Si può restare da soli in classe?
Uno studente che non desidera partecipare ad una marcia della pace a cui hanno aderito tutti, ma che non vuole fare assenze ingiustificate, puo' farsi assegnare per quel giorno ad un'altra classe o comunque restare dentro la scuola in assenza dei suoi professori?
Risposte
Di solito le uscite didattiche e le manifestazioni organizzate dalla scuola fanno parte dell’attività scolastica a tutti gli effetti, quindi la partecipazione è considerata obbligatoria (come se fosse un normale giorno di lezione).
Se uno studente non vuole partecipare, deve comunque presentare una giustificazione valida (ad esempio certificato medico o motivi riconosciuti dalla scuola), altrimenti l’assenza risulta ingiustificata.
In linea generale non è previsto che un alunno venga “spostato” in un’altra classe o lasciato a scuola senza docenti, perché la responsabilità è dell’insegnante accompagnatore.
Detto questo, alcune scuole – se avvisate per tempo e con motivazione scritta dei genitori – possono organizzarsi per tenerlo in aula con un’altra classe, ma dipende molto dal regolamento interno e dalle decisioni del dirigente scolastico.
La cosa migliore è parlarne direttamente con la scuola: senza autorizzazione formale, non può restare a scuola mentre gli altri sono in uscita.
Se la marcia della pace non è stata organizzata dalla scuola, la partecipazione non può essere considerata obbligatoria. In questo caso non è un’uscita didattica, ma un’attività esterna.
Lo studente, quindi, ha diritto a restare a scuola e seguire le normali lezioni. Se però i docenti sono assenti perché hanno scelto di partecipare, il dirigente scolastico può decidere di accorparlo temporaneamente ad un’altra classe o di predisporre una sorveglianza alternativa, per garantire la vigilanza.
In ogni caso, non partecipare alla marcia non comporta assenze ingiustificate, perché non rientra nelle attività obbligatorie scolastiche. Conviene comunque chiarire la situazione con la segreteria o con il dirigente, così da avere indicazioni precise.
Se uno studente non vuole partecipare, deve comunque presentare una giustificazione valida (ad esempio certificato medico o motivi riconosciuti dalla scuola), altrimenti l’assenza risulta ingiustificata.
In linea generale non è previsto che un alunno venga “spostato” in un’altra classe o lasciato a scuola senza docenti, perché la responsabilità è dell’insegnante accompagnatore.
Detto questo, alcune scuole – se avvisate per tempo e con motivazione scritta dei genitori – possono organizzarsi per tenerlo in aula con un’altra classe, ma dipende molto dal regolamento interno e dalle decisioni del dirigente scolastico.
La cosa migliore è parlarne direttamente con la scuola: senza autorizzazione formale, non può restare a scuola mentre gli altri sono in uscita.
Se la marcia della pace non è stata organizzata dalla scuola, la partecipazione non può essere considerata obbligatoria. In questo caso non è un’uscita didattica, ma un’attività esterna.
Lo studente, quindi, ha diritto a restare a scuola e seguire le normali lezioni. Se però i docenti sono assenti perché hanno scelto di partecipare, il dirigente scolastico può decidere di accorparlo temporaneamente ad un’altra classe o di predisporre una sorveglianza alternativa, per garantire la vigilanza.
In ogni caso, non partecipare alla marcia non comporta assenze ingiustificate, perché non rientra nelle attività obbligatorie scolastiche. Conviene comunque chiarire la situazione con la segreteria o con il dirigente, così da avere indicazioni precise.
Accedi a tutti gli appunti
Tutor AI: studia meglio e in meno tempo