Dilemma dei dilemmi: Fisica o Ingegneria?
Salve, sto frequentando l'ultimo anno del liceo scientifico e, ovviamente, sto cercando di trovare la facoltà più adatta a me. Dopo averne scartate un po', sono fermo ad un bivio: Fisica o Ingegneria (possibilmente Aerospaziale)?
Premesso che non mi dispiacerebbe affatto dedicarmi alla ricerca (ovviamente all'estero), il primo dubbio che mi sorge è quante possibilità di lavoro dà una laurea in fisica rispetto ad una laurea in ingegneria. Per quanto riguarda ingegneria aerospaziale, mi interessa particolarmente la specializzazione, appunto, spaziale, e vorrei capire quanto senso abbia fare questa scelta, in base alle possibilità di lavoro post-laurea.
Per quanto riguarda fisica, ho l'impressione che per poter avere una buona carriera davanti bisogna essere dei geni: cioè, finora non è che abbia avuto difficoltà con materie come fisica o matematica, anzi, le ho studiate, un po' per inclinazione personale, un po' perché mi piacevano di più, con più facilità rispetto alle altre materie. Però, dato che durante questi ultimi anni la condizione della fisica nella mia classe è stata particolare (diciamo che l'insegnante non era esattamente delle migliori), ho paura di trovarmi davanti ad una situazione molto più difficoltosa di quella a cui sono abituato (non parlo di impegno nello studio) e, di conseguenza, uscire dall'università con una laurea in fisica molto meno spendibile di una laurea in ingegneria.
Ultimo dubbio: Dove? Sia per ingegneria, che per fisica, quali sono i migliori atenei? E, dato che punto all'estero, c'è qualche differenza particolare fra gli atenei per quanto riguarda i contatti con le altre nazioni?
Grazie a tutti in anticipo
Premesso che non mi dispiacerebbe affatto dedicarmi alla ricerca (ovviamente all'estero), il primo dubbio che mi sorge è quante possibilità di lavoro dà una laurea in fisica rispetto ad una laurea in ingegneria. Per quanto riguarda ingegneria aerospaziale, mi interessa particolarmente la specializzazione, appunto, spaziale, e vorrei capire quanto senso abbia fare questa scelta, in base alle possibilità di lavoro post-laurea.
Per quanto riguarda fisica, ho l'impressione che per poter avere una buona carriera davanti bisogna essere dei geni: cioè, finora non è che abbia avuto difficoltà con materie come fisica o matematica, anzi, le ho studiate, un po' per inclinazione personale, un po' perché mi piacevano di più, con più facilità rispetto alle altre materie. Però, dato che durante questi ultimi anni la condizione della fisica nella mia classe è stata particolare (diciamo che l'insegnante non era esattamente delle migliori), ho paura di trovarmi davanti ad una situazione molto più difficoltosa di quella a cui sono abituato (non parlo di impegno nello studio) e, di conseguenza, uscire dall'università con una laurea in fisica molto meno spendibile di una laurea in ingegneria.
Ultimo dubbio: Dove? Sia per ingegneria, che per fisica, quali sono i migliori atenei? E, dato che punto all'estero, c'è qualche differenza particolare fra gli atenei per quanto riguarda i contatti con le altre nazioni?
Grazie a tutti in anticipo

Risposte
Grazie per i link: ho visto il primo (guarderò il 2o il prima possibile) e, anche se risale a qualche anno fa, è ben fatto.
Questo per quanto riguarda l'analisi della occupazione dei fisici, e quest'altro (sul fondo della pagina) per sentire il parere di fisici variamente occupati.
Non preoccuparti, la Matematica e la Fisica del liceo sono molto diverse da quelle dell'Università. L'aver fatto poco e/o male la Fisica al liceo non ti penalizzerà.
Però, dato che durante questi ultimi anni la condizione della fisica nella mia classe è stata particolare (diciamo che l'insegnante non era esattamente delle migliori), ho paura di trovarmi davanti ad una situazione molto più difficoltosa di quella a cui sono abituato
Non preoccuparti, la Matematica e la Fisica del liceo sono molto diverse da quelle dell'Università. L'aver fatto poco e/o male la Fisica al liceo non ti penalizzerà.