Analisi matematica universitaria - Fisica
Buonasera a tutti gli usufruitori del forum.
Sono nuovo, ma già ho utilizzato il forum per cercare passivamente delle risposte ad alcuni dubbi sempre risolti.
In realtà sono giunto a scrivervi cercando un aiuto, un cosniglio, da chi è più avanti e più formato di me. Sono un ragazzo che ha deciso di iscriversi a fisica il prossimo anno e sto iniziando a muovermi per scegliere dove studiare. Il problema è che mi trovo in grande difficoltà con la scelta. Vivo al nord e sono indeciso, in particolare, per tre università: Milano, Torino e Padova e stavo spulciando minuziosamente i programmi in special modo di analisi, materia che mi piace molto, per quel che posso vedere.
Il problema è che il programma formativo è così diverso: sotto lo stesso nome ANALISI I, II ecc.. trovo argomenti totalmente diversi: a milano sembra esserci una impostazione molto impostata sugli spazi metrici, a padova vedo che lasciano una grandissima parte del corso, addirittura in analisi 2 parlano di serie e successioni. A torino non vedo spazio lasciato alla metrica ma in analisi 2 vedo che partono già con integrali tripli di volume ecc.
Insomma è davvero un panorama variegato e aspetti trattati in una università nell'altra manco si accennano, eppure è tutta Analisi. Ora mi trovo bloccato non capendo quale sia la migliore come programmi, quale abbia "ragione" su cosa è meglio trattare e cosa no. Mi piacerebbe, in poche parole, avere una formazione molto capillare e solida.
Grazie a tutti per i consigli e l'aiuto.
Sono nuovo, ma già ho utilizzato il forum per cercare passivamente delle risposte ad alcuni dubbi sempre risolti.
In realtà sono giunto a scrivervi cercando un aiuto, un cosniglio, da chi è più avanti e più formato di me. Sono un ragazzo che ha deciso di iscriversi a fisica il prossimo anno e sto iniziando a muovermi per scegliere dove studiare. Il problema è che mi trovo in grande difficoltà con la scelta. Vivo al nord e sono indeciso, in particolare, per tre università: Milano, Torino e Padova e stavo spulciando minuziosamente i programmi in special modo di analisi, materia che mi piace molto, per quel che posso vedere.
Il problema è che il programma formativo è così diverso: sotto lo stesso nome ANALISI I, II ecc.. trovo argomenti totalmente diversi: a milano sembra esserci una impostazione molto impostata sugli spazi metrici, a padova vedo che lasciano una grandissima parte del corso, addirittura in analisi 2 parlano di serie e successioni. A torino non vedo spazio lasciato alla metrica ma in analisi 2 vedo che partono già con integrali tripli di volume ecc.
Insomma è davvero un panorama variegato e aspetti trattati in una università nell'altra manco si accennano, eppure è tutta Analisi. Ora mi trovo bloccato non capendo quale sia la migliore come programmi, quale abbia "ragione" su cosa è meglio trattare e cosa no. Mi piacerebbe, in poche parole, avere una formazione molto capillare e solida.
Grazie a tutti per i consigli e l'aiuto.
Risposte
E il Levi Civita Amaldi?
Un gioiello
Un gioiello
"pilloeffe":
[quote="gugo82"]Tanto per curiosità: hai mai aperto un libro di cento anni fa? O anche di sessant'anni fa?
Io sì, e sono fantastici...
Tanto per citarne un paio:
A Course of Modern Analysis: An Introduction to the General Theory of Infinite Processes and of Analytic Functions; with an Account of the Principal Transcendental Functions
by E. T. Whittaker, G . N. Watson
https://archive.org/details/courseofmodernan00whit
Prima edizione del 1902, ristampe fino al 1963, ma ancora oggi si possono trovare editori che lo ristampano: infatti l'ho acquistato. Trovatemi un testo cosiddetto "moderno" che rimane valido per più di un secolo...
