Uno spazio per diffondere la cultura
Ho un'idea che mi frulla nella testa da qualche tempo e ne ho parlato (in discorso) anche con un altro utente tramite MP: quest'ultimo non lo nomino a meno che non sia lui a rivelarsi (
), per rispetto della privacy degli MP.
Siccome non sono bravo con le parole e non sono nemmeno esaustivo, ricopio (quasi) pari passo quello che ho scritto - io, non qualcun altro, sempre per rispetto della privacy dei messaggi privati - nei già citati MP perché non riesco a trovare altre parole.
Da tempo ho in mente una specie di facebook per condividere la cultura - premetto che non so se una cosa del genere esiste già (in genere quando mi viene in mente un'idea scopro che qualcuno l'ha già avuta almeno 5 anni prima di me!) -, mi spiego meglio.
Sono convinto del fatto che molta più gente di quello che si pensa ha il suo romanzo/racconto/poesia/dispensa o simile nel cassetto (o nella cartella del pc) e se quella resta privata non è detto che è perché è di cattiva qualità. Magari per quanto riguarda romanzo/poesia/racconto è soprattutto per "colpa" dell'editoria che difficilmente condivide qualcosa che non va di moda. In generale, poi, a rigor di logica non si può dare nessuna colpa alla stessa editoria dal momento che devono sopravvivere quindi devono per forza agire in questo modo.
Per la dispensa il discorso è anche più vasto: a chi di noi - soprattutto universitari e liceali - non è capitato di fare un bel riassunto o un bell'appunto su un argomento e passarlo a qualche nostro amico? Magari dall'altra parte dell'Italia c'è qualcuno che troverebbe molto utile tale riassunto o dispensa.
Il punto è che sono (sinceramente) convinto che molte più persone di quante si pensino abbiano dei "capolavori" (sempre poesie/romanzi/dispense...) che rimangono sconosciuti principalmente perché non pubblicizzati. Sarei felice se ci fosse uno spazio pubblico su cui condividerli gratuitamente in modo da creare un vasto archivio di "cultura sommersa" che viene votata dai singoli utenti che per curiosità o ricerca (nel caso delle dispense) ne usufruisce.
Si porterebbe alla luce quel "sommerso" di cui non si ha conoscenza e spunterebbero fuori senz'altro veri capolavori (aiuterebbe anche una classificazione in base al voto) che poi siti/cinema/editoria possono anche - in un secondo momento - prelevare in modo da dare anche qualche spicciolo a chi li ha scritti. Ne dovrebbe trovare giovamento chiunque, in teoria...
Sarebbe una condivisione di "cultura".
[size=80]Tuttavia dopo che ho letto questo intervento di vict85 inizio ad avere qualche dubbio sulle dispense.
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Siccome non sono bravo con le parole e non sono nemmeno esaustivo, ricopio (quasi) pari passo quello che ho scritto - io, non qualcun altro, sempre per rispetto della privacy dei messaggi privati - nei già citati MP perché non riesco a trovare altre parole.

Da tempo ho in mente una specie di facebook per condividere la cultura - premetto che non so se una cosa del genere esiste già (in genere quando mi viene in mente un'idea scopro che qualcuno l'ha già avuta almeno 5 anni prima di me!) -, mi spiego meglio.
Sono convinto del fatto che molta più gente di quello che si pensa ha il suo romanzo/racconto/poesia/dispensa o simile nel cassetto (o nella cartella del pc) e se quella resta privata non è detto che è perché è di cattiva qualità. Magari per quanto riguarda romanzo/poesia/racconto è soprattutto per "colpa" dell'editoria che difficilmente condivide qualcosa che non va di moda. In generale, poi, a rigor di logica non si può dare nessuna colpa alla stessa editoria dal momento che devono sopravvivere quindi devono per forza agire in questo modo.
Per la dispensa il discorso è anche più vasto: a chi di noi - soprattutto universitari e liceali - non è capitato di fare un bel riassunto o un bell'appunto su un argomento e passarlo a qualche nostro amico? Magari dall'altra parte dell'Italia c'è qualcuno che troverebbe molto utile tale riassunto o dispensa.

Il punto è che sono (sinceramente) convinto che molte più persone di quante si pensino abbiano dei "capolavori" (sempre poesie/romanzi/dispense...) che rimangono sconosciuti principalmente perché non pubblicizzati. Sarei felice se ci fosse uno spazio pubblico su cui condividerli gratuitamente in modo da creare un vasto archivio di "cultura sommersa" che viene votata dai singoli utenti che per curiosità o ricerca (nel caso delle dispense) ne usufruisce.
Si porterebbe alla luce quel "sommerso" di cui non si ha conoscenza e spunterebbero fuori senz'altro veri capolavori (aiuterebbe anche una classificazione in base al voto) che poi siti/cinema/editoria possono anche - in un secondo momento - prelevare in modo da dare anche qualche spicciolo a chi li ha scritti. Ne dovrebbe trovare giovamento chiunque, in teoria...
Sarebbe una condivisione di "cultura".
[size=80]Tuttavia dopo che ho letto questo intervento di vict85 inizio ad avere qualche dubbio sulle dispense.

