Ingegneria

alexbobby96
Salve a tutti, non sono nuovo sul forum avendo già scritto e chiesto consigli in passato. Il titolo così generico della discussione non è un caso. Racconto brevemente la mia storia. Ho finito l'anno scorso il liceo scientifico e, essendo molto indeciso sul mio futuro, ho aspettato fino all'ultimo e alla fine ho deciso di iscrivermi ad ingegneria informatica. Perché ho scelto questa facoltà? Prima di tutto, perché credo che ormai tutto riguardi l'informatica e nel futuro l'informatica invaderà ogni aspetto, ogni campo della nostra società e mi affascinava; secondo, è forse la facoltà dopo ci sono più prospettive occupazionali e dove, quindi, si trova più lavoro; terzo, ero in preda al panico e mancavano pochi giorni alla scadenza per la prenotazione ai test d'ingresso. Ma non sapevo niente di informatica, pensavo mi sarebbe piaciuta, ma non sapevo neanche cosa fosse un codice binario. Comunque, con determinazione, ho cominciato la nuova avventura dando forse il meglio di me. Purtroppo, le cose non sono andate come previsto. Seguendo il corso di Fondamenti di informatica, ho capito che non avevo niente a che fare con quel mondo. Ho capito che non avevo alcun interesse a studiare le componenti di un calcolatore e ad imparare a programmare. Mi annoiavo durante il corso, molto, e ho dovuto abbandonare. Mi sono comunque dato da fare e ho dato con ottimi risultati Analisi Matematica I, Fisica Generale I e II e Geometria e Algebra. Ora mi ritrovo di nuovo qui, sempre in preda al panico. I corsi iniziano martedì 20 settembre ed io non ancora la più pallida idea di dove andare, cosa studiare. So di essere portato per la matematica e la fisica (quest'ultima mi interessa) e vorrei diventare un ingegnere. Il problema è che non c'è alcun campo dell'ingegneria che mi interessi particolarmente e neanche la fisica mi interessa tanto da studiarla in modo tanto approfondito come in un corso di laurea all'università! Avevo pensato ad Ingegneria Meccanica perché credo sia forse il campo più generico, solo che i motori non mi interessano affatto. Un piccolo interesse ce l'ho. Mi affascina molto lo spazio, wow! Le stelle, i pianeti, tutto quel nero e quei colori, la vita oltre quella terrestre. Ahimè, anche qui c'è un intoppo: non ho alcun interesse per gli aerei, le navicelle spaziali e tutti i sistemi che girovagano per lo spazio (satelliti, sonde). Questo, mi fa scartare Ingegneria Aerospaziale. In ultimo, avevo pensato ad Ingegneria Gestionale (perché abbastanza più facile) ma non ho alcun interesse per l'economia e, alla magistrale, se ne fa parecchia. Vi prego, aiutatemi, cosa dovrei fare? Lo so che la scelta è solo mia ma ho una paura pazzesca di sbagliare ancora!

Risposte
civamb
Ogni banca é a se. Per un laureato é consigliabile mandare il curriculum in strutture come ISP o Unicredit. Nelle realtà (italiane) piú piccole la situazione é, nella maggior parte dei casi, quella che ho descritto. É vero che stanno chiudendo molte filiali ma i pre/pensionamenti ed esodi vari sono veramente tanti.
Sinceramente ho visto laureati in economia marcire allo sportello fino alla pensione e diplomati arrivare al massimo della consulenza sui grandi patrimoni. Le banche non sono aziende di successo.

dasalv12
I grandi istituti non si avvalgono di interinali che io sappia, specie nelle mansioni più delicate in cui viene richiesta una certa qualifica: tesoreria, risk, legale, amministrazione ed anche l'assistenza stessa. Nessun neolaureato che conosco è partito dallo sportello, dato che gli sportelli stanno chiudendo e stanno prepensionando migliaia di dipendenti di filiale mi sembra coerente. In genere chi lo ha fatto è un diplomato o laureato umanistico che magari entra per conoscenza. Poi ingegneri allo sportello mi suona davvero nuova. Per quanto riguarda gli stipendi di ingresso non ci sono differenze se non l'indennità di cassa.

