Entro a matematica o no?

alvinlee881
ciao a tutti sono nuovo del forum....ho finito giusto ora il liceo scientifico, e stavo pensando all'università...allora il punto è questo: mi piace tanto la matematica, ma non sono affatto un genio, e ho inoltre coperto la materia, per così dire, a malapena in quinta...non so perchè ma l'avevo sempre ignorata, al biennio per via della prof in special modo, che certamente non ti faceva appassionare, al triennio perchè mi sono buttato sulle materie letterarie (adoro scrivere), e la capivo poco: colpa esclusivamente mia perchè avevo una grande prof, ero io che non la studiavo per niente...in quinta non so come, ho iniziato a avere un'approcico diverso, restavo quasi meravigliato a volte dalle soluzioni dei problemi, cominciavo a domandarmi il perchè delle cose, a guardare argomenti extra su internet (a partire da questo sito!) e cercare di recuperare a più non posso in qualche mese il programma dei primi 4 anni...impresa ardua , che mi è riuscita solo in parte...mi sono cioèreso conto della bellezza della matematica, e mi sn sentito estremamente stupido per il ritardo e le immense lacune che adesso ho (e a cui sto cercando di rimediare)..insomma mi è venuta una gran voglia di iscrivermi all'università, ma qui arrivano un sacco di dubbi..ho sentito da alcuni miei amici che frequentano che si tratta di un ambiente altamente competitivo, pieno di gente "fissata" che si crede gauss perchè magari sa risolvere a mente calcoli complicati (cosa che io mi sogno di fare, tanto per ribadire che non sono un genio), e ciò mi fa venire il itmore di non poter essere adeguato..ho preso un misero 10/15 all'esame di quest'anno, e poco cambia se alcuni, anzi molti, dicano che sia stato davero difficile....altro problema il dopo: che sbocchi può offrire tale facoltà? a parte l'insegnamento , intendo, che non è quello che vorrei fare in futuro...quindi urgono cosigli da parte di chi frequenta, o ne sa qualcosa, magari non un geniaccio (o anche si, va bene uguale)...mi consola l'esempio dlela mia prof che, come lei stessa ha sempre detto, non è mai stata un gneio, ma ha avuto il grande merito di farmi nascere questa passione....

Risposte
irenze
Beh dipende. Nella maggior parte dei casi forse hai ragione tu. Ma in enti in cui si fa ricerca finanziaria (che - purtroppo - sono molti di più di quelli in cui si fa ricerca scientifica) potresti anche dover fare modelli e previsioni.

fu^2
"Maxos":
Invece secondo me semplicemente fai il quadro, come fanno moltissimi fisici.


con "fai il quadro" intendi non fai niente di sostanziale?

Maxos2
Invece secondo me semplicemente fai il quadro, come fanno moltissimi fisici.

irenze
"fu^2":
scusa ma in una banca, in un'impresa assicurativa un matematico che ruolo svolge?


Ehm... Non lo so precisamente! Nel senso che la matematica finanziaria non è il mio campo.
Però a spanne direi che lo scopo è (come sempre per i matematici applicati) creare modelli a partire dalle situazioni reali e formulare previsioni per l'avvenire, la cui utilità non ha bisogno di essere commentata (ovviamente nel caso in cui il modello sia ben costruito, cioè non trascuri fattori importanti).
Credo curino loro la formazione specifica, comunque.

raff5184
"Sandokan.":

Secondo me aver fatto il classico e' un vantaggio, non un ostacolo. Soltanto, potresti incontrare qualche difficolta' in piu', rispetto a quelli che vengono dallo scientifico, in quei 2 o 3 esami di fisica...


Ho fatto lo scientifico e ora sto ad ingegneria... Non c'è nessun vantaggio in fisica!! All'uni è totalmente diversa da come viene fatta al liceo. All'uni capisci che al liceo si e no hai imparato qualche concetto ma il formalismo è tutto nuovo e quindi va studiato tutto da capo.

