Abbandonare matematica?
salve a tutti.
sono una studentessa al primo anno di matematica a pisa. e nonostante sia passato quasi un anno dall'inzio delle lezioni nutro ancora di forti dubbi riguardo la mia scelta universitaria. Non posso dire di riuscire facilmente (come i miei compagni normalisti) ma con un buono studio sono riuscita ad ottenere risultati discreti...
ora...dopo un anno di corsi non so ancora che fare della mia vita, perchè la matematica mi piace ma fino ad un certo punto...nel senso che se devo scegliere fra studiare matematica o lettere storia italiano, la scelta la faccio a occhi chiusi...ma nn so se ho quella passione profonda, quell'interesse che t porta a voler studiare e approfondire ogni singolo aspetto della matematica!!non ho voglia di studiare a volte non dico che mi annoio ma...sono rimasta sconvolta perchè al liceo non ti preparano veramente e tu arrivi a seguire lezioni di geometria, o algebra e non hai mai sentito nominare certi argomenti....però piano piano mi sono un pochino abituata...la geometria mi affascina..ma basta per studiare matematica???
voi studenti più veterani che dite??secondo voi per essere soddisfatti appagati della propria scelta e anche di un futuro lavoto bisogna amare la matematica veramente profondamente??
inoltre stavo prendendo in considerazione matematica per l'ingegneria al politecnico di torino....sarebbe troppo distante dalla matematica??e secondo voi la preparazione è utile??oppure si rischia di cadere troppo in un fritto misto in cui si sa un pò dell'ingegneria e un po della matematica ma niente veramente approfondito??
tra l'altro vorrei anche qualche informazione sulla facoltà di matematica (matematica tradzionale) a Torino?sarebbe da pazzi essere già iscritti in una facoltà valida come pisa e cambiare per Torino oppure sapete che è valida anche lì?
grazie in anticipo delle risposte....
sono una studentessa al primo anno di matematica a pisa. e nonostante sia passato quasi un anno dall'inzio delle lezioni nutro ancora di forti dubbi riguardo la mia scelta universitaria. Non posso dire di riuscire facilmente (come i miei compagni normalisti) ma con un buono studio sono riuscita ad ottenere risultati discreti...
ora...dopo un anno di corsi non so ancora che fare della mia vita, perchè la matematica mi piace ma fino ad un certo punto...nel senso che se devo scegliere fra studiare matematica o lettere storia italiano, la scelta la faccio a occhi chiusi...ma nn so se ho quella passione profonda, quell'interesse che t porta a voler studiare e approfondire ogni singolo aspetto della matematica!!non ho voglia di studiare a volte non dico che mi annoio ma...sono rimasta sconvolta perchè al liceo non ti preparano veramente e tu arrivi a seguire lezioni di geometria, o algebra e non hai mai sentito nominare certi argomenti....però piano piano mi sono un pochino abituata...la geometria mi affascina..ma basta per studiare matematica???
voi studenti più veterani che dite??secondo voi per essere soddisfatti appagati della propria scelta e anche di un futuro lavoto bisogna amare la matematica veramente profondamente??
inoltre stavo prendendo in considerazione matematica per l'ingegneria al politecnico di torino....sarebbe troppo distante dalla matematica??e secondo voi la preparazione è utile??oppure si rischia di cadere troppo in un fritto misto in cui si sa un pò dell'ingegneria e un po della matematica ma niente veramente approfondito??
tra l'altro vorrei anche qualche informazione sulla facoltà di matematica (matematica tradzionale) a Torino?sarebbe da pazzi essere già iscritti in una facoltà valida come pisa e cambiare per Torino oppure sapete che è valida anche lì?
grazie in anticipo delle risposte....

Risposte
io studio ingegneria delle telecomunicazioni a pisa. Per quello che ti posso dire l'ingegneria, quando si dirama nelle varie specializzazioni, si dirama "fortemente", quindi sapere un pò di questo e un pò di quello, non so quanto sia utile per il futuro, quindi ci ripenserei. Per il fatto di cambiare ateneo fai te, ma se deve essere per il fatto di non aver fatto amicizia bè, quello è l'ultimo dei tuoi problemi