civamb
Si, oggi ci sono molti iterinali nelle funzioni di back office pagati la metà di un bancario allo sportello.

dasalv12
Nemmeno io ho riscontrato questa tendenza dell'iniziare dallo sportello nel settore bancario, certo dipende dai momenti storici: forse questo fatto valeva 10 anni fa, attualmente le banche italiane sono in eccesso di personale generico da sportello (assunto prevalentemente negli anni pre crisi) e mancano di personale specializzato per adeguarsi ai livelli europei in tema di gestione e normative.

civamb
Dipende dalla banca, nella maggior parte dei casi é come ti dico purtroppo e non mi riferisco alla sola laurea di ingegneria, che rimane marginale nel settore bancario.
Fra l'altro ho due amici laureati con voti ottimi, un ingegnere informatico ed un gestionale che sono stati assunti una decina di anni fa ed hanno iniziato dalla cassa. Le banche che offrono altre opportunità sono principalmente due se escludiamo quelle denominate "di affari".

Intermat
"civamb":
Il punto é che ormai un laureato, anche con 110/lode, in quello specifico settore inizia dallo sportello, salvo rari casi come i vari settori ITC che oggi vengono sempre piú esternalizzati...

PS
Ho un parente stretto che ha lavorato 40 anni nel settore, in piú istituti.

Non è vero, ti posso dire che al termine della triennale io e alcuni miei amici/colleghi (5/6 persone) siamo stati contattati da una banca per fare un colloquio. Un paio hanno deciso di farlo e non era affatto per ruoli in filiale allo sportello. E, come ben sai, io faccio ing. gestionale quindi non è che una banca cerchi tale profilo per un ruolo informatico. Ripeto, questo è un esempio e quindi non mi permette di trarre conclusioni generali però non credo che tutti inizino dallo sportello, specie gli ingegneri.

civamb
Il punto é che ormai un laureato, anche con 110/lode, in quello specifico settore inizia dallo sportello, salvo rari casi come i vari settori ITC che oggi vengono sempre piú esternalizzati...

PS
Ho un parente stretto che ha lavorato 40 anni nel settore, in piú istituti.

Albesa81
"Intermat":
Se poi albesa81 lavora in quel settore e può confermare le tue parole e darci una esperienza diretta arricchirebbe la discussione che altrimenti si basa solamente sul sentito dire o su un giudizio complessivo sulla situazione in Italia.

Ho lavorato per quasi 7 anni come sviluppatore di sistemi informativi per varie banche e società di assicurazioni accanto a ingegneri informatici, informatici (non ingegneri) e gestionali; a prescindere dal titolo di studio, non ho mai visto nessuno "scattare" per meriti comprovati sul campo. Invece, ho assistito a diversi casi di persone che, pur non avendo mostrato particolari capacità tecniche od organizzative rispetto agli altri, hanno ricevuto delle promozioni semplicemente perchè inseriti su progetti "visibili" da manager influenti (ebbene sì, non tutti i dirigenti hanno lo stesso peso all'interno delle aziende).
"Intermat":
è più difficile che un ottimo dipendente "da sportello", parlando della banca, faccia carriera piuttosto che una persona che ha una figura più tecnica per il semplice fatto che quest'ultimo ha una maggiore facilità nel cambiare lavoro

Per esperienza diretta, confermo che per un laureato in discipline tecniche è certamente più semplice "rivendersi" che per un semplice diplomato/licenziato (io stesso non ho avuto grossi problemi ad abbandonare il mondo della consulenza quando ne ho avute le tasche piene, mentre alcuni miei amici non laureati sono inchiodati allo stesso lavoro da anni loro malgrado). Mi permetto però di sottolineare che "più possibilità di rivendersi" non significa "più possibilità di carriera" (infatti tutti i miei amici laureati, una volta cambiata azienda sono andati a ricoprire più o meno le stesse posizioni che avevano prima).
Detto questo, tu che esperienze hai in merito? :-)

Intermat
"Albesa81":
[quote="Intermat"][quote="civamb"]Ma certo, il mio era soltanto un avvertimento per evitare quel determinato settore in Italia, credimi.

