Indecisione ingegneria
salve a tutti premetto mi sono appena diplomato e sto seriamente cominciando ad avere dubbi sulla mia iscrizione universitaria.
ho fatto e superato i test di ammissione a ingegneria edile-architettura ma sono venuto a sapere che è una facolta molto pesante che ti tiene tutto il giorno impegnato, allora ho pensato di iscrivermi al CDL triennale di ing. civile che mi è stato detto più leggero e con una formazione sempre più che buona.
ora, quello che non capisco, xk fare 5 anni di edile-architettura? cosa ho in più in campo lavorativo rispetto ad un ingegnere civile..? l' ing. civile non può fare anche case o solo infrastrutture? in seguito può prendere la laurea specialistica in ing. edile o sbaglio?.
io ho intenzione di lavorare e frequentare i corsi ma edile-architettura tiene troppo impegnato x un risultato che non vedo discostare troppo (oltre al riconoscimento europeo di Architetto) dall'ing. civile che come ora so più leggero
spero mi possiate aiutare, grazie
ho fatto e superato i test di ammissione a ingegneria edile-architettura ma sono venuto a sapere che è una facolta molto pesante che ti tiene tutto il giorno impegnato, allora ho pensato di iscrivermi al CDL triennale di ing. civile che mi è stato detto più leggero e con una formazione sempre più che buona.
ora, quello che non capisco, xk fare 5 anni di edile-architettura? cosa ho in più in campo lavorativo rispetto ad un ingegnere civile..? l' ing. civile non può fare anche case o solo infrastrutture? in seguito può prendere la laurea specialistica in ing. edile o sbaglio?.
io ho intenzione di lavorare e frequentare i corsi ma edile-architettura tiene troppo impegnato x un risultato che non vedo discostare troppo (oltre al riconoscimento europeo di Architetto) dall'ing. civile che come ora so più leggero
spero mi possiate aiutare, grazie
Risposte
"Trave":
Picciotto per intenderci
Se devi progettare un ponte strallato e devi creare tu lo schema statico migliore,lo devi inventare in sostanza,facendo conti ,simulazioni,modelli e approssimazioni di cui ti prendi la responsabilità allora ti servono i 5 anni e quindi l'albo A.Considera che in questo caso insieme a te ci sono altri ingegneri
Sono d'accordo con te.
"Trave":
Ma anche la villetta ad un piano,asimmetrica in pianta con una struttura particolare e con l'utilizzo di materiali nuovi o particolari non penso sia di competenza del triennale
Su questo ho qualche dubbio, nel senso che le villette asimmetriche in pianta non sono poi così rare, in questo caso anche un triennale potrebbe progettarla. Certo, se la vuoi fare in fibra di carbonio o con fondazioni sottomarine ( è solo un esempio ovviamente ), il discorso potrebbe cambiare, al limite. Voglio dire, metodologie standard non significa progettare opere "modeste", per questo ci sono i geometri/periti edili.
Un amico, ad un seminario di ingegneria propedeutico all'esame di Stato ( dei 3 anni ), ha chiesto espressamente al presidente di un ordine degli ingegneri cosa poteva fare un laureato triennale nella libera professione. Risposta : "praticamente tutto".
Anche un palazzo di 10 piani può essere progettato con metodi "standard", lo sono quasi tutti. Al contrario, un grattacielo di 500 m di altezza dotato di un dispositivo di smorzamento attivo in caso di terremoto a mio avviso sarebbe di competenza degli ingegneri 3+2.
Picciotto per intenderci
Se devi progettare una villetta ad un piano,simmetrica e senza schemi statici complessi,hai potere di firma anche con la triennale
Se devi progettare un ponte strallato e devi creare tu lo schema statico migliore,lo devi inventare in sostanza,facendo conti ,simulazioni,modelli e approssimazioni di cui ti prendi la responsabilità allora ti servono i 5 anni e quindi l'albo A.Considera che in questo caso insieme a te ci sono altri ingegneri
Ma anche la villetta ad un piano,asimmetrica in pianta con una struttura particolare e con l'utilizzo di materiali nuovi o particolari non penso sia di competenza del
triennale
Se devi progettare una villetta ad un piano,simmetrica e senza schemi statici complessi,hai potere di firma anche con la triennale
Se devi progettare un ponte strallato e devi creare tu lo schema statico migliore,lo devi inventare in sostanza,facendo conti ,simulazioni,modelli e approssimazioni di cui ti prendi la responsabilità allora ti servono i 5 anni e quindi l'albo A.Considera che in questo caso insieme a te ci sono altri ingegneri
Ma anche la villetta ad un piano,asimmetrica in pianta con una struttura particolare e con l'utilizzo di materiali nuovi o particolari non penso sia di competenza del
triennale
"Picciotto":
scusate l'ignoranza ma c he cambia essere iscritto all'albo A o all'albo B.. degli ingegneri..? ma se gia da civile posso fare palazzi e case, xk dovrei prendere la specializzazione in edile..?
