Come si studia?
Girando per gli atenei rimango sorpreso dal modo in cui gli studenti universitari si preparano.
Mi colpisce la differenza del modo di studiare tra liceo e università.
Magari si tratta di una ristretta cerchia di persone, però visitando gli atenei noto sempre più persone che studiano nei modi più svariati possibili.
Chi lo fa studiando su fotocopie, chi su slides del docente fotocopiate, chi addirittura su pc tablet e cellulare, che in un Liceo sono banditi.
Non so se è una realtà delle mie parti, ma è normale che nessuno o molto pochi, usino un libro per studiare?
Voi come reperite il materiale per lo studio?
Mi colpisce la differenza del modo di studiare tra liceo e università.
Magari si tratta di una ristretta cerchia di persone, però visitando gli atenei noto sempre più persone che studiano nei modi più svariati possibili.
Chi lo fa studiando su fotocopie, chi su slides del docente fotocopiate, chi addirittura su pc tablet e cellulare, che in un Liceo sono banditi.
Non so se è una realtà delle mie parti, ma è normale che nessuno o molto pochi, usino un libro per studiare?
Voi come reperite il materiale per lo studio?
Risposte
Vi ringrazio a tutti per le risposte.
Capisco che ogni insegnante abbia a cuore determinati argomenti rispetto ad altri, capisco il fatto che il docente voglia approfondire un argomento inerente al suo ambito di ricerca o alla sua passione, ma non sono d'accordo con tutta questa soggettività presente nei corsi di un percorso di laurea.
Alcuni laureati alla fine del loro percorso hanno da sostenere un esame di stato, non tutti, ma una buona parte, di conseguenza trovo scorretto e insensato insegnare gli argomenti che più si vuole.
A mio parere la bravura di un docente non sta nel saper selezionare cosa "secondo lui" lo studente dovrebbe sapere della sua materia, ma dalla capacità che ha di rendere affascinanti cose che normalmente non lo sono, dalla capito di ispirare gli studenti a dare il meglio di sé, cosa ne pensate?
Appare questo, non avendo avuto modo di informarmi a dovere su come si svolge la didattica nei corsi di laurea che mi interessa frequentare, volevo sapere se sono tutti accomunati da questo modo di fare, ovvero, lezione soggettive, slides, e ognuno pensa per sé a trovare il materiale didattico.
Io non so, ma a volte ho come l'impressione che per passare gli esami basta sapere le cose così come vengono dette dal docente, saperle dire nello stesso modo, il libro diventa un manuale da consultare in caso di esterno bisogno, in caso il docente non sia stato chiaro.
Al liceo, almeno dove ho studiato io le lezioni del docente servivano a capire meglio quello che viene trattato nei libri, e si chiede al docente in caso in cui ill libro non sia chiaro, sembra che le parti si siano invertite.
Io quando provavo a immaginarmi come è l'università pensavo a un luogo fatto di tante ore di studio personale e approfondimento dove si ha modo e tempo di rifugiarsi per studiare in modo più profondo argomenti fatti al liceo, invece è un posto dove bisogna sapere quello che il docente vuole per passare l'esame, è quasi un luogo dove si cerca di immettere nella testa dello studente delle conoscenze perché ritenute utili, un aspetto in comune con le scuole superiore.
Mi aspetto di trovare un posto dove insomma, si ha modo di leggere libri enormi e giganti, dove uno scopo dello studente potrebbe essere l'approfondimento per conto proprio di un dato argomento, per interesse personale.
Invece sembra che la tendenza è quella di laureati il più in fretta possibile, quasi come se l'università fosse una piccola parentesi della vita, uno step breve, perché il mondo del lavoro non fa sconti a nessuno.
Un'altra cosa strana che ho notato è la mancanza di lavagna gesso, forse anche questo dipende da ateneo a ateneo, ma è possibile fare un corso di matematica o fisica interrante con le slide?
