Differenza sostanziale fra chimica e ingegneria chimica

matteo_g1
Ciao mi sto chiedendo quali siano le differenze sostanziali fra chimica ed ingegneria chimica.

Prendiamo come esempio la produzione di un cosmetico, il chimico "produce la formulazione" del cosmetico stesso e l'ingegnere chimico produce un impianto che ne possa eseguire la realizzazione?

oppure un ingegnere chimico può anche effettuare la formulazione di un certo prodotto ed essere capace di comprendere/effettuare scelte "di laboratorio" ?

Aspetto i vostri pareri e le vostre esperienze!

Risposte
civamb
"anonymous_40e072":
[quote="matteo_g"]Dai presidenti di corso semplificando al massimo mi è stato detto:

Ingegneri chimici fanno impianti chimici
Chimici sono scienziati e lavorano prevalentemente in attività di laboratorio/ricerca


Tendenzialmente sì, al Politecnico a Milano hai in verità un po' più di scelta. Corsi come Fisica Atomica e Biologia Molecolare non sono certamente indirizzati a chi si occupa di impianti chimici convenzionali.
A Ingegneria (triennale) vedrai tanta "Fisica". Meccanica dei Fluidi e Termodinamica in primis.
A Chimica vedrai tanta chimica, sopratutto organica.[/quote]Chimica ambientale, Elettrochimica, Chimica dei polimeri, chimica dei materiali, Chimica verde, fisica statistica e molti altri esami di questo tipo danno un taglio differente al corso del polimi rispetto ad altri CdL in ingegneria chimica. In ogni caso c'è anche tutto l'insieme della chimica/fisica dei materiali che si affronta nelle lauree in scienze ed ingegneria dei materiali in cui eccelle non solo il Politecnico di Milano ma offrono dei validissimi percorsi anche Modena e Padova.

civamb
Leggere è già un inizio. Tieni duro.

Albesa81
"civamb":
Gli impianti chimici rappresentano una possibilità di impiego concreto per un ingegnere chimico visto che si studia prevalentemente la chimica industriale ma non solo. Lo sviluppo e la sintesi di nuovi materiali, lo sviluppo di nuovi processi, la diffusione di inquinanti, la ricerca e sviluppo in aziende o università sono altri sbocchi naturali.

... 'inghia, sembra di leggere le brochure del Poli :-D

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"matteo_g":
Dai presidenti di corso semplificando al massimo mi è stato detto:

Ingegneri chimici fanno impianti chimici
Chimici sono scienziati e lavorano prevalentemente in attività di laboratorio/ricerca


Tendenzialmente sì, al Politecnico a Milano hai in verità un po' più di scelta. Corsi come Fisica Atomica e Biologia Molecolare non sono certamente indirizzati a chi si occupa di impianti chimici convenzionali.
A Ingegneria (triennale) vedrai tanta "Fisica". Meccanica dei Fluidi e Termodinamica in primis.
A Chimica vedrai tanta chimica, sopratutto organica.

axpgn
A quando l'ingegnere linguistico e l'archeoingegnere? È una provocazione (ma mica poi tanto … :wink: )
Sembra che tra PoliMI e PoliTO si faccia "Di tutto e di più" …

civamb
"matteo_g":
Dai presidenti di corso semplificando al massimo mi è stato detto:

Ingegneri chimici fanno impianti chimici
Chimici sono scienziati e lavorano prevalentemente in attività di laboratorio/ricerca
Con le dovute eccezioni, vedi il Politecnico di Milano che si discosta nettamente dalla media degli altri corsi. Gli impianti chimici rappresentano una possibilità di impiego concreto per un ingegnere chimico visto che si studia prevalentemente la chimica industriale ma non solo. Lo sviluppo e la sintesi di nuovi materiali, lo sviluppo di nuovi processi, la diffusione di inquinanti, la ricerca e sviluppo in aziende o università sono altri sbocchi naturali. Detto questo a prescindere dal corso che seguirai conterà di più cosa vorrai fare al termine degli studi : ricerca o professione? Qui si aprono due strade molto diverse in cui nel primo caso potrai "inventare" (o provarci) e nel secondo gestire ed affrontare problemi più noti.

matteo_g1
Dai presidenti di corso semplificando al massimo mi è stato detto:

Ingegneri chimici fanno impianti chimici
Chimici sono scienziati e lavorano prevalentemente in attività di laboratorio/ricerca

civamb
Affermazione molto discutibile, l'ingegneria in generale ha sfornato una marea di "invenzioni" e molte proprio nella chimica, ad esempio nel campo dei polimeri. Caso mai c'è una differenza di impostazione. L'ingegnere chimico si focalizzerà sulla chimica di interesse ingegneristico compresi i processi, mentre a chimica si affronta tutta la chimica sacrificando crediti di fisica e matematica. Da qui a scoprire ce ne passa.

matteo_g1
Sono perfettamente d'accordo con le vostre risposte, in linea anche con le risposte che ho ricevuto anche dai presidenti dei due corsi di laurea.

Grazie!

Albesa81
"matteo_g":
Aspetto i vostri pareri e le vostre esperienze!

In generale, se vuoi "inventare" devi orientarti verso la scienza pura (in questo caso, chimica).
Se invece ti senti predisposto per gestire ciò che già esiste, ingegneria è una buona scelta.

civamb
Ingegneria chimica è maggiormente rivolta verso i processi e gli impianti, tuttavia esistono corsi in cui vengono approfonditi ad alto livello settori della chimica di interesse ingegneristico come, ad esempio, la catalisi, la chimica dei materiali, l'elettrochimica ed in generale i fondamenti chimici delle tecnologie. Uno di questi CdL è ingegneria chimica del Politecnico di Milano che fra l'altro ha sfornato l'unico premio Nobel per la chimica italiano.
Quello che è certo, a prescindere dal corso, è che ad ingegneria farai decisamente più matematica e fisica

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