Risposte
"giuliofis":
Faccio presente che esiste anche in italiano.
http://www.lulu.com/it/
In generale m'ha indirizzato direttamente lì.
Comunque ce ne sono infiniti altri tra cui uno creato da degli studenti di torino con un nome strano (bookolio, bookolico, ... qualcosa del genere).
Devo dire che google è portentoso, bastano 2-3 keyword e trova tutto...!
Riapro - passo e chiudo! - dopo qualche tempo questo thread perché credo che qualcosa del genere esiste... e si chiama lulu.com.
Non che ne sappia molto, ma digitando qualche chiave di ricerca presa da questo thread molti risultati hanno questo sito tra i primi e a prima vista sembrerebbe qualcosa di molto simile a quanto ho detto. Almeno per la condivisione - che può essere anche gratuita - di dispense/libri/... in formato digitale.
Non che ne sappia molto, ma digitando qualche chiave di ricerca presa da questo thread molti risultati hanno questo sito tra i primi e a prima vista sembrerebbe qualcosa di molto simile a quanto ho detto. Almeno per la condivisione - che può essere anche gratuita - di dispense/libri/... in formato digitale.
"Zero87":
Giustissimo anche qui, però magari ti è capitato anche a te di farti prestare qualche appunto. Con la parola "dispensa" non intendo solo il "ok, raga, oggi mi metto a scrivere qualcosa riguardo alle equazioni di primo grado" ma più in generale anche un riassunto, o gli appunti della lezione.
Sul riassunto, entra in scena la Jitter-Bacchettona che sentenzia: quando gli studenti cercano i riassunti, è perché non vogliono leggere i libri. Sul resto, è vero, ci sono molti modi per creare materiali interessanti che non sono l'esposizione della teoria sulle equazioni, ma per esempio materiali interattivi che i docenti non hanno tempo e voglia di costruire. O schemi grafici ben curati sulla storia, o altro. In effetti slideshare va molto, e quando scarico slide da lì io non guardo l'autore. Se mi colpisce la slide, me la scarico.
"Zero87":
Anche la tua la vedevo più filosofica, non come un semplice archivio.
Con "semplice archivio" non volevo dequalificare la mia proposta. Vedevo nell'archiviazione la sua utilità.
allo stato attuale non ho più che l'idea e inoltre mancano anche i mezzi, come ho detto al max. un forum/sito gratuito che si appoggia a roba scrausa - non letteralmente, occhio - come freeforumzone o forumfree.
Però oggi su internet ci sono un sacco di tool che non immaginiamo esistere. Per esempio io non sapevo fosse così semplice aprire una wiki. Credo ci siano anche strumenti per aprire social network. Se trovo qualcosa navigando qua e là, ti dico.
"Zero87":
jitter ha scritto:
Precisazione: con questo non intendo dire che non ci siano ottimi insegnanti di scuola, laureati o anche studenti in grado di scrivere ottime dispense.
Zero87: Confermo: ho visto alcune risposte di Noisemaker - sez. di analisi - che lasciano a bocca aperta per la lucidità di pensiero e la chiarezza.
Ti do pienamente ragione. Mi capita spesso, quando non capisco qualcosa, di usare lo strumento ricerca del forum e di usare come "spieghe" le risposte dei miei "utenti favoriti", utenti di cui leggo spesso messaggi che trovo chiarificatori (e di cui non mi domando proprio quale sia il loro "titolo"!). La mia paura nell'includere interventi "non accademici" è che i pasticci superino le cose fatte bene, o che salti fuori il solito esaltatone che ha riempito il margine di fermat. Però è vero, ci sono studenti bravi che sanno esporre anche meglio del prof.
"jitter":
Ciao Zero 87, ti scrivo un po' disordinatamente quello che mi viene in mente rileggendo il thread.
Capita anche a me quando intervengo in una discussione nella quale vorrei scrivere 10000 cose (e il cervello me le dà tutte in contemporanea, tra l'altro).
"jitter":
Ora faccio un po' la parte del diavoloSpero non ti dispiaccia: lo faccio perché quando altri provano a "smontare" la mia idea, in genere questo mi aiuta a valutarla meglio.
Dispiaccia?
Il contrario e il perché me l'hai detto proprio tu alla fine.

