NEOREALISMO

xxdany
SALVE RAGAZZI...SONO NEL PANICO PIU TOTALE PERKE MANKANO POKI GIORNI ALLA I PROVA E NN HO ANCORA COMPLETATO LA MIA TESINA...VI PREGO AIUTATEMI!!!
PORTO IL NEOREALISMO, quindi:
ITALIANO: NEOREALISMO TRA CINEMA (DE SICA,VISCONTI) E LETTERATURA (CALVINO-MORAVIA)
STORIA: II DOPOGUERRA E LA RESISTENZA
FILOSOFIA: L'ESISTENZIALISMO DI SARTRE
STORIA DELL'ARTE: GUTTUSO

MI MANCANO DA COLLEGARE INGLESE, GEOGRAFIA ASTRONOMICA E LATINO LETTERATURA!!!!

ATTENDO VOSTRI CONSIGLI!!!!
GRAZIE...

Risposte
marco s
questo è quello che ho trovato: Dunque il NeoRealismo è un movimento sviluppatosi tra la fine degli anni trenta ed il 1950 espressosi nella narrativa e nel cinema; per capire appieno questa corrente occorre sviluppare alcuni concetti quindi di questo periodo.
In primo luogo vi fu la crisi del Decadentismo dovuta essenzialmente al ritorno alla realtà in modo realistico, infatti i decadentisti non hanno fiducia nella ragione, hanno cioè quell'ansia d'evadere dalla realtà isolandosi dalla società, divenendo così individualisti, tali concetti saranno abbandonati con la nuova corrente neorealistica.
La fine della seconda guerra mondiale e la conseguente lotta antifascista sono gli eventi storici caratteristici di tale periodo, mai come adesso la realtà socio-politica è molto determinante per la nuova poetica, adesso infatti gli intellettuali hanno il bisogno di un impegno concreto nella realtà politica e sociale del paese; in un primo momento con l'antifascismo, ed in seguito i moti di rivolta popolare creano in diversi scrittori l'esigenza di considerare la letteratura come uno strumento del proprio impegno.
Qui emergono i giudizi sull'Ermetismo e il Decadentismo, sentendo viva la riluttanza all'evasione in altre dimensioni(astratte, fantastiche, metafisiche), rinfacciano all'Ermetismo la propria astensione dal confronto politico-culturale col fascismo (occorre ricordarsi che gran parte degli ermetici si era astenuta anche dal partecipare alla Resistenza), che ora deve finalmente essere combattuto ed allontanato. Gli stessi ermetici imboccheranno strade diverse, accogliendo in parte le istanze di una poesia civilmente impegnata: è il caso di Salvatore Quasimodo. Tale necessità di impegno concreto nella vita reale, da il via a romanzi ispirati alla Resistenza e ad importanti dibattiti che hanno per tema il ruolo e i doveri degli intellettuali nella società. Molto rilevante è anche la posizione presa dalle varie riviste, tra cui "Il Politecnico" di Elio Vittorini. Ora la conoscenza del pensiero di Gramsci, che influenza notevolmente l'elaborazione letteraria di questo periodo, tramite la propria riflessione sul ruolo degli intellettuali nella storia italiana; la proposta gramsciana fu di una letteratura nazional-popolare ove la tradizionale separazione tra il ceto intellettuale e il popolo tenda ad annullarsi. La poetica di questa corrente dal un punto di vista tecnico e formale, è assai povera e priva di innovazioni; ora viene messo in gioco anche la sopravvivenza stessa dell'autonomia della letteratura, che era stato tra i più significativi apporti della stagione del Decadentismo. Col Neorealismo e le proprie tensioni ed aspirazioni, la poetica e la pratica risentono anche pesantemente di influenze ideologico-politico, che nella produzione deteriore del movimento finisce con lo sfociare nel fenomeno del "populismo", cioè nella tendenza a idealizzare il mondo popolare come detentore dei valori positivi.
Tra i principali temi delle opere neorealistiche vi sono la lotta dei partigiani, le rivendicazioni degli operai e la rivolta dei contadini; gli scrittori di maggiore importanza del periodo sono: Cesare Pavese, Italo Calvino, Alberto Moravia, Vasco Pratolini e Beppe Fenoglio.

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