Informazioni riguardanti il Dipartimento di Matematica
Sto per terminare il liceo classico e sto iniziando a maturare una scelta per l'università,non escludo nulla per ora,a parte la facoltà di lettere e filosofia che non mi entusiasma più di tanto,ho avuto un passato burrascoso con lettere e con filosofia non ne parliamo.Qualcuno che ha molta pazienza potrebbe spiegarmi cosa si studia al dipartimento di matematica,so che non è la matematica del liceo,che bisogna avere un'approccio diverso che all'inizio è difficile,insomma tante cose sconnesse e non riesco a capirci molto.Qualcuno mi potrebbe far luce su questo mondo?Dico a livello anche di esami,mi dicono che è dura ma io voglio sapere cosa dovrò andare a fare qualora la scegliessi altrimenti non posso decidere come vorre con questa informazioni.Vorre fare una scelta ragionata e calibrata,anche in base alle mie qualità e ai miei difetti.Grazie a chi mi darà una mano,saluti a tutti!!

Risposte
Domani corro in biblioteca.
Riguardo alla passione per la matematica invece diciamo che non ho mai avuto problemi a studiarla e non ho risolto problemi usando delle regole generali e formule appiccicate a memoria senza capirne il significato,se dovessi scegliere solo in base alla passione non avrei troppi problemi..grazie comunque della rispota intanto leggo quei libri!
Per l'esame di maturità mi sto preparando,devo pure decidere la tesina -.-forse mi oriento sulla Divina Commedia letta da un matematico e c'infilo pure astronomia(moti della terra,leggi di Keplero).La tesina dovrebbe essere solo un punto di partenza,poi ci chiedono tutto il programma d'oh,sarà vero?!
Riguardo alla passione per la matematica invece diciamo che non ho mai avuto problemi a studiarla e non ho risolto problemi usando delle regole generali e formule appiccicate a memoria senza capirne il significato,se dovessi scegliere solo in base alla passione non avrei troppi problemi..grazie comunque della rispota intanto leggo quei libri!
Per l'esame di maturità mi sto preparando,devo pure decidere la tesina -.-forse mi oriento sulla Divina Commedia letta da un matematico e c'infilo pure astronomia(moti della terra,leggi di Keplero).La tesina dovrebbe essere solo un punto di partenza,poi ci chiedono tutto il programma d'oh,sarà vero?!
@Je_tresor: La domanda fondamentale da porti è: quanto ti piace la Matematica?
Se la spinta emotiva è abbastanza forte e se non hai paura di studiar sodo già dai primi mesi (ché certamente qualcosa da recuperare l'avrai), non vedo problemi giganteschi a scegliere Matematica, piuttosto che Fisica, o Chimica, ovvero qualunque altro corso di laurea in Scienze.
In generale, secondo me, pensare a cosa piace studiare ed a cosa piacerebbe fare "da grande" è un buon modo per scegliere il corso di laurea adeguato.
Inoltre, se capisci di essere orientata verso Matematica, ti consiglio di leggere qualche libro sulla storia recente della Matematica, come ad esempio quello di Odifreddi, La Matematica del Novecento*: così puoi avere una panoramica di qualche filone di ricerca "recente" e di alcuni argomenti della Matematica moderna e, di conseguenza, puoi farti un'idea se c'è qualcosa che ti interessi realmente.
Un altro buon libro, per beginners ma non troppo, è il sempreverde Courant-Robins, Che cos'è la Matematica...
Queste sono due buone letture per l'estate; ma ora pensa a preparare l'esame di stato ed a passarlo al meglio... All'università ci penserai durante e dopo le tue ultime vere vacanze.
______________
* Se sei interessata alla storia della Matematica, il massimo è il testo classico di Boyer, Storia della Matematica, pur se non copre il '900.
Se la spinta emotiva è abbastanza forte e se non hai paura di studiar sodo già dai primi mesi (ché certamente qualcosa da recuperare l'avrai), non vedo problemi giganteschi a scegliere Matematica, piuttosto che Fisica, o Chimica, ovvero qualunque altro corso di laurea in Scienze.
In generale, secondo me, pensare a cosa piace studiare ed a cosa piacerebbe fare "da grande" è un buon modo per scegliere il corso di laurea adeguato.