Buone vacanze

alvinlee881
"fu^2":

scusa ma in una banca, in un'impresa assicurativa un matematico che ruolo svolge?


ottima domanda...chi risponde?

fu^2
"irenze":
Concordo pienamente.

Per quanto riguarda quelli che si credono Gauss, si possono tranquillamente ignorare, e in molti casi sarai meglio tu di loro, fidati.
(Nemmeno io sono un genio, e venivo pure dal classico... non ho fatto matematica o quasi per 5 anni)

Per gli sbocchi, spesso i matematici che non insegnano e non fanno ricerca si ritrovano a lavorare per società di consulenza (Accenture ecc.) oppure per banche et similia (a me dopo la treinnale era arrivata una proposta dall'Accenture e una dall'ABI) o a "riciclarsi" come informatici/programmatori.


scusa ma in una banca, in un'impresa assicurativa un matematico che ruolo svolge?

remo2
"alvinlee88":
grazie a tutti per le risposte...non credo affatto che sia un fuoco di paglia, epoi cmq ritengo che per quanto riguarda le materie letterarie, con un pò (anzi parecchia) buona volontà potrei continuare a leggere e studiare per conto mio (ovviamente non sarebbe unguale a un'università..)....se dovessi iscrivermi a facoltà letterarie punterei a qualcosa vicino al giornalismo, anceh se qui si presentano nuovi problemi, poichè ho sentito che solo ocn die master dopo la laurea puoi sperare di ottenere qualcosa in questo campo...quindi quello che fai prima è relativo (scienze politiche, lettere e filosofia, scienze della comunicazione)..quindi ho pensato: se ciò che conta per il giornalismo è solo il bagaglio culturale personale, dato che poi le abilitazioni ecc. le prendi con i master, perchè non incentrare la mia cultura sull'ambito scientifico? non credo mi precluda qualcosa.... a parte questo, ovviamente no ho ancora deciso, mi preoccupa, più dell'ambiente forse difficile, soprattutto l'aspettitiva per il futuro...ho sentito che poi ci sono anche diversi sbochci in informatica /programmazione, che magari non sarebbe male....ma dovre rinunciare totalmente all'altro settore...mah per tutti voi è stato così problematico scegliere l'università??


il consiglio che posso darti,è di non incentrare troppo la tua scelta dal punto di vista lavorativo!rischieresti di perdere anni preziosi inutilmente,trovandoti,alla fine,con un pugno di mosche in mano!puoi fare un discorso del genere, quando ti trovi a scegliere tra due facoltà che ti piacciono allo stesso modo,allora,a quel punto,la prospettiva occupazionale può essere un buon metro di scelta!
l'uni è un ambiente completamente nuovo e,dato che dovrai passare giorni interi sui libri(p.s. non che io lo faccia! :-D ),se non studi qualcosa che un minimo ti appassioni,rischi di passare anni d'inferno!pensaci bene!

Clorinda1
"irenze":
ho degli amici a matematica a torino... ma dovrebbero stare finendo
a quel che ne so il cdl offerto dall'università è molto buono, quindi caschi abbastanza bene


È vero, Torino ha una buona fama! Presto lo scoprirò di persona e spero di poterlo confermare! :D

irenze
ho degli amici a matematica a torino... ma dovrebbero stare finendo
a quel che ne so il cdl offerto dall'università è molto buono, quindi caschi abbastanza bene

Clorinda1
Vi ringrazio per i vostri consigli e osservazioni...ora sono un pò più traquilla. :-D

Ieri sono andata a vedere la sede della facoltà di matematica a Torino, palazzo Campana. Mi è sembrato un posto meraviglioso ( la zona in generale è molto bella ) e il mio senso estetico è perfettamente appagato. Non so spiegarmi perché ma per me anche questo è un elemento importante...

irenze
i test d'ingresso di solito sono SCANDALOSAMENTE facili (e ovviamente non selettivi)
se ne vuoi altri guarda ad esempio http://siorienta.cabi.uniroma1.it/
questo perché a matematica (e a scienze in generale, con le debite eccezioni) ci sono POCHI iscritti, e quindi non c'è alcun motivo di restringerne il numero
se ci sono precorsi organizzati dal cdl, ti consiglio di seguirli comunque

Chevtchenko
"Clorinda":
2) il fatto di essere uscita da un Classico ( dove peraltro quel poco di programma che è stato svolto l'ho fatto bene e con una impostazione sufficentemente rigorosa ) rappresenta un ostacolo significativo?


