Fregarsene delle classifiche
Leggo in parecchi thread riferimenti a svariate classifiche (Sole 24-Ore, Repubblica ecc.) considerate come elementi decisivi per la scelta della sede universitaria dove compiere i propri studi.
A mio modesto avviso le pagine dei giornali contenenti tali elenchi hanno una utilità pressochè nulla per lo studente in procinto di scegliere la sede universitaria.
Mi spiego: per la laurea triennale - penso a matematica - quello che conta è avere docenti in grado di fare lezione con chiarezza sulle materie di base (Analisi, Geometria, Algebra) e tale capacità didattica nulla ha a che vedere col numero di pubblicazioni in curriculum.
Non me ne può fregare di meno di avere il luminare come docente di Algebra se poi tale luminare ha una didattica scadente (quante volte mi è successo di capire un argomento dalle parole dell'esercitatore!).
Terrei invece come validi i seguenti criteri:
1) Avere docenti che sappiano spiegare e non facciano lezione monologando con se stessi o proiettando e leggendo le slides.
2) Scegliere una sede con un numero non elevato di iscritti ma nemmeno con 4 gatti, dove non fai lezione insieme a fisici o ingegneri e dove se hai delle qualità puoi essere notato senza essere considerato un numero di matricola.
3) Non scegliere la propria città: parere personale questo, ma concepisco la vita universitaria come il primo momento di sganciamento dal nucleo famigliare e di costruzione di una rete di amicizie destinata a durare nel tempo.
4) Fregarsene dell'amico che dice di studiare nella migliore Università del mondo: ognuno tira l'acqua al suo mulino, anche se studia a Timbuctù.
A mio modesto avviso le pagine dei giornali contenenti tali elenchi hanno una utilità pressochè nulla per lo studente in procinto di scegliere la sede universitaria.
Mi spiego: per la laurea triennale - penso a matematica - quello che conta è avere docenti in grado di fare lezione con chiarezza sulle materie di base (Analisi, Geometria, Algebra) e tale capacità didattica nulla ha a che vedere col numero di pubblicazioni in curriculum.
Non me ne può fregare di meno di avere il luminare come docente di Algebra se poi tale luminare ha una didattica scadente (quante volte mi è successo di capire un argomento dalle parole dell'esercitatore!).
Terrei invece come validi i seguenti criteri:
1) Avere docenti che sappiano spiegare e non facciano lezione monologando con se stessi o proiettando e leggendo le slides.
2) Scegliere una sede con un numero non elevato di iscritti ma nemmeno con 4 gatti, dove non fai lezione insieme a fisici o ingegneri e dove se hai delle qualità puoi essere notato senza essere considerato un numero di matricola.
3) Non scegliere la propria città: parere personale questo, ma concepisco la vita universitaria come il primo momento di sganciamento dal nucleo famigliare e di costruzione di una rete di amicizie destinata a durare nel tempo.
4) Fregarsene dell'amico che dice di studiare nella migliore Università del mondo: ognuno tira l'acqua al suo mulino, anche se studia a Timbuctù.
Risposte
i successi si ottengono andando per la propria strada, con le orecchie tappate.
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Parole sante!!!!
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Parole sante!!!!

"wedge":
i successi si ottengono andando per la propria strada, con le orecchie tappate.
Sono d'accordo.

vero purtroppo...è anche vero che se si hanno le capacità,si va avanti(e bene!)anche senza nomi altilocati a seguito...
basta del tempo e un pò di sana gavetta!
basta del tempo e un pò di sana gavetta!
"wedge":
[quote="tecnos"]Il discorso classifiche vale più in alcune facoltà che in altre. Per scienze sono d'accordo con voi.
la domanda è immediata: qual è la differenza tra scienze e il resto del mondo (o più verosimilmente ingegneria) a tuo avviso?[/quote]
Più che altro ad avviso delle aziende, specialmente le medie e grandi che pongono, storicamente, i due politecnici di Milano/Torino in una posizione di preferenza. Scegliere la facoltà giusta può rappresentare un bel vantaggio ( anche a livello regionale ) se l'obbiettivo è trovare un'occupazione in azienda e non fare solo ricerca accademica o insegnare nelle scuole medie. Nel mondo del lavoro le chiacchiere provocatorie ( ? ) da forum contano poco e la scelta della sede in cui studiare può essere determinante. Alcuni aspetti sono soggettivi, altri rappresentano la realtà dei fatti.
"Ivan":
[quote="wedge"]la domanda è immediata: qual è la differenza tra scienze e il resto del mondo (o più verosimilmente ingegneria)
Che fai, stuzzichi?

no ma va. non c'era alcuna malizia. è ovvio che qua a pochi possa interessare qual è la miglior facoltà di psicologia o giurisprudenza. del canto mio non mi interessa nemmeno quale sia la migliore di scienze, visto che condivido quasi totalmente le parole di Scardanelli. i successi si ottengono andando per la propria strada, con le orecchie tappate.
"wedge":
la domanda è immediata: qual è la differenza tra scienze e il resto del mondo (o più verosimilmente ingegneria)
Che fai, stuzzichi?

