Finanza Quantitativa: quale laurea triennale?

Ilcarletto1
Salve a tutti. Finito il liceo scientifico è arrivato ora il momento di iscriversi all'università. Avendo la passione per la matematica, la fisica e la finanza (mi interesserebbe anche l'informatica, anche se non l'ho mai studiata a scuola, quindi non saprei proprio com'è), vedo nella Finanza Quantitativa il mondo perfetto per me. Ho già fatto il test d'ingresso al Politecnico di Torino, e l'ho passato. Per lavorare in questo campo su quale ingegneria devo puntare? Sono arrivato alla conclusione che dovrei fare o Ing. Gestionale, o Ing. Informatica o, ancora, Matematica per l'ingegneria.
Innanzitutto, mi potreste aiutare a prendere una decisione tra queste tre?
Secondo, ho un paio di domande riguardanti queste tre ingegnerie:
- E' vero che Ing. Gestionale è più facile delle altre? Mi darebbe molto fastidio essere visto dall'alto verso il basso. In più molti dicono che sia inutile come laurea: opinioni?
- Ingegneria Informatica com'è dal punto di vista "pratico"? E' un buon corso?
- Per Matematica per l'ingegneria dicono all'incirca le stesse cose di Ing. Gestionale. Pareri?

Grazie mille.

Risposte
Ilcarletto1
"mr007":
E' molto semplice, vuoi se vuoi fare il trader o il broker, cioè quelli che comprano sui mercati, quelli che chiudono affari, quelli che vedi in televisione con mille schermi davanti e il telefono continuamente in mano, beh quelli interpretano e studiano il mercato per prendere decisioni.


Dunque se volessi fare quello, sbaglierei a iscrivermi a Matematica per l'ingegneria al PoliTO?
Perché l'idea era fare i primi tre anni lì, prendere la laurea magistrale o al PoliMi o alla Bocconi e poi fare ancora un master. E' tutto sbagliato, quindi?

mr0071
E' molto semplice, vuoi se vuoi fare il trader o il broker, cioè quelli che comprano sui mercati, quelli che chiudono affari, quelli che vedi in televisione con mille schermi davanti e il telefono continuamente in mano, beh quelli interpretano e studiano il mercato per prendere decisioni.
Finanza quantitativa è quando sviluppi gli strumenti matematici e softweristici, non so se l'ho scritto bene, per la finanza.
Ti faccio un esempio stupido, il trader vede una tendenza di mercato che lo porta a pensare che il prezzo del petrolio scenderà, allora prende il telefono e fa un po' di chiamate. Un collega gli popone un affare di un certo tipo, quando questi diventano complicati, e intendo molto complicati, dare un giusto prezzo diventa molto difficile. Ed è qui che entra la finanza quantitativa, con la matematica e i software, a risolvere le situazioni.
Poi ora, sempre a proposito di applicazioni di finanza quantitativa, va molto di moda risk management, in particolare credit risk. Essi richiedono conoscenze statistiche avanzate e quindi i matematici fanno i padroni. Prova a dare un'occhiata a questi, che mi sembrano molto interessanti.

Bada che anche per trader o broker, la matematica è importante, ma è secondaria alla loro attività, che è più focalizzata nel prendere rapide e ottime decisioni.

Per università tecnica intendo ingegneria o matematica applicata o qualcosa di questo tipo, per farmi capire intendo il politecnico e affini.
Su altre università non posso dirti molto, pistola alla testa la Bocconi mi sembra migliore della Cattolica, sempre pensando ad un'università economica, più portata a formare quelli che prenderanno decisioni. Per le tecniche, in Italia credo nessuno batta il Politecnico di Milano

Ilcarletto1
"mr007":
che non significa interpretare i mercati


In che senso? Allora qual è lo scopo della finanza quantitativa? E cosa bisogna fare per studiare i mercati?

Ilcarletto1
"mr007":
Io direi che se vuoi fare finanza quantitativa, che non significa interpretare i mercati, ti consiglio un'università tecnica, in Italia o all'estero.

Cosa intendi per università "tecnica"?

Comunque si, avevo già in considerazione fare la magistrale all'estero.