Orthogonal Polynomials by Gabor Szegö
https://people.math.osu.edu/nevai.1/AT/SZEGO/szego=szego1975=ops=OCR.pdf
Prima edizione del 1939, quarta edizione del 1975. Anche qui, trovatemi un testo cosiddetto "moderno" che rimane valido per più di 35 anni... Senza far menzione di alcune notazioni che personalmente mi piacciono moltissimo e reintrodurrei, tipo
$(-)^n = {( - , text{ se } n text{ è dispari}),(+, text{ se } n text{ è pari}):} $
Volendo essere un po' patriottici, menzionerei anche
Funzioni Ellittiche, del "nostro" Francesco Giacomo Tricomi
http://mathematica.sns.it/media/volumi/316/F_ELLITTICHE.pdf
Edito da Zanichelli nel 1937, difficile trovare ristampe.[/quote]
Ma anche :
Pietro Burgatti -Lezioni di Meccanica Razionale - seconda edizione - 1919 - Zanichelli
diviso in :
Elementi di calcolo vettoriale
Cinematica
Statica
Dinamica
Meccanica dei corpi deformabili
**************************************
Trascrivo la dedica :
Ai miei valorosi scolari
caduti sui gloriosi campi di battaglia
questo libro
che prima scrissi per loro
con l'amore di padre a figliuoli
oggi
come a vivi
perché immortali
nelle sacre memorie della patria
con grato animo d'italiano
dedico
Diciamo che non sono molto portato, ma mi piace moltissimo!
Nel frattempo mi sto segnando le vostre letture.
In due post (questo e uno in fisica) mi avete già subissato di consigli, grazie mille!
Nel frattempo mi sto segnando le vostre letture.
In due post (questo e uno in fisica) mi avete già subissato di consigli, grazie mille!
Comunque il mio consiglio è di non farti condizionare troppo da queste cose nella scelta universitaria, se hai veramente un interesse per queste materie puoi sempre studiartele da solo con tranquillità.
P.S. A proposito di libri un po' datati, non so se conta, ma io ho sfogliato un po' il "A Course of Pure Mathematics" di Hardy e l'ho trovato bellino (per quel poco che ho visto).
P.S. A proposito di libri un po' datati, non so se conta, ma io ho sfogliato un po' il "A Course of Pure Mathematics" di Hardy e l'ho trovato bellino (per quel poco che ho visto).
"gugo82":
Tanto per curiosità: hai mai aperto un libro di cento anni fa? O anche di sessant'anni fa?
Io sì, e sono fantastici...
Tanto per citarne un paio:
A Course of Modern Analysis: An Introduction to the General Theory of Infinite Processes and of Analytic Functions; with an Account of the Principal Transcendental Functions
by E. T. Whittaker, G . N. Watson
https://archive.org/details/courseofmodernan00whit
Prima edizione del 1902, ristampe fino al 1963, ma ancora oggi si possono trovare editori che lo ristampano: infatti l'ho acquistato. Trovatemi un testo cosiddetto "moderno" che rimane valido per più di un secolo...
Orthogonal Polynomials by Gabor Szegö
https://people.math.osu.edu/nevai.1/AT/SZEGO/szego=szego1975=ops=OCR.pdf
Prima edizione del 1939, quarta edizione del 1975. Anche qui, trovatemi un testo cosiddetto "moderno" che rimane valido per più di 35 anni... Senza far menzione di alcune notazioni che personalmente mi piacciono moltissimo e reintrodurrei, tipo
$(-)^n = {( - , text{ se } n text{ è dispari}),(+, text{ se } n text{ è pari}):} $
Volendo essere un po' patriottici, menzionerei anche
Funzioni Ellittiche, del "nostro" Francesco Giacomo Tricomi
http://mathematica.sns.it/media/volumi/316/F_ELLITTICHE.pdf
Edito da Zanichelli nel 1937, difficile trovare ristampe.
"gugo82":
[quote="Vulplasir"]Le materie di base (analisi 1 e 2 e fisica 1 e 2) sono ottocentesche, sono quelle da cento anni[...]
Tanto per curiosità: hai mai aperto un libro di cento anni fa? O anche di sessant'anni fa?[/quote]
Certo che sì, Vulplasir legge SOLO quelli ...

