Ingegneria aereospaziale o fisica?
Ciao a tutti,
mi sono da poco iscritto e ho creato questo post perché non mi sembra di non averne visti con questa tematica precisa.
Mi sono diplomato da circa un mese in un liceo scientifico col voto finale di 98/100 e stavo quindi pensando alla scelta della facoltà da frequentare all'università. Mi sono sempre piaciute la matematica e la fisica, quest'ultima in particolare, e mi sono sempre riuscite bene (ho preso 15/15 alla seconda prova
). Tuttavia non sono riuscito a decidermi veramente sul da farsi, vi ho quindi scritto con la speranza di ottenere un vostro aiuto. Ho visto i piani di studio di entrambe e devo dire che mi interessano tutte e due, forse in special modo la fisica. La verità è che mi piacerebbe fare entrambe, ma purtroppo devo scegliere. Stavo valutando quindi anche le prospettive di lavoro che entrambe offrono dopo la laurea, in modo da facilitarmi la scelta. E devo dire che per fisica ho trovato una prospettiva un po' deprimente, almeno in Italia, per esempio il ricercatore, che mi piacerebbe fare, è spesso sottopagato. In generale comunque tutti mi dicono che con l'ingegneria aereospaziale si trova lavoro più facilmente e si anche più pagati... ma è vero? Io non mi fido troppo dell'opinione comune. Comunque ho un po' la sensazione che sia più difficile diventare un fisico eccellente rispetto che ad un ingegnere eccellente, ma magari è solamente una mia impressione e potete confermarla o negarla.Mi sento di dire che scegliere fisica sarebbe più una scelta di cuore, mentre per l'ingegneria aereospaziale un po' più di testa, almeno per quello che si dice. Comunque posso dire di essere pronto ad impegnarmi e a studiare con passione la facoltà che sceglierò, non fermandomi alle prime difficoltà.
Quindi, vi chiedo se potete gentirlmente rispondere alle due richieste fatte in precedenza e se avete da darmi consigli e/o esperienze personali che mi possano aiutare in una scelta così importante.
Grazie davvero a tutti!
mi sono da poco iscritto e ho creato questo post perché non mi sembra di non averne visti con questa tematica precisa.
Mi sono diplomato da circa un mese in un liceo scientifico col voto finale di 98/100 e stavo quindi pensando alla scelta della facoltà da frequentare all'università. Mi sono sempre piaciute la matematica e la fisica, quest'ultima in particolare, e mi sono sempre riuscite bene (ho preso 15/15 alla seconda prova

Quindi, vi chiedo se potete gentirlmente rispondere alle due richieste fatte in precedenza e se avete da darmi consigli e/o esperienze personali che mi possano aiutare in una scelta così importante.
Grazie davvero a tutti!

Risposte
Non sono d'accordo. Oggi i migliori ing aerospaziali (percorso aerodinamica/aerogasdinamica) sono assorbiti dalla F1 e dal circuito America's cup con contratti da milioni di euro all'anno. Parliamo di una decina di talenti a livello mondiale. L'ingegneria non é vincolata dall'economia caso mai lo é l'industria. Si fa ingegneria anche nei laboratori di ricerca in modo del tutto disinteressato. Se poi parliamo di vincoli economici il discorso cambia e ne sono coinvolte tutte le scienze.
PS
Le materie approfondite ad aerospaziale permettono allo studente una comprensione ben maggiore (ad esempio in campo fluidodinamico) rispetto a figure che si illudono di capire come funziona il mondo nella sua totalità.
PS
Le materie approfondite ad aerospaziale permettono allo studente una comprensione ben maggiore (ad esempio in campo fluidodinamico) rispetto a figure che si illudono di capire come funziona il mondo nella sua totalità.
Concordo sul fatto sia piú difficile diventare un fisico eccellente dato che giá capire tutte le teorie scoperte fino al giorno d'oggi é una impresa figuriamoci da li riuscire a dare qualche contributo, direi quasi impossibile: il 5% di quelli che studiano fisica probabilmente possono esser riusciti a capire tutta la materia e di questo 5% il 0,1% probabilmente riuscirá a dare qualche contributo all'umanitá, gli altri li vedo un pó precari.