grazie
Scusa eh picciotto, ma cosa centra la specializzazione ( che poi sarà una laurea specialistica, immagino ) in edile?
Ingegneria civile è una cosa, ingegneria edile è un'altra, ingegneria edile-architettura un'altra ancora, pur appartenendo allo stesso settore anche a livello di albo professionale ( civile-ambientale ).
Di fatto essere iscritto all'albo A o B cambia ben poco, in quanto la normativa è a dir poco ambigua.
Tanto per chiarire ci sono due sezioni nell'ordine professionale ( per ogni settore : civile-ambientale , industriale, informazione ) :
La sezione A, quella degli ingegneri, il cui accesso è consentito ai laureati specialistici e ai laureati quinquennali del vecchio ordinamento.
La B, il cui accesso è consentito ai nuovi laureati “triennali” in ingegneria e ai diplomati universitari del vecchio ordinamento.
Quanto alle competenze, la questione è a dir poco ambigua visto che la normativa riserva all’ingegnere della sezione A le prestazioni “ innovative”, mentre l’attività degli ingegneri triennali viene sostanzialmente ricondotta all’utilizzo delle “procedure standardizzate”, dove per essa si deve intendere una procedura conforme a un insieme di regole (siano esse tecniche, metodologiche, pratiche o giuridiche).
L'ingegnere triennale può effettuare la progettazione, la direzione dei lavori, la vigilanza, la contabilità e la liquidazione relative a costruzioni civili semplici, con l’uso di metodologie standardizzate. Di conseguenza la normativa non pone limiti a caratteristiche quali : volumetria, altezza, costo.
scusate l'ignoranza ma c he cambia essere iscritto all'albo A o all'albo B.. degli ingegneri..? ma se gia da civile posso fare palazzi e case, xk dovrei prendere la specializzazione in edile..?
grazie
grazie
"Marco83":[/quote]
[quote="Cozza Taddeo"]Sinceramente la prospettiva di vedere un branco di ingegneri edili senza il bagaglio artistico/teorico (n.b. per teorico intendo come teoria dell'architettura) ridurre le nostre città nello stato pietoso dello stile post ricostruzione in cui tuttora i maggiori capoluoghi versano, mi inorridisce. Fatevi un giro per molte strade di Milano, dove l'economia volumetrica e il risparmio sui materiali hanno reso la città inguardabile e capirete il valore di un architetto dotato di senso estetico.
Quoto il tuo intervento, all'ingegnere edile e civile è sempre stata contestata una certa mancanza estetica, non a caso è nato il corso oggetto della discussione, per unire la preparazione di base dell'ingegneria con quella dell'architettura e formare un professionista completo.
"Picciotto":
grazie ancora x i vostri post, solo una cosa ma da ing edile con la laurea triennale non posso fare case vero..? dovrei obbligatoriamente prendere la specializzazione in edile e del recupero ambientale..?
Certo che puoi con una triennale in ing civile, può farlo anche un ingegnere ambientale, dopo aver superato l'esame di Stato, ovviamente! L'ordine degli ingegneri è diviso in 3 settori : civile-ambientale ( lauree in ingegneria civile, ingegneria ambientale, ingegneria edile, ingegneria edile-architettura ) , informazione ( ingegneria elettronica, ingegneria delle telecomunicazioni, ingegneria informatica, ingegneria gestionale, ingegneria biomedica ), industriale ( ingegneria aerospaziale, ingegneria astronautica, ingegneria chimica, ingegneria elettrica, ingegneria energetica, ingegneria nucleare, ingegneria meccanica, ingegneria navale, scienza e ingegneria dei materiali ).
