Consigli per una (quasi) matricola in fisica...

Andrew960
Buongiorno :)
Mi piacerebbe avere qualche informazione su come si vive all'università: calcolate che io mi iscriverò a fisica a Pisa.
Partiamo:
-cosa succede se non supero un esame?
-se nel primo semestre ho sia analisi 1 e 2 sia fisica come é possibile avere gli strumenti matematici necessari per fare fisica se ancora li devo studiare in analisi?
-quanto tempo passate solitamente sui libri ESCLUSE le lezioni?
-cosa si fa in laboratorio?
-quali saranno gli argomenti più tosti il primo anno?
-é vera la diceria che dal secondo anno in poi essendosi abituati le cose risultano un po' più semplici?
-avete consigli per superare lo scoglio inziale dovuto ai miei sudati 5 anni di classico che non mi hanno dato mezza base? (Sto facendomi da solo già da ora tutto il programma)


Se risponderete a queste 193871 domande penso vi porterò personalmente a casa della cioccolata... GRAZIE!

Risposte
Andrew960
1) Vado a comprarvi la cioccolata
2) Amo questo forum perché siete tutti sempre gentilissimi! Grazie!

vict85
Ok, io non sono mai stato iscritto a fisica, né ho studiato a Pisa, ma alcune risposte te le posso dare ugualmente. Insomma ho pur sempre una laurea in matematica.

Cosa succede se non supero un esame? Il più delle volte assolutamente nulla, insomma dovrai ridare l'esame un'altra volta. Tieni conto che all'università puoi anche rifiutare un esame, ovvero decidere spontaneamente di rifarlo (in genere per tenere alta la media). Alcune università potrebbero avere delle regole particolari. Per esempio potresti poter dare un certo esame solo in un certo periodo dell'anno, oppure potresti avere un numero massimo di tentativi. Dei miei amici, che facevano medicina, avevano un numero minimo di cfu per passare all'anno successivo. Tieni conto che se sarai normalista dovrai tenere una certa media, con nessun voto sotto un certo livello e dare tutti gli esami dell'anno (pena essere buttati fuori dalla Normale, ma ovviamente non dall'università). Sinceramente non me ne preoccuperei più di tanto.

Se nel primo semestre ho sia analisi 1 e 2 sia fisica come é possibile avere gli strumenti matematici necessari per fare fisica se ancora li devo studiare in analisi? Analisi 1 e 2 non sono neanche lontanamente gli strumenti matematici necessari per fare fisica, sono insieme ad algebra lineare i prerequisiti per quegli strumenti :twisted: . Il problema è che non è materialmente possibile fare tutti i prerequisiti prima di iniziare a studiare fisica, perché altrimenti non riusciresti a fare abbastanza fisica. Quindi si preferisce studiare fisica introducendo versioni semplificate dei concetti matematici e poi lasciare allo studente il compito di colmare le lacune. Aggiungo a Raam solo il suggerimento di non sottovalutare algebra lineare.

Quanto tempo passate solitamente sui libri ESCLUSE le lezioni? Difficile dirlo, dipende da quanto assimili a lezione, la tua memoria, il tuo metodo di studio. Il meglio sarebbe stare al passo con le lezioni, cioè iniziare la settimana avendo già letto e ‘studiato’ ciò che è stato fatto la settimana prima. Ovviamente poi dovrai rileggere. NON sottovalutare il fare gli esercizi, sono una componente fondamentale dell'apprendimento della fisica. Di fatto, non conosci la teoria fintanto che non sai fare gli esercizi su quel particolare argomento. Non hai capito una formula fintanto che non sai applicarla. Quindi la mia opinione è che se devi decidere tra fare esercizi sulla parte vecchia o iniziare a studiare la nuova, scegli sempre la prima (a meno di non aver fatto abbastanza esercizio).

Cosa si fa in laboratorio? Su questo non posso aiutarti. Insomma ne ho una idea, ma non ne ho mai fatti all'università, solo alle superiori.

Quali saranno gli argomenti più tosti il primo anno? Non c'è nulla di facile. Il più tosto dipende da persona a persona. Per esempio analisi è considerata spesso un esame relativamente semplice da vari studenti usciti dallo scientifico, ma è un esame molto tosto per quasi tutti gli altri. Il ritmo inoltre è molto più rapido delle superiori. Poi ti abitui al ritmo e migliori il tuo metodo di studio.

È vera la diceria che dal secondo anno in poi essendosi abituati le cose risultano un po' più semplici? Per i più è così. Ma l'esame che ti fa penare può arrivare in ogni momento della laurea. Ci sono persone che magari il primo anno non hanno troppe difficoltà (in genere vengono dallo scientifico) e poi trovano l'esame al secondo o terzo che li blocca. Uno del classico ha spesso problemi nel primo semestre e poi recupera (anche perché la sua difficoltà iniziale lo porta a studiare mediamente di più rispetto a gente che esce dallo scientifico).

Avete consigli per superare lo scoglio iniziale dovuto ai miei sudati 5 anni di classico che non mi hanno dato mezza base? Ci sono libri appositi per prepararsi alla laurea: prendine uno e fallo tutto. Io non ne ho mai usati, ma l'utente giuliofis (che studia fisica) consiglia generalmente questo. Se inizi subito e finisci prima dell'inizio dei corsi potresti provare a prendere il libro consigliato di analisi matematica e quello di geometria e leggerti da solo i primi capitoli in modo da sapere cos'è una derivata quando in fisica incontrerai la velocità. Ma non è essenziale.

