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eva051197
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I DIRITTI DELLE DONNE

Il cammino verso il riconoscimento dei diritti delle donne è stato particolarmente lungo e difficile, perché per secoli sono state considerate diverse e inferiori all'uomo.
Oggi sia la Costituzione della Repubblica Italiana sia molte leggi affermano la parità fra i sessi, tuttavia nella gran parte del mondo la donna è ancora lontana da godere di una piena parità dei diritti con l'uomo. Nella maggior parte dei paesi la parità tra donna e uomo non è stata ancora completamente raggiunta. I rapporti delle organizzazioni internazionali riportano differenze più o meno marcate a seconda del paese in cui le donne vivono e in tutti gli ambiti (sociale, culturale, economico e politico). Le stesse donne italiane non potevano votare, non potevano abortire né divorziare, e decenni di lotte civili e femministe sono riusciti piano piano a cambiare le cose. Ho individuato alcune delle leggi più importanti e rappresentative:

• Diritto di voto: Il 2 giugno del 1946 le donne partecipano al voto per la prima volta: è per il Referendum istituzionale che chiede ai cittadini italiani di scegliere tra Monarchia o Repubblica. Regolato dall’Arti 48 della costituzione italiana: Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età

• Accesso delle donne alle professioni pubbliche: La legge del 1963 permette alle donne di entrare in Magistratura, nel 1981 le donne sono ammesse nel corpo di polizia, nel 1999 le donne sono ammesse nelle forze armate. Di fatti l’Art. 3 della costituzione italiana dice che: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

• Legge sul divorzio: Il divorzio viene concesso e regolamentato, l’iter giuridico da seguire era di 5 anni (ridotto a 3 dal 1987)


• Riforma del diritto di famiglia: Prima il diritto di famiglia vedeva la moglie sottomessa al marito, il capo famiglia aveva la podestà dei figli e proprietà esclusiva del patrimonio ,ora i coniugi diventano uguali davanti alla legge, il patrimonio di famiglia è condiviso secondo la comunione dei beni. Prima c’era forte discriminazione tra figli nati fuori dal matrimonio e figli legittimi ora i figli nati fuori dal matrimonio hanno li stessi diritti dei figli ‘legittimi’.

• Legge 194 sull’aborto: Prima l’aborto volontario era considerato un reato,sia la donna interessata che chi procurava l’aborto erano punibili con la reclusione; le donne che volevano abortire dovevano farlo clandestinamente rischiando spesso la salute; dal 1978 l’interruzione volontaria di una gravidanza è possibile per motivi personali di salute ecc.. è possibile interrompere la gravidanza entro i primi 90 giorni di vita del feto nelle strutture ospedaliere e a spese dello Stato. Mentre si può abortire entro 5 mesi di vita del feto nel caso in cui la gravidanza comporti rischi per la madre o per il bambino.


• Pari opportunità nel mondo del lavoro: Prima non esistevano normi legali sulla flessibilità dell’orario di lavoro ne sulla di trattamento tra sessi sul luogo del lavoro, inoltre non esistevano incentivi al lavoro femminile soprattutto dopo la maternità; ora grazie alla legge del 2010 le aziende vengono incentivate co degli sgravi fiscali a promuovere orari di lavoro flessibili e si incentiva il ritorno al lavoro della donna. Art. 37 del 2015 della costituzione italiana dice che La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni del lavoro devono consentire l' adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale e adeguata protezione.

• Quote rosa nelle aziende: La legge Golfo-Mosca del 2011 stabilisce che i consigli di amministrazione delle aziende quotate in borsa abbiano almeno un quinto di componenti donne.


• Legge contro la violenza sulle donne: La legge del 2013 prevede l’arresto obbligatorio in caso di maltrattamento o stalking inoltre le pene sono inasprite in caso di violenza in presenza di minori.

Risposte
melody_gio
sposto in maturità!

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