Qualche giorno fa mi è stata consigliata anche la Cattolica a Milano. Tuttavia quello è uscire completamente dal percorso che mi sono "creato". Tra l'altro ho letto in diversi articoli che nelle assunzioni del mondo della finanza cercano più le competenze (matematica e informatica) che le conoscenze (ciò che studierei alla Cattolica, essendo molto mirata).
Che fare?

mr0071
Ciao, io sto facendo ingegneria matematica al polimi. Ti devo dire che io ero nella tua stessa situazione, volevo fare finanza all'università. Tra le varie proposte ho scelto quello del polimi con ingegneria matematica. Io direi che se vuoi fare finanza quantitativa, che non significa interpretare i mercati, ti consiglio un'università tecnica, in Italia o all'estero. Se invece ti interessa di più "studiare" i mercati, beh forse è meglio fare finanza in una facoltà economica.
Cosa da non sottovalutare, con ingegneria matematica al polimi ti avvicini alla finanza solo nella magistrale, nella triennale, si vede ben poco. Se hai pazienza e ti piace la matematica, allora te la consiglio caldamente.
Infine non sottovaluterei l'estero, almeno per la magistrale. Io ho fatto un erasmus alla TU delft, in Olanda, ed è stata semplicemente un'esperienza magnifica, un'università eccellente che ti permette anche di fare altro durante gli studi, cosa che il polimi non offre, a meno che tu non sia un genio pazzesco.

civamb
Completamente d'accordo!

dasalv12
Effettivamente la specialistica al polimi è estremamente mirata alla finanza quantitativa, praticamente a livello di master, in pratica si trattano quasi unicamente i temi fondamentali della finanza quantitativa (calcolo stocastico, modelli di serie storiche, prezzamento titoli ed opzioni). Pregio: è molto professionalizzante. Difetto: è monotematico.
Il triennio in ingegneria matematica mi pare rientri ancora nella tradizione politecnica, ovvero finanza ed economia le vedi col binocolo e l'interesse è verso l'analisi, la tecnologia e le scienze naturali.
Poi boh, ho alcuni amici che fanno Finance e dicono che i Matematici loro li usano come se fossero dei calcolatori umani ma le decisioni le prendono loro, perchè loro, sono quelli in grado di interpretare i mercati.

Problema: se decidi di fare ingegneria sarai un ingegnere (ovvietà), non puoi pretendere di essere un economista anche se potenzialmente lo si potrebbe diventare attraverso ulteriore formazione e/o esperienza.
Di fatto l'ingegnere si occupa degli aspetti tecnico, operativi e tecnologici della finanza e la formazione di fatto è orientata a quel tipo di mansioni.
La sfida invece fra facoltà e i rami dell'ingegneria invece mi sembra un classico atteggiamento di chi cerca nel titolo di studio lo status symbol di prestigio sociale e presunta maggior intelligenza e merito di occupare posizioni rilevanti nella società. Per me sono stronzate, se uno è bravo è bravo in qualsiasi ambito si applichi: linguistico, giuridico, scientifico e nelle scienze sociali. Fra l'altro è un atteggiamento che rovina un po' la reputazione dei laureati in generale.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Ilcarletto":
Ma queste "discriminazioni" tra le varie ingegnerie, alla fine, valgono davvero qualcosa? Nel senso, possono davvero influenzare il futuro lavorativo? Oppure sono solo semplici dispute per vantarsi?


Prevalentemente dispute per vantarsi. Perchè di Finanza mai sentito che si dice? "Rubano i soldi alla gente, sono esseri inutili, infami!" Bè, ad essere onesti qui in verità ci sono precedenti concreti. Ma facciamo finta di niente.

Se vuoi la preparazione perfetta in assoluto, Ing Matematica al Polimi con Track in Finance e poi un MBA in Finance a carriera avviata. Ritengo sia la preparazione migliore perchè si sa, le hard skills da Matematico sono una cosa che non recuperi più. La formazione invece manageriale, economica, o comunque di comprensione del sistema finanziario sono cose che puoi integrare più facilmente nel tempo.
Se vuoi invece il miglior rapporto spesa/resa vai in Bocconi. Triennale 10 volte più facile di una qualunque Ing al Poli, ma ottima nomea. La magistrale dicono sia impegnativa, ma a me lascia delle perplessità, perchè di fatto, mi chiedo come si possa avere una preparazione davvero eccellente quando non si hanno nemmeno le basi per affrontare certe tematiche. Poi boh, ho alcuni amici che fanno Finance e dicono che i Matematici loro li usano come se fossero dei calcolatori umani ma le decisioni le prendono loro, perchè loro, sono quelli in grado di interpretare i mercati.
Una cosa ho capito: in quell'ambito c'è molto conflitto tra le varie figure professionali.

