La tesina è il lavoro ma in italiano e Geografia ???

Ginevra88
Il tema principale della tesina è il Lavoro.Sono riuscita a collegare tutte le materie ma in Italiano nn so proprio come collegarla. La prof ha detto pirandello La follia, ma secondo me nn va bene e non ho trovato niente che si possa collegare. Quest'anno come autore abbiamo fatto Pascoli, D'Annunzio, Ungaretti, Quasimodo, Montale e Pirandello.
Per quanto riguarda geografia l'inghilterra andava bene ma non l'abbiamo fatta quest'anno. Abbiamo studiato l'islam, Marocco, Egitto, Israele, il nord America, Stati Uniti, Asia e Giappone.

Grazie

Risposte
Rob3
geografia potresti fare il triangolo industriale in italia, o l'unione europea e spieghi la facilità di trasferirsi per trovare lavoro senza troppe pratiche burocratiche come accade se ci si trasferisse in USA (spieghi anche UE e USA)

roberta.88
anche io vorrei farla sul lavoro ma non so da dove iniziare puoi aiutarmi a formare una mappa concettuale

Francy1982
dove sei arrivata? cosa ti serve adesso?

sqklaus
io porterei il giappone e il concetto di qualità totale e di kayten

gli stati uniti i l fordismo e la produzione di scala sono argomenti molto usati
altrimenti potresti portare gli stati uniti ma invece che alla struttura del lavoro di prima del 1980 potresti riferirti al libro di rifkin l'era dell'accesso e a quello di Furio colombo "confucio nel computer " e portare la struttura del lavoro nell'economia della conoscenza e dell'esperienza

Aleksej
ti allego un link di un articolo scritto da giovanni pascoli sul lavoro e l'emigrazione
Nella prosa Meditazioni d'un Solitario italiano. Un paese donde si emigra: Il "paesaggio" che il poeta ci presenta non è solo una descrizione esteriore ma uno studio profondo della vita umana; un manifesto politico e sociale sul valore della libertà conquistata tramite il lavoro.

http://www.giornaledibarga.it/index.html?pg=8&id=972

c'è anche una poesia "Lavandare" che parla del lavoro agricolo e dell'umile fatica delle lavandaie.

Anche lo studio è un lavoro, soprattutto quello dello scolaro che per la sua età avrebbe un maggiore bisogno di giochi all'aria aperta e di allegria.
Invece subisce le ansie e i turbamenti dell'impegno scolastico, sofferto spesso per ore tra i libri. http://www.rottanordovest.com/maestri/pascoli_ricordi.htm

Il capo ad ora ad ora egli solleva
dalla catasta dei vocabolari,
come un galletto garrulo che beva,
Povero bimbo! di tra i libri via
appare il bruno capo tuo, scompare;
come di un rondinotto, quando spia
se torna mamma e porta le zanzare.

Francy1982
La prof ti ha detto il perchè della sua scelta?

Ginevra88
no rosso malpelo nn l ho fatto e verga l abbiamo fatto al 4 anno e la prof ha detto che non va bene.
Così mi ha detto di portare pascoli con il decadentismo ma nn riesco a trovare niente che si colleghi al lavoro con pascoli

Francy1982
In italiano hai fatto Rosso Malpelo id Verga (o lo farai?)?

Aleksej
Il campione di società su cui l’opera di Pirandello si esercita è la compagine sociale dell’Italia giolittiana. Una trappola è quella economica, costituita dalla condizione sociale e dal lavoro; per Pirandello non c’è via di uscita e il suo pessimismo è totale. Per lui la società che è “condannabile” e non modificabile, e trova l’unica via di salvezza nella fuga nell’irrazionale: come per l’impiegato Bellica di Il treno ha fischiato, che sogna paesi lontani e solo grazie a questa evasione può sopportare l’oppressione del suo lavoro e della famiglia. Un'altra via di salvezza è la follia, che fa esplodere convenzioni e rituali.

per leggere tutto l'appunto sulla poetica di pirandello ti indico il link:
https://www.skuola.net/letteratura-italiana-800-900/pirandello-poetica.html


geografia= gli stati uniti.
fordismo=Con il termine fordismo si usa indicare una peculiare forma di produzione basata principalmente sull'utilizzo della tecnologia della catena di montaggio (assembly-line in inglese) al fine di incrementare la produttività.Il termine fu coniato attorno al 1916 per descrivere il successo ottenuto nell'industria automobilistica a partire dal 1913 dall'industriale statunitense Henry Ford (1863 - 1947), ispiratosi alle teorie proposte dal connazionale Frederick Taylor (1856 - 1915), fu in seguito adottata in modo considerevole nel settore dell'industria manufatturiera, tanto da rivoluzionare notevolmente l'organizzazione della produzione a livello globale e diventare uno dei pilastri fondamentali dell'economia del XX secolo

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