Orale - INFO URGENTE su Svevo "L'uomo e la teoria darwiniana"
salve a tutti. faccio una scuola sperimentale corso delle Scienze Sociali (psicologia-sociologia-antropologia).
ho preparato la mia scaletta sul pensiero scientifico prima di Darwin, la suddivisione in 3 momenti del pensiero scientifico dell'uomo nel corso della sua storia da Comte (legge dei tre stadi), la teoria evolutiva di Darwin e la spiegazione della creazione della specie attraverso la teoria della Speciazione.
quindi tratto quasi totalmente Biologia con un accenno di qualche minuto di Filosofia con Comte e la legge dei tre stadi visto che calza a pennello con quello che dico. parlo della legge dei tre stadi quando parlo del pensiero scientifico prima di Darwin e poi continuo con pensiero scientifico e poi parlo della teoria evolutiva di Darwin.
Mentre parlo di Darwin e le variazioni che sono la base della sua teoria, spiego come Darwin pensava che si venivano a creare le specie e spiego questa sua teoria attraverso la Speciazione e i diversi modelli di come si possono venire a creare le specie.
ho illustrato brevemente la mia scaletta per potermi aiutare meglio.
oggi vado in biblioteca a prendere il saggio di Svevo "l'uomo e la teoria di Darwin" e vorrei che mi aiutaste a comprendere questo saggio. quali sono i temi fondamentali? il pensiero di Svevo? un riassunto di quello che parla questo saggio?
grazie mille
Luigi
ho preparato la mia scaletta sul pensiero scientifico prima di Darwin, la suddivisione in 3 momenti del pensiero scientifico dell'uomo nel corso della sua storia da Comte (legge dei tre stadi), la teoria evolutiva di Darwin e la spiegazione della creazione della specie attraverso la teoria della Speciazione.
quindi tratto quasi totalmente Biologia con un accenno di qualche minuto di Filosofia con Comte e la legge dei tre stadi visto che calza a pennello con quello che dico. parlo della legge dei tre stadi quando parlo del pensiero scientifico prima di Darwin e poi continuo con pensiero scientifico e poi parlo della teoria evolutiva di Darwin.
Mentre parlo di Darwin e le variazioni che sono la base della sua teoria, spiego come Darwin pensava che si venivano a creare le specie e spiego questa sua teoria attraverso la Speciazione e i diversi modelli di come si possono venire a creare le specie.
ho illustrato brevemente la mia scaletta per potermi aiutare meglio.
oggi vado in biblioteca a prendere il saggio di Svevo "l'uomo e la teoria di Darwin" e vorrei che mi aiutaste a comprendere questo saggio. quali sono i temi fondamentali? il pensiero di Svevo? un riassunto di quello che parla questo saggio?
grazie mille
Luigi
Risposte
Chiudo il topic perchè risale a 5anni fa, l'utente avrà gia risolto.
Ciao Laura!
Ciao Laura!
domanda: con chi si accoppia il primo individuo della specie mutata?
PRIMA spiegazione usando la LOGICA:
1- se esistono differenti specie NON geneticamente compatibili tra loro
2- se le differenti specie derivano da processi di mutazione
3- ne deriva per LOGICA che DEVE ESISTERE un PRIMO INDIVIDUO della NUOVA SPECIE..
come dire se B deriva da A ci sara un momento in cui una delle infinite mutazioni progressive di A --> che possiamo chiamare A1 A2 A3 ...... A100 eccc... diventa B (cioè diventa NON geneticamente compatibile con le precedenti mutazioni di A)
in realta non ha importanza se B è gia la specie definitiva cio che ci interessa ora è capire cosa succede quando nasce il primo individuo non geneticamente compatibile con la specie da cui parte la mutazione dal momento che sappiamo con CERTEZZA che cio DEVE prima o poi accadere...
SECONDA spiegazione MATEMATICA usando gli INSIEMI:
spiegazione:
fonte scientifica: qualsiasi testo di matematica delle scuole elementari che parli di INSIEMI anche in forma MOLTO SEMPLIFICATA.
definizione di B:
B= INSIEME di TUTTI gli individui mutati dalla specie A e NON piu geneticamente compatibili con essa.
composizione di B --> dove b(n) sono i singoli INDIVIDUI che compongono l'insieme:
B = b1+b2+b3+.......b(n)..
b1 = il PRIMO individuo MUTATO
dimostrazione INVERSA di verifica del risultato:
se il primo individuo mutato NON ESISTE vediamo cosa succede al nostro INSIEME:
se togliamo b1 -> b2 diventa il nuovo b1
quando (n) = 1
si ottiene il seguente risultato:
B = INSIEME VUOTO = la specie B non ESISTE
da cio si desume che se la teoria di Darwin sostiene che NON esiste il primo individuo della specie mutata non puo nemmeno esistere la TEORIA STESSA...
dal momento che la MATEMATICA è una scienza ESATTA i casi possibili sono solo 2:
1- ESISTE il PRIMO individuo MUTATO
2- NON ESISTE la teoria della EVOLUZIONE
****************************************************************
Di seguito spiego perche la teoria di Darwin è una BAGGIANATA e invito CHIUNQUE a confutare quanto scrivo in merito...
queste CRETINATE devono FINIRE...
perche mai GOULD avrebbe sviluppato la nuova "fantastica" teoria degli Equilibri punteggiati? che recita cosi:
"Essa consiste, sostanzialmente, nell’interpretare le testimonianze fossili in modo da dimostrare che le varie specie siano esistite per LUNGHI periodi SENZA variazioni significative (fase di equilibrio).
