Bocconi o gestionale al Politecnico di Milano (o Torino)?
Ciao a tutti, sono all'ultimo anno di liceo e devo scegliere quale corso frequentare l'anno prossimo. Non so ancora quale carriera precisa voglia intraprendere ma sono attratto dal mondo della finanza e di conseguenza è questo l'ambito su cui vertono i miei interessi. Ho passato il test alla bocconi per il corso di economia e finanza e al Politecnico di Torino per gestionale e a breve proverò al polimi. So bene che ingegneria gestionale non nasce con lo scopo di creare sbocchi in ambito finanziario però dà sicuramente maggiori competenze analitiche rispetto a un corso di economia dove la matematica è molto trascurata, oltre a essere sicuramente molto meno costosa rispetto alla bocconi. Inoltre ho trovato questo corso di laurea magistrale al polimi interessante e che sembra faccia per me: (https://www4.ceda.polimi.it/manifesti/m ... 48ffffbd31). Il mio dubbio sta nel fatto che ,sapendo quanto sia competitivo l'ambiente delle banche d'affari e della finanza in generale dove il nome della scuola conta moltissimo, conviene investire molti soldi nella bocconi (la quale garantisce un job placement insuperabile per quanto riguarda questo ambito) o anche il corso del poli potrebbe andare bene ai miei scopi? O sarei visto comunque come un classico ingegnere gestionale? Escludo a prescindere di frequentare la triennale in economia in una statale non tanto per la preparazione che è sicuramente pari a quella della bocconi ma poiché sarebbe difficilissimo entrare alla magistrale in bocconi dove conta davvero tanto uscire da una business school rinomata.
Grazie in anticipo!
Grazie in anticipo!
Risposte
Sicuramente sono due ottimi corsi di laurea.Il corso di finanza in Bocconi è forse l'unico in Italia che può essere equiparato alle università estere (te lo dice uno che studia finanzia in cattolica, quindi acerrimi rivali aahha) top tier. Bisogna dire che è anche ultra competitivo , per entrare alla magistrale bisogna avere minimo 29,6 di media.
Detto questo ing matematica è sicuramente più impegnativo, ma se riesci ad uscire con un' ottima media hai infinite possibilità. Ho due conoscenti che lavorano uno in JP Morgan a New York e l'altro alla BCE (anche se non rappresentano sicuramente lo studente medio)
Detto questo ing matematica è sicuramente più impegnativo, ma se riesci ad uscire con un' ottima media hai infinite possibilità. Ho due conoscenti che lavorano uno in JP Morgan a New York e l'altro alla BCE (anche se non rappresentano sicuramente lo studente medio)
"Aljuvbe":
Grazie dei chiarimenti. Comunque ho visto che alla bocconi sono presenti specifici corsi di finanza quantitativa (sicuramente più blandi del polimi) e quindi nel caso cambiassi idea avrei sempre un'alternativa.
Questo è vero, ma tieni presente la differenza ontologica del percorso: è molto probabile che l'analisi, la revisione critica dei contenuti, vengano lasciate un po' da parte. Non voglio scadere in eccessive semplificazioni, ma è il carrierismo ad essere l'elemento centrale dell'ambiente Bocconiano. E, in questo senso, come ho già detto: sono effettivamente le due facce della stessa medaglia. Entrambe si pongono l'ambizioso obiettivo di sfornare laureati di eccellenza, persone capaci di competere con laureati delle migliori università del mondo, d'altra parte mantenendo un valore identitario molto diverso. Al Poli incontrerai chi studia fregarsene del voto, chi si appassiona ai problemi, chi si pone domande non necessarie e vuole andare a fondo nelle questioni. In un ambiente del genere, si cresce tantissimo intellettualmente.
Quindi, in situazioni come le tue, dove vengono offerti corsi in un certo senso non così distanti in un ateneo e nell'altro, valuterei anche l'identità del percorso universitario e dell'ateneo stesso: come e chi vuoi essere alla fine del percorso universitario? Quali sono le qualità che ritieni indispensabili per fare strada? Se prediligi il carattere al sapere, la Bocconi potrebbe offrirti l'ambiente giusto per formarti in questo senso. Viceversa PoliMi.
