Finanza Quantitativa: quale laurea triennale?

Ilcarletto1
Salve a tutti. Finito il liceo scientifico è arrivato ora il momento di iscriversi all'università. Avendo la passione per la matematica, la fisica e la finanza (mi interesserebbe anche l'informatica, anche se non l'ho mai studiata a scuola, quindi non saprei proprio com'è), vedo nella Finanza Quantitativa il mondo perfetto per me. Ho già fatto il test d'ingresso al Politecnico di Torino, e l'ho passato. Per lavorare in questo campo su quale ingegneria devo puntare? Sono arrivato alla conclusione che dovrei fare o Ing. Gestionale, o Ing. Informatica o, ancora, Matematica per l'ingegneria.
Innanzitutto, mi potreste aiutare a prendere una decisione tra queste tre?
Secondo, ho un paio di domande riguardanti queste tre ingegnerie:
- E' vero che Ing. Gestionale è più facile delle altre? Mi darebbe molto fastidio essere visto dall'alto verso il basso. In più molti dicono che sia inutile come laurea: opinioni?
- Ingegneria Informatica com'è dal punto di vista "pratico"? E' un buon corso?
- Per Matematica per l'ingegneria dicono all'incirca le stesse cose di Ing. Gestionale. Pareri?

Grazie mille.

Risposte
Ilcarletto1
Dunque, alla fine mi sono iscritto a Matematica per l'ingegneria al PoliTO. Il "piano" è quello di completare la laurea qui, e poi spostarmi (senza crediti formativi) al PoliMi nella l. magistrale Ingegneria Matematica, specializzazione Quantitative Finance.

https://www4.ceda.polimi.it/manifesti/m ... L_SEMESTRI

Qualcuno potrebbe darmi dei pareri? Mi sembra adatta, anche se non ha esami di finanza "teorica" (e quello un pò mi preoccupa).
In più, in molti dicono che sarebbe meglio affrontare un percorso puro in Economia e Finanza (magari alla Bocconi), e poi specializzarsi, proprio per essere più appetibile nei posti di lavoro.

Ilcarletto1
Dunque sono arrivato alla conclusione che devo intraprendere o "Matematica per l'ingegneria" oppure direttamente "Economia e Finanza" (che sarebbe meglio alla Bocconi). Purtroppo non ci ho pensato prima della Bocconi, e le ammissioni sono ormai chiuse. Ora, tra l'altro, sono in Inghilterra fino ad Ottobre per uno stage. Dunque le cose sono due: mi iscrivo ad ingegneria e continuo per quella strada, oppure cambio il prossimo anno per andare alla Bocconi.

Pareri?
Se cambiassi il prossimo anno, quali esami potranno accertarmi alla Bocconi?
In più, essendo molto ansioso, mi sento molto male all'idea di dover rimanere indietro un anno.

Sk_Anonymous
"snake-16":
Se uno vuole lavorare in ambito finanziario, conviene prendere una laurea in finanza... Esiste apposta :-D

I corsi economics/finance sono quantitativi e centrano poco con i corsi di management/marketing/business/accounting. La matematica/statistica insegnata è abbastanza avanzata per fare quello che i corsi si prefiggono (soprattutto in economics).

PS: uso i nomi dei corsi in inglese perche solitamente si fa parecchia confusione


A quanto pare è un concetto non proprio immediato.

Meglio prendere la laurea in un'altra corso di studi, poi fare la magistrale in un'altra business school, affrontando (inutilmente) le molto più dure selezioni per chi proviene da un'altra università, poi prendere un master per fare non si sa cosa.

Per il problem solving e il lavoro di gruppo queste università non si concentrano solo sull'aspetto "teorico" ma anche e soprattutto su quello lavorativo: quindi ti insegnano, o provano a farlo, tutto ciò che ti serve per quello che vuoi fare. Per esempio farai molto lavori di gruppo, e quindi imparerai anche a lavorare in gruppo (oltre alle nozioni sul lavoro svolto)

Paragonare il corso di studi preposto a quello che vuoi fare in diverse università può avere senso, ma paragonare i mille cambi che progetti di fare (ripeto, complicandoti la vita di molto e inutilmente, anche solo per entrare a una magistrale da "esterno") non so cosa porti.