Quando un piccolo gruppo di individui si separava dal resto dei suoi simili e si trasferiva in un nuovo ambiente, avveniva RAPIDAMENTE il cambiamento in senso evoluzionistico (fase di puntualizzazione)."
(forse perche ammise l’infondatezza dell’evoluzione graduale postulata da Darwin, che definì “frutto dei pregiudizi politici e culturali del diciannovesimo secolo”?)
Eldredge, evoluzionista e collaboratore di Gould, affermò che era diventato “abbondantemente chiaro” che le testimonianze fossili non avrebbero potuto confermare la predizione di Darwin, e che dimostravano semplicemente che questa predizione era errata..... .
dunque proviamo a ragionare:
ora noi sappiamo che nell'era PALEOZOICA le forme di vita erano per lo piu esseri unicellulari durata circa 300 milioni di anni
poi arriva il MESOZOICO e vi è la grande diversificazione di specie (durata 180 milioni di anni)
si legge da viki:
Il precedente periodo Permiano era terminato con la drammatica estinzione di massa del Permiano-Triassico, la più devastante tra tutte le estinzioni di massa, che aveva portato alla scomparsa di intere o gran parte delle famiglie di ammoniti, coralli, brachiopodi, molluschi, echinodermi, pesci, insetti, tetrapodi e molti altri invertebrati. All'inizio del Triassico inferiore il nostro pianeta era quasi PRIVO di VITA, caldo, arido e semidesertico. Gli ecosistemi impiegarono circa 30 milioni di anni per riprendersi completamente, dando origine a nuove tipologie di specie viventi.
Tra gli invertebrati marini, le forme di vita più comuni all'inizio del Triassico inferiore erano costituite da bivalvi, gasteropodi, ammoniti, echinoidi e alcune specie di brachiopodi. Tra le poche specie presenti sulla terra predominavano i piccoli sinapsidi erbivori del genere Lystrosaurus.
Data l'ostilità dell'ambiente e la scomparsa della maggior parte delle specie precedenti, la BIODIVERSITA era alquanto RIDOTTA e tale rimase per tutta questa epoca.
bene poi si passa al GIURASSICO (sempre era mesozoica)
si legge da viki:
Il Giurassico inferiore fu periodo di tempo importante per lo sviluppo dei rettili marini. Nell'Hettangiano i rettili già comparsi durante il Retico, come ichthyosauria e plesiosauri, si svilupparono ulteriormente e inoltre comparvero nuove specie come il Temnodontosaurus, Eurycleidus, Macroplata e Rhomaleosaurus. Erano tutti plesiosauri con collo di lunghezza media e testa larga.
Nel Toarciano, l'ultimo stadio di questa epoca, fecero la loro comparsa i thalattosuchia (i coccodrilli marini), nuove specie di ichtyosauri come Stenopterygius, Eurhinosaurus e il primitivo Suevoleviathano, e plesiosauri come elasmosauri (dal collo lungo), Microcleidus, Occitanosaurus, e il pliosauro Hauffiosaurus.
Sulla terraferma fecero la loro comparsa nuovi tipi di dinosauri, heterodontosauridi, scelidosauri, stegosauri e tetanurae, che si aggiunsero ai podokesauri, prosauropodi e sauropodi che provenivano dal Triassico. Erano presenti anche piccoli coccodrilli carnivori come sphenosuchidi e protosuchi.
Nella parte bassa della vegetazione si muovevano i primi mammiferi assieme ai tritylodonti, rettili simili ai mammiferi, gli sphenodonti simili a lucertole e i primi Lissamphibia.
Nell'aria nuovi tipi di pterosauri rimpiazzarono quelli scomparsi alla fine del Triassico.
quindi in sostanza gran parte delle specie animali e vegetali tutt'oggi esistenti hanno le loro origini in questa era... (il giurassico è unanimemente riconosciuto come l'era in cui vi fu una ESPLOSIONE IMPROVVISA DI SPECIE)
leggiamo cosa dice darwin nella sua teoria:
"devono essere esistite innumerevoli forme di transizione...., perché non le
troviamo in grandissime quantità? … perché non ne sono piene tutte gli strati e le formazioni geologiche?........"
be darwin era in ERRORE ma in buonafede cioe non era SCEMO.... e giustamente si è posto il problema....... semmai lo scemo è Gould che invece di rendersi conto che "qualcosa non quadrava" ha cercato di arrampicarsi sugli specchi provando a "metterci una pezza" ma direi in modo RIDICOLO: perche mai dovrebbero esistere fase di equilibrio e di puntualizzazione????
cioe se la regola è la selezione naturale e la natura genera casualmente modifiche non si capisce perche queste modifiche non le debba generare di continuo....
come tra l'altro affermano "illustri scienziati genetisti"--> ".... Si sa che le coppie di basi - i "mattoncini" del DNA - mutano con relativa regolarità. Nei primati, ad esempio, ciascuna coppia di basi ogni anno ha una probabilità su un miliardo di mutare......"
e allora la puntualizzazione??????
poi sorgono almeno 2 domande:
1-dal momento che il "bambino" non è autosufficiente fino almeno a 3 anni e lo è molto poco almeno fino a 6 e non raggiunge l'eta utile per la riproduzione prima dei 13/14 anni perche mai la "selezione naturale" dovrebbe averlo premiato rispetto alle ben piu vispe e "autosufficienti" scimmiette?
