Fisica o ingegneria aerospaziale?

ray_1
Ciao,sono indeciso sul corso di università da seguire e volevo sapere qualche informazione sul lavoro post laurea. Premetto che vorrei laurearmi in astrofisica o fisica teorica,invece per ingegneria mi sarebbe piaciuta la magistrale in ingegneria spaziale (non areonautica). Volevo però sapere se si trova lavoro in Italia nel settore specifico (astrofisica,fisica teorica,ingegneria spaziale) perché non vorrei andare all'estero a lavorare. E vorrei sapere come funziona esattamente il lavoro del ricercatore fisico o dell'ingegnere spaziale(intendo proprio cosa fa durante la giornata lavorativa)
p.s. non mi piacerebbe più di tanto fare l'insegnante di fisica
grazie in anticipo e scusate se non sono stato chiaro :)

Risposte
civamb
Ho visto che c'è la parte di meccanica analitica inserita nel programma di meccanica applicata (uno degli esami piú difficili,credo, o uno dei piú difficili del 3+2). Al politecnico di Torino c'è un bel corso di meccanica analitica nella LM in ingegneria meccanica.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"civamb":
Che il polimi sia eccellente é fuori discussione, l'unica cosa che non capisco é l'assenza di un corso di fisica matematica o meccanica razionale nella triennale in ingegneria meccanica.


Sì, capisco l'osservazione ed è una cosa che pesa un po' anche a me non avere fatto.
In energetica si fa una via di mezzo tra una Meccanica Razionale e una Meccanica Applicata alle Macchine da 8 CFU per riuscire a condensare tutto.
Purtroppo bisogna fare delle scelte per far quadrare il numero di CFU.
E si è scelto di penalizzare un po' di più la parte teorica dando più spazio a quella applicativa/ingegneristica.
E' stato doveroso per poter competere davvero a livello europeo/mondiale con gli altri atenei.
D'altra parte devo dirti che il loro corso di Meccanica Applicata alle Macchine fatto in Ing Meccanica è pazzesco e la parte di meccanica analitica c'è.

Quello di cui bisogna rendersi conto è che ormai Ingegneria è da fare in 6 anni. Certi corsi non si possono nè togliere nè ridurre.
Personalmente ho sofferto pure abbastanza la velocità con cui si affrontano i corsi di geometria, analisi 1 e 2 e fisica 1 e 2.
E' ovvio che se fatti così, quando arrivi a fare analisi funzionale fai una fatica boia.

ray_1
Sì indubbiamente potrei avere ripensamenti durante il percorso universitario,però sto cercando di scegliere il percorso che più si avvicina a quello che mi piace e a quello che potrebbe piacermi se cambiassi qualche scelta.
Ero partito con fisica perché negli ultimi anni mi aveva appassionato sempre di più,poi ho cercato altre facoltà che potevano interessarmi e ho trovato ingegneria fisica e aerospaziale. Ho lasciato perdere ingegneria fisica perché non era proprio il compromesso chej sarebbe piaciuto,quindi sono rimaste le ultime due con l'opzione aerospaziale che ha cominciato ad interessarmi vedendo anche che laureandosi in fisica era difficile trovare lavoro su quello che si aveva studiato e molti finivano a lavorare in campi abbastanza diversi
Quindi non so,terrei ancora queste due scelte come opzioni e vedrei cosa mi sento

civamb
Che il polimi sia eccellente é fuori discussione, l'unica cosa che non capisco é l'assenza di un corso di fisica matematica o meccanica razionale nella triennale in ingegneria meccanica.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"civamb":
Con il vincolo di Milano direi che hai elementi sufficienti per scegliere. La scelta devi farla tu. Il consiglio che ti é stato dato in precedenza con ingegneria aerospaziale + ingegneria nucleare ad indirizzo fisico per i sistemi nucleari potrebbe essere interessante. Parlare di lavoro, oggi, é davvero prematuro.


