L\'ANGOLO DELLA POESIA
"E' strano vagare nella nebbia!
Isolata è ogni pietra, ogni cespuglio;
non c'è albero che l'altro veda, tutti sono soli.
Pieno di amici era il mio mondo
quando chiara era la mia vita;
adesso, che calata è la nebbia
non ne vedo più nemmeno uno.
Certamente non può esser saggio
chi non conosca le tenebre che,
ineluttabili e lievi,
da tutto lo separano.
E' strano vagare nella nebbia!
La vita è solitudine.
Non c'è uomo che l'altro conosca,
tutti sono soli!"
-H.Hesse-
Isolata è ogni pietra, ogni cespuglio;
non c'è albero che l'altro veda, tutti sono soli.
Pieno di amici era il mio mondo
quando chiara era la mia vita;
adesso, che calata è la nebbia
non ne vedo più nemmeno uno.
Certamente non può esser saggio
chi non conosca le tenebre che,
ineluttabili e lievi,
da tutto lo separano.
E' strano vagare nella nebbia!
La vita è solitudine.
Non c'è uomo che l'altro conosca,
tutti sono soli!"
-H.Hesse-
Risposte
Punta a conquistare la luna.
Se non ci sarai riuscito
avrai vagabondato tra le stelle.
- Les Brown -
Se non ci sarai riuscito
avrai vagabondato tra le stelle.
- Les Brown -
Credo nel sole,
anche quando non splende.
Credo nell'amore,
anche quando non lo sento.
Credo in Dio,
anche quando tace.
- Anonimo -
(scritta sul muro di una cantina di Colonia
dove alcuni ebrei si nascosero per tutta la durata della guerra)
anche quando non splende.
Credo nell'amore,
anche quando non lo sento.
Credo in Dio,
anche quando tace.
- Anonimo -
(scritta sul muro di una cantina di Colonia
dove alcuni ebrei si nascosero per tutta la durata della guerra)
Il dono tuo, il quaderno, e' dentro la mia mente
scritto tutto in memoria imperitura,
che assai piu' durera' di quelle vuote pagine,
oltre ogni termine, fino all'eternita'.
O almeno fino a che la mente e il cuore
avranno da natura la facolta' di esistere,
finche' al labile oblio non daran la lor parte
di te, il tuo ricordo non potra' cancellarsi;
quei miseri appunti non potrebbero tanto contenere
ne' mi occorre un registro per segnare il tuo amore;
per questo ho osato dar via il tuo quaderno,
fidando invece in quello che meglio ti riceve.
Il tenere un qualcosa che serva a ricordarti
equivarrebbe a ammettere ch'io so dimenticarti
(Shakespeare,Sonetto 122)
Alcuni dicono che
quando è detta,
la parola muore.
Io dico invece che
proprio quel giorno
comincia a vivere
(E.Dickinson, Alcuni dicono che)
"Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto."
(Nazim Hikmet, Il piu' bello)
scritto tutto in memoria imperitura,
che assai piu' durera' di quelle vuote pagine,
oltre ogni termine, fino all'eternita'.
O almeno fino a che la mente e il cuore
avranno da natura la facolta' di esistere,
finche' al labile oblio non daran la lor parte
di te, il tuo ricordo non potra' cancellarsi;
quei miseri appunti non potrebbero tanto contenere
ne' mi occorre un registro per segnare il tuo amore;
per questo ho osato dar via il tuo quaderno,
fidando invece in quello che meglio ti riceve.
Il tenere un qualcosa che serva a ricordarti
equivarrebbe a ammettere ch'io so dimenticarti
(Shakespeare,Sonetto 122)
Alcuni dicono che
quando è detta,
la parola muore.
Io dico invece che
proprio quel giorno
comincia a vivere
(E.Dickinson, Alcuni dicono che)
"Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto."
(Nazim Hikmet, Il piu' bello)
Ma quanto è bello questo topic....
Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
Lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
Così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
Fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
Ma tu non lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
E mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
Sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
E mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
Cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
Cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
E mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.
Fabrizio De Andrè - La guerra di Piero (1966)
P.S. E' una poesia (in musica) eternamente legata agli uomini,perché gli uomini sono eternamente legati alla guerra
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
Lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
Così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
Fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
Ma tu non lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
E mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
Sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
E mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
Cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
Cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
E mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.