2-dal momento che differenti specie non sono geneticamente compatibili per la riproduzione il primo "bambino" raggiunta l'eta adulta con chi si è accoppiato? (e la stessa domanda vale ovviamente anche per tutte le altre specie esistenti sul pianeta)
La matematica ha insegnato che esiste un processo LOGICO dal quale non si puo prescindere...
per cui:
1- se esistono differenti specie
2- se le differenti specie derivano da processi di mutazione
3- ne deriva per LOGICA MATEMATICA che DEVE ESISTERE un PRIMO INDIVIDUO della NUOVA SPECIE..
come dire se B deriva da A ci sara un momento in cui una delle infinite mutazioni progressive di A --> che possiamo chiamare A1 A2 A3 ...... A100 eccc... diventa B (cioè diventa NON geneticamente compatibile con le precedenti mutazioni di A)
in realta non ha importanza se B è gia la specie definitiva cio che ci interessa ora è capire cosa succede quando nasce il primo individuo non geneticamente compatibile con la specie da cui parte la mutazione dal momento che sappiamo con CERTEZZA che cio DEVE prima o poi accadere...
dal momento che ad oggi NON ESISTONO risposte genetiche CERTE e DIMOSTRATE che possano spiegare questo processo e dal momento che la SCIENZA è = LOGICA e VERIFICA SPERIMENTALE non FILOSOFIA dobbiamo affidarci alla pura LOGICA MATEMATICA per avere una spiegazione, ed esiste solo una risposta possibile cosi articolata:
1- devono essere mutati CONTEMPORANEAMENTE almeno 2 individui un maschio e una femmina
2- questa mutazione deve essere stata perfettamente compatibile per non dire IDENTICA su entrambi i soggetti
3- i due individui si devono essere incontrati quindi devono essere MUTATI in zone limitrofe
4- devono essersi SCELTI per l'accoppiamento tra tanti altri individui NON compatibili
5- la loro prole deve essere stata abbastanza numerosa da garantire la prosecuzione del processo...
volendo si potrebbe anche CALCOLARE la probabilita matematica di un simile evento ma credo che possa bastare il BUON SENSO per capire che "qualcosa non quadra"
dal momento che molti evoluzionisti sostengono che non è MAI esistito il PRIMO individuo MUTATO la domanda si puo riformulare cosi:
1- se la specie B non si è formata dalla mutazione di un certo numero di individui della specie A, come si è formata la specie B?
2- se la specie B al contrario si è formata dalla mutazione di individui della specie A allora come si puo sostenere che non è MAI esistito il PRIMO individuo MUTATO?
ma andiamo avanti....
per quanto riguarda le cosiddette prove di trasformazione faccio notare che NESSUNA e sottolineo NESSUNA è una trasformazione che puo dare indicazioni CHIARE sulla specie che dovrebbe diventare anche perche come sostiene GOUL questa dovrebbe essere come dice lui avvenuta "RAPIDAMENTE" quindi i fossili dovrebbero essere molto simili alla specie DEFINITIVA o perlomeno tali da non lasciare ALCUN DUBBIO IN MERITO.
ma non basta perche comunque i fossili del giurassico spacciati per trasformazioni (vista la enorme esplosione di specie avvenuta in questa era) dovrebbero essere decine di MILIONI.. (considerando anche il fatto che secondo la selezione naturale le trasformazioni che vanno a buon fine sono una percentuale minima rispetto ai "tentativi".... anche in considerazione della ENORME quantita di variabili attive nella genetica)
poi vi cito ad esempio UNA tra le TANTE stranezze:
ora dal momento che noi "sappiamo" (in realta la datazione al carbonio dei fossili in quanto "minerali" è assai discutibile e altrettanto lo è la datazione per stratificazione geologica per motivi che se volete vi spiego) che la linea evolutiva che ha poi portato al gorilla si è separata da quella dell'antenato comune circa 10 milioni di anni fa, be verrebbe da chiedersi come mai in 10 milioni di anni siano rimasti GORILLA.... oppure qualcuno mi dica quale specie attualmente vivente (o estinta) ha avuto come antenato il GORILLA ...... e immagino che dopo tutti questi anni (10 MILIONI) dovremmo aspettarci da un giorno all'altro che compaia un nuovo HOMO SAPIENS dal momento che -------> "La sequenza del genoma umano è identica forse al 98 per cento a quella del gorilla", spiega Chris Tyler-Smith, un altro genetista del Wellcome Trust. "In altre parole, gran parte dei nostri geni sono molto simili o addirittura identici ai corrispondenti geni dei gorilla"
tutto questo senza considerare la questione primaria e cioe che a tutt'oggi NESSUNO e ribadisco NESSUNO è mai riuscito a riprodurre la vita da materiale inorganico neppure con sofisticati mezzi di laboratorio.
a questo proposito la BIOLOGIA afferma un principio molto semplice:
fino a prova contraria ---> SOLO LA VITA PUO GENERARE VITA
leggiamo un po cosa dice viki in proposito:
............."Nonostante ciò, la ricostruzione della storia della vita presenta ancora molti interrogativi, concernenti soprattutto la successione degli eventi. I progressi in questo campo di ricerca sono ostacolati dalla CARENZA DI REPERTI FOSSILI e dalla difficoltà di RIPRODURRE questi processi in laboratorio".
quindi pare che NON CI SIA ALCUNA PROVA DIMOSTRATA che tale processo sia POSSIBILE.
ma leggiamo cosa dice un premio nobel a proposito della abiogenesi e sulle leggi della termodinamica:
Ilya Prigogine, Nobel per la fisica per il suo lavoro sulla termodinamica, ha affermato che "...la probabilità che a temperature ordinarie un numero macroscopico di molecole si sia assemblato per dare vita alle strutture estremamente ordinate e alle funzioni coordinate che caratterizzano gli organismi viventi è praticamente nulla".
