Vecchio Ordinamento VS Nuovo Ordinamento

Sk_Anonymous
Ciao

Mi chiamo Leonardo e sono uno studente al 3 anno di Ingegneria Meccanica NO/NNO a La Sapienza di Roma.
Apro questa discussione perchè mi piacerebbe capire qual è la reale differenza tra quello che era il vecchio ordinamento e il nuovo ordinamento. Troppo spesso, infatti, leggo su questo forum e altrove frasi a dir poco discriminatorie nei confronti di chi come me frequenta l'università del 2009. Si dice che noi "non facciamo niente"....."è bella la vita eh!", "ai tempi miei si che si studiava!" etc etc. Bene, per un attimo voglio essere totalmente d'accordo (in realtà condivido solo alcune di queste affermazioni...tra quelle che non ho scritto) con queste affermazioni. Quando mi sono iscritto all'università non me ne intendevo di ordinamenti universitari e, come tutti i miei colleghi, ero obbligato a iscrivermi col NO.
Il nuovo ordinamento, che io sappia, è stato introdotto nel 2000 con l'intento di ridurre la permanenza degli studenti all'università, adeguarci agli standard europei, creare nuove cattedre per i figli e i nipoti dei baroni.... Oggi noi del NO veniamo criticati non solo dagli ex studenti VO (ma questo è comprensibile ognuno nel bene o nel male vuole tirare acqua al suo mulino) ma anche dai docenti del corso di laurea; la cosa che non so e che vorrei capire è: perchè il mondo accademico non si è ribellato? perchè i docenti non hanno sospeso la didattica a tempo indeterminato (come hanno fatto per altri motivi in tempi recenti i "Signori" della facoltà di fisica de La Sapienza)? perchè i rettori non si sono dimessi? insomma possibile che la colpa di questo disastro sia mia e dei miei colleghi? io nel 2000 avevo 13 anni e sinceramente parlando pensavo più alle biondine che all'università!
Se il servizio di trasporto pubblico non funziona la colpa non è certo di chi prende l'autobus per andare a lavoro ma di chi gestisce la società di trasporti...o no? Con questo non voglio certo difensere il NO perchè che ci crediate o no a me ha fatto odiare l'università (e a tal proposito propongo questa lettera...cari colleghi del VO e docenti leggetela perchè non tutti sono contenti del NO: http://moterma.altervista.org/Universit ... amento.pdf ).
Mi piacerebbe anche sottolineare che non è vero che gli studenti di 15-20 anni fa erano dei cervelloni mentre oggi siamo tutti dei cretini; certo guardando le nuove genarazioni e la demenza intrinseca apparente che le caratterizza, sono queste le idee che vengono in mente ma non si può fare di tutta l'erba un fascio!
Oggi all'università ci vanno tutti...anche perchè ormai senza una laurea non trovi lavoro nemmeno nei call center. Ecco quindi che i docenti si trovano di fronte sia ragazzi che hanno voglia di far bene, sia quelli che sono li per riscaldare la sedia. Ai tempi di mio padre (50 anni fa...ebbene si!) all'uni ci andavano i figli di papà e quelli come mio padre che per studiare di giorno lavoravano di notte per racimolare qualche spiccio per comprare i libri....sinceramente parlando da questo punto di vista preferisco i tempi d'oggi semplicemente perchè il livello medio di istruzione è diventato nettamente superiore a quello di 50 anni fa (mia nonna non sapeva nemmeno leggere!).....tutto ciò per dire che l'istruzione "di massa" è un bene perchè (a meno di programmi televisivi pensati ad hoc e mandati in onda dalle reti di politicanti puttanieri) la cultura rende l'uomo libero!
Altra critica che viene avanzata riguarda i programmi dei corsi...programmi definiti "ridicoli", addirittura "dimezzati" rispetto a quelli che erano una volta....ci viene detto che i libri per il NO sono semplici, elementari, album di figurine insomma....vorrei far notare che questi testi non li ho scritti io e nemmeno nessuno dei miei colleghi ma dagli illustri e intoccabili docenti. I programmi (ridotti si dimezzati no assolutamente!) vengono stabiliti dai docenti del corso di laurea e non dagli studenti. C'è chi potrebbe rispondermi (e io sarei d'accordo) che la conoscenza di una materia va oltre un banale programma scritto su un pezzo di carta....vero ma il tempo è una gran brutta bestia e quando in un semestre (che poi sono 3 mesi di lezione e 2 d'esame!!!!!) hai da preparare 4-5 materie a meno che uno non voglia invecchiare sui libri deve limitarsi al programma stabilito dal docente!
Insomma non è mia intenzione litigare con gli utenti di matematicamente.it ma mi piacerebbe che in questa discussione vengano fuori affermazioni serie e non spot del tipo "ai miei tempi..." oppure "W il VO" ma una discussione nella quale vengano fuori le cause di questo disastro, i colpevoli, e le possibili soluzioni....è un problema e i problemi non si risolvono con la vanagloria o con spot da quattro soldi!