Sì, sono assolutamente d'accordo.
In industriale al Polimi comunque i percorsi si intrecciano molto (Energetica, Aerospaziale, Meccanica e Nucleare).
Si può infatti studiare Turbomacchine in tutti e 4 i corsi.
Noi Energetici (quantomeno chi fa il percorso in Power Production) abbiamo un focus su termodinamica (sia reagente che non reagente), trasmissione del calore e sulla fluidodinamica calda, gli Aerospaziali invece sulla fluidodinamica fredda, cioè su tutta l'aerodinamica, inoltre hanno un corso intero sulla turbolenza.
Mentre i Meccanici si focalizzano più sulla macchina di per sè, sulle vibrazioni, sulle condizioni di carico, sulle lavorazioni e sulla costruzione di per sè, senza comunque tralasciare un'ottima infarinatura di meccanica dei fluidi.
Al quinto anno comunque, Turbomacchine si fa in classe insieme tra Energetici, Aeronautici e penso anche Spaziali.
Per tutto ciò, hanno dato la possibilità di accedere senza debiti ad una qualunque magistrale in industriale.
Se invece volessi scegliere di fare propulsione nucleare, sicuramente ti manderebbero con gli impiantisti. Un sistema di quel tipo non è molto diverso da un impianto a fissione per generazione di energia elettrica: hai un reattore che scalda del vapore e finisce in turbina (centrale)/in turboelica (sottomarino a propulsione nucleare).
Tanto sta nel complessissimo controllo del reattore (per questo l'elettronica è una disciplina molto importante nel nucleare) che viene anche svolta nel corso di Impianti Nucleari.

Questo per spiegare quante sotto scelte esistono pur volendo rimanere nel campo propulsivo, ma sopratutto per far capire quanto le idee mutino nel corso degli studi universitari: scopri tantissime cose e scopri cosa ti interessa realmente.

Il Politecnico di Milano è fra le prime 7 università in europa nell'ambito dell'Ingegneria Industriale e 21° al mondo.
L'accesso alla magistrale è riservato solo agli studenti meritevoli (i criteri per ora sono ancora abbordabili).
Le magistrali sono interamente in lingua Inglese (lezioni, esami, assignments).
Abbiamo un 20% di studenti stranieri in classe e ho conosciuto numerosi 110L da rispettosissime università italiane (Bologna, Trieste, Roma Sapienza) venire molto ridimensionati e, talvolta, a fatica passare alcuni esami.

Presa una scelta, arriva la parte tosta, quella vera.

civamb
Con il vincolo di Milano direi che hai elementi sufficienti per scegliere. La scelta devi farla tu. Il consiglio che ti é stato dato in precedenza con ingegneria aerospaziale + ingegneria nucleare ad indirizzo fisico per i sistemi nucleari potrebbe essere interessante. Parlare di lavoro, oggi, é davvero prematuro.

ray_1
"civamb":
Io parlavo di fisica dei sistemi complessi come LM dopo ingegneria fisica e la fisica con la F maiuscola la studi, al politecnico di Torino ed alla SISSA. Compresi esami di FIS/02, cioè teorica. Parliamo di un CdL che privilegia la fisica della materia e la meccanica quantistica, non la relatività...
In ogni caso a Torino i corsi di fisica sono sparati dalle altre ingegnerie ed al terzo anno introducono la fisica teorica, cosa che non avviene a Milano. Anche a livello di dottorato in fisica il polito offre non pochi argomenti teorici mentre al polimi l'impostazione é sperimentale.


Ok grazie,il problema è che non riuscirei ad andare a quello di Torino ma solo a quello di milano

ray_1
"Vulplasir":
Mi sembra che tu non abbia intenzione di proseguire a studiare dopo la magistrale, e se studi fisica e ti fermi alla magistrale allora non puoi fare praticamente nulla (non puoi fare ricercatori e le agenzie o aziende preferiranno sempre un ingegnere al posto di un fisico). Quindi se queste sono le tue intenzioni, ti sconsiglio di studiare fisica teorica o astrofisica. Ingegneria fisica è un buono compromesso, ma in questo cdl non studierai la "Fisica con la F maiuscola" (se no non sarebbe un compromesso).


Mi piacerebbe continuare,ma se poi riuscissi a fare quello che mi piace. Solo che da quello che vedo è difficile trovare un posto per il dottorato perché bisogna avere conoscenze che ti aiutano ad entrare oppure molta fortuna(anche se dovrebbe funzionare in un'altra maniera) e poi in italia dicono che non sia facile trovare lavoro come ricercatore...
Quindi sto chiedendo informazioni sul lavoro etc... per non intraprendere una strada lunga e difficile per poi non fare nulla di quello per cui mi sono preparato

civamb
Io parlavo di fisica dei sistemi complessi come LM dopo ingegneria fisica e la fisica con la F maiuscola la studi, al politecnico di Torino ed alla SISSA. Compresi esami di FIS/02, cioè teorica. Parliamo di un CdL che privilegia la fisica della materia e la meccanica quantistica, non la relatività...
In ogni caso a Torino i corsi di fisica sono sparati dalle altre ingegnerie ed al terzo anno introducono la fisica teorica, cosa che non avviene a Milano. Anche a livello di dottorato in fisica il polito offre non pochi argomenti teorici mentre al polimi l'impostazione é sperimentale.