L'universitá di ingegneria invece ha il grosso vantaggio di darti gli strumenti (teorie ingegneristiche contenute nelle normative dei vari paesi che permettono di operare secondo gli standard richiesti) per poter essere operativo sul campo pertanto anche se non sei un genio avrai le basi e le conoscenze richieste dal mercato per poter svolgere il tuo lavoro in maniera efficente e rapida e se appassionato della materia sicuramente avrai successo e potrai guadagnare anche bene.
Quindi se sei una mente superiore ti conviene fare Fisica altrimenti credo meglio Ingegneria.
L'universitá di ingegneria invece ha il grosso vantaggio di darti gli strumenti (teorie ingegneristiche contenute nelle normative dei vari paesi che permettono di operare secondo gli standard richiesti) per poter essere operativo sul campo pertanto anche se non sei un genio avrai le basi e le conoscenze richieste dal mercato per poter svolgere il tuo lavoro in maniera efficente e rapida e se appassionato della materia sicuramente avrai successo e potrai guadagnare anche bene.
Quindi se sei una mente superiore ti conviene fare Fisica altrimenti credo meglio Ingegneria.
"marco.95":
Grazie Epimenide per la risposta, sono d'accordo con quello che dici, ma io avendo interesse per entrambe, non pensavo al fattore passione come motore dello studio e della carriera.
Comunque mi sapete dire qualcosa degli sbocchi lavorativi di fisica? È vero che l'ingegneria ne offre di più? Anche se non penso che ci sia molto nel settore dell'aereospaziale in Italia...
I laureati in fisica dall'università al mondo del lavoro.
In fondo alla pagina, video di fisici che lavorano in diversi settori.
Grazie Epimenide per la risposta
, sono d'accordo con quello che dici, ma io avendo interesse per entrambe, non pensavo al fattore passione come motore dello studio e della carriera.
Comunque mi sapete dire qualcosa degli sbocchi lavorativi di fisica? È vero che l'ingegneria ne offre di più? Anche se non penso che ci sia molto nel settore dell'aereospaziale in Italia...

Comunque mi sapete dire qualcosa degli sbocchi lavorativi di fisica? È vero che l'ingegneria ne offre di più? Anche se non penso che ci sia molto nel settore dell'aereospaziale in Italia...
"marco.95":
Comunque ho un po' la sensazione che sia più difficile diventare un fisico eccellente rispetto che ad un ingegnere eccellente,
Non sono d'accordo. Sono del parere che sia più facile fare le cose che ci appassionano. Qualcuno su questo forum (mi pare sia stato vict85, ma non ricordo con esattezza) di recente ha detto pressappoco che "un fisico vuole capire come funziona il mondo, un ingegnere vuole farlo funzionare". Se tu hai una predisposizione per il ragionamento analitico, ti risulterà più facile diventare un fisico che un ingegnere (l'eccellenza poi dipende dall'impegno), perché da ingegnere prima o poi ti verrà chiesto di accettare l'universo com'è e di sfruttare quel che sai (ma non capisci del tutto) per "fare", se questo non ti va giù diventare un ingegnere ti risulterà difficile. Il ragionamento simmetrico vale se hai una mentalità pragmatica e dovrai scontrarti con l'analisi approfondita talvolta fine solo alla comprensione stessa che viene richiesta ad un fisico.
Che poi statisticamente ci siano più persone con una mentalità pragmatica che con una analitica sono pienamente d'accordo, ma ciò non toglie che la difficoltà dei due percorsi è in funzione degli interessi di chi li intraprende, la statistica una volta che comprendi ciò che ti appassiona veramente è completamente inutile.
"marco.95":
Ciao a tutti,
Comunque ho un po' la sensazione che sia più difficile diventare un fisico eccellente rispetto che ad un ingegnere eccellente,
Sono d'accordo con questa affermazione, ma credo anche che sia più facile diventare un fisico mediocre, che un ingegnere mediocre .
Ricorda pure questo: un bravo scienziato è anche, almeno, un discreto filosofo.