Io non lo conosco bene però comunque solitamente sono ruoli molto tecnici, lontani da quelli allo sportello o in filiale, quindi non so quanto non ci sia meritocrazia. Sicuramente direttore generale di una banca non ci si diventa però quello non credo sia l'obiettivo principale.[/quote]
Senza offesa, ma si legge da ogni parola che sei ancora uno studente. :wink:[/quote]
Senza dubbio, il mio rapporto col mondo del lavoro è stato limitato a qualche collaborazione occasionale. Nulla di più. Di certo non mi aspetto rose e fiori però credo che ci siano differenze fra diversi settori e anche all'interno dei diversi settori. Cioè è più difficile che un ottimo dipendente "da sportello", parlando della banca, faccia carriera piuttosto che una persona che ha una figura più tecnica per il semplice fatto che quest'ultimo ha una maggiore facilità nel cambiare lavoro. Detto ciò ripeto, uno non entra in quel settore per diventare AD o presidente, semplicemente per fare il suo lavoro. Tra l'altro se si è disposti a muoversi il lavoro lo si trova e anche ben pagato (per esperienza familiare parlo di altri settori).

PS: Rispondendo a civamb, come ho detto prima non conosco il settore e quindi le dinamiche presenti. Non so su che basi tu racconti queste esperienze non lavorando in quel settore, ovviamente ti ascolto e tengo in considerazione quello che mi dici. Il fatto che ci siano raccomandati comunque non mi stupisce, sicuramente ci saranno, mica lo voglio mettere in dubbio. Semplicemente sospendevo il mio giudizio su una cosa che non conosco e quindi sulla quale non mi voglio esprimere. Tra l'altro anche nell'università ci sono molti raccomandati e il sistema non appare molto meritocratico però alla fine la carriera la si fa (magari non ce la fanno tutti). Insomma non vorrei trarre conclusioni senza conoscere l'oggetto della discussione finendo col dare, potenzialmente, una visione più pessimistica di quella che potrebbe essere. Se poi albesa81 lavora in quel settore e può confermare le tue parole e darci una esperienza diretta arricchirebbe la discussione che altrimenti si basa solamente sul sentito dire o su un giudizio complessivo sulla situazione in Italia.

civamb
E già, ma farà presto a conoscere certi meccanismi "fisiologici" del mondo lavorativo.

In ogni, modo, per rispondere ad intermat, non mi riferisco a ruoli in filiale ma a posizioni delicate e molto ben retribuite che nella maggior parte dei casi vengono ricoperte da diplomati che hanno passato l'esame da promotori finanziari alla terza volta, giusto per descrivere la situazione. Per fortuna non lavoro in quel settore, ma troppo spesso viene sopravvalutata la competenza di chi gestisce i risparmi, specialmente in certi segmenti. Nel 90% dei casi quelle posizioni sono destinate ai soliti amici/amiche di qualche dirigente. Occhio!

Il discorso si può estendere a molti altri settori in Italia.

Albesa81
"Intermat":
[quote="civamb"]Ma certo, il mio era soltanto un avvertimento per evitare quel determinato settore in Italia, credimi.

Io non lo conosco bene però comunque solitamente sono ruoli molto tecnici, lontani da quelli allo sportello o in filiale, quindi non so quanto non ci sia meritocrazia. Sicuramente direttore generale di una banca non ci si diventa però quello non credo sia l'obiettivo principale.[/quote]
Senza offesa, ma si legge da ogni parola che sei ancora uno studente. :wink:

Intermat
"civamb":
Ma certo, il mio era soltanto un avvertimento per evitare quel determinato settore in Italia, credimi.

Io non lo conosco bene però comunque solitamente sono ruoli molto tecnici, lontani da quelli allo sportello o in filiale, quindi non so quanto non ci sia meritocrazia. Sicuramente direttore generale di una banca non ci si diventa però quello non credo sia l'obiettivo principale.

civamb
Ma certo, il mio era soltanto un avvertimento per evitare quel determinato settore in Italia, credimi.