Se proprio vuoi fare questi cambi, inizia a progettarti un'estate per preparare una certificazione di inglese almeno C1 e un'altra estate per prepararti il GMAT. Il che significa superare tutti gli esami al primo colpo con un voto alto (altrimenti non hai l'estate libera) e prendere un voto alto al GMAT al primo colpo (altrimenti non puoi studiare per dopo/non riesci a fare il cambio di magistrale)

Boh, secondo me non ti rendi che ti stai complicando la vita

Intermat
Io non discutevo da un punto di vista contenutistico, logico che ogni cdl prepari a qualcosa. Semplicemente le facoltà scientifiche (includendoci anche ingegneria) sono tali per cui le cose vanno capite, analizzate e rielaborate e questo modo di studiare ti prepara benissimo a risolvere altri tipi di problemi. Insomma ad ingegneria, parlo di questa perché è l'unica che ho vissuto, uno prima si studia la teoria poi dopo deve metterla in pratica o negli esercizi o in un progetto. Aggiungi a tutto ciò la complessità intrinseca dei corsi e l'elevata richiesta dei docenti (visibile ad esempio dalle votazioni alla laurea) e ottieni che per concludere nei tempi e con i voti alti questo tipo di facoltà ci si deve saper destreggiare bene. Quindi non solo da un punto di vista dei contenuti ci si abitua ad una certa forma mentis ma anche da un punto di vista della vita di tutti i giorni in cui si devono incastrare tante ore di lezione da seguire con lo studio a casa e il resto. Indubbiamente una persona che finisce questo percorso è preparatissima ad ogni tipo di stress perché già lo ha vissuto. Non credo sia vero per molti altri cdl dove le richieste sono minori, spesso la presenza a lezione non è necessaria e le ore di studio a casa necessarie non sono tantissime. Indubbiamente la mole di studio necessaria per laurearsi ad ingegneria rispetto a scienze politiche è diversa, stessa cosa per altre facoltà come lettere ma anche alcuni cdl di economia. Tra l'altro lo dicono alcune ricerche in cui si valutava il numero di ore medie trascorse sui libri da parte degli studenti dei diversi cdl.

snake-16
Se uno vuole lavorare in ambito finanziario, conviene prendere una laurea in finanza... Esiste apposta :-D

I corsi economics/finance sono quantitativi e centrano poco con i corsi di management/marketing/business/accounting. La matematica/statistica insegnata è abbastanza avanzata per fare quello che i corsi si prefiggono (soprattutto in economics).

PS: uso i nomi dei corsi in inglese perche solitamente si fa parecchia confusione

dasalv12
Ma credo stiamo allontanandoci un po dal punto. Ritornando alla finanza, l'unica differenza che vedo tra economia e ingegneria sta nell'aspetto che si privilegia: in ingegneria ovviamente quello quantitativo, in economia quello qualitativo.

Insomma, dipende che economia si fa, in effetti i corsi con la dicitura "economia" variano molto, esistono dei corsi di economia e finanza fortemente quantitativi, ovviamente non ci si può limitare a quello, ci sono anche i sistemi fiscali e giuridici da studiare, la storia e gli strumenti finanziari. Personalmente rifiuto la separazione fra sapere umanistico e scientifico, sia come metodo, sia come separazione fra scienze sociali e scienze naturali (esempio ci sono economisti che studiano nuovi modelli in cui includono le risorse fisiche ed ambientali).
Siamo stati educati a vedere le cose sempre e solo da un unico punto di vista con la dicotomia qualitativo/quantitativo. Prendevi un libro di storia delle politiche monetarie e vediamo se non è quantitativo (però la mentalità è storia = umanista). Ci sono branche della filosofia che studiano teoria delle scelte. ATTENZIONE: a scanso di equivoci non sto dicendo che bisogna fare filosofia per lavorare in finanza!
scienze politiche...ti insegna la diplomazia

Anche qui varia molto, ma intendiamoci, a scienze politiche si fa anche statistica e matematica, voglio dire ormai non si può uscire da una qualsiasi università e non saper fare le equazioni o non saper maneggiare dati. Certo l'indirizzo prevalente è giuridico-economico.

mr0071
"Intermat":


Per dire, la difficoltà intrinseca di altre facoltà come scienze politiche (ma tutto sommato anche economia) non ti fa sviluppare queste abilità. Insomma un altro aspetto importante di lauree come ingegneria, o quelle scientifiche, è proprio la mentalità che ti viene inculcata che è decisamente diversa da quella che hanno gli altri.


