Ingegneria in Italia (informatica)

totoro01
Ciao a tutti,
Volevo chiedere qualche opinione riguardo le esperienze di altri studenti (passati e presenti) sulla diversa impostazione di un corso di laurea come ingegneria informatica fatto in italia a confronto con l'estero.
Sto valutando l' opzione di iscrivermi al CdL in ingegneria informatica del PoliMi (da quel che ho potuto vedere nella descrizione dei corsi è leggermente diverso da quello di torino e preferisco questo), ma nel chiedere in giro ad amici o solo per sentito dire non faccio che sentire storie su quanto sia difficile fare ingegneria in italia e su come mi ritroverei a dover studiare giorno e notte anche solo per sperare di passare gli esami, ambire a voti alti poi è fuori discussione; (addirittura una volta mi è stato definito come un "massacro" :))
L' altra opzione sarebbe quella di studiare Knowledge Engineering in Olanda.

Vengo da un liceo scientifico e devo dire che non sono mai stato un grande studioso, me la sono sempre cavata in qualche modo facendo il minimo indispensabile per andare avanti, e guardando un po' in giro per il forum ho visto molti studenti che parlano della matematica e della fisica come una vera passione e dello studio non come un "dovere" ma più come un piacere, cosa che per me non si direbbe.
Detto questo vi chiederete perchè sceglierei mai un corso come questo e la risposta è che la matematica a scuola è sempre stata la "meno peggio" per me e penso di avere una certa predisposizione; per fare un esempio all' esame di maturità, dopo un anno certamente non brillante, con poco impegno ho preso un dignitoso 13/15 alla prova di matematica e anche la prof esterna riguardando il compito all'orale ha detto che dal compito si evinceva un buon modo di ragionare più che conoscenze derivate dallo studio.
Partendo dal presupposto che mi rendo conto che dovrò studiare e non poco, è veramente così impegnativo come CdL? E' così improbabile che io riesca a laurearmi in 3 anni mantenendo comunque sanità mentale e un minimo di vita sociale?

Grazie e scusate per il poema

Risposte
Intermat
Io ti posso dire la mia esperienza. Come ti ho detto non studio al PoliMi ma credo che non ci sia troppa differenza. A me sono capitate giornate in cui sono entrato all'università alle 8.30 e ne sono uscito alle 20 ma anche altre (tipo oggi!) nelle quali sono arrivato alle 11.30 e me ne sono andato alle 13.30! Poi ci saranno periodi in cui ti potrai riposare di più (pur andando all'università) ovvero quelli appena successivi alle sessioni e altri durante i quali sarai praticamente immobilizzato a casa (durante le sessioni). Poi ovviamente dipende quanto tempo libero (e altre attività) sei disposto a sacrificare per rimanere in regola con gli esami.

PS: Non so alla Bocconi, però ho amici ad economia e sinceramente non c'è paragone. Molti che ad ingegneria faticano ad economia vanno bene. Questo non sminuisce l'importanza di economia ma è un semplice dato oggettivo!

Sk_Anonymous
"totoro01":
ma da lì al massacro che mi è stato descritto speravo ci fosse una via di mezzo.

Il mio modestissimo parere è che non puoi fare un "toto ore di studio". L'impegno che richiede è ovviamente grande, ma la quantità di ore necessaria a conseguire un certo risultato varia molto da persona a persona, in particolare dal suo metodo di studio.
Io faccio Fisica, non Ingegneria, ma credo che questo discorso valga un po' per tutti i corsi di laurea. C'è chi è più veloce a studiare certe cose, chi altre; c'è chi ha bisogno di passare più tempo sulla teoria, chi sugli esercizi.
È troppo variabile la cosa per poter avere una stima quantitativa affidabile: troverai chi studia tre ore al giorno e ha la media del 29, chi ne studia otto ed ha la media del 22 scarso...

totoro01
Sì scusate forse mi sono spiegato male, l'intenzione di studiare e di impegnarmi ce l'ho tutta, cascasse il mondo io la laurea in ingegneria in un modo o nell'altro la prenderò, è da quando sono piccolo che cresco con l'idea che all'università farò questa facoltà. Mi rendo conto che richiederà un impegno che non ha niente a che vedere con il modo con cui ho affrontato il liceo, ma da lì al massacro che mi è stato descritto speravo ci fosse una via di mezzo.

Per dire ho una mia ex compagna di classe che fa economia aziendale alla bocconi e da quel che ho capito studia parecchio, spesso dalla mattina alle 8 torna a casa la sera alle 7 e ancora deve studiare, eppure sento dire che non c'è paragone con un corso come ingegneria, specialmente al PoliMi.
Quel che volevo capire è se sono solo leggende urbane date da studenti che forse si riducono al periodo prima dell'esame per fare tutto e quindi inevitabilmente si trovano davanti a un carico di lavoro esorbitante o se anche studiando regolarmente e dall'inizio si parla comunque di giornate su giornate passate sui libri

gio73
D'accordo con intermat,
aggiungo che studiare non è poi così brutto, si tratta di un impegno costante ma poi il tuo tempo libero ce l'hai (quello che ti darebbe un lavoro vero e proprio, poi quando si esce dall'università e si comincia a lavorare effettivamente si sente nostalgia di quei tempi) inoltre fai sempre cose nuove, non ripetitive.

Intermat
Da quello che dici: o cambi, o in tre anni non ti laurei!
Io ho amici che fanno ing. Informatica e, chi era come te, ora (dopo 3 anni) si trova con 3 esami verbalizzati. Altri che si sono impegnati sono più o meno in regola (si dovrebbero laureare con un anno di ritardo). In ogni caso non serve studiare giorno e notte. Certo, per avere una buona media (sopra il 27), secondo me, serve studiare tutti i giorni, tutto l'anno (le feste e qualche settimana l'estate le hai comunque!). Se pensi di studiare un paio d'ore al giorno magari senza seguire i corsi allora lascia stare!
Il mio consiglio è semplice. Lascia perdere quello che hai fatto al Liceo. Se decidi di iscriverti impegnati. Magari non per passione ma per il semplice fine di ottenere l'obiettivo che ti sei posto. Io ho un amico che praticamente odia studiare. Ma si sta impegnando tantissimo e, se pure con un anno di ritardo, avrà la laurea.
In ogni caso, statistiche alla mano, il tempo medio per conseguire la triennale è circa 4 anni e due mesi. Quindi finire un anno fuori corso, soprattutto se pensi di non impegnarti al massimo, è lo standard.

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