"jitter":
Per me utente (lettore, studente...) sarebbe un inutile dispendio di tempo mettermi per esempio a leggere racconti di "esordienti" se solo 1 su 100 è scritto in modo decente. E non ricaverei nulla da questa "cernita". Il capolavoro nascosto esiste, ma chi avrebbe tempo e voglia di cercarlo? Se voglio godere della lettura di un romanzo, la casa editrice per me è una garanzia. Lo dimostra il fatto che molti libri pubblicati da case editrici "minori" sono fastidiosi tanto sono scritti male.
Lo so, ma magari quello che - forse catturato dal titolo o forse per chissà quale altro motivo - ne legge uno, potrebbe poi lasciare un voto o una recensione. Come dice anche giuliofis il sistema di "scrematura" è essenziale.
"jitter":
Allo stesso modo, non userei mai una dispensa scritta da uno studente, perché mi comporterebbe una doppia fatica: quella di studiare e quella di "controllare", per quanto possibile, l'esattezza dei contenuti. Inoltre, se sono già disponibili decine di dispense scritte da docenti, perché mai dovrei studiare su quelle di uno studente? Io sono restia a studiare su dispense di cui non conosco l'autore. Oh, poi magari è mille volte meglio, ma a scatola chiusa...
Giustissimo anche qui, però magari ti è capitato anche a te di farti prestare qualche appunto. Con la parola "dispensa" non intendo solo il "ok, raga, oggi mi metto a scrivere qualcosa riguardo alle equazioni di primo grado" ma più in generale anche un riassunto, o gli appunti della lezione.
"jitter":
- se la tua proposta poggiasse sulle esigenze dell'utente che cerca materiale per studiare un argomento, o vuole leggersi un romanzo, o ascoltare musica, non mi convincerebbe
- se invece ruotasse intorno al bisogno di chi scrive, disegna, fa musica di condividere, confrontarsi, scambiarsi idee ecc., allora mi sembrerebbe ottima. Esistono già sicuramente siti o social del genere, ma puoi comunque trovare un modo originale di costruire il tuo.
Entrambe le cose. Anche se sto a zero - lasciando perdere il nick

"jitter":
Esattamente. Mi sembra che l'idea di Zero87 e la mia siano completamente differenti anche per finalità. L'unica cosa che le accomuna è la collaborazione di una community.
O, magari, singoli aspetti di una comune "superidea" (mi viene in mente Platone, ora).

"jitter":
Principali differenze:
1) Idea di Zero87: potenzialmente l'idea potrebbe portare un profitto (non ci sarebbe niente di male). Per esempio, potresti mettere in vetrina, per venderle, le opere dei creativi. Se un illustratore vende il suo disegno per una copertina, potresti trattenere una piccola percentuale.
Idea di Jitter: si tratta di un semplice archivio che collega materiali già scritti e il cui "valore aggiunto" sta semplicemente nell'agevolare lo studente a trovare gli esercizi più adatti alle esigenze del momento e le soluzioni, e nel fargli risparmiare tempo nella ricerca di dispense prese da altri atenei. In pratica sarebbe una sorta di rete che collega gli atenei. Quindi non ci può essere nessuna finalità commerciale, perché il materiale è interamente scritto da altri.
Più che profitto, parlerei di condivisione. Poi se a qualche ente interessa, contatta l'autore e c'è anche il profitto, ma non è la pianta obbligatoria nel giardino, in pratica.
Anche la tua la vedevo più filosofica, non come un semplice archivio. Nel senso la vedevo come una condivisione di esercizi svolti (senza profitto, ovvio) più che come un semplice archivio. Poi, la condivisione diventa archivio: quanti di noi, cercando un determinato argomento di matematica (su google) non sono stati rimandati ad una pagina di questo forum?

[size=80]Aggiungo, inoltre, che per gli esercizi di analisi cercando bene qui è possibile trovare una vastissima gugopedia che è già una base della wiki.

"jitter":
3) Zero87: tutti possono pubblicare
Jitter: si fa riferimento a materiali "d'autore" (= docenti universitari, dottorandi ecc.) e non estenderei a "esordienti della matematica"
Qui, infatti credevo che il discorso fosse più ampio.
Certo, non esordienti, ma magari laureandi/ati o studenti in stato avanzato.
"jitter":
Spero di non averti scoraggiato con tutti i miei discorsi pedantoni. Non è mia intenzione, anzi spero che porterai avanti la tua idea!![]()
La vedo difficile, allo stato attuale non ho più che l'idea e inoltre mancano anche i mezzi, come ho detto al max. un forum/sito gratuito che si appoggia a roba scrausa - non letteralmente, occhio - come freeforumzone o forumfree.
"jitter":
Precisazione: con questo non intendo dire che non ci siano ottimi insegnanti di scuola, laureati o anche studenti in grado di scrivere ottime dispense.
Confermo: ho visto alcune risposte di Noisemaker - sez. di analisi - che lasciano a bocca aperta per la lucidità di pensiero e la chiarezza.