Secondo me aver fatto il classico e' un vantaggio, non un ostacolo. Soltanto, potresti incontrare qualche difficolta' in piu', rispetto a quelli che vengono dallo scientifico, in quei 2 o 3 esami di fisica...

alvinlee881
un'altra cosina: i test d'ingresso per l'università che trovo su questo sito sono più o meno gli stessi (a livello di difficoltà , intendo) che troverò a un vero test d'ingresso per la facoltà di matematica? perchè (a parte quelli relativi a cose che non ho fatto) mi sembrano piutosto facili...

alvinlee881
grazie a tutti per le risposte...non credo affatto che sia un fuoco di paglia, epoi cmq ritengo che per quanto riguarda le materie letterarie, con un pò (anzi parecchia) buona volontà potrei continuare a leggere e studiare per conto mio (ovviamente non sarebbe unguale a un'università..)....se dovessi iscrivermi a facoltà letterarie punterei a qualcosa vicino al giornalismo, anceh se qui si presentano nuovi problemi, poichè ho sentito che solo ocn die master dopo la laurea puoi sperare di ottenere qualcosa in questo campo...quindi quello che fai prima è relativo (scienze politiche, lettere e filosofia, scienze della comunicazione)..quindi ho pensato: se ciò che conta per il giornalismo è solo il bagaglio culturale personale, dato che poi le abilitazioni ecc. le prendi con i master, perchè non incentrare la mia cultura sull'ambito scientifico? non credo mi precluda qualcosa.... a parte questo, ovviamente no ho ancora deciso, mi preoccupa, più dell'ambiente forse difficile, soprattutto l'aspettitiva per il futuro...ho sentito che poi ci sono anche diversi sbochci in informatica /programmazione, che magari non sarebbe male....ma dovre rinunciare totalmente all'altro settore...mah per tutti voi è stato così problematico scegliere l'università??

irenze
1) Direi di sì, magari non prenderai tutti 30 e lode (ma magari sì) ma per farcela non c'è bisogno di essere geniali.

2) Dipende da te. Come ho detto altre volte, io sono uscita da un Classico dove ho fatto anche MALISSIMO matematica (6 professori in 5 anni...) ma impegnandomi un po' (leggi: molto) all'inizio poi sono diventata meglio di tanti miei colleghi che venivano dallo scientifico e che spesso (anche se ovviamente non tutti) sapevano "fare" più che "ragionare".

Clorinda1
Già che siamo in tema esco anche io allo scoperto alla caccia di buoni consigli. Io ho frequentato il Liceo Classico ma a partire dalla fine del primo anno ( quarta ginnasio ) ho sviluppato un interesse particolare per la matematica, cosa che mi ha spinto anche ad approfondire certi argomenti non strettamente scolastici.

La scoperta del fascino per la matematica mi ha lasciata allibita: mi ero giustamente iscritta al classico per sfuggire dalla matematica e dopo neanche un anno mi sono ritrovata a farne più di quanto mi era richiesto. :D Fin qui tutto bene.

Il problema è che io sono perfettamente consapevole di non avere delle doti geniali. Mi riconosco una certa capacità di studio, molta buona volontà e una discreta intelligenza ma ritengo di non avere mai fatto prova di particolare intuizione o genialità.

Io ho intenzione di iscrivermi a matematica perché mi sembra la scelta più giusta e la conclusione quasi "naturale" di questo lungo processo che mi ha portata a pentirmi amaramente di avere scelto il liceo classico...tuttavia i dubbi rimangono e sono essenzialmente due.