donald_zeka
Mi sembra che tu non abbia intenzione di proseguire a studiare dopo la magistrale, e se studi fisica e ti fermi alla magistrale allora non puoi fare praticamente nulla (non puoi fare ricerca e le agenzie o aziende preferiranno sempre un ingegnere al posto di un fisico). Quindi se queste sono le tue intenzioni, ti sconsiglio di studiare fisica teorica o astrofisica. Ingegneria fisica è un buono compromesso, ma in questo cdl non studierai la "Fisica con la F maiuscola" (se no non sarebbe un compromesso).

ray_1
Ah,un fisico in un'agenzia aerospaziale cosa potrebbe fare come lavoro?

ray_1
Ho immaginato che l'ingegnere fisico lavorare su robot perché una persona che sta frequentando ingegneria fisica mi ha detto che c'era tutta una parte sulla robotica da poter scegliere...però mi sembra che si tratti di una figura che comunque lavora attorno a macchine di alta tecnologia o dispositivi e cerca di progettarne di migliori o ricercare modi innovativi per farlo o sono fuori strada?
Io andrei al politecnico di milano quindi se non sbaglio non c'è la specializzazione in fisica dei sistemi complessi
p.s. mi ero fatto un'idea che se volessi fare Ingegneria fisica tanto valeva fare fisica pura che aveva più argomenti di mio interesse

civamb
Presentazione

"Perchè Ingegneria Fisica? A chi è rivolta?
L'evoluzione tecnologica richiede una figura professionale che unisca le caratteristiche dell'ingegnere e quelle  del fisico, in grado di muoversi con rapidità e competenza nei settori più avanzati della fisica applicata (fisica quantistica, ottica e fotonica, fisica dei solidi, fisica del nucleo e delle radiazioni, fisica e tecnologia delle nanostrutture, fisica dei sistemi complessi, ...).
Nel mondo produttivo a tecnologia avanzata questa figura professionale partecipa attivamente al processo di sviluppo tecnologico caratterizzato dalla sempre maggiore riduzione del tempo intercorrente tra una scoperta scientifica e le sue applicazioni, e da un sempre  più elevato livello di innovazione.
Ingegneria Fisica al Politecnico di Torino mette lo studente nelle migliori condizioni per affrontare, nel naturale proseguimento degli studi in Laurea Magistrale,  alcune fra le più interessanti ed impegnative problematiche della Fisica e Tecnologia moderne.
Questo corso è rivolto a giovani che amano la Fisica per la bellezza e la profondità delle sue leggi, per il suo linguaggio unificante, per la varietà dei fenomeni fisici; e che sono al tempo stesso intenzionati ad applicare direttamente le conoscenze acquisite inrealizzazioni (dispositivi, tecniche sperimentali, metodologie di indagine teorica) rivolte al miglioramento della qualità della vita della nostra Società. 
Attualmente questo corso di laurea è proposto, in Italia, dai soli Politecnici di Torino e di Milano."

Finito il triennio, chi vuole ideare dispositivi sceglierà nanotecnologie per le ICT. Chi vuole approfondire branche della fisica teorica e dei sistemi complessi sceglierà fisica dei sistemi complessi.

civamb
Ingegneria fisica non riguarda la costruzione di robot o macchine!

ray_1
"anonymous_40e072":
[quote="ray_"]

Sì, serve un dottorato (PhD, in gergo internazionale). Dopo il dottorato puoi scegliere se continuare per l'accademia o trovarti un lavoro. Se scegli di rimanere in ambito accademico, passi al post-doc e cominci a fare il ricercatore.
In ogni caso ormai sta diventando necessario viaggiare/fare almeno un periodo all'estero anche da ricercatore.

Per quanto riguarda la carriera da Ing Spaziale: potrebbe sì capitarti di lavorare ad un pezzettino di un progetto fin da neo laureato. Ma dipende da molti fattori. Cambierai idea molte volte nell'arco della tua carriera accademica, qualunque percorso ti scelga, quindi ti sconsiglio di farti piani così lontani nel tuo futuro.
Scegli quello che ti sembra ti piaccia di più, mettici passione e costruisci il tuo futuro un passo alla volta.
In ogni caso devi essere molto molto bravo e, andando all'università, ti accorgerai di quanta gente brava c'è in giro.