Considera che un ingegnere triennale del settore civile può iscriversi all'ordine degli ingegneri, nel relativo albo ( B ), e nel collegio dei geometri.

"wedge":
piango alla vista di quell'angolo di Berlino Est che è a Milano in zona Garibaldi-Melchiorre Gioia.
magari fosse solo li da piangere...
Milano come struttura nei suoi 3/5 è una piccola berlino est! purtroppo...
"Marco83":
Io non vedo proprio la necessità di mettersi ad insultare un corso di studi con una storia importante come quella di architettura. Un architetto non è uno pseudoingegnere; è un architetto. Sinceramente la prospettiva di vedere un branco di ingegneri edili senza il bagaglio artistico/teorico (n.b. per teorico intendo come teoria dell'architettura) ridurre le nostre città nello stato pietoso dello stile post ricostruzione in cui tuttora i maggiori capoluoghi versano, mi inorridisce. Fatevi un giro per molte strade di Milano, dove l'economia volumetrica e il risparmio sui materiali hanno reso la città inguardabile e capirete il valore di un architetto dotato di senso estetico.
quoto al mille per mille!
gli architetti (quelli bravi) migliorano la nostra vita di ogni giorno, visto che l'ambiente circostante influisce enormemente sul nostro umore.
ogni giorno ringrazio Gregotti per il Teatro degli Arcimboldi e piango alla vista di quell'angolo di Berlino Est che è a Milano in zona Garibaldi-Melchiorre Gioia.
grazie ancora x i vostri post, solo una cosa ma da ing edile con la laurea triennale non posso fare case vero..? dovrei obbligatoriamente prendere la specializzazione in edile e del recupero ambientale..?
"Cozza Taddeo":
Io comunque terrei molto ben distinte le competenze di un ingegnere da quelle di un architetto.
Un ingegnere edile sa fa stare in piedi una struttura, ha fatto esami di scienza delle costruzioni, geotecnica, tecnica delle costruzioni I e II, ecc. oltre alla consueta dose massiccia di matematica e fisica che si beccano gli ingegneri.
Un architetto non sa fare alcun calcolo utile al sostentamento fisico di una struttura. Affonda in un mare di fuffa inutile quelle due o tre buone intuizioni di carattere puramente estetico che potrebbero dargli un minimo di dignità professionale se accostato ad un ingegnere.
Per come viene condotto il corso di studi in architettura qui in Italia, per me dovrebbe essere chiuso. Un ingegnere edile con un paio di corsi sull'allocazione ottimale degli spazi interni, sul restauro, o su qualche altro ramo di interesse specifico potrebbe svolgere il compito di un architetto in modo di gran lunga migliore poiché sarebbe a conoscenza delle problematiche dell'edificio in modo completo: dalle esigenze del cliente ai vincoli delle strutture. Non si inventerebbe distribuzioni volumetriche strampalate solo per soddisfare le proprie bizze pseudointellettualoidi arrivando a convincere il cliente a costruire un edificio i cui costi strutturali sono del 50-60% superiori a quelli necessari per avere una costruzione delle stesse dimensioni ma con i volumi disposti in modo piú razionale...
Da noi ad ingegneria c'era un detto:" l'architetto progetta un edificio e l'ingegnere spiega perché è caduto"...
Io non vedo proprio la necessità di mettersi ad insultare un corso di studi con una storia importante come quella di architettura. Un architetto non è uno pseudoingegnere; è un architetto. Sinceramente la prospettiva di vedere un branco di ingegneri edili senza il bagaglio artistico/teorico (n.b. per teorico intendo come teoria dell'architettura) ridurre le nostre città nello stato pietoso dello stile post ricostruzione in cui tuttora i maggiori capoluoghi versano, mi inorridisce. Fatevi un giro per molte strade di Milano, dove l'economia volumetrica e il risparmio sui materiali hanno reso la città inguardabile e capirete il valore di un architetto dotato di senso estetico.
Pensando alla situazione attuale, credo che tutti concordino che sarebbe stato più economico costruire la Nuova Fiera con dei bei prefabbricati, tetto piatto con i condizionatori sopra e una bella rete stradale ad accampamento romano. Grazie a Dio che nessuno s'è sognato di dire che Renzo Piano con quel tetto ha "richiesto costi strutturali del 50-60% superiori a quelli necessari per avere una costruzione delle stesse dimensioni ma con i volumi disposti in modo piú razionale..." altrimenti avremmo un altro mostro edilizio.