1 ) basterà la mia voglia di studiare a sopperire alla genialità che mi manca?

2) il fatto di essere uscita da un Classico ( dove peraltro quel poco di programma che è stato svolto l'ho fatto bene e con una impostazione sufficentemente rigorosa ) rappresenta un ostacolo significativo?

Ovviamente nelle mie turbe mentali questi due dubbi si sommano e mi fanno temere che io essendo indietro col programma rispetto ai miei "colleghi" dello scientifico farò molta più fatica e che la mia ( presunta ) mancanza di genio giochi ulteriormente a mio sfavore alimentando solo la frustrazione e il sentimento di inferiorità.
Non so, forse questi sono giri di testa senza fondamento ma risolverli mi aiuterebbe a cancellare quella frazione di dubbio che mi assale ogni volta che penso al mio futuro universitario ( e matematico! )

Grazie!

irenze
Concordo pienamente.

Per quanto riguarda quelli che si credono Gauss, si possono tranquillamente ignorare, e in molti casi sarai meglio tu di loro, fidati.
(Nemmeno io sono un genio, e venivo pure dal classico... non ho fatto matematica o quasi per 5 anni)

Per gli sbocchi, spesso i matematici che non insegnano e non fanno ricerca si ritrovano a lavorare per società di consulenza (Accenture ecc.) oppure per banche et similia (a me dopo la treinnale era arrivata una proposta dall'Accenture e una dall'ABI) o a "riciclarsi" come informatici/programmatori.

cozzataddeo
"alvinlee88":
..insomma mi è venuta una gran voglia di iscrivermi all'università, ma qui arrivano un sacco di dubbi..ho sentito da alcuni miei amici che frequentano che si tratta di un ambiente altamente competitivo, pieno di gente "fissata" che si crede gauss perchè magari sa risolvere a mente calcoli complicati (cosa che io mi sogno di fare, tanto per ribadire che non sono un genio), e ciò mi fa venire il itmore di non poter essere adeguato..

Non preoccuparti di questo. In ogni facoltà ci sono i sapientoni di turno. Anche se ti iscrivessi a lettere incontreresti gente che si crede Joyce o Leopardi e che ti guarderebbe dall'alto al basso...l'importante è fegarsene :D .

"alvinlee88":
....altro problema il dopo: che sbocchi può offrire tale facoltà? a parte l'insegnamento , intendo, che non è quello che vorrei fare in futuro...quindi urgono cosigli da parte di chi frequenta, o ne sa qualcosa, magari non un geniaccio (o anche si, va bene uguale)...

Su questo non ti so aiutare piú di tanto. Ricordati in ogni caso che vivi in Italia, per cui, in linea generale, le conoscenze tecnico-scientifiche raramente sono ben retribuite. Di certo avresti prospettive di lavoro piú rosee se ti rivolgessi verso corsi di laurea di impianto economico.

"alvinlee88":

...mi consola l'esempio dlela mia prof che, come lei stessa ha sempre detto, non è mai stata un gneio, ma ha avuto il grande merito di farmi nascere questa passione....

Immagino che la tua prof sarà stata ben felice di ciò!

Una considerazione finale. Facendo l'avvocato del diavolo, visto che per 4 anni ti piacevano di piú le materie letterarie non è forse che questa tua passione tardiva per la matematica sia solo un fuoco di paglia? Un'infatuazione momentanea destinata però a non durare? :twisted:
Personalmente mi focalizzerei di piú su questi interrogativi, per capire se davvero vuoi che la matematica diventi il tuo mestiere (o quasi...).
Se la risposta è affermativa, allora non temere per l'ambiente universitario. Avrai modo di incontrare persone che hanno difficoltà anche piú grandi delle tue a studiare matematica e che, con la loro dedizione, saranno per te uno stimolo per impegnarti a migliorare. :)

In ogni caso, buone vacanze!

:)

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