a voi la parola...

ciao

Risposte
VINX89
Bè, cosa dovrei dire io che non ho i semestri, ma i trimestri? Gli esami più importanti (Analisi I, Geometria, Fisica I...) sono spezzati in due, mentre quelli meno importanti (Laboratorio, Chimica, Programmazione...) sono compressi in tre mesi (che poi sono due effettivi...).
E pensare che dal prossimo anno nel mio corso ripristineranno i semestri...ho sbagliato anno di nascita!
Comunque sinceramente devo dire che non mi trovo malissimo; preferirei ritmi meno stressanti, ma con questo ordinamento si danno esami a rotta di collo, il che per certi versi è motivante...

Sk_Anonymous
non sono d'accordo sul fatto che uno debba limitarsi alla lezione del docente, quello è un livello di studio ma la ricerca personale, di qualsiasi genere, è importante. non è un atto di stare ore e ore sui libri. ma di vivere ragionando.


si si questo è vero ma ti ripeto se ho tre mesi per preparare 5 materie....beh se non voglio fare cilecca agli esami è bene studiare il programma del prof (che poi non è così scarno come si crede almeno in uni serie come la sapienza)....poi un giorno approfondirò quello che più mi interessa. Il problema è il tempo...si corre come pazzi!!! (almeno a ingegneria non so a matematica/altre facoltà)


ps dispiace non vedere rispondere "i grandi accusatori" del forum....sarà che è estate... :roll:

nox89
Vorrei aggiungere una cosa, adesso hanno avuto la geniale idea di accorpare esami che nel vecchio ordinamento erano per ovvie ragioni separati, il più eclatante caso che io conosca è quello di fisica ad ingegneria, un esame del primo anno che è l'unione dei vecchi fisica1 e fisica2. Quando i professori devono spiegare in 3 mesi un programma che va dalla dinamica ad oltre il magnetismo, comprendendo anche la termodinamica è abbastanza prevedibile che tralascino parecchie dimostrazioni e trattino alcuni argomenti in maniera più superficiale. Inoltre mi associo a quanto detto da altri prima: ormai per trovare un lavoro il diploma non basta più e all'università non ci va più solo chi ha voglia di studiare ma anche tantissima altra gente che è uscita dalle superiori senza saper fare un tubo, nella speranza di laurearsi (magari dopo 7 anni)e, così facendo, riuscire a trovare un lavoro.

Fioravante Patrone1
"GIBI":
Da che mondo è mondo la scuola precedente è sempre stata migliore, è un luogo comune consolidato nel tempo che però, guardando la storia, non trova riscontri: la scuola riflette il mondo che la circonda, mondo che via via è sempre migliorato.

Capita raramente, ma sono d'accordo con GIBI.

Anche se queste sono considerazioni di lungo periodo e può succedere benissimo che una riforma produca effetti perversi.

GIBI1
Differenza tra vecchio e nuovo ordinamento? Per gli studenti la differenza è solo nei numeri che ora sono circa 20 volte maggiori di prima: chi è bravo rimane bravo in ogni contesto.

L’effetto principale si è avuto nei docenti che, crescendo a dismisura, hanno abbassato la qualità, essendo questa è una proprietà elitaria e nemica dei grandi numeri.

Da che mondo è mondo la scuola precedente è sempre stata migliore, è un luogo comune consolidato nel tempo che però, guardando la storia, non trova riscontri: la scuola riflette il mondo che la circonda, mondo che via via è sempre migliorato.

nefherret
sono d'accorso con te. il mio rettore aveva detto che si dimmetteva ma non lo ha mai fatto... quando c'era il casino delle manifestazioni io ero la in mezzo da osservatore, lo trovavo curioso come fenomeno, seza capire bene le modifiche insomma loro dovevano informare... beh all'improviso si finiva tutti a lamentarsi de tagli e cosi via... insomma nessuna conclusione. me ne andai con l'amaro in bocca... sapendo che cosi non si risolveva niente. e cosi è stato purtroppo. poca gente ci credeva erano solo drogati dal momento, un euforia strana che rapisce le menti. si abbiamo una parte di colpa, indubbio, grande o piccola poi non fa differenza.

altra cosa che concordo è sul fatto che l'università oggi sia per tutti, è un bene anche perchè altrimenti io col cavolo che ci andrei. i corsi si sono semplificati anche per questo. ma non è ammissibile che ciò avvenga per matematica e fisica. per persone che vogliono fare ricerca un futuro! e non sono d'accordo sul fatto che uno debba limitarsi alla lezione del docente, quello è un livello di studio ma la ricerca personale, di qualsiasi genere, è importante. non è un atto di stare ore e ore sui libri. ma di vivere ragionando.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.