Per finire, studiare Fisica Teorica e studiare Ing Spaziale sono due cose completamente diverse. Le discipline sono diverse. Il modo in cui le si studia è diverso. Non dico sia come Lettere e Matematica, ma c'è davvero tanta differenza.
Le discipline ingegneristiche sono estremamente applicative. Quindi spesso non si va davvero a fondo nei problemi, l'importante è farli quadrare.
In una disciplina come la Fisica Teorica invece, tutto è basato sulla qualità del ragionamento che costruisci. E la scienza che sotto questo aspetto è quella con più "qualità" è senz'altro la Matematica. La matematica è l'opposto dell'applicativo. Tutto si costruisce su sè stessa quasi indipendentemente da laddove la si applica. I fisici teorici sono matematici, fondamentalmente.


Sì lo so che c'è molta differenza tra ingegneria e fisica,ma sto cercando informazioni sul lavoro perché entrambi i corsi mi piacciono ed hanno materie interessanti,però non vorrei fare 5 anni di studio per fisica (che è quella che mi piacerebbe di più) e poi finire a lavorare in aziende a fare bilanci,statistica etc...cosa che non mi piacerebbe e non c'entra molto con quello che ho studiato
Mi piacerebbe fare astrofisica perché sono interessato molto alla relatività e ai fenomeni del cosmo,mentre vorrei fare fisica teorica per lavorare sull'unificazione della teoria della relatività con quella della meccanica quantistica.
Facendo ingegneria perderei una parte di fisica che mi interessa però se entrassi in un'agenzia del settore il lavoro che svolgere penso possa piacermi[/quote]

Bella la Fisica Teorica, per amor del cielo, piace molto anche a me, ma un conto è parlarne al bar davanti ad una birretta, un conto è farne il proprio lavoro. Figuriamoci poi, se uno si mette in testa di voler capire qual è l'anello mancante dell'attuale modello fisico universale.......
Comunque sia, mi viene in mente un suggerimento. Se proprio non vuoi perdere la parte di fisica moderna e allo stesso tempo fare Ingegneria, la scelta ricade su Ingegneria Nucleare.
Durante il mio semestre di Ingegneria Nucleare al Polimi, ho conosciuto un ragazzo che aveva fatto prima la triennale in Ingegneria Aerospaziale, quindi era passato in magistrale a Ingegneria Nucleare. Voleva occuparsi di Propulsione Nucleare.
E anche in questo caso, non si parla propriamente di bazzecole.[/quote]

Sì,non mi aspetto di trovare la soluzione a questo problema,ma era solo per farti capire quello che mi piacerebbe fare come fisico,che sarebbe il ricercatore...ad esempio ultimamente cercavo informazioni sulle ultime teorie e scoperte e mi sono venute in mente alcune idee sul dualismo onda-particella e sul fatto che un elettrone possa trovarsi in più posti contemporaneamente,ma non poso capire se sono cavolate o c'è qualche idea interessante poiché non conosco a fondo gli argomenti e mi sarebbe piaciuto studiarli
Comunque era un'opzione tra le specialistiche di fisica che mi sarebbero piaciute:)
Non so poi cosa possa fare un astrofisico o fisico teorico se lavora in agenzie aerospaziali...
Per ingegneria nucleare non saprei,avevo scartato l'opzione ingegneria fisica perché era diretta verso la costruzione di macchine per esperimenti,robot etc... e non molto sulla teoria (non c'era se non sbaglio la parte sulla relatività inoltre,ma solo meccanica quantistica),quindi avrei scelto aerospaziale perché la costruzione di veicoli spaziali e la parte di fisica spaziale e propulsione mi interessava maggiormente
sai per caso che lavoro possa fare un astrofisico in agenzie spaziali?
Grazie per le tue risposte:)

civamb
Condivido in pieno. Come alternativa ci sarebbe anche ingegneria fisica + fisica dei sistemi complessi del politecnico di Torino. Nel triennio i crediti dedicati alla fisica moderna sono considerevoli e c'è anche una parte di fisica teorica, materia su cui si basa il biennio successivo...

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"ray_":
[quote="anonymous_40e072"][quote="ray_"]Ok grazie,ma per la ricerca sia in astrofisica che in fisica teorica serve un dottorato?
Sai però se è possibile entrare in un'agenzia spaziale e lavorare al progetto di un pezzo di Rover o satellite già nei primi anni o bisogna aspettare molto tempo ed avere un po di fortuna?


Sì, serve un dottorato (PhD, in gergo internazionale). Dopo il dottorato puoi scegliere se continuare per l'accademia o trovarti un lavoro. Se scegli di rimanere in ambito accademico, passi al post-doc e cominci a fare il ricercatore.
In ogni caso ormai sta diventando necessario viaggiare/fare almeno un periodo all'estero anche da ricercatore.