Poi, concludendo: tutte queste sono analisi supplementari, è chiaro che al centro ci devono essere gli argomenti: spulcia i programmi con attenzione, da una parte e dell'altra. Qualcuno un po' di tempo fa aveva detto una cosa del genere: "se apri un libro di matematica, e vedi tutte quelle formule e dimostrazioni, e la prima reazione è la curiosità, sei sulla strada giusta". Ciò che studierai ti piacerà se a monte c'è la curiosità sana.
P.S. E' evidente che non significa che da una parte tu non possa andare a fondo dei problemi, studiare con consapevolezza e prepararti anche intellettualmente, e dall'altra prepararti anche caratterialmente. Semplicemente, io credo che una prediliga una cosa e l'altra, un'altra.
"Epo8":
[quote="Aljuvbe"]Tutto ciò mi fa pensare che nonostante il corso di gestionale (per quanto riguarda la finanza) possa sembrare una via di mezzo mal riuscita, questo dia una preparazione oltre che matematicanente superiore (mentre alla bocconi e in qualunque corso di economia del tutto insufficiente) molto buona a livello finanziario . In effetti sono più indirizzato verso la figura del trader/broker o di analista, però non ho idea di quale corso dia la preparazione migliore ma soprattutto se vale la pena spendere così tanti soldi per la bocconi (che da quel che mi è giunto oltre al servizio di placement non abbia molto da invidiare in quanto a preparazione). Mentre a quali professioni indirizza il percorso di ingegneria matematica (finanza quantitativa)? Il mio timore è che siano figure con poco potere decisionale sfruttate da persone che magari hanno una formazione di stampo più manageriale (come finanza pura). Può essere così o mi sbaglio?
Scusami ma sono tre figure professionali completamente differenti e che prediligono percorsi accademici molto differenti.
Di base, le facoltà piu o meno in ordine da scegliere in base ai differenti lavori in finanza sono :
Lato Markets:
Quant ---> Informatica, Matematica, Fisica
Trader plain vanilla (prodotti semplici, bond, azioni,...) ---> Finanza, Matematica, Ingenieria
Trader strutturati/derivatives ---> Matematica, Fisica
Sales/Lavoro presso broker---> Finanza, Management
Lato finanza di impresa/consulenza:
Finanza, Economia, Management
Considera che in realtà dopo la triennale avrai senz'altro la possibilità di riorientare le tue scelte con più cognizione di causa. Però considera che ci vorrà molto più impegno se vorrai cambiare rotta in corsa.
Per quanto riguarda il brand dell'università, Bocconi top in Italia, buona presenza all''estero per lavori non troppo quantitativi.
Polimi vale la pena se vuoi concentrarti sulla finanza più quantitativa, sicuramente meno brand ma lì conta di più ciò che sai fare e nessun corso di finanza/economia ti prepara adeguatamente.[/quote]
Grazie dei chiarimenti. Comunque ho visto che alla bocconi sono presenti specifici corsi di finanza quantitativa (sicuramente più blandi del polimi) e quindi nel caso cambiassi idea avrei sempre un'alternativa.
"Andrea_bss":
[quote="Aljuvbe"][quote="anonymous_40e072"]Ciao. Dalle tue premesse ti direi di optare per Finanza in Bocconi. Un'altra alternativa potrebbe essere quella di Ingegneria Matematica al Polimi con percorso Finance. Dipende anche un po' da cosa tu voglia fare nella Finanza. Se ti interessa il Risk, Ing Mtm è perfettamente in linea. Se ti interessano i mercati, le opzioni, i derivati e queste robe qui, rimani su Finanza. Il percorso in ingegneria gestionale, è un po' un ibrido che a me dice poco (per finanza, intendo).
