Dubbi magistrale energetica(meccanica)-gestionale
Salve a tutti, avendo appena finito il secondo anno di ingegneria energetica al politecnico di milano, ho iniziato a informarmi per quanto riguarda la magistrale.
sono interessato sia al corso del mio indirizzo che a quello di gestionale . partendo dal presupposto che ho intenzione di abbandonare l’Italia appena concluso gli studi, mi sono reso conto che all’estero la laurea in energetica spesso non esiste, e questa cosa mi ha un pochino preoccupato. quindi la mia domanda e’ abbastanza semplice. considerando un interesse molto simile tra l’indirizzo meccanico-energetico e gestionale, cosa mi consigliereste di fare? continuare col mio ramo e consolidare questo tipo di conoscenze, o invece spostarmi verso un qualcosa più legato all' ottimizzazione e impiantistica? inoltre vorrei capire se l'ingegnere gestionale all estero' e' riconosciuto, o se invece e' un qualcosa presente solo in Italia.
vi ringrazio già' in anticipo
sono interessato sia al corso del mio indirizzo che a quello di gestionale . partendo dal presupposto che ho intenzione di abbandonare l’Italia appena concluso gli studi, mi sono reso conto che all’estero la laurea in energetica spesso non esiste, e questa cosa mi ha un pochino preoccupato. quindi la mia domanda e’ abbastanza semplice. considerando un interesse molto simile tra l’indirizzo meccanico-energetico e gestionale, cosa mi consigliereste di fare? continuare col mio ramo e consolidare questo tipo di conoscenze, o invece spostarmi verso un qualcosa più legato all' ottimizzazione e impiantistica? inoltre vorrei capire se l'ingegnere gestionale all estero' e' riconosciuto, o se invece e' un qualcosa presente solo in Italia.
vi ringrazio già' in anticipo

Risposte
Mi ricollego al discorso dell'ingegneria nucleare, cdl che a mio parere rappresenta una delle più valide soluzioni in termini di preparazione di base. Per chi ha già deciso di lasciare l'Italia é un'ottima soluzione, specialmente con il curriculum "fisico per i sistemi nucleari". A questo proposito al polimi si può accedere (anche) con ingegneria matematica ed ingegneria fisica.
Ciao. Sono uno studente prossimo alla laurea magistrale PoliMi, Energy Engineering, Power Production. In questo momento sto svolgendo la mia tesi alla TU Delft, al dipartimento di Applied Mathematics, Electrical Engineering & Computer Science.
Andiamo per punti:
1) All'estero sì, spesso un corso di laurea in Energy Engineering non esiste. Esiste però, quasi sempre, come sub-facoltà. Qui alla TU, alla Faculty of Mechanical, Maritime and Materials Engineering, il dipartimento di Energetica c'è ed esiste come dipartimento di Process & Energy. L'Energetica è una disciplina a tutti gli effetti, di questo non mi preoccuperei. Per la TU, il core di Energy è Turbomacchine e Termo-Fluidodinamica. Infatti, un altro ragazzo del Poli che è qui, sta svolgendo la tesi in Turbomachinery per applicazioni ORC al dipartimento di Aerospaziale (Ti dico qualcosa in più, magari può interessarti: ORC=Organic Rankine Cycles, cicli per fonti a bassa entalpia, come si può ritenere in prima approssimazione il sole o un pozzo geotermico; le Turbine ORC sono spesso turbine centripete mono o bistadio e lavorano con fluidi organici infiammibili, come l'esano [C6H14] o simili).
2) Per quanto riguarda Gestionale, partiamo da un presupposto fondamentale: all'estero tutte le lauree sono rispettate. E' solo in Italia che si gioca a questo gioco infantile di chi ce l'ha più lungo. Gestionale è nata anch'essa come distaccamento da Meccanica, più o meno come conseguenza delle richieste di mercato. I processi produttivi più complessi e la maggiore importanza dello sfruttamento delle risorse a disposizione, hanno sicuramente creato interesse per formare figure che si occupassero di problematiche di questo genere. Questo è almeno quello per cui è (o forse era) pensato un Ingegnere Gestionale. In alcune scuole è ancora così, in altre (al Poli o anche in alcune scuole estere), dipende. Prendi il Poli, in magistrale a Gestionale hai percorsi dedicati alla Finanza, all'Energy o al Digital. Ben poco si fa sui processi produttivi.
In questo senso e nel preciso contesto del Poli, posso dirti che può aver senso passare a Gestionale per allontanarsi un po' dal tecnico.
Se invece, quello che vuoi fare, è comunque rimanere nel tecnico, ma come tu hai scritto, occuparti di "ottimizzazione e impiantistica", specificamente in ambito energetico, allora ti consiglio di rimanere a Energetica. Un altro pro di rimanere ad Energetica è la preparazione, che spazia dall'approfondimento dei fenomeni fisici d'interesse (termo-fluidodinamica, termodinamica, scambio termico e di massa) alle macchine (turbomacchine, motori), agli impianti (chimici, elettrici, termo-tecnici, o un mix, come un impianto di produzione di potenza), all'economia (policy, mercati, analisi termo-economiche).
Probabilmente il punto di forza della magistrale in energetica è proprio la preparazione estremamente multidisciplinare che ne ottieni. Questo può essere, a mio modo di vedere, anche il più grande punto debole: andare a fondo nelle questioni, sempre, indipendetemente dall'esame, altrimenti si finisce per sapere tutto e niente.
Un ultimo inciso: mia personalissima opinione, il giorno che vuoi allontanarti dal tecnico e spostarti verso il manageriale, fai un master e sei a posto. Molto più complicato viceversa.