"tecnos":
Il discorso classifiche vale più in alcune facoltà che in altre. Per scienze sono d'accordo con voi.
la domanda è immediata: qual è la differenza tra scienze e il resto del mondo (o più verosimilmente ingegneria) a tuo avviso?
Il discorso classifiche vale più in alcune facoltà che in altre. Per scienze sono d'accordo con voi.
Giusto, spesso vi dimenticate che la qualità del vostro studio dipende soprattutto da voi, dal vostro impegno non solo a frequentare e a studiare, ma anche a documentarsi, confrontare testi, articoli, web in maniera individuale e/o confrontandosi!
Anche perché la matematica (quella pura) fortunatamente non ha bisogno di costosissime tecnologie all'avanguardia!
Se si fa questo bene, coi moderni mezzi di informazione si può studiare benissimo pure in Patagonia.
Se poi uno desidera fare esperienza in un'altra città (vivere da solo etc.) è tutto un altro paio di maniche. Ma la qualità dello studio non c'entra.
Anche perché la matematica (quella pura) fortunatamente non ha bisogno di costosissime tecnologie all'avanguardia!
Se si fa questo bene, coi moderni mezzi di informazione si può studiare benissimo pure in Patagonia.
Se poi uno desidera fare esperienza in un'altra città (vivere da solo etc.) è tutto un altro paio di maniche. Ma la qualità dello studio non c'entra.
"fu^2":
[quote="Scardanelli"]Leggo in parecchi thread riferimenti a svariate classifiche (Sole 24-Ore, Repubblica ecc.) considerate come elementi decisivi per la scelta della sede universitaria dove compiere i propri studi.
A mio modesto avviso le pagine dei giornali contenenti tali elenchi hanno una utilità pressochè nulla per lo studente in procinto di scegliere la sede universitaria.
Mi spiego: per la laurea triennale - penso a matematica - quello che conta è avere docenti in grado di fare lezione con chiarezza sulle materie di base (Analisi, Geometria, Algebra) e tale capacità didattica nulla ha a che vedere col numero di pubblicazioni in curriculum.
Non me ne può fregare di meno di avere il luminare come docente di Algebra se poi tale luminare ha una didattica scadente (quante volte mi è successo di capire un argomento dalle parole dell'esercitatore!).
Terrei invece come validi i seguenti criteri:
1) Avere docenti che sappiano spiegare e non facciano lezione monologando con se stessi o proiettando e leggendo le slides.
2) Scegliere una sede con un numero non elevato di iscritti ma nemmeno con 4 gatti, dove non fai lezione insieme a fisici o ingegneri e dove se hai delle qualità puoi essere notato senza essere considerato un numero di matricola.
3) Non scegliere la propria città: parere personale questo, ma concepisco la vita universitaria come il primo momento di sganciamento dal nucleo famigliare e di costruzione di una rete di amicizie destinata a durare nel tempo.
4) Fregarsene dell'amico che dice di studiare nella migliore Università del mondo: ognuno tira l'acqua al suo mulino, anche se studia a Timbuctù.
quoto in pineo, tranne per una cosa.. perchè questo "odio" verso i fisici con cui fare lezione?


"Scardanelli":
Leggo in parecchi thread riferimenti a svariate classifiche (Sole 24-Ore, Repubblica ecc.) considerate come elementi decisivi per la scelta della sede universitaria dove compiere i propri studi.
A mio modesto avviso le pagine dei giornali contenenti tali elenchi hanno una utilità pressochè nulla per lo studente in procinto di scegliere la sede universitaria.
Mi spiego: per la laurea triennale - penso a matematica - quello che conta è avere docenti in grado di fare lezione con chiarezza sulle materie di base (Analisi, Geometria, Algebra) e tale capacità didattica nulla ha a che vedere col numero di pubblicazioni in curriculum.
Non me ne può fregare di meno di avere il luminare come docente di Algebra se poi tale luminare ha una didattica scadente (quante volte mi è successo di capire un argomento dalle parole dell'esercitatore!).
Terrei invece come validi i seguenti criteri:
1) Avere docenti che sappiano spiegare e non facciano lezione monologando con se stessi o proiettando e leggendo le slides.
2) Scegliere una sede con un numero non elevato di iscritti ma nemmeno con 4 gatti, dove non fai lezione insieme a fisici o ingegneri e dove se hai delle qualità puoi essere notato senza essere considerato un numero di matricola.
3) Non scegliere la propria città: parere personale questo, ma concepisco la vita universitaria come il primo momento di sganciamento dal nucleo famigliare e di costruzione di una rete di amicizie destinata a durare nel tempo.
4) Fregarsene dell'amico che dice di studiare nella migliore Università del mondo: ognuno tira l'acqua al suo mulino, anche se studia a Timbuctù.
quoto in pineo, tranne per una cosa.. perchè questo "odio" verso i fisici con cui fare lezione?