Io editerei la tua ultima frase come: " l'architetto progetta un edificio futuristico e l'ingegnere lo rende realtà"...
"Cozza Taddeo":
Io comunque terrei molto ben distinte le competenze di un ingegnere da quelle di un architetto.
Un ingegnere edile sa fa stare in piedi una struttura, ha fatto esami di scienza delle costruzioni, geotecnica, tecnica delle costruzioni I e II, ecc. oltre alla consueta dose massiccia di matematica e fisica che si beccano gli ingegneri.
Un architetto non sa fare alcun calcolo utile al sostentamento fisico di una struttura. Affonda in un mare di fuffa inutile quelle due o tre buone intuizioni di carattere puramente estetico che potrebbero dargli un minimo di dignità professionale se accostato ad un ingegnere.
Per come viene condotto il corso di studi in architettura qui in Italia, per me dovrebbe essere chiuso. Un ingegnere edile con un paio di corsi sull'allocazione ottimale degli spazi interni, sul restauro, o su qualche altro ramo di interesse specifico potrebbe svolgere il compito di un architetto in modo di gran lunga migliore poiché sarebbe a conoscenza delle problematiche dell'edificio in modo completo: dalle esigenze del cliente ai vincoli delle strutture. Non si inventerebbe distribuzioni volumetriche strampalate solo per soddisfare le proprie bizze pseudointellettualoidi arrivando a convincere il cliente a costruire un edificio i cui costi strutturali sono del 50-60% superiori a quelli necessari per avere una costruzione delle stesse dimensioni ma con i volumi disposti in modo piú razionale...
Da noi ad ingegneria c'era un detto:" l'architetto progetta un edificio e l'ingegnere spiega perché è caduto"...
Sono d'accordo con te, proprio per questo ingegneria edile-architettura è rivolto allo studio dell'edificio in ogni aspetto, dal lato estetico a quello tecnologico. Inoltre ingegneria edile-architettura è riconosciuta a livello europeo per svolgere, anche, la professione di architetto

Io comunque terrei molto ben distinte le competenze di un ingegnere da quelle di un architetto.
Un ingegnere edile sa fa stare in piedi una struttura, ha fatto esami di scienza delle costruzioni, geotecnica, tecnica delle costruzioni I e II, ecc. oltre alla consueta dose massiccia di matematica e fisica che si beccano gli ingegneri.
Un architetto non sa fare alcun calcolo utile al sostentamento fisico di una struttura. Affonda in un mare di fuffa inutile quelle due o tre buone intuizioni di carattere puramente estetico che potrebbero dargli un minimo di dignità professionale se accostato ad un ingegnere.
Per come viene condotto il corso di studi in architettura qui in Italia, per me dovrebbe essere chiuso. Un ingegnere edile con un paio di corsi sull'allocazione ottimale degli spazi interni, sul restauro, o su qualche altro ramo di interesse specifico potrebbe svolgere il compito di un architetto in modo di gran lunga migliore poiché sarebbe a conoscenza delle problematiche dell'edificio in modo completo: dalle esigenze del cliente ai vincoli delle strutture. Non si inventerebbe distribuzioni volumetriche strampalate solo per soddisfare le proprie bizze pseudointellettualoidi arrivando a convincere il cliente a costruire un edificio i cui costi strutturali sono del 50-60% superiori a quelli necessari per avere una costruzione delle stesse dimensioni ma con i volumi disposti in modo piú razionale...
Da noi ad ingegneria c'era un detto:" l'architetto progetta un edificio e l'ingegnere spiega perché è caduto"...
Un ingegnere edile sa fa stare in piedi una struttura, ha fatto esami di scienza delle costruzioni, geotecnica, tecnica delle costruzioni I e II, ecc. oltre alla consueta dose massiccia di matematica e fisica che si beccano gli ingegneri.
Un architetto non sa fare alcun calcolo utile al sostentamento fisico di una struttura. Affonda in un mare di fuffa inutile quelle due o tre buone intuizioni di carattere puramente estetico che potrebbero dargli un minimo di dignità professionale se accostato ad un ingegnere.