Una è questa, ad esempio

"jitter":
3) Zero87: tutti possono pubblicare
Jitter: si fa riferimento a materiali "d'autore" (= docenti universitari, dottorandi ecc.) e non estenderei a "esordienti della matematica"
Precisazione: con questo non intendo dire che non ci siano ottimi insegnanti di scuola, laureati o anche studenti in grado di scrivere ottime dispense. Solo, mi sembra il "criterio di selezione" più semplice e immediato, vista l'abbondanza di materiali.
Su questa abbondanza di materiali, poi, magari mi darete torto perché io mi riferisco ai primi esami (alg lin, analisi 1...). Può essere che per gli studi successivi il discorso è diverso.
Ciao Zero 87, ti scrivo un po' disordinatamente quello che mi viene in mente rileggendo il thread.
Come idea mi sembra interessante, e nasce in risposta al desiderio di un gran numero di persone di condividere quello che hanno creato.
Non ha importanza! Le idee nuove nel mondo di internet sono ben poche!
Ora faccio un po' la parte del diavolo
Spero non ti dispiaccia: lo faccio perché quando altri provano a "smontare" la mia idea, in genere questo mi aiuta a valutarla meglio.
Io la vedo in modo opposto, ma in un modo che comunque non inficia la validità della tua idea.
Sono pessimista (molto pessimista) e penso che la stragrande maggioranza della "cultura sommersa" non sia di buona qualità, anzi. Per me utente (lettore, studente...) sarebbe un inutile dispendio di tempo mettermi per esempio a leggere racconti di "esordienti" se solo 1 su 100 è scritto in modo decente. E non ricaverei nulla da questa "cernita". Il capolavoro nascosto esiste, ma chi avrebbe tempo e voglia di cercarlo? Se voglio godere della lettura di un romanzo, la casa editrice per me è una garanzia. Lo dimostra il fatto che molti libri pubblicati da case editrici "minori" sono fastidiosi tanto sono scritti male.
Allo stesso modo, non userei mai una dispensa scritta da uno studente, perché mi comporterebbe una doppia fatica: quella di studiare e quella di "controllare", per quanto possibile, l'esattezza dei contenuti. Inoltre, se sono già disponibili decine di dispense scritte da docenti, perché mai dovrei studiare su quelle di uno studente? Io sono restia a studiare su dispense di cui non conosco l'autore. Oh, poi magari è mille volte meglio, ma a scatola chiusa...
Secondo me il sistema di votazione è necessario ma non sufficiente per quanto riguarda la parte "dispense". Per le opere creative, concordo!
Quindi:
- se la tua proposta poggiasse sulle esigenze dell'utente che cerca materiale per studiare un argomento, o vuole leggersi un romanzo, o ascoltare musica, non mi convincerebbe
- se invece ruotasse intorno al bisogno di chi scrive, disegna, fa musica di condividere, confrontarsi, scambiarsi idee ecc., allora mi sembrerebbe ottima. Esistono già sicuramente siti o social del genere, ma puoi comunque trovare un modo originale di costruire il tuo.
----------------------------------
Esattamente. Mi sembra che l'idea di Zero87 e la mia siano completamente differenti anche per finalità. L'unica cosa che le accomuna è la collaborazione di una community. Principali differenze:
1) Idea di Zero87: potenzialmente l'idea potrebbe portare un profitto (non ci sarebbe niente di male). Per esempio, potresti mettere in vetrina, per venderle, le opere dei creativi. Se un illustratore vende il suo disegno per una copertina, potresti trattenere una piccola percentuale.
Idea di Jitter: si tratta di un semplice archivio che collega materiali già scritti e il cui "valore aggiunto" sta semplicemente nell'agevolare lo studente a trovare gli esercizi più adatti alle esigenze del momento e le soluzioni, e nel fargli risparmiare tempo nella ricerca di dispense prese da altri atenei. In pratica sarebbe una sorta di rete che collega gli atenei. Quindi non ci può essere nessuna finalità commerciale, perché il materiale è interamente scritto da altri.
2) Zero87: idea basata sulla creatività
Jitter: utilità basata sull'archiviazione
3) Zero87: tutti possono pubblicare
Jitter: si fa riferimento a materiali "d'autore" (= docenti universitari, dottorandi ecc.) e non estenderei a "esordienti della matematica"
Mi sembrerebbe difficile riunire le due proposte, ma se vogliamo continuare a confrontarci su entrambe, a me farebbe piacere.
Ultima cosa:
Zero87, se vuoi portare avanti la tua idea potresti guardare dove si riuniscono gli start-up-pari e frequentarli. Di solito è gente interessante, creativa, piena di idee, vivacità e voglia di portare del nuovo.
Spero di non averti scoraggiato con tutti i miei discorsi pedantoni. Non è mia intenzione, anzi spero che porterai avanti la tua idea!
Come idea mi sembra interessante, e nasce in risposta al desiderio di un gran numero di persone di condividere quello che hanno creato.
"Zero87":
premetto che non so se una cosa del genere esiste già (in genere quando mi viene in mente un'idea scopro che qualcuno l'ha già avuta almeno 5 anni prima di me!)
Non ha importanza! Le idee nuove nel mondo di internet sono ben poche!
Ora faccio un po' la parte del diavolo