Fabrizio De Andrè - La guerra di Piero (1966)
P.S. E' una poesia (in musica) eternamente legata agli uomini,perché gli uomini sono eternamente legati alla guerra
Non t'amo come se fossi rosa di sale (Cento sonetti d'amore, XVII)
Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, entro l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
così ti amo perchè non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
Saprai che non t’amo e che t’amo (Cento sonetti d’amor, XLIV)
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
PABLO NERUDA.
Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, entro l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
così ti amo perchè non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
Saprai che non t’amo e che t’amo (Cento sonetti d’amor, XLIV)
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
PABLO NERUDA.
bella davvero....
Questa è in assoluto una delle mie poesie preferite :wink: ... me l'ha fatta scoprire un amico...e secondo me è di una verità sconvolgente! Ogni volta che la leggo mi mette addosso un misto di speranza e tristezza...
LENTAMENTE...
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca, il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente
chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento di una splendida felicità.
- Pablo Neruda -
LENTAMENTE...
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca, il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente
chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento di una splendida felicità.
- Pablo Neruda -
non è proprio una poesia... ma...
L'isola dei sentimenti
C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti
e i valori degli uomini:il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere...
così come tutti gli altri, incluso l'Amore.
Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l'Amore volle aspettare fino all'ultimo momento.Quando l'isola fu sul punto di sprofondare, l'Amore decise di chiedere aiuto.
La Ricchezza passò vicino all'Amore su una barca lussuosissima e l'Amore le disse: "Ricchezza, mi puoi portare con te?"Non posso c'é molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te te."
L'Amore allora decise di chiedere all'Orgoglio che stava
passando su un magnifico vascello,"Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?", "Non ti posso aiutare, Amore..." rispose l'Orgoglio, "qui é tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca".
Allora l'Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto
"Tristezza ti prego, lasciami venire con te", "Oh Amore"
rispose la Tristezza, "sono così triste che ho bisogno di stare da sola".
Anche il Buon Umore passò di fianco all'Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando.
All'improvviso una voce disse:
"Vieni Amore, ti prendo con me". Era un vecchio che aveva parlato. L'Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò.
L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e
chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato?
"E’ stato il Tempo" rispose il Sapere.
"Il Tempo?" si interrogò l'Amore, "Perché mai il Tempo mi ha aiutato?".Il Sapere pieno di saggezza rispose:"Perché solo il Tempo è capace di comprendere quanto l'Amore sia importante nella vita".
L'isola dei sentimenti
C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti
e i valori degli uomini:il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere...
così come tutti gli altri, incluso l'Amore.
Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l'Amore volle aspettare fino all'ultimo momento.Quando l'isola fu sul punto di sprofondare, l'Amore decise di chiedere aiuto.
La Ricchezza passò vicino all'Amore su una barca lussuosissima e l'Amore le disse: "Ricchezza, mi puoi portare con te?"Non posso c'é molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te te."
L'Amore allora decise di chiedere all'Orgoglio che stava
passando su un magnifico vascello,"Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?", "Non ti posso aiutare, Amore..." rispose l'Orgoglio, "qui é tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca".
Allora l'Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto
"Tristezza ti prego, lasciami venire con te", "Oh Amore"
rispose la Tristezza, "sono così triste che ho bisogno di stare da sola".
Anche il Buon Umore passò di fianco all'Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando.
All'improvviso una voce disse:
"Vieni Amore, ti prendo con me". Era un vecchio che aveva parlato. L'Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò.
L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e
chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato?
"E’ stato il Tempo" rispose il Sapere.
"Il Tempo?" si interrogò l'Amore, "Perché mai il Tempo mi ha aiutato?".Il Sapere pieno di saggezza rispose:"Perché solo il Tempo è capace di comprendere quanto l'Amore sia importante nella vita".
Amo in te
Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
- Nazim Hikmet -
Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
- Nazim Hikmet -
un pò in ritardo.. ma voglio dedicarvi una cosuccia...
"SO CHE NON AMI
I FREDDI CIELI LONTANI
NEI QUALI T'HAN CHIUSO
I NOSTRI CIECHI SAPIENTI.
SO CHE AMI LA TERRA
LA NOSTRA POVERA TERRA
BAGNATA DA FATICA E SUDORE.
SO CHE UN GIORNO PERCORRESTI
I NOSTRI IMPERVI FANGOSI SENTIERI
SEGNATI DALLE NOSTRE SCIAGURE E FOLLIE
PER ESSERE IL DIO CON NOI.