Per come viene condotto il corso di studi in architettura qui in Italia, per me dovrebbe essere chiuso. Un ingegnere edile con un paio di corsi sull'allocazione ottimale degli spazi interni, sul restauro, o su qualche altro ramo di interesse specifico potrebbe svolgere il compito di un architetto in modo di gran lunga migliore poiché sarebbe a conoscenza delle problematiche dell'edificio in modo completo: dalle esigenze del cliente ai vincoli delle strutture. Non si inventerebbe distribuzioni volumetriche strampalate solo per soddisfare le proprie bizze pseudointellettualoidi arrivando a convincere il cliente a costruire un edificio i cui costi strutturali sono del 50-60% superiori a quelli necessari per avere una costruzione delle stesse dimensioni ma con i volumi disposti in modo piú razionale...
Da noi ad ingegneria c'era un detto:" l'architetto progetta un edificio e l'ingegnere spiega perché è caduto"...

"Trave":
Fa sorridere sentire che ingegneria civile è più leggera di Ing Edile-Architettura
Sai in cosa può essere pesante Edile-Architettura?Che farai tanti disegni e passerai giornate e giornate con vari esami in cui devi disegnare
Ingegneria Civile è la prima Ingegneria che fu fondata secoli orsono
Se ti impegni e la segui per bene ti metti in tasca qualsiasi Edile-Architetto
Ad ogni modo con civile dovresti avere acquisito le conoscenze del calcolo strutturale------->Case,Edifici,Ponti e chi più ne ha ne metta
E'chiaro che se vuoi progettare opere anche abbastanza complesse dovrai fare anche la specialistica e poi........studiare e studiare anche sul lavoro
Sono d'accordo con te, Trave, e aggiungo un aspetto non proprio trascurabile. Ingegneria civile, come ambientale, nella laurea triennale prevede una preparazione ( parlo di esami caratterizzanti ) di geotecnica, idraulica, strutture, rilevamento e controllo. Questo significa che è molto elastica e nel caso in cui uno studente dovesse accorgersi che il ramo edilizio non è abbastanza appagante ( sostenuti gli esami di architettura tecnica ecc ) può sempre scegliere un altro indirizzo nella laurea specialistica, fra quelli che ho elencato in precedenza. Questa ampiezza nella preparazione consente di affrontare diverse materie, come la geologia, e non dimentichiamo che ingegneria civile permette ( anche ) di proseguire con una specialistica in scienze geologiche organizzata dal Polimi e dall'università di Pisa :
http://www.dst.unipi.it/geofisica/obiettivi.html
Con questa opzione, ( molto utile per i civili nella professione, quanto per gli ambientali in ambiti di ricerca nelle scienze geologiche... ), un ingegnere civile potrebbe accedere all'albo B degli ingegneri e nella sezione A dei geologi, partecipando a tutte le fasi di un progetto edile, dalla progettazione architettonica alle indagini geologiche-geotecniche.
In conclusione, se Picciotto è interessato all'estetica dell'edificio ( molto ), all'urbanistica, alle strutture e non vuole rinunciare ad una preparazione matematica decente ( che architettura NON impartisce ), ingegneria edile-architettura può risultare un'ottima scelta.
Se il suo interesse, invece, è focalizzato sulla massima conoscenza nel campo delle strutture( anche nella teoria ), su una preparazione fisico-matematica superiore e la possibilità di intraprendere altre strade, allora ingegneria civile è la scelta giusta.
"GIOVANNI IL CHIMICO":
Ingegneria è un combattimento spirituale: ti sarà richiesta la dedizione di un monaco e la tenacia di un lottatore.
Verissimo.
Se pensi di iscriverti a ingegneria e di spassartela allora le cose sono due:
1) sei un genietto;
2) non hai la minima idea di cosa significhi fare ingegneria (certo, molto dipende anche dall'Università in cui ti iscrivi, in ogni caso ing. è ing.).
Buon divertimento!

Ingegneria è un combattimento spirituale: ti sarà richiesta la dedizione di un monaco e la tenacia di un lottatore.
Scherzo!
Comunque non sottovalutare l'impegno che ti sarà richiesto.
Scherzo!