3) Scegliere non è mai facile, ma credo che per fare la scelta giusta bisogni pesare sia i propri interessi sia l'utilità marginale che si trae da una o l'altra opzione, a breve e a lungo termine. Con questo voglio più semplicemente dire: sono 2 anni di preparazione che ti porterai avanti tutta la vita, scegli anche in conseguenza al bagaglio culturale che ti vuoi costruire. In questo senso una laurea tecnica paga sempre. Le conoscenze più superficiali te le potrai fare in ambito lavorativo.
4) Se mi chiedessi, rifaresti la stessa scelta? Ti direi:
- Sì, per tutto quello che ho imparato e per come mi sono formato.
- No, non mi sono piaciuti gli argomenti e come sono stati affrontati.
La seconda spiega perchè sto facendo una tesi in qualcosa di così diverso dal mio background, la prima perchè sono in grado di affrontarla.
P.S. Al 3°anno ho preso il percorso in Ingegneria Nucleare. Esperienza decisamente positiva. Dacci un occhio se hai interesse.
Se hai altre domande, più o meno specifiche, chiedi pure.
Stefano
Andiamo per punti:
1) All'estero sì, spesso un corso di laurea in Energy Engineering non esiste. Esiste però, quasi sempre, come sub-facoltà. Qui alla TU, alla Faculty of Mechanical, Maritime and Materials Engineering, il dipartimento di Energetica c'è ed esiste come dipartimento di Process & Energy. L'Energetica è una disciplina a tutti gli effetti, di questo non mi preoccuperei. Per la TU, il core di Energy è Turbomacchine e Termo-Fluidodinamica. Infatti, un altro ragazzo del Poli che è qui, sta svolgendo la tesi in Turbomachinery per applicazioni ORC al dipartimento di Aerospaziale (Ti dico qualcosa in più, magari può interessarti: ORC=Organic Rankine Cycles, cicli per fonti a bassa entalpia, come si può ritenere in prima approssimazione il sole o un pozzo geotermico; le Turbine ORC sono spesso turbine centripete mono o bistadio e lavorano con fluidi organici infiammibili, come l'esano [C6H14] o simili).
2) Per quanto riguarda Gestionale, partiamo da un presupposto fondamentale: all'estero tutte le lauree sono rispettate. E' solo in Italia che si gioca a questo gioco infantile di chi ce l'ha più lungo. Gestionale è nata anch'essa come distaccamento da Meccanica, più o meno come conseguenza delle richieste di mercato. I processi produttivi più complessi e la maggiore importanza dello sfruttamento delle risorse a disposizione, hanno sicuramente creato interesse per formare figure che si occupassero di problematiche di questo genere. Questo è almeno quello per cui è (o forse era) pensato un Ingegnere Gestionale. In alcune scuole è ancora così, in altre (al Poli o anche in alcune scuole estere), dipende. Prendi il Poli, in magistrale a Gestionale hai percorsi dedicati alla Finanza, all'Energy o al Digital. Ben poco si fa sui processi produttivi.
In questo senso e nel preciso contesto del Poli, posso dirti che può aver senso passare a Gestionale per allontanarsi un po' dal tecnico.
Se invece, quello che vuoi fare, è comunque rimanere nel tecnico, ma come tu hai scritto, occuparti di "ottimizzazione e impiantistica", specificamente in ambito energetico, allora ti consiglio di rimanere a Energetica. Un altro pro di rimanere ad Energetica è la preparazione, che spazia dall'approfondimento dei fenomeni fisici d'interesse (termo-fluidodinamica, termodinamica, scambio termico e di massa) alle macchine (turbomacchine, motori), agli impianti (chimici, elettrici, termo-tecnici, o un mix, come un impianto di produzione di potenza), all'economia (policy, mercati, analisi termo-economiche).
Probabilmente il punto di forza della magistrale in energetica è proprio la preparazione estremamente multidisciplinare che ne ottieni. Questo può essere, a mio modo di vedere, anche il più grande punto debole: andare a fondo nelle questioni, sempre, indipendetemente dall'esame, altrimenti si finisce per sapere tutto e niente.
Un ultimo inciso: mia personalissima opinione, il giorno che vuoi allontanarti dal tecnico e spostarti verso il manageriale, fai un master e sei a posto. Molto più complicato viceversa.
3) Scegliere non è mai facile, ma credo che per fare la scelta giusta bisogni pesare sia i propri interessi sia l'utilità marginale che si trae da una o l'altra opzione, a breve e a lungo termine. Con questo voglio più semplicemente dire: sono 2 anni di preparazione che ti porterai avanti tutta la vita, scegli anche in conseguenza al bagaglio culturale che ti vuoi costruire. In questo senso una laurea tecnica paga sempre. Le conoscenze più superficiali te le potrai fare in ambito lavorativo.
4) Se mi chiedessi, rifaresti la stessa scelta? Ti direi:
- Sì, per tutto quello che ho imparato e per come mi sono formato.
- No, non mi sono piaciuti gli argomenti e come sono stati affrontati.
La seconda spiega perchè sto facendo una tesi in qualcosa di così diverso dal mio background, la prima perchè sono in grado di affrontarla.
P.S. Al 3°anno ho preso il percorso in Ingegneria Nucleare. Esperienza decisamente positiva. Dacci un occhio se hai interesse.
Se hai altre domande, più o meno specifiche, chiedi pure.
Stefano
Che io sappia i programmi in ingegneria gestionale all'estero esistono eccome(vedi industrial engineering),probabilmente anche da più tempo di quelli italiani,e dubito fortemente che non esista la laurea in energetica;se anche non ci fossero corsi con tale nome,esisterebbe come branca di ingegneria meccanica.