TORNA ANCHE OGGI, TI PREGO.
LE STRADE SI SONO ALLARGATE
VI TROVERAI ASSIEPATI
PIù CIECHI E MENDICANTI DI ALLORA,
PIù MALATI COPERTI DI LEBBRA.
NON SANNO IL TUO NOME
MA TI STANNO ASPETTANDO.
IO CONFUSO TRA LORO
SCHIACCIATO DAL PESO DEI MALI
T'ASPETTO E TI CHIAMO.
PER ME E PER TUTTI
VOGLIO FARE CON TE LA MIA STRADA.
POSSO FARLA SOLTANTO CON TE."
-Celestino Vaiani-
"SO CHE NON AMI
I FREDDI CIELI LONTANI
NEI QUALI T'HAN CHIUSO
I NOSTRI CIECHI SAPIENTI.
SO CHE AMI LA TERRA
LA NOSTRA POVERA TERRA
BAGNATA DA FATICA E SUDORE.
SO CHE UN GIORNO PERCORRESTI
I NOSTRI IMPERVI FANGOSI SENTIERI
SEGNATI DALLE NOSTRE SCIAGURE E FOLLIE
PER ESSERE IL DIO CON NOI.
TORNA ANCHE OGGI, TI PREGO.
LE STRADE SI SONO ALLARGATE
VI TROVERAI ASSIEPATI
PIù CIECHI E MENDICANTI DI ALLORA,
PIù MALATI COPERTI DI LEBBRA.
NON SANNO IL TUO NOME
MA TI STANNO ASPETTANDO.
IO CONFUSO TRA LORO
SCHIACCIATO DAL PESO DEI MALI
T'ASPETTO E TI CHIAMO.
PER ME E PER TUTTI
VOGLIO FARE CON TE LA MIA STRADA.
POSSO FARLA SOLTANTO CON TE."
-Celestino Vaiani-
"L'amore è una forma di pregiudizio.
Si ama quello di cui si ha bisogno, quello che ci fa star bene, quello che ci fa comodo.
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi?
Il fatto è che non le incontri."
-Charles Bukowski
Si ama quello di cui si ha bisogno, quello che ci fa star bene, quello che ci fa comodo.
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi?
Il fatto è che non le incontri."
-Charles Bukowski
MILLE VOLTI
Eri aria,
volatile amica frizzante di voci,
di parole sussurrate nelle notti buie di sentimenti.
Eri vento,
iracondo sovrano che viene e va
abbracciando mille donne,
lasciando loro in mano non più che
nulla,
solo brividi pensierosi.
Eri nuvola,
di zuccherato candore composta,
che,scura,poi urtava altre nubi
in viaggio da chissà quale mondo.
Sei pioggia,
sei acqua...
In libera caduta sui volti perplessi di chi assaggia
la realtà.
Un infinito fatto di invisibili gocce
ma pungenti,
spigolose,
scomode per chi deve riflettere,
fredde per chi deve andarsene.
Eri aria,
volatile amica frizzante di voci,
di parole sussurrate nelle notti buie di sentimenti.
Eri vento,
iracondo sovrano che viene e va
abbracciando mille donne,
lasciando loro in mano non più che
nulla,
solo brividi pensierosi.
Eri nuvola,
di zuccherato candore composta,
che,scura,poi urtava altre nubi
in viaggio da chissà quale mondo.
Sei pioggia,
sei acqua...
In libera caduta sui volti perplessi di chi assaggia
la realtà.
Un infinito fatto di invisibili gocce
ma pungenti,
spigolose,
scomode per chi deve riflettere,
fredde per chi deve andarsene.
Non mi sono dimenticato,non l'ho messo di proposito...quelle mie le firmo!Ahi ahia ahi ahi :elio:
Nell'ultima poesia JASON BEHR mi sa che ha dimenticato di specificare che si tratta della traduzione della canzone "my immortal" degli evanescence 8) 8)
Sono così stanco di stare qui
Soppresso da tutte le mie paure infantili
E se devi andartene
Vorrei che tu te ne andassi e basta
Perchè la tua presenza indugia qui
E non mi lascerà da solo
Queste ferite sembrano non guarire
Questo dolore è troppo reale
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime
Quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure
Ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni
Ma tu hai ancora tutto di me
Mi catturavi con la tua luce risonante
Adesso sono costretto dalla vita che hai lasciato indietro.
