Scelte post-universitarie
Ciao a tutti, sono uno studente universitario al 2 anno di Ingegneria delle telecomunicazioni (nuovo ordinamento), alla facoltà di Ingegneria di Reggio Calabria. Praticamente è da un pò di mesi che, considerando anche il campo di ricerca di alcuni miei professori, sto iniziando a pensare al cercare lavoro nell'ambito medico dell'ingegneria (ad esempio raggi x, tac, risonanza magnetica, ecc. ), però il problema è che un campo riservato, per quanto posso immaginare, principalmente a persone laureate in Fisica, per ovvi motivi (la diagnostica a raggi x si basa sull'emissione di radiazioni, la risonanza magnetica sulla precessione dello spin dei protoni di determinati atomi, e via dicendo), mentre un ingegnere sarebbe "limitato" al trattamento dei segnali, ed alla loro amplificazione.
Il mio problema, dunque, è questo : considerando che io frequento un corso di laurea in Ingegneria, potrei in seguito prendere una specialistica in ingegneria elettronica, che completerei probabilmente in 2 o 3 anni, ma credo che questo mi relegherebbe a fare il "tecnico", ossia progettare il circuito per il trattamento dei segnali e nulla più.
Una laurea in Fisica, d'altro canto, credo sarebbe molto più spendibile in questo senso, in quanto prepara allo studio delle radiazioni per i raggi x, o della meccanica quantistica per la risonanza magnetica, e via dicendo. Se non fosse che, per accedere alla magistrale in Fisica, dovrei prima integrare degli esami come (correggetemi dove sbaglio) Meccanica quantistica, Fisica nucleare e subnucleare, e probabilmente integrare i "famosi" Analisi I e II, Fisica I e II, che, come è risaputo non sono trattati allo stesso modo nelle facoltà di Fisica ed Ingegneria. Tutto questo porterebbe via tempo, credo 1 o 2 anni. Aggiungendo circa 3 anni per una specalistica in Fisica (credo che Fisica sia un Cdl molto più difficle di Ingegneria, quindi 3 anni mi sembrano il minimo per una magistrale), passerei minimo 4-5 anni a studiare dopo la prima laurea. Inoltre Ingegneria, in ogni campo, da molte più opportunità di lavoro di Fisica.
Vorrei chiedere quindi : per un ingegnere vi sono altre possibilità nel campo della fisica medica, oltre che al solito trattamento di segnali,e progettazione di circuiti? Oppure sarebbe più conveniente "buttarsi" nel campo della fisica, con i relativi pro e contro? Grazie in anticipo per le risposte
Il mio problema, dunque, è questo : considerando che io frequento un corso di laurea in Ingegneria, potrei in seguito prendere una specialistica in ingegneria elettronica, che completerei probabilmente in 2 o 3 anni, ma credo che questo mi relegherebbe a fare il "tecnico", ossia progettare il circuito per il trattamento dei segnali e nulla più.
Una laurea in Fisica, d'altro canto, credo sarebbe molto più spendibile in questo senso, in quanto prepara allo studio delle radiazioni per i raggi x, o della meccanica quantistica per la risonanza magnetica, e via dicendo. Se non fosse che, per accedere alla magistrale in Fisica, dovrei prima integrare degli esami come (correggetemi dove sbaglio) Meccanica quantistica, Fisica nucleare e subnucleare, e probabilmente integrare i "famosi" Analisi I e II, Fisica I e II, che, come è risaputo non sono trattati allo stesso modo nelle facoltà di Fisica ed Ingegneria. Tutto questo porterebbe via tempo, credo 1 o 2 anni. Aggiungendo circa 3 anni per una specalistica in Fisica (credo che Fisica sia un Cdl molto più difficle di Ingegneria, quindi 3 anni mi sembrano il minimo per una magistrale), passerei minimo 4-5 anni a studiare dopo la prima laurea. Inoltre Ingegneria, in ogni campo, da molte più opportunità di lavoro di Fisica.