Ilcarletto1
Ma queste "discriminazioni" tra le varie ingegnerie, alla fine, valgono davvero qualcosa? Nel senso, possono davvero influenzare il futuro lavorativo? Oppure sono solo semplici dispute per vantarsi?

civamb
Non capisco il termine brutta reputazione. Matematica per l'ingegneria non vuole essere pratica e non é concepita per esserlo. Poi sul termine "pratico" ci sarebbe da parlarne, anche ingegneria stessa non é pratica!
Ingegneria gestionale non ha una buona reputazione nell'ambiente ingegneristico perché da molti viene considerata un ingegneria a metà...eppure é l'indirizzo con piú possibilità lavorative.

Ilcarletto1
"Injuria":
Proprio a Torino c'è un corso specifico di "Matematica per la finanza e l'assicurazione"

Si, sono a conoscenza di questo corso. Tuttavia, guardando gli esami, ho notato che sia molto incentrata sull'aspetto "teorico" che pratico. In più molti esami sembra quasi siano messi lì per condividere le classi con economia e commercio.

"wanderer":

Cosa intendi quando dici:
[quote="Ilcarletto"]Per Matematica per l'ingegneria dicono all'incirca le stesse cose di Ing. Gestionale.

? Dicono che sia una laurea inutile?[/quote]
Molti laureandi in ingegneria parlano "male" di matematica per l'ingegneria" in quanto non è propriamente pratica, quanto lo può essere ingegneria meccanica o altre.
Questa "brutta reputazione" mi sconforta un pò.

Dunque, tra Ing. Gestionale e Matematica per l'ingegneria quale sarebbe meglio? So che nel recruitment degli studi di analisi finanziaria tengono molto in considerazione i matematici. Purtroppo una laurea in pura matematica non mi convince.

dasalv12
Proprio a Torino c'è un corso specifico di "Matematica per la finanza e l'assicurazione" al dipartimento di matematica dal quale si può accedere alla magistrale in "Quantitative Finance & Insurance", corso tenuto in lingua inglese. Scoprii questo corso alcuni mesi fa e mi incuriosii dato che mi pareva un'offerta formativa innovativa per un corso di matematica. Visto che sei di Torino forse questa potrebbe essere una scelta giusta date i tuoi interessi ed il tuo bisogno di prestigio sociale.
Il mio però non può esser un consiglio, non conosco quel corso e come ogni novità è sempre da testare.

Intermat
"civamb":

Per il discorso sugli esami di matematica avanzata oltre agli elettronici metterei anche gli ingegneri informatici, fisici, nucleari e navali (oltre ai matematici naturalmente) :-)
A parte questo penso che ingegneria gestionale sia un CdL molto interessante e sottovalutato da molti, ingiustamente.

Logico che non solo le ingegnerie che ho citato hanno corsi aggiuntivi di matematica. Avevo escluso però le varie ingegnerie matematica e fisica perché mi sembrava scontato che avessero tali corsi (e molti altri) ma anche perché non sono a tutti gli effetti delle lauree in ingegneria (sono in modellistica matematica-fisica) dato che non permettono l'iscrizione all'albo. Ovviamente questo non vuol dire che siano cdl di serie B, lungi da me pensare ciò!

Sk_Anonymous
Ma la laurea in Finanza no?

In Bocconi c'è il CLEF e alla magistrale in Finance il track in finanza quantitativa

civamb
"Intermat":
Non so come venga fatta ing. Gestionale al Politecnico di Torino però il lavoro nella finanza non è tra gli obiettivi principali di tale cdl. In pratica se vuoi lavorare nella finanza non ti consiglierei ing. Gestionale (a meno che non vedi che il piano di studi sia molto particolare e tagliato per tale scopo, magari qualche università lo ha previsto). Soprattutto se come dice wanderer è previsto un passaggio lineare tra matematica per l'ingegneria (che non è ingegneria dato che non ci si potrà iscrivere all'albo) e la laurea magistrale in ingegneria matematica ad indirizzo "Quantitative Finance" direi che quella è la scelta migliore.

Rispondendo alla domanda se ing. Gestionale è più facile: ti posso dire che essendoci degli esami di tipo economico sicuramente quelli risulteranno più semplici di materie come scienza delle costruzioni o meccanica applicata alle macchine. Questo però non vuol dire nulla, ci sono altre materie, che gli altri ingegneri non fanno, che sono decisamente interessanti e sufficientemente difficili: tipo Ricerca Operativa e tutto ciò che ne consegue o ruota attorno (Ottimizzazione non lineare, Project Scheduling e altro) ma anche, spesso, corsi più avanzati di matematica che, eccetto forse gli ing. elettronici, gli altri non fanno.