Inoltre, se capisci di essere orientata verso Matematica, ti consiglio di leggere qualche libro sulla storia recente della Matematica, come ad esempio quello di Odifreddi, La Matematica del Novecento*: così puoi avere una panoramica di qualche filone di ricerca "recente" e di alcuni argomenti della Matematica moderna e, di conseguenza, puoi farti un'idea se c'è qualcosa che ti interessi realmente.
Un altro buon libro, per beginners ma non troppo, è il sempreverde Courant-Robins, Che cos'è la Matematica...
Queste sono due buone letture per l'estate; ma ora pensa a preparare l'esame di stato ed a passarlo al meglio... All'università ci penserai durante e dopo le tue ultime vere vacanze.

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* Se sei interessata alla storia della Matematica, il massimo è il testo classico di Boyer, Storia della Matematica, pur se non copre il '900.
"Je_tresor":
Grazie mille per l'interesse,da quello che ho capito devo rimettermi in pari.Noi al liceo abbiamo fatto poco,avendo 5 ore la settimana tra matematica e fisica,per esempio integrali e derivate non sappiamo cosa siano,forse termineremo il programma con i limiti e completeremo lo studio della funzione.
"Da quello che ho sentito da persone non di matematica ho anche avuto l'impressione che nel liceo classico si preferisse uno studio dei casi al costringere lo studente ad imparare a trovarli."
Non ho capito cosa volessi dire qui!!!help!
Quello in realtà è una cosa che ho sentito per caso una volta in una conversazione casuale. Non è facile da spiegare. Io mi riferisco al dare per ogni tipo di esercizio una formula risolutiva invece di dare esercizi e farli risolvere con solo le basi teoriche per trovare la formula in questione in mano. Per capirci a matematica le formulette risolutive te le sogni. Sai la formula generale e poi devi cercare da solo come usare ciò che sai per risolvere il problema.
Ma comunque rimane il fatto che magari erano le persone in questione ad aver quell'atteggiamento.
Grazie mille per l'interesse,da quello che ho capito devo rimettermi in pari.Noi al liceo abbiamo fatto poco,avendo 5 ore la settimana tra matematica e fisica,per esempio integrali e derivate non sappiamo cosa siano,forse termineremo il programma con i limiti e completeremo lo studio della funzione.
"Da quello che ho sentito da persone non di matematica ho anche avuto l'impressione che nel liceo classico si preferisse uno studio dei casi al costringere lo studente ad imparare a trovarli."
Non ho capito cosa volessi dire qui!!!help!
"Da quello che ho sentito da persone non di matematica ho anche avuto l'impressione che nel liceo classico si preferisse uno studio dei casi al costringere lo studente ad imparare a trovarli."
Non ho capito cosa volessi dire qui!!!help!
Il problema di uno del classico è che spesso ha fatto matematica ad un livello inferiore rispetto ad uno di altri licei (e di alcuni istituti tecnici), inoltre ha fatto meno cose. L'analisi in teoria non è essenziale perché viene rifatta ma se tu l'hai fatta decentemente al liceo (cosa che uno studente del liceo scientifico dovrebbe aver fatto) devi solo aggiungere gli aspetti più tecnici e hai già compreso cosa sono i concetti di base. Inoltre poi hai già una certa dimestichezza con gli esercizi di base e quindi sei facilitato quanto incontri quelli più difficili.
Da quello che ho sentito da persone non di matematica ho anche avuto l'impressione che nel liceo classico si preferisse uno studio dei casi al costringere lo studente ad imparare a trovarli. Ma questo potrebbe essere benissimo legato al modo in cui hanno studiato loro più che a come gli è stato insegnato. Il problem solving è una capacità importante, non devi per forza essere un "animale da olimpiadi" ma abituarsi a cercare soluzioni ai problemi che ti trovi davanti più che a cercare di inquadrare il problema in dei riquadri prestabiliti è una caratteristica fondamentale. Se tu non sei abituato a farlo è meglio che impari in fretta (questo comunque è più un atteggiamento che altro).
Riguardo agli esami dipende un po' dalla facoltà e dal professore comunque spesso sono scritti+orali (nei primi anni). I corsi sono formati da lezioni teoriche ed esercitazioni. Gli esami del primo anno sono generalmente (cambiano i nomi) analisi, algebra lineare/geometria analitica, fisica (meccanica, fluidi e termodinamica), informatica, inglese e qualcosa di base di algebra e/o logica.