grazie per la risposta....cmq il fatto di cambiare città è dato dal fatto che fondamentalmente la mia vita a pisa non mi piace, magari anche per colpa mia, ma non mi sono integrata molto, non esco spesso e poi, lo so avrei dovuto pensarci prima, pisa è piccola!!!!e quindi questa che sarebbe una scelta strettamente personale, andrebbe ad incidere sui miei studi...devo decidere se ne vale la pena...sapere che cmq torino offre una buona facoltà mi rincuora un pochino...
il fatto poi di matematica per l'ingegneria e ingnegneria matematica praticamente è la stessa cosa...cioè al poltecnico di torino la triennale si chiama matematica per le scienze ingegneristiche e la specialistica ingegneria matematica...sono abbastanza attratta anche perchè io sono stata indecisa fino all'ultima fra ing. energetica e matematica e il fatto di andare a torino mi offrirebbe questa possibilita(che a pisa non c'è), però ho paura di fare una scelta poco produttiva...cioè non vorrei fosse un miscuglio di tutto che però non approfondisce niente e quindi un ingegnere matematico si ritrova indietro ad un qualsiasi ingegnere per competenze ingegneristiche e indietro ad un matematico per competenze matematiche senza avere alcuna propria peculiarità o area di interesse specifico...non so se mi sono speigata......è utile secondo voi??c'è un settore lavorativo in cui sono specificamente richiesti??
il fatto poi di matematica per l'ingegneria e ingnegneria matematica praticamente è la stessa cosa...cioè al poltecnico di torino la triennale si chiama matematica per le scienze ingegneristiche e la specialistica ingegneria matematica...sono abbastanza attratta anche perchè io sono stata indecisa fino all'ultima fra ing. energetica e matematica e il fatto di andare a torino mi offrirebbe questa possibilita(che a pisa non c'è), però ho paura di fare una scelta poco produttiva...cioè non vorrei fosse un miscuglio di tutto che però non approfondisce niente e quindi un ingegnere matematico si ritrova indietro ad un qualsiasi ingegnere per competenze ingegneristiche e indietro ad un matematico per competenze matematiche senza avere alcuna propria peculiarità o area di interesse specifico...non so se mi sono speigata......è utile secondo voi??c'è un settore lavorativo in cui sono specificamente richiesti??
Benvenuta nel forum!
Capisco la tua situazione, ha riguardato / riguarda anche me in un certo senso.
Questo non mi sembra un motivo per sconvolgersi: deve esserci una prima volta in cui si sente nominare un argomento, e pretendere di sapere tutto dal liceo mi sembra un tantino esigente.
Non conosco la tua situazione, ma considero che hai già fatto un anno, e con risultati anche discreti dici (in un ateneo, quello di Pisa, che non è molto tenero tra l'altro, quindi questa è una nota positiva per te).
Matematica per l'ingegneria non la conosco (intendi forse Ingegneria Matematica?), tuttavia devi avere buoni motivi per cambiare: se poi sei da capo a dodici, ti ritrovi con un anno magari perso e il rimpianto. Insomma, pensa bene prima di fare un salto che magari è nel buio.
Matematica a Torino ho sentito da più fonti che è di buon livello, tuttavia non capisco perché dovresti voler cambiare ateneo ma non corso di laurea (da Pisa a Torino).
Io penso che la questione "bisogna amare la matematica davvero profondamente?" vale per ogni corso di studi.
C'è chi magari studia Matematica e la materia riempie davvero la sua vita con immensa soddisfazione, e chi magari l'ha scelta solo per inclinazione personale, e perché comunque gli piace. O chi pure l'ha scelta perché gli han detto che si trova lavoro agevolmente.
Senza togliere che anche questi ultimi si laureeranno e troveranno un'occupazione soddisfacente, magari.
Certo magari avranno più difficoltà rispetto ad un matematico del primo tipo a vincere la medaglia Fields, ma penso si possa accettare
Allo stesso modo, a Giurisprudenza ci sarà chi non vede l'ora di tornare a casa per dedicarsi al codice civile e chi dopo un'ora l'ha già chiuso.
Porsi queste domande penso sia positivo a prescindere. E penso che sorgano con più facilità in ambienti dove ci sono punte d'eccellenza (nel tuo caso i colleghi normalisti con cui segui ogni giorno); mi rendo conto che a volte l'autostima possa vacillare, ma una volta superata la questione rimane la consapevolezza che ci sono persone molto più brave di te (te come di me): un ottima palestra per allenare l'umiltà
In bocca al lupo, qualunque sia la scelta.
Capisco la tua situazione, ha riguardato / riguarda anche me in un certo senso.
sono rimasta sconvolta perchè al liceo non ti preparano veramente e tu arrivi a seguire lezioni di geometria, o algebra e non hai mai sentito nominare certi argomenti...
Questo non mi sembra un motivo per sconvolgersi: deve esserci una prima volta in cui si sente nominare un argomento, e pretendere di sapere tutto dal liceo mi sembra un tantino esigente.

Non conosco la tua situazione, ma considero che hai già fatto un anno, e con risultati anche discreti dici (in un ateneo, quello di Pisa, che non è molto tenero tra l'altro, quindi questa è una nota positiva per te).
Matematica per l'ingegneria non la conosco (intendi forse Ingegneria Matematica?), tuttavia devi avere buoni motivi per cambiare: se poi sei da capo a dodici, ti ritrovi con un anno magari perso e il rimpianto. Insomma, pensa bene prima di fare un salto che magari è nel buio.
Matematica a Torino ho sentito da più fonti che è di buon livello, tuttavia non capisco perché dovresti voler cambiare ateneo ma non corso di laurea (da Pisa a Torino).
Io penso che la questione "bisogna amare la matematica davvero profondamente?" vale per ogni corso di studi.
C'è chi magari studia Matematica e la materia riempie davvero la sua vita con immensa soddisfazione, e chi magari l'ha scelta solo per inclinazione personale, e perché comunque gli piace. O chi pure l'ha scelta perché gli han detto che si trova lavoro agevolmente.
Senza togliere che anche questi ultimi si laureeranno e troveranno un'occupazione soddisfacente, magari.
Certo magari avranno più difficoltà rispetto ad un matematico del primo tipo a vincere la medaglia Fields, ma penso si possa accettare

Allo stesso modo, a Giurisprudenza ci sarà chi non vede l'ora di tornare a casa per dedicarsi al codice civile e chi dopo un'ora l'ha già chiuso.
Porsi queste domande penso sia positivo a prescindere. E penso che sorgano con più facilità in ambienti dove ci sono punte d'eccellenza (nel tuo caso i colleghi normalisti con cui segui ogni giorno); mi rendo conto che a volte l'autostima possa vacillare, ma una volta superata la questione rimane la consapevolezza che ci sono persone molto più brave di te (te come di me): un ottima palestra per allenare l'umiltà

In bocca al lupo, qualunque sia la scelta.