Ciao,
Raam penso proprio che tu abbia ragione che scegliendo una delle due avrò comunque il pensiero "come sarebbe stato aver fatto l'altra facoltà?". Quindi penso che sceglierò quella che mi attira e mi fa fantasticare un po' di più, senza pensare al dopo, così da non avere rimpianti, nel mio caso la fisica.
Anche la distinzione tra ingegneria e fisica che hai fatto è condivisibile. Un certo Einstein disse "In principio era previsto che diventassi ingegnere, ma il pensiero di dover spendere la mia energia creativa su cose che rendono ancora più raffinata la vita pratica di ogni giorno, con la deprimente prospettiva di una rendita da capitale come obiettivo, mi era insopportabile. Pensare per il piacere di pensare, come per la musica."
Raam penso proprio che tu abbia ragione che scegliendo una delle due avrò comunque il pensiero "come sarebbe stato aver fatto l'altra facoltà?". Quindi penso che sceglierò quella che mi attira e mi fa fantasticare un po' di più, senza pensare al dopo, così da non avere rimpianti, nel mio caso la fisica.
Anche la distinzione tra ingegneria e fisica che hai fatto è condivisibile. Un certo Einstein disse "In principio era previsto che diventassi ingegnere, ma il pensiero di dover spendere la mia energia creativa su cose che rendono ancora più raffinata la vita pratica di ogni giorno, con la deprimente prospettiva di una rendita da capitale come obiettivo, mi era insopportabile. Pensare per il piacere di pensare, come per la musica."
"Raam":
Se io fossi davvero uno scienziato, invece, mi piacerebbe scoprire, tra le altre, la formula per la pace dell'anima...
Credo che stai entrando nel campo dei teologi

Salve.
Sono più o meno nella tua stessa situazione e non posso esserti di grandissimo aiuto. Ho dato recentemente una risposta ad un thread simile al tuo e da allora sto maturando la convizione che qualsiasi scelta si faccia (giusta o sbagliata), alla fine ne piangeremo qualcosa, perché avremo pur sempre abbandonato uno dei nostri sogni per dedicarci ad un'altro inconciliabile.
Possiamo ragionarci, interpretare i segnali del quotidiano per capire se la nostra natura è più da ingegnere o da scienziato e quant'altro, ma non si troverà mai via d'uscita.
In ogni caso, ciò che mi ha colpito di più leggendo quel che hai scritto, è questo:
Magari mi sbaglierò, ma credo che sia vero quello che dici; però non voglio approfondire perché in effetti ho paura di dire stronzate.
Ultima cosa che ti voglio dire: il fine dell'ingegnere è sempre e comunque quello economico (portare utilità economica a sé e alla gente per cui lavora).
Se io fossi davvero uno scienziato, invece, mi piacerebbe scoprire, tra le altre, la formula per la pace dell'anima...
Sono più o meno nella tua stessa situazione e non posso esserti di grandissimo aiuto. Ho dato recentemente una risposta ad un thread simile al tuo e da allora sto maturando la convizione che qualsiasi scelta si faccia (giusta o sbagliata), alla fine ne piangeremo qualcosa, perché avremo pur sempre abbandonato uno dei nostri sogni per dedicarci ad un'altro inconciliabile.
Possiamo ragionarci, interpretare i segnali del quotidiano per capire se la nostra natura è più da ingegnere o da scienziato e quant'altro, ma non si troverà mai via d'uscita.
In ogni caso, ciò che mi ha colpito di più leggendo quel che hai scritto, è questo:
ho un po' la sensazione che sia più difficile diventare un fisico eccellente rispetto che ad un ingegnere eccellente
Magari mi sbaglierò, ma credo che sia vero quello che dici; però non voglio approfondire perché in effetti ho paura di dire stronzate.
Ultima cosa che ti voglio dire: il fine dell'ingegnere è sempre e comunque quello economico (portare utilità economica a sé e alla gente per cui lavora).
Se io fossi davvero uno scienziato, invece, mi piacerebbe scoprire, tra le altre, la formula per la pace dell'anima...