Ho assistito a qualche lezione e i docenti usavano la lavagna per pochissime cose, quelli più interessati al loro lavoro hanno anche svolto degli esercizi, che da quanto ho capito, sono spesso fatti dagli studenti tutor.
Vi ringrazio per le risposte alle mie domande, che ripeto, magari per voi che vivete l'università è una cosa di tutti i giorni, per me potrebbe essere qualcosa di nuovo e inconsueto.
Non è mia intenzione dire che l'università così come è è giusta o sbagliata, le mie sono domande per capire come è strutturata.
Perchè le materie sono insegnate in maniera soggettiva, ovviamente gli argomenti sono sempre gli stessi ma ognuno ha la sua opinione e può ritenere che un argomento sia più importante di un altro e quindi si fa qualcosa in maniera più approfondita e qualcosa meno a seconda del professore che ti ritrovi davanti.
Capisco che ogni insegnante abbia a cuore determinati argomenti rispetto ad altri, capisco il fatto che il docente voglia approfondire un argomento inerente al suo ambito di ricerca o alla sua passione, ma non sono d'accordo con tutta questa soggettività presente nei corsi di un percorso di laurea.
Alcuni laureati alla fine del loro percorso hanno da sostenere un esame di stato, non tutti, ma una buona parte, di conseguenza trovo scorretto e insensato insegnare gli argomenti che più si vuole.
A mio parere la bravura di un docente non sta nel saper selezionare cosa "secondo lui" lo studente dovrebbe sapere della sua materia, ma dalla capacità che ha di rendere affascinanti cose che normalmente non lo sono, dalla capito di ispirare gli studenti a dare il meglio di sé, cosa ne pensate?
Appare questo, non avendo avuto modo di informarmi a dovere su come si svolge la didattica nei corsi di laurea che mi interessa frequentare, volevo sapere se sono tutti accomunati da questo modo di fare, ovvero, lezione soggettive, slides, e ognuno pensa per sé a trovare il materiale didattico.
Io non so, ma a volte ho come l'impressione che per passare gli esami basta sapere le cose così come vengono dette dal docente, saperle dire nello stesso modo, il libro diventa un manuale da consultare in caso di esterno bisogno, in caso il docente non sia stato chiaro.
Al liceo, almeno dove ho studiato io le lezioni del docente servivano a capire meglio quello che viene trattato nei libri, e si chiede al docente in caso in cui ill libro non sia chiaro, sembra che le parti si siano invertite.
Io quando provavo a immaginarmi come è l'università pensavo a un luogo fatto di tante ore di studio personale e approfondimento dove si ha modo e tempo di rifugiarsi per studiare in modo più profondo argomenti fatti al liceo, invece è un posto dove bisogna sapere quello che il docente vuole per passare l'esame, è quasi un luogo dove si cerca di immettere nella testa dello studente delle conoscenze perché ritenute utili, un aspetto in comune con le scuole superiore.
Mi aspetto di trovare un posto dove insomma, si ha modo di leggere libri enormi e giganti, dove uno scopo dello studente potrebbe essere l'approfondimento per conto proprio di un dato argomento, per interesse personale.
Invece sembra che la tendenza è quella di laureati il più in fretta possibile, quasi come se l'università fosse una piccola parentesi della vita, uno step breve, perché il mondo del lavoro non fa sconti a nessuno.
Un'altra cosa strana che ho notato è la mancanza di lavagna gesso, forse anche questo dipende da ateneo a ateneo, ma è possibile fare un corso di matematica o fisica interrante con le slide?
Ho assistito a qualche lezione e i docenti usavano la lavagna per pochissime cose, quelli più interessati al loro lavoro hanno anche svolto degli esercizi, che da quanto ho capito, sono spesso fatti dagli studenti tutor.
Vi ringrazio per le risposte alle mie domande, che ripeto, magari per voi che vivete l'università è una cosa di tutti i giorni, per me potrebbe essere qualcosa di nuovo e inconsueto.