La PRIMA legge della termodinamica stabilisce che massa ed energia non possono essere create o distrutte. Massa ed energia possono mutare, l'una può essere convertita nell'altra, ma la quantità totale di massa ed energia rimane costante. Non è quindi possibile che l'universo, e con esso la vita, siano "apparsi" per CASO.
In base alla SECONDA legge della termodinamica è possibile affermare che esiste una naturale tendenza in tutti i sistemi osservati lasciati a se stessi, a dissipare energia e organizzazione, e a passare dunque dall'ordine al disordine.
Anziché tendere verso il grado di organizzazione e complessità della terra, degli astri, e di ogni forma di vita conosciuta, ogni cosa tende dunque verso un graduale disordine.
L'incremento di informazione e di organizzazione postulati dagli evoluzionisti, in quanto indispensabili alla nascita della prima forma di vita e alla sua evoluzione da microrganismo verso forme di vita sempre più organizzate, è una palese VIOLAZIONE di questa legge.
e non solo..... restano sempre i paradossi di Koonin:
paradosso 1:
Per ottenere la minima complessità necessaria all’avvio dell’evoluzione biologica, si richiede la PREESISTENZA di un meccanismo biochimico già NOTEVOLMENTE EVOLUTO.
paradosso 2:
riguarda la possibilità di pervenire al sistema di traduzione/replica mediante la selezione darwiniana: fino a che il complesso biochimico che effettua la traduzione dal DNA o RNA alle proteine non produce molecole funzionali, non esiste alcun vantaggio evolutivo che ne favorisca la selezione.
Provo a fare un paragone: facciamo finta che quella che segue sia la “parola” minima necessaria per far partire l’evoluzione: “NELMEZZODELCAMMINDINOSTRAVITAMIRITROVAIPERUNASELVAOSCURA”. Diciamo che dobbiamo ottenere il nostro obiettivo lanciando moltissime volte un dado a 21 facce, su ognuna delle quali è impressa una lettera dell’alfabeto. Bene, Koonin afferma in pratica che non ci potremo ritenere soddisfatti fino a che non otterremo esattamente la sequenza giusta, perché qualunque differenza – anche di un solo carattere – renderebbe la frase incomprensibile.
Alla fine dei calcoli Koonin stabilisce che sarebbe praticamente certa – da qualche parte e in qualche epoca dell’Universo – la comparsa di una catena di RNA con n =102. È come dire che sarebbe "relativamente facile" – avendo a disposizione miliardi di anni e miliardi di pianeti su cui lanciare i dadi – concatenare per caso la “parola”: NELMEZZODELCAMMINDINOSTRAVITAMIRIT”.
Purtroppo, il sistema minimo non potrebbe essere costituito da meno di 1800 nucleotidi. Il guaio è che, in tal caso, sarebbe richiesta una quantità di risorse probabilistiche ben 10 elevato alla 1018-sima volte superiore a quella disponibile (faccio notare che solo per leggere questo numero dobbiamo ripetere 113 volte la parola “miliardi”)! Avendo a disposizione un solo Universo, non avrei difficoltà a definire questa eventualità decisamente IMPOSSIBILE.
un matematico si mise a fare i calcoli e questa fu la sua sentenza:
"posto per pura ipotesi che sia biologicamente possibile, la probabilita che una cellula vivente sia stata generata per caso da materia inorganica è paragonabile alla probabilita della produzione di un boeing 747 a causa di una bufera che colpisca un deposito di ferri vecchi"
FRED HOYLE
Sir Fred Hoyle è stato un matematico, fisico e astronomo britannico
in sostanza la PROBABILITA che semplici aminoacidi (che possiamo paragonare ai materiali sparsi nel magazzino di ferrivecchi) possano combinarsi per costruire una cellula VIVENTE è talmente assurda (ricordiamo 113 volte la parola miliardi) che questo matematico anziche esprimerla in NUMERI ha preferito fare il paragone del boeing 747....
forse perche SPERAVA che con una immagine visiva anche le persone MENO PREPARATE da un punto di vista SCIENTIFICO si sarebbero rese conto che non valeva nemmeno la pena di perderci del tempo su tali INCONCEPIBILI ipotesi...
ma come diceva Albert Einstein:
due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi........
PRIMA spiegazione usando la LOGICA:
1- se esistono differenti specie NON geneticamente compatibili tra loro
2- se le differenti specie derivano da processi di mutazione
3- ne deriva per LOGICA che DEVE ESISTERE un PRIMO INDIVIDUO della NUOVA SPECIE..
come dire se B deriva da A ci sara un momento in cui una delle infinite mutazioni progressive di A --> che possiamo chiamare A1 A2 A3 ...... A100 eccc... diventa B (cioè diventa NON geneticamente compatibile con le precedenti mutazioni di A)
in realta non ha importanza se B è gia la specie definitiva cio che ci interessa ora è capire cosa succede quando nasce il primo individuo non geneticamente compatibile con la specie da cui parte la mutazione dal momento che sappiamo con CERTEZZA che cio DEVE prima o poi accadere...
