Chiedo che qualcuno mi dia una mano

mammako
Avete la parafrasi dell'iliade LIBRO XVI verso 1 - 30?
vi trascrivo il testo:
Lottarono per Cebrione come due leoni
che sulle cime del monte, per una cerva uccisa,
entrambi affamati, superbamente combattono.
Così per Cebrione i due maestri di guerra,
Patroclo di Menezio ed Ettore luminoso,
bramavano uno dell'altro squarciare il corpo col bronzo spietato.
Ettore riuscì ad afferrargli la testa e non la lasciava,
Patroclo d'altra parte teneva un piede; anche gli altri
Teucri e gli Achei mischia feroce attaccarono.
Come Euro e Noto gareggiano fra loro
tra le gole del monte a squassare una selva profonda,
quercia e faggio e corniolo larga corteccia,
ed essi fra loro scagliano i lunghi rami
con stormire infinito, schioccono i rami infranti,
così correndosi addosso Achei e Troiani
si uccidevano, nessuno bramava la fuga funesta.
Molte aste acute inforno a Cebrione cadevano
e frecce alte, scoccanti dagli archi,
e molte grosse pietre colpivano gli scudi
dei combattenti per lui: egli in un vortice di polvere
grande per gran tratto era steso, immemore di carri e cavalli.
E fino che il Sole saliva nel mezzo del cielo,
d'ambe le parti volavano i dardi, cadeva la gente,
ma quando il sole inchinò all'ora che i bovi si sciolgono,
gli Achei furono allora oltre modo più forti,
trassero fuori dal tiro l'eroe Cebrione,
fuor dalle grida dei Teucri, e lo spogliarono dell'armi.
E Patroclo si slanciò sui Troiani meditando rovina,
si slanciò per tre volte, simile ad Ares adente,
paurosamente gridando: tre volte ammazzò nove uomini.

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melody_gio
Chiudo perché topic doppio, riceverà la sua risposta qui: https://forum.skuola.net/altre-materie/devo-fare-una-parafrasi-228616.html

Giorgia.
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