Non è mia intenzione dire che l'università così come è è giusta o sbagliata, le mie sono domande per capire come è strutturata.
Si la spesa sarebbe eccessiva volendo comprare libri nuovi, quello che ho notato è che sono pochi i professori che hanno contatto con la realtà degli studenti, per quanto riguarda le spese eccetera, ma vabè, ci si arrangia in qualche modo.
Perchè le materie sono insegnate in maniera soggettiva, ovviamente gli argomenti sono sempre gli stessi ma ognuno ha la sua opinione e può ritenere che un argomento sia più importante di un altro e quindi si fa qualcosa in maniera più approfondita e qualcosa meno a seconda del professore che ti ritrovi davanti.
"nicov":
Se ad esempio, un libro di testo di fisica è stato concepito e scritto per ingegneria, ed è anche stato approvato dal MIUR, per quale motivo per un docente tale libro " non dovrebbe andare bene" per il suo corso?
Perchè le materie sono insegnate in maniera soggettiva, ovviamente gli argomenti sono sempre gli stessi ma ognuno ha la sua opinione e può ritenere che un argomento sia più importante di un altro e quindi si fa qualcosa in maniera più approfondita e qualcosa meno a seconda del professore che ti ritrovi davanti.
Penso che in pratica ormai solo a medicina, che è rimasto l'unico corso di laurea serio, si usino i libri, e i libri richiesti sono "i migliori", non dei libretti per passare l'esame, dalle altre parti, invece, te la cavi bene anche studiando due cavolate sulle dispense, come ti sei accorto girando per gli atenei.
Con i nuovi ordinamenti l'impostazione universitaria è decisamente cambiata, ho guardato i libri di testo di analisi consigliati dai docenti e ho notato che sono veramente smilzi e ridotti rispetto a quelli degli anni passati.
Molto recano il sottotitolo: per il nuovo ordinamento.
Altra cosa che ho notato sono gli esami pilotati, girando sui siti dei docenti ho visto tante prove di esame fai-simile che sono praticamente identiche tra di loro, cioè ci sono gli stessi quattro esercizi e cambiano solo i numeri.
E' così anche in molti altri atenei?
perchè per la mia professoressa alcuni argomenti sono trattati meglio in un testo e altri meglio in un altro, diventa un po' confusionario purtroppo,
Ma in questo modo la spesa per più libri di testo dello stesso argomento non diventa eccessiva?
In generale noto che molti docenti non riescono addirittura a trovare un libro di testo soddisfi le loro attese, e sinceramente non capisco perché.
Se ad esempio, un libro di testo di fisica è stato concepito e scritto per ingegneria, ed è anche stato approvato dal MIUR, per quale motivo per un docente tale libro " non dovrebbe andare bene" per il suo corso?
Gli argomenti non cambiano in pochi anni, e nemmeno il modo in cui questi sono spiegati.
Quindi paradossalmente se uno seguisse il corso di un docente in un ateneo e poi andasse a sostenere l'esame da un'altra parte, potrebbe prendere nel primo caso il voto massimo, nel secondo caso uno inferiore?
Studio ingegnera civile e ambientale e per esempio ora studiando Geotecnica devo studiare da più libri perchè per la mia professoressa alcuni argomenti sono trattati meglio in un testo e altri meglio in un altro, diventa un po' confusionario purtroppo, diciamo che non è obbligatorio per la sufficienza (potrei arrangiarmi e studiare solo dagli appunti e integrare un po' con un solo libro) ma è utile per arrivare ad un buon voto.
Mi è capitato si di riascoltare lezioni, in generale per la mia facoltà non seguire le lezioni ti mette in difficoltà.
Mi è capitato si di riascoltare lezioni, in generale per la mia facoltà non seguire le lezioni ti mette in difficoltà.