Non sono molto d'accordo, ovviamente ingegneria ti dovrebbe fornire una mentalità adatta a risolvere problemi, ma lo stesso vale per altre facoltà, dove i problemi sono differenti. Mi spiego, in ingegneria impari a risolvere equazioni e problemi dove conta molto l'approccio quantitativo. Ma per esempio, immagino che scienze politiche, visto che è stato citato, ti insegna la diplomazia, cosa che credo sia importantissima nella risoluzione di delicate situazioni.
Tuttavia, il messaggio di Intermat mi ha fatto riflettere un attimo. Credo che la grande differenza, a cui ho assistito in prima persona, è che studiare ingegneria mi ha affinato di molto il senso critico e ha ridotto di molto la paura nelle "cose nuove", mi sto riferendo in particolare alle nuove tecnologie e all'informatica.

Ma credo stiamo allontanandoci un po dal punto. Ritornando alla finanza, l'unica differenza che vedo tra economia e ingegneria sta nell'aspetto che si privilegia: in ingegneria ovviamente quello quantitativo, in economia quello qualitativo.

Intermat
"mr007":
[quote="Ilcarletto"]

Ho fatto un giro su questi siti, e ho notato che praticamente tutte le posizioni di lavoro richiedono grandi skills nel problem solving. Queste le riesco ad assumere a matematica per ingegneria?


Sono abbastanza convinto che problem solving, attitudine al team working, ecc non si possano insegnare in un'università. Credo che, per questo aspetto, qualsiasi università tu scelga non cambi nulla. Tra l'altro non ho ancora trovato una job opportunity senza la richiesta di problem solving o team working o lavorare per obbiettivi e scadenze, ... e le aziende non assumono solo ingegneri.

[/quote]
Se ti laurei in tempi decenti (6/7 anni max) in ingegneria fidati che il problem solving lo hai. Questo ovviamente non esclude che anche altri lo abbiano ma un ingegnere è la prima cosa che impara, altrimenti alla fine del percorso non ci arriva proprio. Per dire, la difficoltà intrinseca di altre facoltà come scienze politiche (ma tutto sommato anche economia) non ti fa sviluppare queste abilità. Insomma un altro aspetto importante di lauree come ingegneria, o quelle scientifiche, è proprio la mentalità che ti viene inculcata che è decisamente diversa da quella che hanno gli altri.

mr0071
"Ilcarletto":


Ho fatto un giro su questi siti, e ho notato che praticamente tutte le posizioni di lavoro richiedono grandi skills nel problem solving. Queste le riesco ad assumere a matematica per ingegneria?


Sono abbastanza convinto che problem solving, attitudine al team working, ecc non si possano insegnare in un'università. Credo che, per questo aspetto, qualsiasi università tu scelga non cambi nulla. Tra l'altro non ho ancora trovato una job opportunity senza la richiesta di problem solving o team working o lavorare per obbiettivi e scadenze, ... e le aziende non assumono solo ingegneri.

"Ilcarletto":

In più, se tu hai le mie stesse passioni, e stai facendo ingegneria matematica, dovrebbe andare bene mat. per l'ing. No?
(So che al PoliMi e al PoliTo sono leggermente diversi i corsi)


Purtroppo non posso aiutarti qua, perché non conosco il politecnico di Torino, posso solo parlarti del polimi in generale e ing matematica in particolare.

dasalv12
Mamma mia ...
Fink è co-fondatore di Blackrock. Lo sapevo perchè ho partecipato a un loro evento e ora l'ho ripreso da wikipedia.
E' come dire lascia gli studi perchè Zuckerberg è il CEO di Facebook e ha lasciato gli studi.
O lascia gli studi perchè Bill Gates era CEO di Microsoft e ha lasciato gli studi.
Quindi se vuoi diventare CEO lascia gli studi.