Il tuo volto pervade
I miei sogni, una volta piacevoli
Che la tua voce ha cacciato via
Tutta la sanità in me
Queste ferite sembrano non guarire
Questo dolore è troppo reale
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime
Quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure
Ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni
Ma tu hai ancora tutto di me
Ho provato così tanto a dirmi che te ne sei andata,
ma anche se tu fossi ancora qui con me
sono stato sempre da solo
Soppresso da tutte le mie paure infantili
E se devi andartene
Vorrei che tu te ne andassi e basta
Perchè la tua presenza indugia qui
E non mi lascerà da solo
Queste ferite sembrano non guarire
Questo dolore è troppo reale
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime
Quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure
Ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni
Ma tu hai ancora tutto di me
Mi catturavi con la tua luce risonante
Adesso sono costretto dalla vita che hai lasciato indietro.
Il tuo volto pervade
I miei sogni, una volta piacevoli
Che la tua voce ha cacciato via
Tutta la sanità in me
Queste ferite sembrano non guarire
Questo dolore è troppo reale
C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare
Quando hai pianto ho asciugato tutte le tue lacrime
Quando hai urlato ho combattuto tutte le tue paure
Ho tenuto la tua mano durante tutti questi anni
Ma tu hai ancora tutto di me
Ho provato così tanto a dirmi che te ne sei andata,
ma anche se tu fossi ancora qui con me
sono stato sempre da solo
grassie!! grassie!!! :oops: :oops:
fifi-:
...FINALMENTE IL TOPIC DIVENTA QUELLO CHE VOLEVO... UN CUMULINO DI EMOZIONI CONDIVISE...
"ANCHE UN FOGLIO DI CARTA DIVENTA PIù LEGGERO SE SI è IN 2 A SOLLEVARLO!"
Complimenti di cuore x lo splendido TOPIC! :P
...FINALMENTE IL TOPIC DIVENTA QUELLO CHE VOLEVO... UN CUMULINO DI EMOZIONI CONDIVISE...
"ANCHE UN FOGLIO DI CARTA DIVENTA PIù LEGGERO SE SI è IN 2 A SOLLEVARLO!"
"ANCHE UN FOGLIO DI CARTA DIVENTA PIù LEGGERO SE SI è IN 2 A SOLLEVARLO!"
Nessuno mai potrà narrare il mio sentimento per te…
Solo noi ne siamo testimoni.
La mia anima è ormai inseparabile dalla tua,
come lo sarà il nascituro col seno della sua nutrice.
Ho la tua immagine fissa nei miei occhi,
ed impressa nel mio cuore.
Il tempo che scorre inesorabile è un’ulteriore conferma:
nessuno potrà far soccombere la tua figura.
I minuti senza di te mi sono sembrati ore ed i giorni…millenni!
A volte vorrei sostituire la notte nel suo operato:
lei ti avvolge col suo lungo mantello nero,
ti coccola col suo silenzio,
ti rapisce con i suoi sogni.
Un’ amore può finire,
ma è da stolti non farlo rinascere per paura che possa perire.
Mi viene semplice scrivere e difficoltoso dirti tutto in faccia.
Sai perché?
Ho capito che la vita è molto simile alla poesia:
Mentre la leggi potresti anche piangere,
ma solo alla fine ti renderai conto di quanto possa essere bella…
Adry
Solo noi ne siamo testimoni.
La mia anima è ormai inseparabile dalla tua,
come lo sarà il nascituro col seno della sua nutrice.
Ho la tua immagine fissa nei miei occhi,
ed impressa nel mio cuore.
Il tempo che scorre inesorabile è un’ulteriore conferma:
nessuno potrà far soccombere la tua figura.
I minuti senza di te mi sono sembrati ore ed i giorni…millenni!
A volte vorrei sostituire la notte nel suo operato:
lei ti avvolge col suo lungo mantello nero,
ti coccola col suo silenzio,
ti rapisce con i suoi sogni.
Un’ amore può finire,
ma è da stolti non farlo rinascere per paura che possa perire.
Mi viene semplice scrivere e difficoltoso dirti tutto in faccia.
Sai perché?
Ho capito che la vita è molto simile alla poesia:
Mentre la leggi potresti anche piangere,
ma solo alla fine ti renderai conto di quanto possa essere bella…
Adry