No, la mole non è diminuita, è rimasta invariata, solo che sono aumentati gli esami e si è ridotto il loro programma, quindi non conviene comprarsi un libro perché presente troppo materiale in più rispetto a quello richiesto per l'esame, è per questo i professori scrivono delle dispense solo sugli argomenti effettivamente svolti. Penso che in pratica ormai solo a medicina, che è rimasto l'unico corso di laurea serio, si usino i libri, e i libri richiesti sono "i migliori", non dei libretti per passare l'esame, dalle altre parti, invece, te la cavi bene anche studiando due cavolate sulle dispense, come ti sei accorto girando per gli atenei.
Innanzitutto vi ringrazio per aver risposto al mio post.
Concordo sul costo, alcuni arrivano a prezzi esorbitanti, e magari non sono nemmeno adeguati per la preparazione.
Al liceo non solo sono obbligatori, ma sono l'unico punto di riferimento, non che le lezioni degli insegnanti non siano importanti, per carità, però spesso i libri offrono spiegazioni più esaustive rispetto a quelle di alcuni docenti.
Molti insegnanti seguono per filo e per segno le pagine e le spiegazioni del testo, specificando i rari casi in cui questo non avviene.
A quale corso di laurea sei iscritto?
Alla fine pensandoci i libri di testo sono scritti da altri docenti, non capisco tutta questa varietà da corso a corso.
I corsi sono dunque, come mi pare di capire, tutto, nel senso che le lezioni sono fondamentali, sono il materiale stesso per l'esame.
Ho addirittura visto persone che con gli auricolari si riascoltavano le lezioni e lo ritenevano più utile rispetto al consultare il libro, è davvero così che conviene fare?
E' per questo che molta gente prende appunti con il pc in modo assiduo?
Quindi se prendiamo due corsi di due università diverse, ma dello stesso corso di laurea, è possibile trovare un docente che pone l'accento su una determinata parte di programma rispetto ad un altro?
Questo significa che la qualità della didattica può cambiare molto da ateneo a ateneo, pur considerando che le lauree hanno un valore legale.
Persino gli eserciti da fare dipendono dal docente, all'esame ho visto che si trovano spesso la tipologia di esercizi presenti nei libri di testo e diventa una perdita di tempo farne " a caso" dal libro, pescando in qua e là.
La mole di studio è diminuita un po' in tutti i corsi di laurea?
Scusate se le domande possono sembrare scontate per voi che frequentate l'università da anni, ma per chi viene dalle superiori sembra di avere di fronte un altro mondo, che non vuol dire peggiore o migliore ma diverso.
Grazie per l'attenzione.
i libri sono consigliati soprattutto per chi non può frequentare le lezioni, non sono obbligatori come alle superiori ( e sono anche abbastanza costosi)
Concordo sul costo, alcuni arrivano a prezzi esorbitanti, e magari non sono nemmeno adeguati per la preparazione.
Al liceo non solo sono obbligatori, ma sono l'unico punto di riferimento, non che le lezioni degli insegnanti non siano importanti, per carità, però spesso i libri offrono spiegazioni più esaustive rispetto a quelle di alcuni docenti.
Molti insegnanti seguono per filo e per segno le pagine e le spiegazioni del testo, specificando i rari casi in cui questo non avviene.
Purtoppo nella mia facoltà è difficile che per un esame basti semplicemente un libro per poter preparare un esame in maniera completa e soddisfacente, almeno per quel che il professore richiede.
A quale corso di laurea sei iscritto?
Alla fine pensandoci i libri di testo sono scritti da altri docenti, non capisco tutta questa varietà da corso a corso.
Spesso vengono fornite slide ma non sono mai totalemente esaustive e quindi c'è bisogno di integrare con il libro o con gli appunti. Oppure a volte i professori non hanno nè slide, nè consigliano libri e quindi sei costretto a seguire ogni lezione e quindi prepari l'esame solo dai tuoi appunti.
I corsi sono dunque, come mi pare di capire, tutto, nel senso che le lezioni sono fondamentali, sono il materiale stesso per l'esame.