"Zero87":
Il punto è che sono (sinceramente) convinto che molte più persone di quante si pensino abbiano dei "capolavori" (sempre poesie/romanzi/dispense...) che rimangono sconosciuti principalmente perché non pubblicizzati.
Io la vedo in modo opposto, ma in un modo che comunque non inficia la validità della tua idea.
Sono pessimista (molto pessimista) e penso che la stragrande maggioranza della "cultura sommersa" non sia di buona qualità, anzi. Per me utente (lettore, studente...) sarebbe un inutile dispendio di tempo mettermi per esempio a leggere racconti di "esordienti" se solo 1 su 100 è scritto in modo decente. E non ricaverei nulla da questa "cernita". Il capolavoro nascosto esiste, ma chi avrebbe tempo e voglia di cercarlo? Se voglio godere della lettura di un romanzo, la casa editrice per me è una garanzia. Lo dimostra il fatto che molti libri pubblicati da case editrici "minori" sono fastidiosi tanto sono scritti male.
Allo stesso modo, non userei mai una dispensa scritta da uno studente, perché mi comporterebbe una doppia fatica: quella di studiare e quella di "controllare", per quanto possibile, l'esattezza dei contenuti. Inoltre, se sono già disponibili decine di dispense scritte da docenti, perché mai dovrei studiare su quelle di uno studente? Io sono restia a studiare su dispense di cui non conosco l'autore. Oh, poi magari è mille volte meglio, ma a scatola chiusa...
"Zero87":
Certo se sono illeggibili ovviamente deve esserci un sistema di "votazione" o "commento", quello che ho detto io non vuol dire che siamo tutti artisti o che siamo tutti Einstein: questo sistema universale servirebbe proprio a selezionare il buono dal meno buono...
Secondo me il sistema di votazione è necessario ma non sufficiente per quanto riguarda la parte "dispense". Per le opere creative, concordo!
Quindi:
- se la tua proposta poggiasse sulle esigenze dell'utente che cerca materiale per studiare un argomento, o vuole leggersi un romanzo, o ascoltare musica, non mi convincerebbe
- se invece ruotasse intorno al bisogno di chi scrive, disegna, fa musica di condividere, confrontarsi, scambiarsi idee ecc., allora mi sembrerebbe ottima. Esistono già sicuramente siti o social del genere, ma puoi comunque trovare un modo originale di costruire il tuo.
----------------------------------
"Zero87":
la differenza tra questa e la wiki di Jitter è che la sua si tratterebbe di una raccolta di esercizi fatti mentre questo sarebbe un archivio di dispense e "opere" nascoste nella polvere dei pc di chi ce le ha...
La wiki di Jitter me la immagino proprio come una wikipedia dove digitando, ad es, "teorema di Rolle"...
Esattamente. Mi sembra che l'idea di Zero87 e la mia siano completamente differenti anche per finalità. L'unica cosa che le accomuna è la collaborazione di una community. Principali differenze:
1) Idea di Zero87: potenzialmente l'idea potrebbe portare un profitto (non ci sarebbe niente di male). Per esempio, potresti mettere in vetrina, per venderle, le opere dei creativi. Se un illustratore vende il suo disegno per una copertina, potresti trattenere una piccola percentuale.
Idea di Jitter: si tratta di un semplice archivio che collega materiali già scritti e il cui "valore aggiunto" sta semplicemente nell'agevolare lo studente a trovare gli esercizi più adatti alle esigenze del momento e le soluzioni, e nel fargli risparmiare tempo nella ricerca di dispense prese da altri atenei. In pratica sarebbe una sorta di rete che collega gli atenei. Quindi non ci può essere nessuna finalità commerciale, perché il materiale è interamente scritto da altri.
2) Zero87: idea basata sulla creatività
Jitter: utilità basata sull'archiviazione
3) Zero87: tutti possono pubblicare
Jitter: si fa riferimento a materiali "d'autore" (= docenti universitari, dottorandi ecc.) e non estenderei a "esordienti della matematica"
Mi sembrerebbe difficile riunire le due proposte, ma se vogliamo continuare a confrontarci su entrambe, a me farebbe piacere.
Ultima cosa:
Zero87, se vuoi portare avanti la tua idea potresti guardare dove si riuniscono gli start-up-pari e frequentarli. Di solito è gente interessante, creativa, piena di idee, vivacità e voglia di portare del nuovo.
Spero di non averti scoraggiato con tutti i miei discorsi pedantoni. Non è mia intenzione, anzi spero che porterai avanti la tua idea!