Il mio messaggio non era quello, ultimamente vengo spesso mal interpretato, probabile che sia un problema mio, non so spiegarmi o scrivo male.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"raffamaiden":
Mamma mia ...
Fink è co-fondatore di Blackrock. Lo sapevo perchè ho partecipato a un loro evento e ora l'ho ripreso da wikipedia.
E' come dire lascia gli studi perchè Zuckerberg è il CEO di Facebook e ha lasciato gli studi.
O lascia gli studi perchè Bill Gates era CEO di Microsoft e ha lasciato gli studi.
Quindi se vuoi diventare CEO lascia gli studi.

Quella della bocconi più facile di 10 volte la potevi raccontare assieme all'altra di Pierino.

Il fondo di verità c'è: non è detto che per lavorare in finanza devi avere la laurea in finanza, dipende da cosa vai a fare. Ma di certo la stra-grande maggioranza di chi lavora in ambito finanziario ha una laurea in finanza, e se sai già che quella è la tua strada ti conviene scegliere quel corso di studi.

Inoltre ti stra-sconsiglio di cambiare università per la magistrale e ancora di più di pianificare fin da ora a farlo. I criteri di ammissione delle università (e nel caso specifico di Polimi e Bocconi) "penalizzano" chi proviene da altre università

Al polimi richiedono medie più alte se provieni da un'altra università, superata la soglia accedi
Alla bocconi credo siano il 35% dei posti riservati per chi proviene da altre università, è "a numero chiuso" nel senso che tra tutti i richiedenti si stila una graduatoria e si prendono i primi tot, e finanza e stra-competitiva, e chi entra alla magistrale partendo dalla triennale in bocconi ha una media superiore a 29

Se provieni da un'altra università, oltre almeno alla stessa media, devi obbligatoriamente sostenere o un test in sede o il GMAT. E sia nella media che nel test che scegli di sostenere devi avere voti altissimi. Nessuno dei due test deve essere sostenuto da chi proviene da una triennale conseguita nella stessa università.

Quindi come vedi entrarci da altre università è molto più difficile.

Comunque trovi tutto su internet (eccetto il fatto che devi prendere un voto alto perchè in teoria si va per graduatoria, ma fidati che è così ed è il corso di laurea più competitivo dell'intera università)

EDIT: In ogni caso per finanza quantitativa prendono molti phd, quindi metti in conto anche questo


Famo anche 20 volte?
Bocconi tutta nomea, a competenze un PoliMi lo magna. Poi pensate quello che vi pare, tanto le randelle in testa le prendete voi.

Sk_Anonymous
Mamma mia ...
Fink è co-fondatore di Blackrock. Lo sapevo perchè ho partecipato a un loro evento e ora l'ho ripreso da wikipedia.
E' come dire lascia gli studi perchè Zuckerberg è il CEO di Facebook e ha lasciato gli studi.
O lascia gli studi perchè Bill Gates era CEO di Microsoft e ha lasciato gli studi.
Quindi se vuoi diventare CEO lascia gli studi.

Quella della bocconi più facile di 10 volte la potevi raccontare assieme all'altra di Pierino.

Il fondo di verità c'è: non è detto che per lavorare in finanza devi avere la laurea in finanza, dipende da cosa vai a fare. Ma di certo la stra-grande maggioranza di chi lavora in ambito finanziario ha una laurea in finanza, e se sai già che quella è la tua strada ti conviene scegliere quel corso di studi.