SECONDA spiegazione MATEMATICA usando gli INSIEMI:
spiegazione:
fonte scientifica: qualsiasi testo di matematica delle scuole elementari che parli di INSIEMI anche in forma MOLTO SEMPLIFICATA.
definizione di B:
B= INSIEME di TUTTI gli individui mutati dalla specie A e NON piu geneticamente compatibili con essa.
composizione di B --> dove b(n) sono i singoli INDIVIDUI che compongono l'insieme:
B = b1+b2+b3+.......b(n)..
b1 = il PRIMO individuo MUTATO
dimostrazione INVERSA di verifica del risultato:
se il primo individuo mutato NON ESISTE vediamo cosa succede al nostro INSIEME:
se togliamo b1 -> b2 diventa il nuovo b1
quando (n) = 1
si ottiene il seguente risultato:
B = INSIEME VUOTO = la specie B non ESISTE
da cio si desume che se la teoria di Darwin sostiene che NON esiste il primo individuo della specie mutata non puo nemmeno esistere la TEORIA STESSA...
dal momento che la MATEMATICA è una scienza ESATTA i casi possibili sono solo 2:
1- ESISTE il PRIMO individuo MUTATO
2- NON ESISTE la teoria della EVOLUZIONE
****************************************************************
Di seguito spiego perche la teoria di Darwin è una BAGGIANATA e invito CHIUNQUE a confutare quanto scrivo in merito...
queste CRETINATE devono FINIRE...
perche mai GOULD avrebbe sviluppato la nuova "fantastica" teoria degli Equilibri punteggiati? che recita cosi:
"Essa consiste, sostanzialmente, nell’interpretare le testimonianze fossili in modo da dimostrare che le varie specie siano esistite per LUNGHI periodi SENZA variazioni significative (fase di equilibrio).
Quando un piccolo gruppo di individui si separava dal resto dei suoi simili e si trasferiva in un nuovo ambiente, avveniva RAPIDAMENTE il cambiamento in senso evoluzionistico (fase di puntualizzazione)."
(forse perche ammise l’infondatezza dell’evoluzione graduale postulata da Darwin, che definì “frutto dei pregiudizi politici e culturali del diciannovesimo secolo”?)
Eldredge, evoluzionista e collaboratore di Gould, affermò che era diventato “abbondantemente chiaro” che le testimonianze fossili non avrebbero potuto confermare la predizione di Darwin, e che dimostravano semplicemente che questa predizione era errata..... .
dunque proviamo a ragionare:
ora noi sappiamo che nell'era PALEOZOICA le forme di vita erano per lo piu esseri unicellulari durata circa 300 milioni di anni
poi arriva il MESOZOICO e vi è la grande diversificazione di specie (durata 180 milioni di anni)
si legge da viki:
Il precedente periodo Permiano era terminato con la drammatica estinzione di massa del Permiano-Triassico, la più devastante tra tutte le estinzioni di massa, che aveva portato alla scomparsa di intere o gran parte delle famiglie di ammoniti, coralli, brachiopodi, molluschi, echinodermi, pesci, insetti, tetrapodi e molti altri invertebrati. All'inizio del Triassico inferiore il nostro pianeta era quasi PRIVO di VITA, caldo, arido e semidesertico. Gli ecosistemi impiegarono circa 30 milioni di anni per riprendersi completamente, dando origine a nuove tipologie di specie viventi.
Tra gli invertebrati marini, le forme di vita più comuni all'inizio del Triassico inferiore erano costituite da bivalvi, gasteropodi, ammoniti, echinoidi e alcune specie di brachiopodi. Tra le poche specie presenti sulla terra predominavano i piccoli sinapsidi erbivori del genere Lystrosaurus.
Data l'ostilità dell'ambiente e la scomparsa della maggior parte delle specie precedenti, la BIODIVERSITA era alquanto RIDOTTA e tale rimase per tutta questa epoca.
bene poi si passa al GIURASSICO (sempre era mesozoica)
si legge da viki:
Il Giurassico inferiore fu periodo di tempo importante per lo sviluppo dei rettili marini. Nell'Hettangiano i rettili già comparsi durante il Retico, come ichthyosauria e plesiosauri, si svilupparono ulteriormente e inoltre comparvero nuove specie come il Temnodontosaurus, Eurycleidus, Macroplata e Rhomaleosaurus. Erano tutti plesiosauri con collo di lunghezza media e testa larga.
Nel Toarciano, l'ultimo stadio di questa epoca, fecero la loro comparsa i thalattosuchia (i coccodrilli marini), nuove specie di ichtyosauri come Stenopterygius, Eurhinosaurus e il primitivo Suevoleviathano, e plesiosauri come elasmosauri (dal collo lungo), Microcleidus, Occitanosaurus, e il pliosauro Hauffiosaurus.
Sulla terraferma fecero la loro comparsa nuovi tipi di dinosauri, heterodontosauridi, scelidosauri, stegosauri e tetanurae, che si aggiunsero ai podokesauri, prosauropodi e sauropodi che provenivano dal Triassico. Erano presenti anche piccoli coccodrilli carnivori come sphenosuchidi e protosuchi.
Nella parte bassa della vegetazione si muovevano i primi mammiferi assieme ai tritylodonti, rettili simili ai mammiferi, gli sphenodonti simili a lucertole e i primi Lissamphibia.
Nell'aria nuovi tipi di pterosauri rimpiazzarono quelli scomparsi alla fine del Triassico.
quindi in sostanza gran parte delle specie animali e vegetali tutt'oggi esistenti hanno le loro origini in questa era... (il giurassico è unanimemente riconosciuto come l'era in cui vi fu una ESPLOSIONE IMPROVVISA DI SPECIE)
leggiamo cosa dice darwin nella sua teoria:
"devono essere esistite innumerevoli forme di transizione...., perché non le
troviamo in grandissime quantità? … perché non ne sono piene tutte gli strati e le formazioni geologiche?........"
be darwin era in ERRORE ma in buonafede cioe non era SCEMO.... e giustamente si è posto il problema....... semmai lo scemo è Gould che invece di rendersi conto che "qualcosa non quadrava" ha cercato di arrampicarsi sugli specchi provando a "metterci una pezza" ma direi in modo RIDICOLO: perche mai dovrebbero esistere fase di equilibrio e di puntualizzazione????