Per quanto riguarda le opportunità, metterei sullo stesso piano quelle post-Bocconi e post-Polimi. Entrambi gli ambienti sono scandalosamente competitivi. Nel secondo caso (sopratutto Ing Mtm) ti direi però, che uscire con una votazione/tempi di laurea coerente con le richieste delle grandi banche d'affari (Morgan Stanley, JP Morgan, Goldman Sachs = 110L) non richiede solo una grande attitudine, ma un impegno e un'attitudine fuori dal comune. Azzarderei a dire che Bocconi e Polimi rappresentano due facce della stessa medaglia; dipende un po' da come sei fatto tu, da quali sono i tuoi interessi e per cosa sei più portato.
Intanto grazie della risposta! Comunque hai centrato proprio il mio dubbio. Un corso di ingegneria è molto piu difficile e oltre al maggior impegno che richiederebbe, avrei sicuramente un voto finale inferiore... Avevo notato il corso di ingegneria matematica e nonostante la mia passione per la materia l'ho subito considerato troppo difficile e ho subito pensato escludesse incarichi di stampo più manageriale. L'indecisione rimane appunto tra gestionale e bocconi. Ho sentito anche che al polimi c'è un polo sulla gestione degli investimenti e che in una gara sulla gestione di fondi bandita dal cfa si sono classificati parecchie volte primi anche a livello europeo. Tutto ciò mi fa pensare che nonostante il corso di gestionale (per quanto riguarda la finanza) possa sembrare una via di mezzo mal riuscita, questo dia una preparazione oltre che matematicanente superiore (mentre alla bocconi e in qualunque corso di economia del tutto insufficiente) molto buona a livello finanziario . In effetti sono più indirizzato verso la figura del trader/broker o di analista, però non ho idea di quale corso dia la preparazione migliore ma soprattutto se vale la pena spendere così tanti soldi per la bocconi (che da quel che mi è giunto oltre al servizio di placement non abbia molto da invidiare in quanto a preparazione). Mentre a quali professioni indirizza il percorso di ingegneria matematica (finanza quantitativa)? Il mio timore è che siano figure con poco potere decisionale sfruttate da persone che magari hanno una formazione di stampo più manageriale (come finanza pura). Può essere così o mi sbaglio?[/quote]
Credo che siamo quasi nella stessa situazione, soprattutto riguardo il dubbio finale.
Io sono sempre stato appassionato di economia e finanza, ma anche di tecnologia... Mi hanno consigliato di tutto: statistica, ing gestionale, ing matematica, finanza etc etc. Tutte facoltà che mi interessano molto per il piano di studi, ma non per eventuali sbocchi lavorativi.
Mi piace molto studiare materie scientifiche (magari escludendo Chimica

Visto soprattutto il continuo mutamento della finanza, sempre più vicina agli aspetti più quantitativi (vd algotraders) sarei più propenso per facoltà statistiche o ingegneristiche, ma allo stesso tempo non vorrei finire sottomesso ad un semplice laureato in finanza o comunque materie meno quantitative.[/quote]
Alla fine ho deciso di iscrivermi alla bocconi perché alla fine è la facoltà che sicuramente apre di più a quel determinato contesto.
"Aljuvbe":
[quote="anonymous_40e072"]Ciao. Dalle tue premesse ti direi di optare per Finanza in Bocconi. Un'altra alternativa potrebbe essere quella di Ingegneria Matematica al Polimi con percorso Finance. Dipende anche un po' da cosa tu voglia fare nella Finanza. Se ti interessa il Risk, Ing Mtm è perfettamente in linea. Se ti interessano i mercati, le opzioni, i derivati e queste robe qui, rimani su Finanza. Il percorso in ingegneria gestionale, è un po' un ibrido che a me dice poco (per finanza, intendo).
Per quanto riguarda le opportunità, metterei sullo stesso piano quelle post-Bocconi e post-Polimi. Entrambi gli ambienti sono scandalosamente competitivi. Nel secondo caso (sopratutto Ing Mtm) ti direi però, che uscire con una votazione/tempi di laurea coerente con le richieste delle grandi banche d'affari (Morgan Stanley, JP Morgan, Goldman Sachs = 110L) non richiede solo una grande attitudine, ma un impegno e un'attitudine fuori dal comune. Azzarderei a dire che Bocconi e Polimi rappresentano due facce della stessa medaglia; dipende un po' da come sei fatto tu, da quali sono i tuoi interessi e per cosa sei più portato.