Per quanto riguarda la carriera da Ing Spaziale: potrebbe sì capitarti di lavorare ad un pezzettino di un progetto fin da neo laureato. Ma dipende da molti fattori. Cambierai idea molte volte nell'arco della tua carriera accademica, qualunque percorso ti scelga, quindi ti sconsiglio di farti piani così lontani nel tuo futuro.
Scegli quello che ti sembra ti piaccia di più, mettici passione e costruisci il tuo futuro un passo alla volta.
In ogni caso devi essere molto molto bravo e, andando all'università, ti accorgerai di quanta gente brava c'è in giro.

Per finire, studiare Fisica Teorica e studiare Ing Spaziale sono due cose completamente diverse. Le discipline sono diverse. Il modo in cui le si studia è diverso. Non dico sia come Lettere e Matematica, ma c'è davvero tanta differenza.
Le discipline ingegneristiche sono estremamente applicative. Quindi spesso non si va davvero a fondo nei problemi, l'importante è farli quadrare.
In una disciplina come la Fisica Teorica invece, tutto è basato sulla qualità del ragionamento che costruisci. E la scienza che sotto questo aspetto è quella con più "qualità" è senz'altro la Matematica. La matematica è l'opposto dell'applicativo. Tutto si costruisce su sè stessa quasi indipendentemente da laddove la si applica. I fisici teorici sono matematici, fondamentalmente.[/quote]

Sì lo so che c'è molta differenza tra ingegneria e fisica,ma sto cercando informazioni sul lavoro perché entrambi i corsi mi piacciono ed hanno materie interessanti,però non vorrei fare 5 anni di studio per fisica (che è quella che mi piacerebbe di più) e poi finire a lavorare in aziende a fare bilanci,statistica etc...cosa che non mi piacerebbe e non c'entra molto con quello che ho studiato
Mi piacerebbe fare astrofisica perché sono interessato molto alla relatività e ai fenomeni del cosmo,mentre vorrei fare fisica teorica per lavorare sull'unificazione della teoria della relatività con quella della meccanica quantistica.
Facendo ingegneria perderei una parte di fisica che mi interessa però se entrassi in un'agenzia del settore il lavoro che svolgere penso possa piacermi[/quote]

Bella la Fisica Teorica, per amor del cielo, piace molto anche a me, ma un conto è parlarne al bar davanti ad una birretta, un conto è farne il proprio lavoro. Figuriamoci poi, se uno si mette in testa di voler capire qual è l'anello mancante dell'attuale modello fisico universale.......
Comunque sia, mi viene in mente un suggerimento. Se proprio non vuoi perdere la parte di fisica moderna e allo stesso tempo fare Ingegneria, la scelta ricade su Ingegneria Nucleare.
Durante il mio semestre di Ingegneria Nucleare al Polimi, ho conosciuto un ragazzo che aveva fatto prima la triennale in Ingegneria Aerospaziale, quindi era passato in magistrale a Ingegneria Nucleare. Voleva occuparsi di Propulsione Nucleare.
E anche in questo caso, non si parla propriamente di bazzecole.

civamb
No, intendevo proprio aerospaziale o, nel caso del politecnico di Milano, aeronautica visto che il biennio é in ing spaziale.

ray_1
"civamb":
Considera che un ingegnere aerospaziale é, insieme agli ingegneri aeronautici, il maggior esperto di fluidodinamica, materia ricchissima di fisica matematica.


Sì fisica ce n'è anche li(non cè peròla parte di fIsca moderna)...comunque ingegneria aerospaziale dura 5 anni di cui 3 servono per la laurea triennale e gli altri due servono per la laurea magistrale in ingegneria spaziale o ingegneria areonautica,quando dicil ingegnere aerospaziale intendi quello con la specializzazione spaziale?

ray_1
"civamb":
Ingegneria spaziale é specifica per le missioni, con relative traiettorie ecc. Considera anche ing aerospaziale o aeronautica se hai interessi per la fluidodinamica, in particolare aerodinamica e aerogasdinamica a livello teorico/computazionale e sperimentale. Con ingegneria scoprirai quanto é complicato applicare la teoria a casi reali, a qualcosa che dovrà "funzionare". Andrai a fondo ai problemi ma non potrai permetterti di spendere decenni per descrivere nel dettaglio ogni fenomeno in gioco (al di fuori della ricerca) e dovrai combattere anche contro i vincoli economici, giusto per complicare ulteriormente.


Volevo scegliere la specializzazione in ingegneria spaziale dopo i tre anni di aerospaziale perché c'era tutta una parte sulla fisica dello spazio che mi interessava molto però anche areonautica non è male...

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.