cioe se la regola è la selezione naturale e la natura genera casualmente modifiche non si capisce perche queste modifiche non le debba generare di continuo....
come tra l'altro affermano "illustri scienziati genetisti"--> ".... Si sa che le coppie di basi - i "mattoncini" del DNA - mutano con relativa regolarità. Nei primati, ad esempio, ciascuna coppia di basi ogni anno ha una probabilità su un miliardo di mutare......"
e allora la puntualizzazione??????
poi sorgono almeno 2 domande:
1-dal momento che il "bambino" non è autosufficiente fino almeno a 3 anni e lo è molto poco almeno fino a 6 e non raggiunge l'eta utile per la riproduzione prima dei 13/14 anni perche mai la "selezione naturale" dovrebbe averlo premiato rispetto alle ben piu vispe e "autosufficienti" scimmiette?
2-dal momento che differenti specie non sono geneticamente compatibili per la riproduzione il primo "bambino" raggiunta l'eta adulta con chi si è accoppiato? (e la stessa domanda vale ovviamente anche per tutte le altre specie esistenti sul pianeta)
La matematica ha insegnato che esiste un processo LOGICO dal quale non si puo prescindere...
per cui:
1- se esistono differenti specie
2- se le differenti specie derivano da processi di mutazione
3- ne deriva per LOGICA MATEMATICA che DEVE ESISTERE un PRIMO INDIVIDUO della NUOVA SPECIE..
come dire se B deriva da A ci sara un momento in cui una delle infinite mutazioni progressive di A --> che possiamo chiamare A1 A2 A3 ...... A100 eccc... diventa B (cioè diventa NON geneticamente compatibile con le precedenti mutazioni di A)
in realta non ha importanza se B è gia la specie definitiva cio che ci interessa ora è capire cosa succede quando nasce il primo individuo non geneticamente compatibile con la specie da cui parte la mutazione dal momento che sappiamo con CERTEZZA che cio DEVE prima o poi accadere...
dal momento che ad oggi NON ESISTONO risposte genetiche CERTE e DIMOSTRATE che possano spiegare questo processo e dal momento che la SCIENZA è = LOGICA e VERIFICA SPERIMENTALE non FILOSOFIA dobbiamo affidarci alla pura LOGICA MATEMATICA per avere una spiegazione, ed esiste solo una risposta possibile cosi articolata:
1- devono essere mutati CONTEMPORANEAMENTE almeno 2 individui un maschio e una femmina
2- questa mutazione deve essere stata perfettamente compatibile per non dire IDENTICA su entrambi i soggetti
3- i due individui si devono essere incontrati quindi devono essere MUTATI in zone limitrofe
4- devono essersi SCELTI per l'accoppiamento tra tanti altri individui NON compatibili
5- la loro prole deve essere stata abbastanza numerosa da garantire la prosecuzione del processo...
volendo si potrebbe anche CALCOLARE la probabilita matematica di un simile evento ma credo che possa bastare il BUON SENSO per capire che "qualcosa non quadra"
dal momento che molti evoluzionisti sostengono che non è MAI esistito il PRIMO individuo MUTATO la domanda si puo riformulare cosi:
1- se la specie B non si è formata dalla mutazione di un certo numero di individui della specie A, come si è formata la specie B?
2- se la specie B al contrario si è formata dalla mutazione di individui della specie A allora come si puo sostenere che non è MAI esistito il PRIMO individuo MUTATO?
ma andiamo avanti....
per quanto riguarda le cosiddette prove di trasformazione faccio notare che NESSUNA e sottolineo NESSUNA è una trasformazione che puo dare indicazioni CHIARE sulla specie che dovrebbe diventare anche perche come sostiene GOUL questa dovrebbe essere come dice lui avvenuta "RAPIDAMENTE" quindi i fossili dovrebbero essere molto simili alla specie DEFINITIVA o perlomeno tali da non lasciare ALCUN DUBBIO IN MERITO.
ma non basta perche comunque i fossili del giurassico spacciati per trasformazioni (vista la enorme esplosione di specie avvenuta in questa era) dovrebbero essere decine di MILIONI.. (considerando anche il fatto che secondo la selezione naturale le trasformazioni che vanno a buon fine sono una percentuale minima rispetto ai "tentativi".... anche in considerazione della ENORME quantita di variabili attive nella genetica)
poi vi cito ad esempio UNA tra le TANTE stranezze:
ora dal momento che noi "sappiamo" (in realta la datazione al carbonio dei fossili in quanto "minerali" è assai discutibile e altrettanto lo è la datazione per stratificazione geologica per motivi che se volete vi spiego) che la linea evolutiva che ha poi portato al gorilla si è separata da quella dell'antenato comune circa 10 milioni di anni fa, be verrebbe da chiedersi come mai in 10 milioni di anni siano rimasti GORILLA.... oppure qualcuno mi dica quale specie attualmente vivente (o estinta) ha avuto come antenato il GORILLA ...... e immagino che dopo tutti questi anni (10 MILIONI) dovremmo aspettarci da un giorno all'altro che compaia un nuovo HOMO SAPIENS dal momento che -------> "La sequenza del genoma umano è identica forse al 98 per cento a quella del gorilla", spiega Chris Tyler-Smith, un altro genetista del Wellcome Trust. "In altre parole, gran parte dei nostri geni sono molto simili o addirittura identici ai corrispondenti geni dei gorilla"
tutto questo senza considerare la questione primaria e cioe che a tutt'oggi NESSUNO e ribadisco NESSUNO è mai riuscito a riprodurre la vita da materiale inorganico neppure con sofisticati mezzi di laboratorio.