Comunque non sottovalutare l'impegno che ti sarà richiesto.
Fa sorridere sentire che ingegneria civile è più leggera di Ing Edile-Architettura
Sai in cosa può essere pesante Edile-Architettura?Che farai tanti disegni e passerai giornate e giornate con vari esami in cui devi disegnare
Ingegneria Civile è la prima Ingegneria che fu fondata secoli orsono
Se ti impegni e la segui per bene ti metti in tasca qualsiasi Edile-Architetto
Ad ogni modo con civile dovresti avere acquisito le conoscenze del calcolo strutturale------->Case,Edifici,Ponti e chi più ne ha ne metta
E'chiaro che se vuoi progettare opere anche abbastanza complesse dovrai fare anche la specialistica e poi........studiare e studiare anche sul lavoro
Sai in cosa può essere pesante Edile-Architettura?Che farai tanti disegni e passerai giornate e giornate con vari esami in cui devi disegnare
Ingegneria Civile è la prima Ingegneria che fu fondata secoli orsono
Se ti impegni e la segui per bene ti metti in tasca qualsiasi Edile-Architetto
Ad ogni modo con civile dovresti avere acquisito le conoscenze del calcolo strutturale------->Case,Edifici,Ponti e chi più ne ha ne metta
E'chiaro che se vuoi progettare opere anche abbastanza complesse dovrai fare anche la specialistica e poi........studiare e studiare anche sul lavoro
vi ringrazio x le info..si sicuramente sto prendendo una strada che risulterà più impegnativa delle mie aspettative...
ma per curiosità, ruguardo i palazzi le case e tutto cio che concerne l'edilizia avrei necessariamente bisogno della specializzazione in ing edile e del recupero ambientale o mi basta la laurea triennale in civile
grazie
ma per curiosità, ruguardo i palazzi le case e tutto cio che concerne l'edilizia avrei necessariamente bisogno della specializzazione in ing edile e del recupero ambientale o mi basta la laurea triennale in civile
grazie
"mircoFN":
Ho l'impressione che se stai cercando una vita facile e poco impegnativa, dovresti mettere in discussione la facoltà e non il corso di laurea
ciao
Quoto al 100% le parole di Mirco.
ho fatto e superato i test di ammissione a ingegneria edile-architettura ma sono venuto a sapere che è una facolta molto pesante che ti tiene tutto il giorno impegnato, allora ho pensato di iscrivermi al CDL triennale di ing. civile che mi è stato detto più leggero e con una formazione sempre più che buona.
Ho i miei seri dubbi che ingegneria civile sia più leggera di edile-architettura. L'ingegnere civile, al contrario dell'edile architetto ha una formazione molto ampia che riguarda principalmente l'idraulica, le strutture, la geotecnica ed il rilevamento. Inoltre, la preparazione matematica e fisica dell'ingegneria civile ( del 3+2 ) è superiore rispetto a quella impartita ad ingegneria edile architettura, CDL che concentra le conoscenze nell'ambito edilizio ed urbanistico, approfondendo l'aspetto strutturale ( meno di un ing civile ) estetico e storico.
Ingegneria edile-architettura consente l'iscrizione nella sezione A dell'ordine degli ingegneri ( settore civile-ambientale ) e degli architetti, mentre con civile o ingegneria dell'ambiente è possibile accedere all'albo A degli ingegneri e soltanto nella sez B degli architetti.
Leggero o pesante è una questione soggettiva quando si parla di studi, certo, l'ingegnere edile architetto è molto completo, in quanto affronta il progetto edile ed urbanistico nella sua totalità, dalla progettazione architettonica ai calcoli della statica e rispetto all'architetto avrai una cultura scientifica nettamente superiore.
Sotto il profilo delle strutture ( se nella specialistica sceglierai tale orientamento ), invece, ingegneria civile è il massimo visto che dovrai sostenere corsi di meccanica dei solidi, scienza delle costruzioni, meccanica strutturale, meccanica della frattura, meccanica computazionale, strutture in CA ed acciaio, ponti ecc...
PS
Certo che passare il test a numero chiuso di ingegneria edile-architettura e poi non farla...
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Ho l'impressione che se stai cercando una vita facile e poco impegnativa, dovresti mettere in discussione la facoltà e non il corso di laurea
ciao
ciao