Intanto grazie della risposta! Comunque hai centrato proprio il mio dubbio. Un corso di ingegneria è molto piu difficile e oltre al maggior impegno che richiederebbe, avrei sicuramente un voto finale inferiore... Avevo notato il corso di ingegneria matematica e nonostante la mia passione per la materia l'ho subito considerato troppo difficile e ho subito pensato escludesse incarichi di stampo più manageriale. L'indecisione rimane appunto tra gestionale e bocconi. Ho sentito anche che al polimi c'è un polo sulla gestione degli investimenti e che in una gara sulla gestione di fondi bandita dal cfa si sono classificati parecchie volte primi anche a livello europeo. Tutto ciò mi fa pensare che nonostante il corso di gestionale (per quanto riguarda la finanza) possa sembrare una via di mezzo mal riuscita, questo dia una preparazione oltre che matematicanente superiore (mentre alla bocconi e in qualunque corso di economia del tutto insufficiente) molto buona a livello finanziario . In effetti sono più indirizzato verso la figura del trader/broker o di analista, però non ho idea di quale corso dia la preparazione migliore ma soprattutto se vale la pena spendere così tanti soldi per la bocconi (che da quel che mi è giunto oltre al servizio di placement non abbia molto da invidiare in quanto a preparazione). Mentre a quali professioni indirizza il percorso di ingegneria matematica (finanza quantitativa)? Il mio timore è che siano figure con poco potere decisionale sfruttate da persone che magari hanno una formazione di stampo più manageriale (come finanza pura). Può essere così o mi sbaglio?[/quote]
Credo che siamo quasi nella stessa situazione, soprattutto riguardo il dubbio finale.
Io sono sempre stato appassionato di economia e finanza, ma anche di tecnologia... Mi hanno consigliato di tutto: statistica, ing gestionale, ing matematica, finanza etc etc. Tutte facoltà che mi interessano molto per il piano di studi, ma non per eventuali sbocchi lavorativi.
Mi piace molto studiare materie scientifiche (magari escludendo Chimica

Visto soprattutto il continuo mutamento della finanza, sempre più vicina agli aspetti più quantitativi (vd algotraders) sarei più propenso per facoltà statistiche o ingegneristiche, ma allo stesso tempo non vorrei finire sottomesso ad un semplice laureato in finanza o comunque materie meno quantitative.
"Aljuvbe":
Tutto ciò mi fa pensare che nonostante il corso di gestionale (per quanto riguarda la finanza) possa sembrare una via di mezzo mal riuscita, questo dia una preparazione oltre che matematicanente superiore (mentre alla bocconi e in qualunque corso di economia del tutto insufficiente) molto buona a livello finanziario . In effetti sono più indirizzato verso la figura del trader/broker o di analista, però non ho idea di quale corso dia la preparazione migliore ma soprattutto se vale la pena spendere così tanti soldi per la bocconi (che da quel che mi è giunto oltre al servizio di placement non abbia molto da invidiare in quanto a preparazione). Mentre a quali professioni indirizza il percorso di ingegneria matematica (finanza quantitativa)? Il mio timore è che siano figure con poco potere decisionale sfruttate da persone che magari hanno una formazione di stampo più manageriale (come finanza pura). Può essere così o mi sbaglio?
Scusami ma sono tre figure professionali completamente differenti e che prediligono percorsi accademici molto differenti.
Di base, le facoltà piu o meno in ordine da scegliere in base ai differenti lavori in finanza sono :
Lato Markets:
Quant ---> Informatica, Matematica, Fisica
Trader plain vanilla (prodotti semplici, bond, azioni,...) ---> Finanza, Matematica, Ingenieria
Trader strutturati/derivatives ---> Matematica, Fisica
Sales/Lavoro presso broker---> Finanza, Management
Lato finanza di impresa/consulenza:
Finanza, Economia, Management
Considera che in realtà dopo la triennale avrai senz'altro la possibilità di riorientare le tue scelte con più cognizione di causa. Però considera che ci vorrà molto più impegno se vorrai cambiare rotta in corsa.
