nella stessa università lo stesso corso tenuto da due professori diversi abbia due programmi diversi (esperienza diretta).
Nelle classifiche delle università sono indicati i parametri di cui si tiene conto: qualità dell'insegnamento, gradimento dei professori, qualità della ricerca, contatti con altre università, possibilità di scambi internazionali, contatti con il mondo del lavoro, tempo medio di assunzione dalla laurea, tempo medio di completamento, servizi offerti agli studenti, burocrazia, strutture... Anche se come ho detto molto dipende dal singolo studente, credo che pensare che tutte le università siano uguali sia abbastanza ingenuo.
Non vorrei sembrare ingenuo,però , in una disciplina come l'Ingegneria, che è fondata su scienze esatte, i contenuti del l'insegnamento dovrebbero essere gli stessi in tutto il mondo, anche perchè i libri e le pubblicazioni a cui si fa riferimento sono ben determinati. Un ulteriore indizio a favore è il fatto che negli esami di Stato e nei concorsi pubblici non vi sono differenze statisticamente significative fra laureati di una sede rispetto ad un'altra.
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perfetto è proprio quello che mi aspetto da questo corso di studi... grazie per la risposta...
se qualcuno ha informazioni più dettagliate si faccia avanti
se qualcuno ha informazioni più dettagliate si faccia avanti

"splacchj":
potete risolvermi un dubbio fondamentale: ma fare ingegneria informatica significa programmare? altrimenti i cosa fa un "Ingegnere informatico"?
Molti dei miei compagni sono diventati consulenti, chi sviluppa, chi progetta, chi fa analisi (parla con i clienti e cerca di capire di cosa hanno bisogno).
In linea di principio un ingegnere informatico si occupa di informatica applicata. In qualsiasi ambito: database, sistemi distribuiti, dispositivi mobili (e.g. smartphone), automazione, sistemi informativi... e a qualsiasi livello: progettazione, analisi, sviluppo, ricerca... Più o meno quello che fa un informatico (credo che la sovrapposizione sia quasi totale).
È un campo talmente vasto che è difficile dare una risposta. Però in generale durante gli studi è dato poco spazio alla programmazione vera e propria (almeno al Polimi). Praticamente tutto quello che so di programmazione l'ho imparato per conto mio, leggendo libri. Quello che mi hanno insegnato all'università è stato più come modellare e rappresentare problemi e fenomeni.
potete risolvermi un dubbio fondamentale: ma fare ingegneria informatica significa programmare? altrimenti i cosa fa un "Ingegnere informatico"?
Risposta fantastica, esauriente, grazie mille Claudio!!
Io valuterei di visitare le due città: ci dovrai vivere per almeno tre anni. Io Milano l'ho odiata (e la odio tuttora), però io abito nell'hinterland. E già che ci sei darei un'occhiata anche ai campus.
Io studio ing. informatica al PoliMi, però la triennale l'ho fatta al polo regionale di Como (che è una sede separata del PoliMi). Como è una sede piccola, tranquilla, ci sono praticamente solo due palazzi, moderna. Il campus Leonardo (la sede di Milano) invece è immenso, caotico, e abbastanza vecchio (almeno la parte centrale, con un paio di aule quasi fatiscenti).
La mia classe a Como era di una settantina di persone, mentre tutte le volte che ho visto le classi della triennale di informatica in Leonardo (ma anche alcuni corsi della specialistica, magari in comune con altri corsi di laurea) ho avuto la stessa impressione: carri bestiame. Da non trovare posto a sedere in aule da 300 posti. Però probabilmente al PoliTo la situazione è simile, informatica è uno degli indirizzi con più iscritti.
La didattica è di buon livello, salvo poche eccezioni ho avuto buoni professori, alcuni davvero eccezionali. Spesso sono anche stati disponibili e sono venuti incontro alle necessità degli studenti.
Se sei davvero ambizioso e motivato valuta di fare esperienza all'estero. Credo che entrambe le università abbiano abbastanza contatti e destinazioni possibili.
Le classifiche lasciano un po' il tempo che trovano. Innanzitutto non sono sempre basate sulla didattica (la ricerca ad esempio agli studenti interessa solo marginalmente). Poi PoliMi e PoliTo non sono agli opposti della classifica, il livello dovrebbe essere simile. Infine dipende comunque da te: se ti trovi male in un'università può anche essere la più rinomata del mondo, ma non riuscirai a sfruttarla e imparerai poco.
Io studio ing. informatica al PoliMi, però la triennale l'ho fatta al polo regionale di Como (che è una sede separata del PoliMi). Como è una sede piccola, tranquilla, ci sono praticamente solo due palazzi, moderna. Il campus Leonardo (la sede di Milano) invece è immenso, caotico, e abbastanza vecchio (almeno la parte centrale, con un paio di aule quasi fatiscenti).
La mia classe a Como era di una settantina di persone, mentre tutte le volte che ho visto le classi della triennale di informatica in Leonardo (ma anche alcuni corsi della specialistica, magari in comune con altri corsi di laurea) ho avuto la stessa impressione: carri bestiame. Da non trovare posto a sedere in aule da 300 posti. Però probabilmente al PoliTo la situazione è simile, informatica è uno degli indirizzi con più iscritti.
La didattica è di buon livello, salvo poche eccezioni ho avuto buoni professori, alcuni davvero eccezionali. Spesso sono anche stati disponibili e sono venuti incontro alle necessità degli studenti.
Se sei davvero ambizioso e motivato valuta di fare esperienza all'estero. Credo che entrambe le università abbiano abbastanza contatti e destinazioni possibili.
Le classifiche lasciano un po' il tempo che trovano. Innanzitutto non sono sempre basate sulla didattica (la ricerca ad esempio agli studenti interessa solo marginalmente). Poi PoliMi e PoliTo non sono agli opposti della classifica, il livello dovrebbe essere simile. Infine dipende comunque da te: se ti trovi male in un'università può anche essere la più rinomata del mondo, ma non riuscirai a sfruttarla e imparerai poco.
Grazie per il tuo parere
Mi convinci sempre di più a optare per il PoliTo. Aspetto altri pareri


Non sono uno studente di tale corso di laurea, ma credo che il Politecnico di Torino in ingegneria informatica abbia una marcia in più rispetto a quello di Milano (accorrano subito negazioni da parte di chi ha esperienza diretta se sbaglio). Vale che i due Politecnici abbiano più o meno lo stesso livello di eccellenza, perché Torino magari risulta migliore in un ambito, mentre Milano in un altro.