"Zero87":
Infatti parlavo di romanzi/racconti/dispense/riassunti inediti quindi wikipedia in questo caso è da escludere. La mia comunque era un'idea filosofica e non pubblicitaria (basta rileggere il thread).
Confermo: Per romanzi, racconti niente da fare. Sempre parlando in via di ipotesi: Per dispense ci può essere spazio in wikibooks, appunti di lezioni in wikiversità
"mizar":
2) essere già edito a stampa
I romanzi inediti, anche capolavori nascosti rimasti nel cassetto, non trovano, perciò accoglienza.
Infatti parlavo di romanzi/racconti/dispense/riassunti inediti quindi wikipedia in questo caso è da escludere. La mia comunque era un'idea filosofica e non pubblicitaria (basta rileggere il thread).
"mizar":
Tutta diversa è la situazione di wikiversità. Attualmente il progetto ha pochissimi contributori, ma proprio per questo è molto aperto a qualsiasi novità. Se espliciti meglio la tua richiesta, si può partire subito per un esperimento.
Diciamo che in questo caso la richiesta non è mia, però può interessare a jitter
viewtopic.php?f=3&t=121182
"Zero87":
Quindi la soluzione sarebbe di chiedere a wikipedia se hanno voglia di creare una "vikicultura" dove condividere i capolavori - si fa per dire! - che ognuno ha nel cassetto e, per dispense ed esercizi appoggiarsi a wikiversità consentendo però il caricamento sul sito invece che scrivendo pagine ex-novo.
Rispondo come semplice utente dei vari progetti wikimedia. Le condizioni per mettere un testo su wikisource sono solo due:
1) essere a licenza libera (/prima GFDL, ora CC by SA)
2) essere già edito a stampa
I romanzi inediti, anche capolavori nascosti rimasti nel cassetto, non trovano, perciò accoglienza.
Tutta diversa è la situazione di wikiversità. Attualmente il progetto ha pochissimi contributori, ma proprio per questo è molto aperto a qualsiasi novità. Se espliciti meglio la tua richiesta, si può partire subito per un esperimento.
Ottima idea.
"Vikhr":
Ma penso che cose del genere non interessino a nessuno, basta vedere la musica italiana che gira adesso.
Ma non è detto, se tu la pensi così, io anche, magari ce ne sono altri -mila che la pensano allo stesso modo.
"Vikhr":
[quote="giuliofis"]O magari dell'autore che non ha mai trovato il coraggio di farsi avanti davanti ad un editore...
Io penso che non tutti abbiano per fortuna voglia di entrare nella mischia del meccanismo della competizione, per ragioni varie.[/quote]
Non credo si tratti di spirito di competizione...
Penso che se qualcuno ha qualcosa che vuole condividere - anche controcorrente (rispetto alle mode trash del momento soprattutto!) -, se riesce a trovare il coraggio di mostrarlo e viene accolto, con chi dovrebbe competere?