Per quanto riguarda il brand dell'università, Bocconi top in Italia, buona presenza all''estero per lavori non troppo quantitativi.
Polimi vale la pena se vuoi concentrarti sulla finanza più quantitativa, sicuramente meno brand ma lì conta di più ciò che sai fare e nessun corso di finanza/economia ti prepara adeguatamente.
Grazie mille della spiegazione ora valuterò bene. Ing matematica penso la escluderò non solo per gli sbocchi ma anche per la difficoltà che, nonostante la mia propensione per la matematica, mi sembra troppo per me.
Censis, per dirne una...
"Aljuvbe":
Intanto grazie della risposta! Comunque hai centrato proprio il mio dubbio. Un corso di ingegneria è molto piu difficile e oltre al maggior impegno che richiederebbe, avrei sicuramente un voto finale inferiore... Avevo notato il corso di ingegneria matematica e nonostante la mia passione per la materia l'ho subito considerato troppo difficile e ho subito pensato escludesse incarichi di stampo più manageriale. L'indecisione rimane appunto tra gestionale e bocconi. Ho sentito anche che al polimi c'è un polo sulla gestione degli investimenti e che in una gara sulla gestione di fondi bandita dal cfa si sono classificati parecchie volte primi anche a livello europeo. Tutto ciò mi fa pensare che nonostante il corso di gestionale (per quanto riguarda la finanza) possa sembrare una via di mezzo mal riuscita, questo dia una preparazione oltre che matematicanente superiore (mentre alla bocconi e in qualunque corso di economia del tutto insufficiente) molto buona a livello finanziario . In effetti sono più indirizzato verso la figura del trader/broker o di analista, però non ho idea di quale corso dia la preparazione migliore ma soprattutto se vale la pena spendere così tanti soldi per la bocconi (che da quel che mi è giunto oltre al servizio di placement non abbia molto da invidiare in quanto a preparazione). Mentre a quali professioni indirizza il percorso di ingegneria matematica (finanza quantitativa)? Il mio timore è che siano figure con poco potere decisionale sfruttate da persone che magari hanno una formazione di stampo più manageriale (come finanza pura). Può essere così o mi sbaglio?
La tocchi piano...

I tuoi dubbi ci stanno tutti. Hanno fondamento. E per questo è difficile darti una risposta. Intraprendere una carriera manageriale può voler dire diverse cose e può avere diverse condizioni necessarie. Un Ing Matematico può fare carriera nel Risk e pian piano trasformare la sua carriera in manageriale. La preparazione di un Ing Matematico si inserisce bene in banche d'investimento che si occupano di modelli di investimento complessi. Queste stesse banche di investimento offrono master ben pagati in giro per il mondo dopo pochissimi anni di esperienza. Post MBA ti verrà data una posizione manageriale, molto probabilmente all'estero. Di fronte a questi meccanismi non so quanta differenza faccia essere laureato in Gestionale o in Mtm. Come ti ho già detto, Gestionale è un cdl più semplice, tecnicamente parlando. La carriera finanziaria di un laureato Ing Mtm è probabilmente più naturalmente legata al Risk o all'Asset Management. O in un istituto che fa regolazione del mercato. BCE sopra tutti. Questo tipo di carriera spesso attrae chi ha una visione giustizialista della Finanza. Di un mondo che non funziona e che va cambiato. Nel caso dell'Asset Management, magari hai un portafoglio da gestire e devi investire minimizzando il rischio e massmizzando il profitto (che hanno trends opposti). Per quanto riguarda Gestionale, di Risk credo si veda veramente poco, sia matematicamente sia economicamente. Probabilmente Gestionale si sposa bene con la tua idea di "compromesso", che capisco perfettamente. La competizione del cfa che mi hai citato è però, a intuito, una competizione di Finanza d'Impresa. Un conto è redarre un'analisi finanziaria di un'azienda (prendendo numeri e management) e convincere/attrarre investitori. Un conto è occuparsi di mercati finanziari. La competizione del cfa era sulla prima.