a questo proposito la BIOLOGIA afferma un principio molto semplice:
fino a prova contraria ---> SOLO LA VITA PUO GENERARE VITA
leggiamo un po cosa dice viki in proposito:
............."Nonostante ciò, la ricostruzione della storia della vita presenta ancora molti interrogativi, concernenti soprattutto la successione degli eventi. I progressi in questo campo di ricerca sono ostacolati dalla CARENZA DI REPERTI FOSSILI e dalla difficoltà di RIPRODURRE questi processi in laboratorio".
quindi pare che NON CI SIA ALCUNA PROVA DIMOSTRATA che tale processo sia POSSIBILE.
ma leggiamo cosa dice un premio nobel a proposito della abiogenesi e sulle leggi della termodinamica:
Ilya Prigogine, Nobel per la fisica per il suo lavoro sulla termodinamica, ha affermato che "...la probabilità che a temperature ordinarie un numero macroscopico di molecole si sia assemblato per dare vita alle strutture estremamente ordinate e alle funzioni coordinate che caratterizzano gli organismi viventi è praticamente nulla".
La PRIMA legge della termodinamica stabilisce che massa ed energia non possono essere create o distrutte. Massa ed energia possono mutare, l'una può essere convertita nell'altra, ma la quantità totale di massa ed energia rimane costante. Non è quindi possibile che l'universo, e con esso la vita, siano "apparsi" per CASO.
In base alla SECONDA legge della termodinamica è possibile affermare che esiste una naturale tendenza in tutti i sistemi osservati lasciati a se stessi, a dissipare energia e organizzazione, e a passare dunque dall'ordine al disordine.
Anziché tendere verso il grado di organizzazione e complessità della terra, degli astri, e di ogni forma di vita conosciuta, ogni cosa tende dunque verso un graduale disordine.
L'incremento di informazione e di organizzazione postulati dagli evoluzionisti, in quanto indispensabili alla nascita della prima forma di vita e alla sua evoluzione da microrganismo verso forme di vita sempre più organizzate, è una palese VIOLAZIONE di questa legge.
e non solo..... restano sempre i paradossi di Koonin:
paradosso 1:
Per ottenere la minima complessità necessaria all’avvio dell’evoluzione biologica, si richiede la PREESISTENZA di un meccanismo biochimico già NOTEVOLMENTE EVOLUTO.
paradosso 2:
riguarda la possibilità di pervenire al sistema di traduzione/replica mediante la selezione darwiniana: fino a che il complesso biochimico che effettua la traduzione dal DNA o RNA alle proteine non produce molecole funzionali, non esiste alcun vantaggio evolutivo che ne favorisca la selezione.
Provo a fare un paragone: facciamo finta che quella che segue sia la “parola” minima necessaria per far partire l’evoluzione: “NELMEZZODELCAMMINDINOSTRAVITAMIRITROVAIPERUNASELVAOSCURA”. Diciamo che dobbiamo ottenere il nostro obiettivo lanciando moltissime volte un dado a 21 facce, su ognuna delle quali è impressa una lettera dell’alfabeto. Bene, Koonin afferma in pratica che non ci potremo ritenere soddisfatti fino a che non otterremo esattamente la sequenza giusta, perché qualunque differenza – anche di un solo carattere – renderebbe la frase incomprensibile.
Alla fine dei calcoli Koonin stabilisce che sarebbe praticamente certa – da qualche parte e in qualche epoca dell’Universo – la comparsa di una catena di RNA con n =102. È come dire che sarebbe "relativamente facile" – avendo a disposizione miliardi di anni e miliardi di pianeti su cui lanciare i dadi – concatenare per caso la “parola”: NELMEZZODELCAMMINDINOSTRAVITAMIRIT”.
Purtroppo, il sistema minimo non potrebbe essere costituito da meno di 1800 nucleotidi. Il guaio è che, in tal caso, sarebbe richiesta una quantità di risorse probabilistiche ben 10 elevato alla 1018-sima volte superiore a quella disponibile (faccio notare che solo per leggere questo numero dobbiamo ripetere 113 volte la parola “miliardi”)! Avendo a disposizione un solo Universo, non avrei difficoltà a definire questa eventualità decisamente IMPOSSIBILE.
un matematico si mise a fare i calcoli e questa fu la sua sentenza:
"posto per pura ipotesi che sia biologicamente possibile, la probabilita che una cellula vivente sia stata generata per caso da materia inorganica è paragonabile alla probabilita della produzione di un boeing 747 a causa di una bufera che colpisca un deposito di ferri vecchi"
FRED HOYLE
Sir Fred Hoyle è stato un matematico, fisico e astronomo britannico
in sostanza la PROBABILITA che semplici aminoacidi (che possiamo paragonare ai materiali sparsi nel magazzino di ferrivecchi) possano combinarsi per costruire una cellula VIVENTE è talmente assurda (ricordiamo 113 volte la parola miliardi) che questo matematico anziche esprimerla in NUMERI ha preferito fare il paragone del boeing 747....
forse perche SPERAVA che con una immagine visiva anche le persone MENO PREPARATE da un punto di vista SCIENTIFICO si sarebbero rese conto che non valeva nemmeno la pena di perderci del tempo su tali INCONCEPIBILI ipotesi...
ma come diceva Albert Einstein:
due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi........
l'ho letto a grandi linee ma mi sembra che sia giusto e fatto bene solo nella prima riga manca un "un'" = un'interpretazione
l'8 ho l'orale...
edit: ho ri-elaborato il primo saggio "l'uomo e la teoria darwiniana", mi dite se va bene o no?