Inoltre ti stra-sconsiglio di cambiare università per la magistrale e ancora di più di pianificare fin da ora a farlo. I criteri di ammissione delle università (e nel caso specifico di Polimi e Bocconi) "penalizzano" chi proviene da altre università

Al polimi richiedono medie più alte se provieni da un'altra università, superata la soglia accedi
Alla bocconi credo siano il 35% dei posti riservati per chi proviene da altre università, è "a numero chiuso" nel senso che tra tutti i richiedenti si stila una graduatoria e si prendono i primi tot, e finanza e stra-competitiva, e chi entra alla magistrale partendo dalla triennale in bocconi ha una media superiore a 29

Se provieni da un'altra università, oltre almeno alla stessa media, devi obbligatoriamente sostenere o un test in sede o il GMAT. E sia nella media che nel test che scegli di sostenere devi avere voti altissimi. Nessuno dei due test deve essere sostenuto da chi proviene da una triennale conseguita nella stessa università.

Quindi come vedi entrarci da altre università è molto più difficile.

Comunque trovi tutto su internet (eccetto il fatto che devi prendere un voto alto perchè in teoria si va per graduatoria, ma fidati che è così ed è il corso di laurea più competitivo dell'intera università)

EDIT: In ogni caso per finanza quantitativa prendono molti phd, quindi metti in conto anche questo

Ilcarletto1
"mr007":
Vai sui siti delle banche, troverai una miriade di info sulle persone che cercano per le varie sezioni della banca e poi valuta. Per avere una visione completa del mondo bancario, guarda JP Morgan, Morgan Stanley, City,... per investment banking e ING, Intesa, Unicredit, ... per retail banking


Ho fatto un giro su questi siti, e ho notato che praticamente tutte le posizioni di lavoro richiedono grandi skills nel problem solving. Queste le riesco ad assumere a matematica per ingegneria?
In più, se tu hai le mie stesse passioni, e stai facendo ingegneria matematica, dovrebbe andare bene mat. per l'ing. No?
(So che al PoliMi e al PoliTo sono leggermente diversi i corsi)

mr0071
"Ilcarletto":

Dunque Matematica per l'ingegneria potrebbe essere una buona scelta per poi intraprendere la carriera come analista di mercato? Perché mi sto davvero preoccupando di aver sbagliato tutto. E ho molta paura di perdere un anno.


A me sembra che ti stia riducendo un po troppo le scelte, dovresti ampliare un po' le vedute e includere anche ciò che ti piace fare, più in generale di quanto hai già scritto. Per esempio, al momento della mia scelta dell'università, io avevo due passioni, economia/finanza/politica e le scienze, come matematica,fisica,chimica. Perciò ingegneria matematica calzava a pennello.

Ma visto che il tempo per la scelta sta finendo, manca più o meno un mese all'inizio del nuovo anno, posso darti un ultimo consiglio. Vai sui siti delle banche, troverai una miriade di info sulle persone che cercano per le varie sezioni della banca e poi valuta. Per avere una visione completa del mondo bancario, guarda JP Morgan, Morgan Stanley, City,... per investment banking e ING, Intesa, Unicredit, ... per retail banking
Poi, se hai tempo, dai un'occhiata anche ai fondi, alle assicurazioni e alle banche nazionali(nel nostro caso banca d'italia e BCE)
Così, dovresti aver coperto grosso modo tutto il mondo finanziario.

Ilcarletto1
"mr007":
se vuoi fare il trader o il broker, cioè quelli che comprano sui mercati, quelli che chiudono affari, quelli che vedi in televisione con mille schermi davanti e il telefono continuamente in mano, beh quelli interpretano e studiano il mercato per prendere decisioni.


Dunque Matematica per l'ingegneria potrebbe essere una buona scelta per poi intraprendere la carriera come analista di mercato? Perché mi sto davvero preoccupando di aver sbagliato tutto. E ho molta paura di perdere un anno.

mr0071
"Ilcarletto":


Dunque se volessi fare quello, sbaglierei a iscrivermi a Matematica per l'ingegneria al PoliTO?
Perché l'idea era fare i primi tre anni lì, prendere la laurea magistrale o al PoliMi o alla Bocconi e poi fare ancora un master. E' tutto sbagliato, quindi?