"Vulplasir":
Se riesci a trovare le vecchie edizioni del lamberti-mereu-nanni per il liceo scientifico PNI, ci fai pure l'esame di analisi all'università (basta vedere i libri del nuovo ordinamento) io ce li avevo, 6 volumi. Niente a che fare con i "libri a colori" del giorno d'oggi. Più passa il tempo, più i libri diventano poveri di argomenti e più ricchi di colori, insomma inutili.
Cordialmente, Alex
A questo punto penso che la scelta sia tua. Se ci sono delle differenze, come tu sostieni, che ti sembrano rilevanti, scegli l'uni che ti attrae di più, quella che trovi più stimolante e interessante.
Scusate, non volevo creare una diatriba interna 
Come dicevi non partono subito dai tripli, ovviamente, mi ero spiegato male.. intendevo dire che mentre in unito si parla per gran parte di analisi II di funzioni R^n, un unipd analisi 2 parla di serie compattezza ecc. per 2/3 del corso. Ad unito le successioni manco le trattano, sono solo accennate in analisi 1 di strisicio. Unimi approfondisce invece moltissimo la topologia della retta. Vi assicuro che sono davvero diversissimi negli appunti che ho letto approfonditamente.
Comunque non ho letto i programmi ma proprio leto gli appunti pdf completi rilasciati dai prof, davvero molto completi (più di un centinaio di pagine). Ammetto di non saper compiere una scelta.

Come dicevi non partono subito dai tripli, ovviamente, mi ero spiegato male.. intendevo dire che mentre in unito si parla per gran parte di analisi II di funzioni R^n, un unipd analisi 2 parla di serie compattezza ecc. per 2/3 del corso. Ad unito le successioni manco le trattano, sono solo accennate in analisi 1 di strisicio. Unimi approfondisce invece moltissimo la topologia della retta. Vi assicuro che sono davvero diversissimi negli appunti che ho letto approfonditamente.
Comunque non ho letto i programmi ma proprio leto gli appunti pdf completi rilasciati dai prof, davvero molto completi (più di un centinaio di pagine). Ammetto di non saper compiere una scelta.
@anonymous_40e072: Chi?
"gugo82":
[quote="Vulplasir"]Le materie di base (analisi 1 e 2 e fisica 1 e 2) sono ottocentesche, sono quelle da cento anni[...]
Tanto per curiosità: hai mai aperto un libro di cento anni fa?
O spari a caso?[/quote]
Ha perfettamente ragione.
@OP: Nella scelta dell'Università non basarti tanto sui programmi di Analisi, ma su quelli delle materie di indirizzo.
@Vulplasir:
Tanto per curiosità: hai mai aperto un libro di cento anni fa? O anche di sessant'anni fa?
O spari a caso?
@Vulplasir:
"Vulplasir":
Le materie di base (analisi 1 e 2 e fisica 1 e 2) sono ottocentesche, sono quelle da cento anni[...]
Tanto per curiosità: hai mai aperto un libro di cento anni fa? O anche di sessant'anni fa?
O spari a caso?
Le materie di base (analisi 1 e 2 e fisica 1 e 2) sono ottocentesche, sono quelle da cento anni e i programmi sono gli stessi in qualsiasi università, non è di certo un metro di giudizio per scegliere un ateneo piuttosto che un altro.
Ciao e benvenuto. Guarda, non mi preoccuperei troppo di queste cose. Tendenzialmente i programmi convergono, quello che trovi sul sito è una sorta di sintesi, quasi sempre, scritta un po' velocemente. Sono tutti e tre buoni atenei. Mi viene difficile pensare che a torino partano con gli integrali tripli alla prima o seconda lezione: sicuramente prima introdurranno le funzioni in più variabili, calcolo differenziale per funzioni in più variabili, ecc. O che analisi 1 a Milano sia incentrata sulla metrica (anche perchè, qualcuno mi corregga, una trattazione della metrica decente si fa ad analisi funzionale i.e. analisi III). Insomma, valuterei altre cose personalmente. La vivibilità della città, gli stimoli che cerchi, le opportunità internazionali, qualche parere sulla qualità della didattica e così via.