Ho addirittura visto persone che con gli auricolari si riascoltavano le lezioni e lo ritenevano più utile rispetto al consultare il libro, è davvero così che conviene fare?
molte persone studiano al computer ( io incluso )
E' per questo che molta gente prende appunti con il pc in modo assiduo?
Dipende dai docenti, dal corso
Quindi se prendiamo due corsi di due università diverse, ma dello stesso corso di laurea, è possibile trovare un docente che pone l'accento su una determinata parte di programma rispetto ad un altro?
Questo significa che la qualità della didattica può cambiare molto da ateneo a ateneo, pur considerando che le lauree hanno un valore legale.
Persino gli eserciti da fare dipendono dal docente, all'esame ho visto che si trovano spesso la tipologia di esercizi presenti nei libri di testo e diventa una perdita di tempo farne " a caso" dal libro, pescando in qua e là.
Con i programmi striminziti del nuovo ordinamento, è già tanto che si studia per gli esami
La mole di studio è diminuita un po' in tutti i corsi di laurea?
Scusate se le domande possono sembrare scontate per voi che frequentate l'università da anni, ma per chi viene dalle superiori sembra di avere di fronte un altro mondo, che non vuol dire peggiore o migliore ma diverso.
Grazie per l'attenzione.
Con i programmi striminziti del nuovo ordinamento, è già tanto che si studia per gli esami. Per non parlare dei libri, i libri del nuovo ordinamento non vanno bene neanche per il liceo.
Condivido in pieno quello che ha detto aripulp. Dipende dai docenti, dal corso, da cosa il docente si aspetta ma anche dalle conoscenze pregresse dello studente. In ogni caso non c'è un metodo universale, l'unica cosa che ci deve essere sempre è la costanza nello studio.
Purtoppo nella mia facoltà è difficile che per un esame basti semplicemente un libro per poter preparare un esame in maniera completa e soddisfacente, almeno per quel che il professore richiede.
A volte bastano gli appunti.
Spesso vengono fornite slide ma non sono mai totalemente esaustive e quindi c'è bisogno di integrare con il libro o con gli appunti. Oppure a volte i professori non hanno nè slide, nè consigliano libri e quindi sei costretto a seguire ogni lezione e quindi prepari l'esame solo dai tuoi appunti. Oppure da appunti recuperati da amici o associazioni varie.
In conclusione non penso ci sia un modo universale, perchè ogni esame è una cosa a se stante e spesso non importa da dove studi (slide, libro, appunti, pc...), l'importante è che arrivi all'esame preparato nel modo in cu il/la prof vuole che tu sia preparato (almeno per la mia esperienza) e quindi devi trovare una soluzione di studio volta per volta.
A volte bastano gli appunti.
Spesso vengono fornite slide ma non sono mai totalemente esaustive e quindi c'è bisogno di integrare con il libro o con gli appunti. Oppure a volte i professori non hanno nè slide, nè consigliano libri e quindi sei costretto a seguire ogni lezione e quindi prepari l'esame solo dai tuoi appunti. Oppure da appunti recuperati da amici o associazioni varie.
In conclusione non penso ci sia un modo universale, perchè ogni esame è una cosa a se stante e spesso non importa da dove studi (slide, libro, appunti, pc...), l'importante è che arrivi all'esame preparato nel modo in cu il/la prof vuole che tu sia preparato (almeno per la mia esperienza) e quindi devi trovare una soluzione di studio volta per volta.
Beh è abbastanza raro che chi frequenta le lezioni e prenda appunti si compri anche il libro del corso ( almeno parlo della mia facoltà) i libri sono consigliati soprattutto per chi non può frequentare le lezioni, non sono obbligatori come alle superiori ( e sono anche abbastanza costosi)..
Quindi si, molte persone studiano al computer ( io incluso ) sugli slide dei professori oppure su libri/appunti fotocopiati..
Quindi si, molte persone studiano al computer ( io incluso ) sugli slide dei professori oppure su libri/appunti fotocopiati..