Ma forse sono io che la penso troppo "ingenuamente" e credo che se avessi un romanzo sottobanco, lo sottoporrei ad un editore per condividerlo con il mondo (se ne vale la pena, ovvio e se non è una schifezza a pareri altrui). Certo, se ci sono 2 spiccioli sono anche ben accetti per chiunque suppongo.
"Vikhr":
in campo artistico una strada del genere non esiste ma l'effetto "voglio vincere io" produce delle opere che tendono sempre di più a somigliarsi, nelle quali la personalità dell'autore svanisce sempre di più
Giusto.
"Vikhr":
Chi non si adegua [...] rischia delusioni impressionanti
E' questo che è sbagliato. Adeguarsi vuol dire fornire un prodotto scadente solo per tirare avanti il carro, perché alla massa non importa qualcosa di diverso ma sempre le solite quattro stupidaggini (ora parlo di romanzi/racconti/poesie e non di dispense, ovviamente!).
"Vikhr":
Ed è per questo che una piattaforma ideata in questo modo (per gli altri campi esistono già, basterebbe una bella unificazione), simile ad una Wikipedia, restituirebbe integralmente e veramente l'artista potenziale che è in molte persone.
Quindi la soluzione sarebbe di chiedere a wikipedia se hanno voglia di creare una "vikicultura" dove condividere i capolavori - si fa per dire! - che ognuno ha nel cassetto e, per dispense ed esercizi appoggiarsi a wikiversità consentendo però il caricamento sul sito invece che scrivendo pagine ex-novo.
"giuliofis":
Sarebbe una bella manna avere dei formulari commentati da portare agli esami! In commercio non ne esiste quasi nessuno, e quei pochi che conosco io sono autoprodotti (da altri). Autori in erba, fatevi avanti nella piattaforma di Zero!
Premetto che la piattaforma di Zero si trova solo nella mia mente e l'ho aperta a voi con questo thread: però si potrebbe estendere l'idea anche alla wiki di jitter. In pratica un raccoglitore universale di tutta quella cultura di qualsiasi tipo da romanzi a dispense o riassunti personali che in linea di logica non è detto che siano di cattiva qualità, ma non lo si sa fino a che non vengono a galla.
Certo se sono illeggibili ovviamente deve esserci un sistema di "votazione" o "commento", quello che ho detto io non vuol dire che siamo tutti artisti o che siamo tutti Einstein: questo sistema universale servirebbe proprio a selezionare il buono dal meno buono...
"giuliofis":
Hai proprio ragione. Ci vorrebbe però anche un mezzo di filtraggio della spazzatura, altrimenti i fruitori del materiale non troverebbero giovamento, anzi...
Infatti.

"Zero87":
Pensando al "demodé", mi è tornato in mente che una decina d'anni fa con un software di musica avevo scritto una fuga stile "clavicembalo ben temperato" che credo di aver perso per sempre per via delle tante formattazioni di quel pc scrauso che ho in sala...
Io invece pensavo a delle cover in stile vagamente "Bastille" (ho una voce che ricorda abbastanza quella del cantante del gruppo) di alcune canzoni italiane famose o a un romanzo sulla mia esperienza scolastica. Ma penso che cose del genere non interessino a nessuno, basta vedere la musica italiana che gira adesso.
"giuliofis":
O magari dell'autore che non ha mai trovato il coraggio di farsi avanti davanti ad un editore...
Io penso che non tutti abbiano per fortuna voglia di entrare nella mischia del meccanismo della competizione, per ragioni varie. Io ad esempio penso che una competizione in campo artistico stravolga del tutto il concetto di selezione naturale che entra in gioco nelle competizioni sportive. Per avere la meglio sulla selezione naturale in campo sportivo un atleta meno talentuoso può a suo rischio e pericolo scegliere di percorrere la strada del doping, mentre in campo artistico una strada del genere non esiste ma l'effetto "voglio vincere io" produce delle opere che tendono sempre di più a somigliarsi, nelle quali la personalità dell'autore svanisce sempre di più (un atleta dopato invece secondo me continua a mostrare la sua "personalità"). Chi non si adegua (la situazione è molto simile ad alcune domande ambigue dei test a numero chiuso) rischia delusioni impressionanti (un potenziale capolavoro che fa la fine di un lavoro di scarsa qualità, con quest'ultimo ovviamente non pubblicizzato come alcune canzoni che vanno sulla radio per ragioni di marketing, le quali sarebbe stato meglio se proprio fossero rimaste sull'album).
Ed è per questo che una piattaforma ideata in questo modo (per gli altri campi esistono già, basterebbe una bella unificazione), simile ad una Wikipedia, restituirebbe integralmente e veramente l'artista potenziale che è in molte persone.
"Zero87":
Sono convinto del fatto che molta più gente di quello che si pensa ha il suo romanzo/racconto/poesia/dispensa o simile nel cassetto (o nella cartella del pc)
È molto probabile che persone del genere si nascondano dentro a questo forum. In genere, tra chi studia c'è maggiore propensione a questo; invece, difficilmente (ma non è da escludere) potremmo trovare persone così tra i lettori di Cioè e Donna Moderna. Perché dico questo? Perché proporre la tua idea su questo portale è azzeccatissima, secondo me.