Sono stato un po' "sintetico", ma volevo darti qualche spunto di riflessione in più. La cosa davvero difficile per un liceale è che deve prendere una scelta sostanzialmente al buio. Se fosse possibile fare prima l'università, capire meglio il mondo in cui viviamo e poi ricominciare davvero l'università, si farebbe la scelta giusta. Quello che ti piace, quello per cui sei portato e sopratutto cosa sono veramente certe cose, lo saprai solo facendo esperienza e toccando con mano. E' una banalità forse, ma è anche un invito a distinguere le cose su cui puoi effettivamente riflettere e fare analisi sensate, da quelle che non sai e non puoi capire al momento.
Banalmente io ti direi anche di confrontare la triennale in Gestionale Polimi rispetto quella Economia Bocconi. In sostanza, gli esami di diritto/corporate sono sostituiti da esami tecnici, matematici o ingegneristici. Preferisci (o ritieni sia più utile) studiarti Diritto Privato o Fisica Tecnica?
Un'ultima cosa, ti rimando ad un argomento forse un po' complesso, ma per darti di un'idea più concreta di cosa significa studiare Ing Mtm:
https://it.wikipedia.org/wiki/Modello_d ... les-Merton
Questo modello è un'equazione differenziale alle derivate parziali che descrive l'andamento nel tempo del prezzo di un opzione (un prodotto finanziario). Studiare Ing Mtm ti permette di andare molto a fondo sulle teorie, sull'idea che i Nobel Black and Scholes ebbero sulla costruzione del modello. Anche i modelli più complicati (vale per la fisica come la finanza o l'ingegneria) si basano spesso su intuizioni semplici. In questo caso l'intuizione alla base è legata al moto browniano. Chiaramente siamo sul molto complesso (argomenti che toccano la ricerca). Ecco, se ti viene il vomito a vedere 'sta roba, lascia perdere Ing Mtm.
"Sunshine00":
La bocconi è veramente costosa... perchè hai escluso a priopri di fare economia a una statale eccellente come la unipd (Padova, prima in tutte le classifiche), che offre comunque ottima preparazione, ottimo placement e relazioni internazionali?
Che classifiche?
"Sunshine00":
La bocconi è veramente costosa... perchè hai escluso a priopri di fare economia a una statale eccellente come la unipd (Padova, prima in tutte le classifiche), che offre comunque ottima preparazione, ottimo placement e relazioni internazionali?
Inanzitutto, per comodità, ho considerato Pavia come statale perché è più vicina fisicamente e so che è inoltre anch'essa molto rinomata. Per quanto riguarda la unipd ma anche Ca'Foscari, so che sono le migliori statali ma le ho escluse a priori per la distanza. Comunque penso che come rapporti internazionali la bocconi in Italia non abbia eguali (mi baso sui vari ranking come qs e financial time)
La bocconi è veramente costosa... perchè hai escluso a priopri di fare economia a una statale eccellente come la unipd (Padova, prima in tutte le classifiche), che offre comunque ottima preparazione, ottimo placement e relazioni internazionali?
"anonymous_40e072":
Ciao. Dalle tue premesse ti direi di optare per Finanza in Bocconi. Un'altra alternativa potrebbe essere quella di Ingegneria Matematica al Polimi con percorso Finance. Dipende anche un po' da cosa tu voglia fare nella Finanza. Se ti interessa il Risk, Ing Mtm è perfettamente in linea. Se ti interessano i mercati, le opzioni, i derivati e queste robe qui, rimani su Finanza. Il percorso in ingegneria gestionale, è un po' un ibrido che a me dice poco (per finanza, intendo).
