Cosa farò in futuro?
Sono mesi e mesi che ho la testa piena di pensieri, pensieri riguardanti il mio futuro. Sono molto indeciso,non so se iscrivermi alla facoltà di ingegneria elettronica(ECE Electronic and Computer Engineering -corso totalmente in inglese-)oppure a quella di matematica(la mia materia prediletta). Molti mi dicono:"fai ingegneria, gli ingegneri sono molto richiesti anche dalle aziende medio-piccole e quindi hai più probabilità di trovare lavoro" altri:"fai matematica, ti piace e sei portato e quindi l'affronterai con più stimoli". Nel primo caso(Ingegneria)mi sento più preparato perchè mi sono diplomato in quel campo,anche se l'inglese lo so a livello scolastico. Nel secondo caso, forse sarò meno preparato, ma sento di essere molto più portato per la scienza che per la tecnologia. Il mio dubbio però riguarda proprio l'ambito lavorativo futuro, ho il terrore di non trovare lavoro! In effetti per quanto riguarda il lavoro che mi piacerebbe fare ho le idee un po' confuse, perchè non so, a livello pratico, quali sono effettivamente i compiti di un ingegnere elettronico piuttosto che quelli di un matematico. Aiutatemi perfavore, sono disperato e tra poco tempo devo iscrivermi.Grazie
Risposte
Beh allora oltre che per lo stipendio e il tipo di contratto anche per queste situazioni bisognerebbe proporre di inserire nella retribuzione dei ricercatori un vasetto di vasellina al mese.