e se quella resta privata non è detto che è perché è di cattiva qualità. Magari per quanto riguarda romanzo/poesia/racconto è soprattutto per "colpa" dell'editoria che difficilmente condivide qualcosa che non va di moda.
O magari dell'autore che non ha mai trovato il coraggio di farsi avanti davanti ad un editore...
In generale, poi, a rigor di logica non si può dare nessuna colpa alla stessa editoria dal momento che devono sopravvivere quindi devono per forza agire in questo modo.
Per la dispensa il discorso è anche più vasto: a chi di noi - soprattutto universitari e liceali - non è capitato di fare un bel riassunto o un bell'appunto su un argomento e passarlo a qualche nostro amico? Magari dall'altra parte dell'Italia c'è qualcuno che troverebbe molto utile tale riassunto o dispensa.
Sarebbe una bella manna avere dei formulari commentati da portare agli esami! In commercio non ne esiste quasi nessuno, e quei pochi che conosco io sono autoprodotti (da altri). Autori in erba, fatevi avanti nella piattaforma di Zero!
Ne dovrebbe trovare giovamento chiunque, in teoria...
Hai proprio ragione. Ci vorrebbe però anche un mezzo di filtraggio della spazzatura, altrimenti i fruitori del materiale non troverebbero giovamento, anzi...
"Vikhr":
Un'idea encomiabile, Zero, ma temo che faccia la stessa ingloriosa fine dei "capolavori" di cui parli (anch'io ne serbo alcuni, di vario genere, anche musicale, ma temo che siano - uso un eufemismo - a dir poco demodé).
Questo dà ragione a me.

Nel senso sono ancora più convinto che molte più persone di quante si pensino abbiano qualcosa di artistico nascosto che non viene a galla semplicemente per mancanza di pubblicità o condivisione (in senso buono intendo, non montature pubblicitarie fini a sé stesse).
Penso che magari anche tu come "autore ignoto" saresti felice di condividere col mondo quello che hai (se ti fa piacere, ovvio).
(E' sottointeso un "grazie" per l'encomiabile)
"vikhr":
Sarebbero relativamente pochi coloro che, attivamente, contribuirebbero disinteressatamente, per amore, al funzionamento del sistema. In ambiti non prettamente scolastici rimarrebbe un fenomeno di nicchia fino al contratto (e quindi l'interesse) di turno (hai presente quando un cantante vince X Factor e poi finisce nelle pubblicità? Ecco, qualcosa del genere... vogliono vincere tutti e perciò da qualcosa di disinteressato si passa inevitabilmente alla competizione che appiattisce tutto ai criteri per vincere).
Questo è palesemente vero e non ci avevo pensato.
Però vedendo anche questo forum, ringraziando il cielo non mi sembra ci sia competizione tra utenti o roba simile.
"vikhr":
La Wiki di Jitter potrebbe andare bene, comunque. L'importante è che ci sia un'attiva collaborazione da parte degli utenti, in questo senso.
Ho letto tutta la discussione - pur non prendendoci parte (adesso però scrivo subito un messaggio lì perché mi è venuta in mente una cosuccia) - e la differenza tra questa e la wiki di Jitter è che la sua si tratterebbe di una raccolta di esercizi fatti mentre questo sarebbe un archivio di dispense e "opere" nascoste nella polvere dei pc di chi ce le ha...
La wiki di Jitter me la immagino proprio come una wikipedia dove digitando, ad es, "teorema di Rolle" compare una scaletta di esercizi a tema risolti sui quali confrontarsi e apprendere metodiche: tuttavia come detto di là non è raro che poi si finisce per ricopiare e basta se questi esercizi capitano in compiti o esami.
Il punto è che come i social network, certe idee nascono a fin di bene, ma poi arrivano i furbetti di turno per usarle a proprio favore magari danneggiando qualcun altro...
EDIT
Pensando al "demodé", mi è tornato in mente che una decina d'anni fa con un software di musica avevo scritto una fuga stile "clavicembalo ben temperato" che credo di aver perso per sempre per via delle tante formattazioni di quel pc scrauso che ho in sala...

Un'idea encomiabile, Zero, ma temo che faccia la stessa ingloriosa fine dei "capolavori" di cui parli (anch'io ne serbo alcuni, di vario genere, anche musicale, ma temo che siano - uso un eufemismo - a dir poco demodé). Il fatto (ci sono vari siti che sono molto conosciuti e che non nomino per ragioni simili) è che c'è proprio di mezzo una cultura del minimo dispendio di energia, per quanto riguarda dispense, riassunti o lavori scolastici. Li si sfrutta nella gran parte dei casi acriticamente, per togliersi di mezzo il compitino o l'esamino di turno. Sarebbero relativamente pochi coloro che, attivamente, contribuirebbero disinteressatamente, per amore, al funzionamento del sistema. In ambiti non prettamente scolastici rimarrebbe un fenomeno di nicchia fino al contratto (e quindi l'interesse) di turno (hai presente quando un cantante vince X Factor e poi finisce nelle pubblicità? Ecco, qualcosa del genere... vogliono vincere tutti e perciò da qualcosa di disinteressato si passa inevitabilmente alla competizione che appiattisce tutto ai criteri per vincere).
La Wiki di Jitter potrebbe andare bene, comunque. L'importante è che ci sia un'attiva collaborazione da parte degli utenti, in questo senso.
La Wiki di Jitter potrebbe andare bene, comunque. L'importante è che ci sia un'attiva collaborazione da parte degli utenti, in questo senso.