AIUTO INTRODUZIONE TESINAAAA
IL MIO PERCORSO SI INTITOLA LO SGUARDO DELL'ALTRO CI DEFINISCE
LE MATERIE COLLEGATE SONO LE SEGUENTI
FILOSOFIA sartre
SOCIOLOGIA le capacità cognitivo sociali
ITALIANO pirandello
STORIA hitler e mussolini
INGLESE james joyce
DIRITTO il rapporto di lavoro
AVREI BISOGNO D'AIUTO PER L'INTRODUZIONE POTETE AIUTARMI???? GRAZIE
Aggiunto 1 giorni più tardi:
dalla riflessione fatta in classe con il prof di italiano sul libro uno nessuno e centomila di pirandello
in poche parole il giudizio della gente
GRAZIE
LE MATERIE COLLEGATE SONO LE SEGUENTI
FILOSOFIA sartre
SOCIOLOGIA le capacità cognitivo sociali
ITALIANO pirandello
STORIA hitler e mussolini
INGLESE james joyce
DIRITTO il rapporto di lavoro
AVREI BISOGNO D'AIUTO PER L'INTRODUZIONE POTETE AIUTARMI???? GRAZIE
Aggiunto 1 giorni più tardi:
dalla riflessione fatta in classe con il prof di italiano sul libro uno nessuno e centomila di pirandello
in poche parole il giudizio della gente
GRAZIE
Miglior risposta
da che cosa sei partita per arrivare a questo titolo?
Max Weber, padre fondatore della moderna sociologia, afferma che il giudizio degli altri ci condiziona in maniera pesante. Noi ci muoviamo spesso con la mentalità “da gregge” e ciò che è giusto o sbagliato ci viene spesso impartito dai media e dagli altri componenti della nostra società. Fin da fanciulli ci adoperiamo per l’appartenenza ad un gruppo e ci adeguiamo alla moda dei più, per guadagnare la considerazione degli altri. E’ più facile adeguarsi che distinguersi e, comunemente, crediamo che la maggioranza abbia sempre ragione; perché la maggioranza comanda e non teme giudizi. Chi, invece, la pensa in modo diverso è costretto a da dare giustificazioni continue e rischia di restare ai margini. A diventare minoranza ci vuole coraggio; basta riappropriarsi della propria capacità di scelta ed essere consapevoli che si è il protagonista della propria vita, senza deleghe a nessuno. Per essere genuini, spontanei e non avere paura del giudizio degli altri dobbiamo aver lavorato prima ad una nostra trasformazione interiore.
Dice una massima:”non vince sempre chi arriva prima; ma, spesso, chi ha il coraggio di non mollare mai”. Fai secondo quanto insegna il poeta indiano Kabir : “Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange”
Max Weber, padre fondatore della moderna sociologia, afferma che il giudizio degli altri ci condiziona in maniera pesante. Noi ci muoviamo spesso con la mentalità “da gregge” e ciò che è giusto o sbagliato ci viene spesso impartito dai media e dagli altri componenti della nostra società. Fin da fanciulli ci adoperiamo per l’appartenenza ad un gruppo e ci adeguiamo alla moda dei più, per guadagnare la considerazione degli altri. E’ più facile adeguarsi che distinguersi e, comunemente, crediamo che la maggioranza abbia sempre ragione; perché la maggioranza comanda e non teme giudizi. Chi, invece, la pensa in modo diverso è costretto a da dare giustificazioni continue e rischia di restare ai margini. A diventare minoranza ci vuole coraggio; basta riappropriarsi della propria capacità di scelta ed essere consapevoli che si è il protagonista della propria vita, senza deleghe a nessuno. Per essere genuini, spontanei e non avere paura del giudizio degli altri dobbiamo aver lavorato prima ad una nostra trasformazione interiore.
Dice una massima:”non vince sempre chi arriva prima; ma, spesso, chi ha il coraggio di non mollare mai”. Fai secondo quanto insegna il poeta indiano Kabir : “Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange”
Miglior risposta