Per quanto riguarda le opportunità, metterei sullo stesso piano quelle post-Bocconi e post-Polimi. Entrambi gli ambienti sono scandalosamente competitivi. Nel secondo caso (sopratutto Ing Mtm) ti direi però, che uscire con una votazione/tempi di laurea coerente con le richieste delle grandi banche d'affari (Morgan Stanley, JP Morgan, Goldman Sachs = 110L) non richiede solo una grande attitudine, ma un impegno e un'attitudine fuori dal comune. Azzarderei a dire che Bocconi e Polimi rappresentano due facce della stessa medaglia; dipende un po' da come sei fatto tu, da quali sono i tuoi interessi e per cosa sei più portato.
Intanto grazie della risposta! Comunque hai centrato proprio il mio dubbio. Un corso di ingegneria è molto piu difficile e oltre al maggior impegno che richiederebbe, avrei sicuramente un voto finale inferiore... Avevo notato il corso di ingegneria matematica e nonostante la mia passione per la materia l'ho subito considerato troppo difficile e ho subito pensato escludesse incarichi di stampo più manageriale. L'indecisione rimane appunto tra gestionale e bocconi. Ho sentito anche che al polimi c'è un polo sulla gestione degli investimenti e che in una gara sulla gestione di fondi bandita dal cfa si sono classificati parecchie volte primi anche a livello europeo. Tutto ciò mi fa pensare che nonostante il corso di gestionale (per quanto riguarda la finanza) possa sembrare una via di mezzo mal riuscita, questo dia una preparazione oltre che matematicanente superiore (mentre alla bocconi e in qualunque corso di economia del tutto insufficiente) molto buona a livello finanziario . In effetti sono più indirizzato verso la figura del trader/broker o di analista, però non ho idea di quale corso dia la preparazione migliore ma soprattutto se vale la pena spendere così tanti soldi per la bocconi (che da quel che mi è giunto oltre al servizio di placement non abbia molto da invidiare in quanto a preparazione). Mentre a quali professioni indirizza il percorso di ingegneria matematica (finanza quantitativa)? Il mio timore è che siano figure con poco potere decisionale sfruttate da persone che magari hanno una formazione di stampo più manageriale (come finanza pura). Può essere così o mi sbaglio?
Ciao. Dalle tue premesse ti direi di optare per Finanza in Bocconi. Un'altra alternativa potrebbe essere quella di Ingegneria Matematica al Polimi con percorso Finance. Dipende anche un po' da cosa tu voglia fare nella Finanza. Se ti interessa il Risk, Ing Mtm è perfettamente in linea. Se ti interessano i mercati, le opzioni, i derivati e queste robe qui, rimani su Finanza. Il percorso in ingegneria gestionale, è un po' un ibrido che a me dice poco (per finanza, intendo).
Per quanto riguarda le opportunità, metterei sullo stesso piano quelle post-Bocconi e post-Polimi. Entrambi gli ambienti sono scandalosamente competitivi. Nel secondo caso (sopratutto Ing Mtm) ti direi però, che uscire con una votazione/tempi di laurea coerente con le richieste delle grandi banche d'affari (Morgan Stanley, JP Morgan, Goldman Sachs = 110L) non richiede solo una grande attitudine, ma un impegno e un'attitudine fuori dal comune. Azzarderei a dire che Bocconi e Polimi rappresentano due facce della stessa medaglia; dipende un po' da come sei fatto tu, da quali sono i tuoi interessi e per cosa sei più portato.
Per quanto riguarda le opportunità, metterei sullo stesso piano quelle post-Bocconi e post-Polimi. Entrambi gli ambienti sono scandalosamente competitivi. Nel secondo caso (sopratutto Ing Mtm) ti direi però, che uscire con una votazione/tempi di laurea coerente con le richieste delle grandi banche d'affari (Morgan Stanley, JP Morgan, Goldman Sachs = 110L) non richiede solo una grande attitudine, ma un impegno e un'attitudine fuori dal comune. Azzarderei a dire che Bocconi e Polimi rappresentano due facce della stessa medaglia; dipende un po' da come sei fatto tu, da quali sono i tuoi interessi e per cosa sei più portato.