PS: Sull'inutilità lavorativa stendo un velo pietoso dato che è la laurea in ingegneria, al momento, più richiesta. Non perché l'ing. gestionale sia un genio ma perché si può occupare di cose molto diverse in quanto solitamente studia molti argomenti relativi alla gestione dei progetti (in generale) e delle risorse. In pratica si può essere assunti per lavorare in un impianto produttivo per gestire la produzione come in una società di TLC per supportare quantitativamente il marketing o altre business unit.


Per il discorso sugli esami di matematica avanzata oltre agli elettronici metterei anche gli ingegneri informatici, fisici, nucleari e navali (oltre ai matematici naturalmente) :-)
A parte questo penso che ingegneria gestionale sia un CdL molto interessante e sottovalutato da molti, ingiustamente.

L'interesse per la finanza é legittimo ma...per chi frequenta matematica per l'ingegneria é uno spreco a mio parere, soprattutto alla luce del nuovo piano di studio della laurea magistrale (parlo sempre di Torino) che permette di inserire molti cfu di analisi e fisica matematica (oltre a 4 insegnamenti di ingegneria ad altissimo contenuto matematico... vedi la teoria matematica dei sistemi dinamici in sistemi non lineari).

Intermat
Non so come venga fatta ing. Gestionale al Politecnico di Torino però il lavoro nella finanza non è tra gli obiettivi principali di tale cdl. In pratica se vuoi lavorare nella finanza non ti consiglierei ing. Gestionale (a meno che non vedi che il piano di studi sia molto particolare e tagliato per tale scopo, magari qualche università lo ha previsto). Soprattutto se come dice wanderer è previsto un passaggio lineare tra matematica per l'ingegneria (che non è ingegneria dato che non ci si potrà iscrivere all'albo) e la laurea magistrale in ingegneria matematica ad indirizzo "Quantitative Finance" direi che quella è la scelta migliore.

Rispondendo alla domanda se ing. Gestionale è più facile: ti posso dire che essendoci degli esami di tipo economico sicuramente quelli risulteranno più semplici di materie come scienza delle costruzioni o meccanica applicata alle macchine. Questo però non vuol dire nulla, ci sono altre materie, che gli altri ingegneri non fanno, che sono decisamente interessanti e sufficientemente difficili: tipo Ricerca Operativa e tutto ciò che ne consegue o ruota attorno (Ottimizzazione non lineare, Project Scheduling e altro) ma anche, spesso, corsi più avanzati di matematica che, eccetto forse gli ing. elettronici, gli altri non fanno.

PS: Sull'inutilità lavorativa stendo un velo pietoso dato che è la laurea in ingegneria, al momento, più richiesta. Non perché l'ing. gestionale sia un genio ma perché si può occupare di cose molto diverse in quanto solitamente studia molti argomenti relativi alla gestione dei progetti (in generale) e delle risorse. In pratica si può essere assunti per lavorare in un impianto produttivo per gestire la produzione come in una società di TLC per supportare quantitativamente il marketing o altre business unit.

wanderer1
Ciao,
anche io vado a studiare al Polito quest'anno, e ho scelto Matematica per l'ingegneria. C'è una possibilità che il mio percorso converga verso una carriera nel settore della Finanza Quantitativa, e anche per questo ho scelto il corso di laurea in matematica al polito. Infatti questo Cdl è una laurea in scienze matematiche ( al contrario delle lauree in ingegneria matematica ) che offre un buon background applicativo\ingegneristico e mi consentirebbe di frequentare successivamente la magistrale in ingegneria matematica al polimi (curriculum Quantitative Finance: https://www.mate.polimi.it/im/upload/file/IM/PSPA3e.pdf) senza incappare in debiti formativi e con una formazione alle spalle che mi è istintivamente più congeniale rispetto a quella offerta dalla triennale del polimi.
IMHO, se il tuo obiettivo è lavorare nella finanza quantitativa, matematica per l'ingegneria mi sembra decisamente l'opzione migliore.

Cosa intendi quando dici:
"Ilcarletto":
Per Matematica per l'ingegneria dicono all'incirca le stesse cose di Ing. Gestionale.

? Dicono che sia una laurea inutile?

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