Non c'è nulla di sbagliato. parlando per quello che conosco in prima persona, una formazione in ingegneria matematica al politecnico ti da le nozioni matematiche e informatiche per vivere nel mondo della finanza. Mentre manca in tutta la parte di come funziona i mercati, come funzionano internamente le banche e questo genere cose.
Sta a te scegliere cosa ti piace di più.
Ricorda che comunque non è tutto bianco e tutto nero, l'università ti fornisce una parte della tua preparazione, ma se vuoi ampliarla lo puoi benissimo fare da solo. Voglio dire, se scegli un'università tecnica, poi puoi leggerti un libro su come funziona la BCE; oppure il contrario, ti iscrivi a economia e ti leggi libri su i processi stocastici.

Voglio dire che l'università è solo un pezzo della tua vita, ma non l'unico :yawinkle:

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Injuria":
Mi sembri troppo ansioso riguardo questa scelta, il fatto è che non c'è la laurea giusta per fare "quella cosa lì" e poi hai 18/19 anni, voglio dire, non ti fissare su una mansione specifica, tieniti aperte varie possibilità, qualsiasi università sceglierai di fare arriverai a 25/26 anni che sarai comunque un dilettante. I percorsi umani possono essere molto differenti, tanto per dire Larry Fink, l'attuale CEO di Blackrock è laureato in scienze politiche. Quindi secondo me è importante fare le cose bene qualsiasi cosa si scelga di fare.


Oh, finalmente qualcuno che sa interpretare il mondo in cui viviamo. Sono perfettamente d'accordo.
Studiate quello che vi appassiona. Capisco sia un mondo tosto, in cui le cose materiali sono importanti, in cui la voglia di 'arrivare' sia tanta.
Ma la soddisfazione si spegnerà velocemente in un traguardo che non vi consente davvero di essere felici in quello che ogni giorno fate.
Giusto cercare di capire cosa vi consente di fare una laurea, per capire la piega che in un certo senso prende la vostra vita, ma nessuno scrive il vostro percorso se non noi stessi. Anzi, per dire la verità, le persone di grande successo sono quasi sempre persone che hanno 'cambiato' molte volte nella vita. Hanno cercato, hanno messo in dubbio, hanno provato.
Cercate di capire cosa vi piace di più fare, cercate di conoscere voi stessi sopratutto. Scegliete. E date il massimo.
Le cose tanto cambiano come devono cambiare (e meno male, altrimenti che palle è una vita già programmata?), non abbiate paura del diverso, vivete la vita in maniera appassionata e anche un poco spensierata.
6 anni fa cominciavo l'università ed ero una persona, che voleva fare certe cose, oggi, ormai alla fine del mio percorso universitario, ne sono un'altra, profondamente diversa, che vuole altre cose.
Quindi, qualche sega mentale va bene, ma ogni tanto.

dasalv12
@Alex
Infatti l'idea è quella, la finanza è un'industria, dipende uno cosa vuole fare in quel contesto ed i percorsi possono essere molto differenti. Comunque Fink si è fatto sempre il suo bel Master of Business Administration, altri hanno fatto percorsi ancora più insoliti, c'è anche chi ha fatto medicina e poi filosofia, certo sono sistemi scolastici differenti, ma il mio messaggio è che non è che per lavorare in finanza devi fare obbligatoriamente la triennale "x" e poi la specialistica "y". Certo la magistrale in ing matematica - finanza quantitativa rimane un modo molto sicuro per entrare nel settore, ma non è l'unico.

axpgn
[ot]Non penso che il CEO di Blackrock stia lì a comprare e vendere titoli o a progettare algoritmi :wink:
Magari è capacissimo di farlo ma non è il suo compito che è principalmente quello di occuparsi di strategie, cosa che presumo sia nel bagaglio di chi è laureato in scienze politiche :lol:[/ot]
Cordialmente, Alex

dasalv12
Mi sembri troppo ansioso riguardo questa scelta, il fatto è che non c'è la laurea giusta per fare "quella cosa lì" e poi hai 18/19 anni, voglio dire, non ti fissare su una mansione specifica, tieniti aperte varie possibilità, qualsiasi università sceglierai di fare arriverai a 25/26 anni che sarai comunque un dilettante. I percorsi umani possono essere molto differenti, tanto per dire Larry Fink, l'attuale CEO di Blackrock è laureato in scienze politiche. Quindi secondo me è importante fare le cose bene qualsiasi cosa si scelga di fare.

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