Riguardo al Frammento:
Questo saggio di Svevo è una sua riflessione e interpretazione della teoria sviluppata e ideata da Darwin. Nel testo Svevo accenna le teoria della selezione naturale e le interpreta considerando l'arresto dello sviluppo di una specie come lo sviluppo di qualità inferiori. Secondo Svevo un animale che è più capace di altri ad evolversi è l'animale che è da una parte costantemente in lotta con altri animali e che dall'altra parte ha conservato l'abilità di evolversi secondo le esigenze di un particolare ambiente. Svevo ritiene che lo sviluppo di un determinato organo sia l'arresto dello sviluppo di quell'organismo perché la specializzazione di tale organo impedisce l'organismo di evolversi in altre direzioni e lo blocca in una forma fissa.
Svevo rivendica la dignità dell'uomo “in abbozzo” perché considera l'abbozzo una persona che è ancora capace di migliorarsi rispetto all'uomo già sviluppato. Con questo pensiero viene in mente l'inetto, l'uomo a cui gli è stato negato dalla Natura lo sviluppo degli organi per adattarsi alla società ma in compenso può sviluppare la vera crescita dell'uomo, cioè la coscienza. Mentre l'uomo già sviluppato non può più svilupparsi perché è già sviluppato ed inserito adeguatamente nella società.
Riguardo al Saggio:
Secondo Svevo esistono due tipi di difficoltà nel progresso umano: la difficoltà di scoprire e la difficoltà di sapere quello che si ha scoperto. Svevo scrive questo saggio perché ritiene di aver scoperto qualcosa ma non ne è sicuro quindi decide di scrivere questo manoscritto per illustrare il suo pensiero.
Svevo segue la conferenza tenuta a Berlino nel 1907 tra Wosmann (un cattolico) e vari scienziati tedeschi. Wasmann è riuscito a dare un grosso contributo alla teoria darwiniana grazie agli studi sui parassiti. Lui ritiene di essere un darwiniano solamente se si resta nel campo dell'evoluzione della specie e non nell'evoluzione da specie a specie. Il principale oppositore nominato da Svevo, Haeckel, era uno scienziato tedesco che sosteneva la teoria di Darwin e pone l'accento sugli influssi ambientali. Wasmann riteneva che l'uomo non poteva derivare da una specie inferiore. Svevo rimase fedele alla teoria darwiniana sostenendo che l'uomo deriva da una forma inferiore seguendo le leggi che regolano l'evoluzione di altre specie.
edit: ho ri-elaborato il primo saggio "l'uomo e la teoria darwiniana", mi dite se va bene o no?
Riguardo al Frammento:
Questo saggio di Svevo è una sua riflessione e interpretazione della teoria sviluppata e ideata da Darwin. Nel testo Svevo accenna le teoria della selezione naturale e le interpreta considerando l'arresto dello sviluppo di una specie come lo sviluppo di qualità inferiori. Secondo Svevo un animale che è più capace di altri ad evolversi è l'animale che è da una parte costantemente in lotta con altri animali e che dall'altra parte ha conservato l'abilità di evolversi secondo le esigenze di un particolare ambiente. Svevo ritiene che lo sviluppo di un determinato organo sia l'arresto dello sviluppo di quell'organismo perché la specializzazione di tale organo impedisce l'organismo di evolversi in altre direzioni e lo blocca in una forma fissa.
Svevo rivendica la dignità dell'uomo “in abbozzo” perché considera l'abbozzo una persona che è ancora capace di migliorarsi rispetto all'uomo già sviluppato. Con questo pensiero viene in mente l'inetto, l'uomo a cui gli è stato negato dalla Natura lo sviluppo degli organi per adattarsi alla società ma in compenso può sviluppare la vera crescita dell'uomo, cioè la coscienza. Mentre l'uomo già sviluppato non può più svilupparsi perché è già sviluppato ed inserito adeguatamente nella società.
Riguardo al Saggio:
Secondo Svevo esistono due tipi di difficoltà nel progresso umano: la difficoltà di scoprire e la difficoltà di sapere quello che si ha scoperto. Svevo scrive questo saggio perché ritiene di aver scoperto qualcosa ma non ne è sicuro quindi decide di scrivere questo manoscritto per illustrare il suo pensiero.
Svevo segue la conferenza tenuta a Berlino nel 1907 tra Wosmann (un cattolico) e vari scienziati tedeschi. Wasmann è riuscito a dare un grosso contributo alla teoria darwiniana grazie agli studi sui parassiti. Lui ritiene di essere un darwiniano solamente se si resta nel campo dell'evoluzione della specie e non nell'evoluzione da specie a specie. Il principale oppositore nominato da Svevo, Haeckel, era uno scienziato tedesco che sosteneva la teoria di Darwin e pone l'accento sugli influssi ambientali. Wasmann riteneva che l'uomo non poteva derivare da una specie inferiore. Svevo rimase fedele alla teoria darwiniana sostenendo che l'uomo deriva da una forma inferiore seguendo le leggi che regolano l'evoluzione di altre specie.
luigi qnd ce l'hai l'orale ??
ti suggerisco di leggere "quando i cavalli avevano le dita " (teoria degli equlibri punteggiati) come terzo momento
ho anche altre coserelline in mente ma ci va un filinno di tempo ...
ti suggerisco di leggere "quando i cavalli avevano le dita " (teoria degli equlibri punteggiati) come terzo momento
ho anche altre coserelline in mente ma ci va un filinno di tempo ...
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