Intermat
Civamb guarda che il settore bancario per un laureato in ing. gestionale è solo una possibilità (e anche marginale direi). Molto probabilmente si finisce in aziende di consulenza, industria e, genericamente, grandi aziende tipo ENI, Poste e simili.
Per il discorso meritocrazia non saprei dato che fino ad ora non ho avuto particolari esperienze lavorative.

civamb
Intanto mettiti in testa di andare all'estero.... se vuoi un minimo di meritocrazia. In certe realtà aziendali (soprattutto le banche, visto che hai scelto gestionale) non ne troverai e la laurea potrebbe addirittura essere controproducente. Il settore bancario é figlio di un sistema semi statale in cui l'inefficienza e le raccomandazioni hanno ridotto in macerie (come potete ben vedere) i vari istituti.
Per verificare ciò che dico chiedete di visionare il curriculum di chi gestisce i vostri soldi o patrimoni di famiglia, almeno per avere un'idea di chi viene scelto per ricoprire ruoli così delicati e soprattutto per rendervi conto del criterio di "selezione". Quasi sicuramente dopo una verifica del genere cambierete banca. In bocca al lupo!

Intermat
"alexbobby96":
Grazie a tutti ragazzi! Purtroppo non ho abbastanza passione e altrettanto coraggio per tentare la strada della Fisica, quindi ho deciso di iscrivermi ad Ingegneria Gestionale anche se neanche qui ho tanto interesse. Qualcosa devo pur fare. Ringrazio ancora tutti per l'aiuto, poiché siete stati importanti nel vostro piccolo. Speriamo bene :)

Ti auguro di trovare l'interesse al più presto perché altrimenti non vai da nessuna parte.
Buona fortuna... :smt023

alexbobby96
Grazie a tutti ragazzi! Purtroppo non ho abbastanza passione e altrettanto coraggio per tentare la strada della Fisica, quindi ho deciso di iscrivermi ad Ingegneria Gestionale anche se neanche qui ho tanto interesse. Qualcosa devo pur fare. Ringrazio ancora tutti per l'aiuto, poiché siete stati importanti nel vostro piccolo. Speriamo bene :)

Intermat
"civamb":
Progettare significa risolvere una serie di problemi per arrivare ad un obbiettivo. Ingegneria gestionale é ingegneria a tutti gli effetti.

Esatto, alexbobby96 se consideri progettare il solo ideare e disegnare un pezzo meccanico allora l'ing. gestionale non progetta nulla (come anche l'ing. informatico, delle telecomunicazioni, matematico, fisico, e altri) se invece consideri che si può progettare un impianto (inteso come layout), un magazzino (come dimensione, layout, tipologia), un sistema logistico (interno ed esterno) e molte altre cose non meccaniche allora anche l'ing gestionale progetta.
Detto questo il problema è che non si può passare dal voler fare fisica e non farla solo per paura di non trovare lavoro (il che può essere un timore legittimo) al fare ingegneria gestionale in pratica solo perché è l'ingegneria più facile (che poi a vedere i dati di almalaurea non è neppure vero). Insomma dovresti riflettere un pochino anche perché 5 anni (minimo, in media sono 7) di ingegneria, già se ti piace, ti portano via l'anima figurati se la dovessi fare controvoglia!

civamb
Progettare significa risolvere una serie di problemi per arrivare ad un obbiettivo. Ingegneria gestionale é ingegneria a tutti gli effetti.

alexbobby96
In realtà la fisica mi interessa, l'ho scritto nel post principale. In particolare, però l'astrofisica, bellissima! Ma cosa si fa dopo? Leggendo sul web e chiedendo ad amici, il massimo che puoi fare è il docente universitario (cosa che io non voglio assolutamente fare) o il ricercatore sottopagato e tutta la vita in cerca di lavoro con contratti a tempo determinato. Anzi, proprio nel campo dell'astrofisica si lavora ancora di meno... Ecco perché non ho ancora scelto di fare fisica anche se mi sembra l'unica via di uscita... Poi ci sarebbe Ingegneria Gestionale che non mi interessa granché però, tirandomi un pizzico sulla pancia, la farei. E lì, a quanto dicono, si lavora parecchio. Solo che, non si progetta niente, non è una vera e propria ingegneria. Grazie del tempo che state perdendo ad aiutarmi xD voi che fareste?

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