Raam
Ciao.

Sono del primo anno di fisica, proprio a Pisa. Vediamo se riesco a rispondere a qualche tua domanda.
Cosa succede se non si passa un esame? Be', non te lo so dire, perché le materie del primo anno sono 4 annuali e una semestrale che inizia a febbraio (più... l'inglese), quindi gli esami sono tutti in estate/settembre.
Cosa succede? secondo me niente di ché, devi rifarlo o te lo porti appresso (che non è una cosa buona) e devi comunque farlo prima o poi. Ma una volta iniziato l'anno nuovo si aggiungono in ogni caso i corsi delle nuove materie.
Ho conosciuto alcuni di fisica, la maggior parte [di quelli che ho conosciuto] sono fuori corso (di poco o in maniera grave). E inoltre in tre mesi siamo già stati decimati (ahah, dai non proprio così, ma alcuni non si sono più fatti vivi).

<< se nel primo semestre ho sia analisi 1 e 2 sia fisica come é possibile avere gli strumenti matematici necessari per fare fisica se ancora li devo studiare in analisi? >>
Questa è una splendida domanda.
In analisi ti occuperai di formalizzare e rendere rigorosi gli "strumenti", concetti sotto forma di teoremi e definizioni (è proprio matematica, và), mentre nel corso di fisica, oltre che fisica, vengono appunto già introdotti, anche molto prima che si faranno ad analisi. [[poco dopo l'inizio si imparerà cos'è un'equazione differenziale, come se ne trovano le soluzioni per quelle più semplici; integrali e derivate si può dire che si iniziano a fare già nelle prime lezioni, con la cinematica del punto. per non parlare del laboratorio, dove nella teoria già si trovano integrali impropri e derivate parziali]]
In definitiva, non che sia il modo ideale di apprendere facendo le cose in questo modo, ma in misura pratica è purtroppo l'unica cosa che si può fare. Ci ho riflettuto, non è tanto un problema dell'istruzione come istituzione, ma più che altro è intrinseco in essa. Si può fare solo così e basta.
Inoltre si chiama "Analisi 1 e 2", è una sola materia (funzioni di una variabile essenzialmente) che ha preso questo nome perché una volta era solo Analisi 1, poi è stata divisa in due e poi riunita.

Quanto tempo sui libri? Che importanza ha? Secondo me, più fai, meglio è. Più sonno sacrifichi, meglio è. Meno ore a divertirti con gli amici, e meglio è.
Per stare al passo, s'intende; chiaramente non per la salute...


Tutta la tua giornata dovrebbe essere programmata in funzione della (qualità, quantità) del tuo studio. Devi cercare di trovare il massimo possibile della combinazione.
Ovviamente, più stai bene e più puoi studiare e bene.

Penso che con l'esperienza si impara il proprio ritmo personale più adeguato. E quanto si può fare si fa.


Cosa si fa in laboratorio? Il laboratorio è il "parco giochi". Sarà anche un po' noioso quello del primo anno; fino a dicembre ci siamo occupati di misurare lungezze con i calibri e tempi con i cronometri. Abbiamo anche fatto un esperimento sulla conducibilità termica e, soprattutto, da quest'anno i professori di laboratorio si sono convinti di insegnare agli studenti la programmazione. Ci sarà un esame di informatica al secondo anno, ma i professori hanno ritenuto giustamente opportuno di introdurre immediatamente la programmazione in quanto molto utile (quasi obbligatoria) per un fisico al giorno d'oggi.
Ho interpellato studenti degli anni successivi e mi hanno detto che si sono trovati in difficoltà a causa del fatto che non avevono imparato la programmazione prima.

Gli argomenti più tosti? Analisi e Fisica. Sicuramente. Geometria di per sé è un abbastanza più semplice di analisi, così Laboratorio e così Chimica.

Per la diceria non ti so dire, ma ne dubito, perché l'istruzione sfrutta questo "essersi abituati" per poter affrontare in seguito argomenti ancora più difficili (per fare il salto di qualità, diciamo).
Magari mi sbaglio, non ti so dire. Ma di certo si imparerà molto il primo anno, cosa più importante, il metodo di studio. L'esperienza universitaria in sé impara anche a conoscere se stessi.


Sei del classico. Ho sentito dire che alcuni del classico fanno una gran fatica all'inizio, ma poi spesso e continuo dopo essersi "ambientati" vanno anche meglio degli altri (a meno che uno non si arrenda prima).

Il consiglio: non so in cosa ti stia preparando, ma non studiare fisica perché perdi tempo prezioso. Studia bene, molto bene, la matematica delle scuole superiori. Se ti rimane tempo fatti benino anche l'analisi.
Non sono d'accordo con chi dice che non è necessario conoscere l'analisi per iniziare il corso. Ma sono d'accordo con chi dice, invece, che non è necessario conoscere fisica.
Io stesso l'ho... "sperimentato" ed è più che ok, forse ha alcuni vantaggi.


Bene. Quando arriverai a settembre, mi devi portare della cioccolata :P

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