Ti posso raccontare la settimana tipica del ricercatore, visto che e' divertente: lunedi' cercato di dimostrare un Teorema, martedi' cercato di dimostrare il Teorema, mercoledi' cercato di dimostrare il Teorema, giovedi' cercato di dimostrare il Teorema, venerdi' scopre che il Teorema che ha cercato di dimostrare e' falso.
Anch'io sto tentando di capire cosa faccia un matematico in un'azienda. Io faccio già matematica e quindi ormai la scelta è quella (non che la voglia cambiare...). Sono molto interessato al ramo computazionale-modellistico e infatti il mio piano di studi riflette molto questa scelta. L'anno prossimo cercherò di fare uno stage in qualche azienda come attività esterna. Ma se qualcuno di voi è per caso (o conosce) un matematico che lavora in azienda e che può raccontarci qualcosina di cosa fa nella sua giornata di lavoro sarebbe grande.
ciao.
ciao.
Grazie a tutti ragazzi!Come al solito mi siete sempre di grande aiuto.
La laurea in Matematica allo stato attuale delle cose offre lavoro quasi subito dopo aver ricevuto il diploma di laurea stesso, il punto della questione e' che spesso si tratta di lavori non del tutto soddisfacenti e gratificanti (presso banche, aziende informatiche, agenzie assicurative, ecc..) anche se talvolta con stipendi abbastanza buoni. Dunque con una laurea in Matematica problema a trovare un qualsiasi posto di lavoro non esiste; per altro con una laurea in Ingegneria la probabilita' di trovare subito occupazione e' maggiore.
Il problema arriva se hai intenzione di puntare ad una ben determinata professione, ad esempio l'insegnamento o la ricerca. Allora in tal caso la strada e' piu' difficile: l'insegnamento nella scuola negli ultimi anni e' un po' intasato, e la ricerca va avanti a singhiozzo in Italia. Tutto dipende dalla tua passione; se uno ha passione vera e' disposto anche a sacrificare un lungo periodo di precariato. Ti posso riportare la mia esperienza: mi sono laureato in Matematica a 23 anni e ne faccio 30 a dicembre, ma sono ancora in una situazione di precariato benche', per fortuna, stipendiato mensilmente.
Il problema arriva se hai intenzione di puntare ad una ben determinata professione, ad esempio l'insegnamento o la ricerca. Allora in tal caso la strada e' piu' difficile: l'insegnamento nella scuola negli ultimi anni e' un po' intasato, e la ricerca va avanti a singhiozzo in Italia. Tutto dipende dalla tua passione; se uno ha passione vera e' disposto anche a sacrificare un lungo periodo di precariato. Ti posso riportare la mia esperienza: mi sono laureato in Matematica a 23 anni e ne faccio 30 a dicembre, ma sono ancora in una situazione di precariato benche', per fortuna, stipendiato mensilmente.
ma vai tranquillo, un lavoro lo trovi
le scelte che ti rendono incerto sono tutte ok
casomai, mi sembra un po' strano che uno sia incerto fra mate e ing
mi sa che tu vorresti fare mate ma la gente intorno ti dice di fare ing
se ti piace mate, fai pure mate
tra l'altro, Pavia è una ottima sede
pensa piuttosto a farla bene!
le scelte che ti rendono incerto sono tutte ok
casomai, mi sembra un po' strano che uno sia incerto fra mate e ing
mi sa che tu vorresti fare mate ma la gente intorno ti dice di fare ing
se ti piace mate, fai pure mate
tra l'altro, Pavia è una ottima sede
pensa piuttosto a farla bene!
Caro Plank, affronta pure con serenità la scelta della facoltà universitaria, in ogni caso una laurea scientifica è un buon biglietto da visita per il mondo del lavoro. Certamente nel nord Italia dove pullulano le aziende medio-piccole una laurea in ingegneria fa piú gola di una in matematica soprattutto perché i titolari nella maggior parte dei casi non sono neppure laureati e quindi non sanno che farsene di un laureato in matematica (anche se molto spesso gli sarebbe piú utile di un ingegnere, solo che non se ne rendono conto...
). Se invece pensi di spostarti all'estero dopo la laurea allora il discorso è diverso, perché una laurea in matematica ha sempre il suo valore fuori d'Italia.
Tieni presente che nelle aziende medio-piccole i compiti di un ingegnere elettronico non differiscono molto da quelli di un perito (programmare, progettare hardware o quadri elettrici, fare assistenza al cliente, ecc.), tanto che si vedono annunci del tipo: "azienda cerca perito o ingegnere elettronico..." come se fossero la stessa cosa...e in effetti dal punto di vista dello stipendio lo sono...
. Infatti con ingegneria elettronica hai ottime possibilità di trovare presto lavoro, solo che hai altrettante ottime possibilità che questo stipendio sia inferiore a quello dei tuoi amici periti che lavorano da qualche anno e non sono laureati e il divario non si colmerà al passare del tempo. Se invece trovi impiego in una grande azienda allora è chiaro che le possibilità di crescita dal punto di vista delle competenze e della carriera sono ben diverse.
In ogni caso, secondo me, hai prospettive lavorative piú promettenti se nell'ambito di ingegneria scegli il ramo meccanico, civile o gestionale (quest'ultimo a dire il vero è un finto ingegnere, è piú un commerciale con qualche vaga conoscenza tecnica che comunque non gli dà nessuna vera competenza pratica, però è molto ricercato dalle aziende per ruoli di responsabilità e di coordinamento).
Come ingegnere elettronico ti sconsiglio di fare ingegneria elettronica se vuoi rimanere in Italia e come studente di matematica ti confermo che lo studio di questa materia è davvero appassionante
anche se non so darti indicazioni precise circa i compiti di un matematico in un'azienda.
In ogni caso fai la tua scelta con tranquillità, perché con un po' di buona volontà un lavoro si trova...

Tieni presente che nelle aziende medio-piccole i compiti di un ingegnere elettronico non differiscono molto da quelli di un perito (programmare, progettare hardware o quadri elettrici, fare assistenza al cliente, ecc.), tanto che si vedono annunci del tipo: "azienda cerca perito o ingegnere elettronico..." come se fossero la stessa cosa...e in effetti dal punto di vista dello stipendio lo sono...

In ogni caso, secondo me, hai prospettive lavorative piú promettenti se nell'ambito di ingegneria scegli il ramo meccanico, civile o gestionale (quest'ultimo a dire il vero è un finto ingegnere, è piú un commerciale con qualche vaga conoscenza tecnica che comunque non gli dà nessuna vera competenza pratica, però è molto ricercato dalle aziende per ruoli di responsabilità e di coordinamento).
Come ingegnere elettronico ti sconsiglio di fare ingegneria elettronica se vuoi rimanere in Italia e come studente di matematica ti confermo che lo studio di questa materia è davvero appassionante

In ogni caso fai la tua scelta con tranquillità, perché con un po' di buona volontà un lavoro si trova...