Di fisica, anche se il livello è molto diverso, dovresti averne un'idea anche se il saper fare esercizi è MOLTO più importante di quanto avviene, purtroppo, nei licei (scientifici e classici almeno intorno a Torino). Informatica è programmazione e le questioni di algebra base e logica dipendono molto da università ad università ma non penso che dovrebbe darti eccessivi problemi (non più del normale).
Riguardo ad analisi, beh, ci sono un paio di cose che vanno tenute conto. L'analisi di per sé non ha una teoria molto complessa (rispetto ad altre teorie matematiche), ma richiede un certo esercizio per essere maneggiata bene. Questo esercizio a sua volta richiede una certo numero di capacità (come saper lavorare con la trigonometria, i logaritmi e gli esponenziali). Peggio sono state fatte queste cosa al liceo, più difficile sarà fare gli esercizi e quindi in generale fare l'esame. Di fatto se tu non sei in pari il lavoro lo devi fare tu anche se in alcune università (forse tutte) ci sono dei tutorati.
Riguardo alla geometria lo vedrai ma sono in parte cose nuove e in parte una rivisitazione con strumenti migliori delle cose fatte in geometria analitica (se l'hai fatta, non conosco il programma che hai fatto). Anche qui saper fare gli esercizi è importante.
Dopo il primo anno dovresti essere in pari e quindi poi non ci sono differenze sostanziali tra uno del classico e uno che non fa il classico. Gli esami più avanzati hanno teoria più complessa e meno problemi prettamente di calcolo e a volte saranno solamente orali.
Da quello che ho sentito da persone non di matematica ho anche avuto l'impressione che nel liceo classico si preferisse uno studio dei casi al costringere lo studente ad imparare a trovarli. Ma questo potrebbe essere benissimo legato al modo in cui hanno studiato loro più che a come gli è stato insegnato. Il problem solving è una capacità importante, non devi per forza essere un "animale da olimpiadi" ma abituarsi a cercare soluzioni ai problemi che ti trovi davanti più che a cercare di inquadrare il problema in dei riquadri prestabiliti è una caratteristica fondamentale. Se tu non sei abituato a farlo è meglio che impari in fretta (questo comunque è più un atteggiamento che altro).
Riguardo agli esami dipende un po' dalla facoltà e dal professore comunque spesso sono scritti+orali (nei primi anni). I corsi sono formati da lezioni teoriche ed esercitazioni. Gli esami del primo anno sono generalmente (cambiano i nomi) analisi, algebra lineare/geometria analitica, fisica (meccanica, fluidi e termodinamica), informatica, inglese e qualcosa di base di algebra e/o logica.
Di fisica, anche se il livello è molto diverso, dovresti averne un'idea anche se il saper fare esercizi è MOLTO più importante di quanto avviene, purtroppo, nei licei (scientifici e classici almeno intorno a Torino). Informatica è programmazione e le questioni di algebra base e logica dipendono molto da università ad università ma non penso che dovrebbe darti eccessivi problemi (non più del normale).
Riguardo ad analisi, beh, ci sono un paio di cose che vanno tenute conto. L'analisi di per sé non ha una teoria molto complessa (rispetto ad altre teorie matematiche), ma richiede un certo esercizio per essere maneggiata bene. Questo esercizio a sua volta richiede una certo numero di capacità (come saper lavorare con la trigonometria, i logaritmi e gli esponenziali). Peggio sono state fatte queste cosa al liceo, più difficile sarà fare gli esercizi e quindi in generale fare l'esame. Di fatto se tu non sei in pari il lavoro lo devi fare tu anche se in alcune università (forse tutte) ci sono dei tutorati.
Riguardo alla geometria lo vedrai ma sono in parte cose nuove e in parte una rivisitazione con strumenti migliori delle cose fatte in geometria analitica (se l'hai fatta, non conosco il programma che hai fatto). Anche qui saper fare gli esercizi è importante.
Dopo il primo anno dovresti essere in pari e quindi poi non ci sono differenze sostanziali tra uno del classico e uno che non fa il classico. Gli esami più avanzati hanno teoria più complessa e meno problemi prettamente di calcolo e a volte saranno solamente orali.