Vorrei chiedere quindi : per un ingegnere vi sono altre possibilità nel campo della fisica medica, oltre che al solito trattamento di segnali,e progettazione di circuiti? Oppure sarebbe più conveniente "buttarsi" nel campo della fisica, con i relativi pro e contro? Grazie in anticipo per le risposte

Risposte
grazie mille delle info

"valep":
quanto hai potuto vedere, ti sembra che le applicazioni in campo medico vengano trattate approfonditamente?
Nel corso di "applicazioni mediche delle tecnologie nucleari" fanno più o meno quello che io faccio a "fisica medica" (ma non so con quali differenze, sto ancora seguendo quel corso), inoltre abbiamo in comune il corso di "radioprotezione", che io non seguo tutto e lo seguo col nome di "dosimetria", escludendo le tematiche relative ai reattori nucleari.
[url=http://unimap.unipi.it/registri/dettregistriNEW.php?re=95062::::&ri=9650]Qui[/url] puoi vedere cosa fece l'anno scorso nel primo corso menzionato. Purtroppo per radioprotezione/dosimetria non puoi vederlo perché è il primo anno che lo tiene lui, e in maniera totalmente diversa dal vecchio docente.
[url=http://unimap.unipi.it/registri/dettregistriNEW.php?re=95060::::&ri=9650]Qui[/url] invece puoi vedere cosa insegna lui agli ingegneri biomedici.
ha per caso detto qualcosa circa le possibilità di un ingegnere di essere impiegato in questo campo?
Grazie in anticipo!!
No, ma lui ci ha proposto tesi in dosimetria per radioterapia, quindi qualcosa forse è possibile, ma non so dirti nulla con certezza. C'è da dire, però, che lui è anche specialista in fisica medica, ai tempi in cui tale scuola era aperta agli ingegneri nucleari (oggi lo è solo ai laureati in fisica). Purtroppo non so dirti nulla, mi dispiace.
Ciao, cercando notizie sul corso di laurea magistrale in ing nucleare a Pisa, mi sono imbattuta nella vostra conversazione. Anche a me interesserebbe occuparmi delle applicazioni mediche delle radiazioni e pensavo di orientarmi sul corso di ing. nucleare ( io ho una laurea triennale in ing. chimica). Mi rivolgo in particolare al ragazzo che frequenta fisica medica a Pisa, quindi, da quanto hai potuto vedere, ti sembra che le applicazioni in campo medico vengano trattate approfonditamente? e il docente di cui parlavi, ha per caso detto qualcosa circa le possibilità di un ingegnere di essere impiegato in questo campo?
Grazie in anticipo!!
Grazie in anticipo!!
"Nikola_Tesla":
Si quello lo immaginavo, ed il mio discorso era rivolto al cdl in fisica medica. Comunque, dato che alcuni mi avevate suggerito ingegneria nucleare, in cosa differisce dai corsi di fisica medica ed ingegneria biomedica? É vero che le opportunità di lavoro per ingegneri nucleari sono alquanto basse?
Le opportunità lavorative per ingegneri nucleari in Italia sono scarse. Tuttavia, il mio docente sostiene che i laureati in ingegneria nucleare di Pisa siano immediatamente assorbiti da USA e Francia.
Riguardo alle differenze tra nucleare e biomedica, dipende dalla sede scelta: ci sono CdL in biomedica più indirizzati alle protesi, altri ad altre cose, eccetera. Esistono anche corsi di laurea nominati Ingegneria Clinica, ma non ho idea di quali siano le differenze con biomedica.
Tra fisica medica e ingegneria nucleare le differenze sono molte: ingegneria nucleare è molto orientata (ovviamente) ai reattori nucleari e meno alle applicazioni mediche. Ho visto però cosa fanno nei corsi di applicazioni mediche in ingegneria nucleare a Pisa: praticamente quello che facciamo a fisica medica, quasi uguale.
Si quello lo immaginavo, ed il mio discorso era rivolto al cdl in fisica medica. Comunque, dato che alcuni mi avevate suggerito ingegneria nucleare, in cosa differisce dai corsi di fisica medica ed ingegneria biomedica? É vero che le opportunità di lavoro per ingegneri nucleari sono alquanto basse?
Nota però che a meno di non scegliere un indirizzo di fisica medica nessuno ti parlerà mai della parte tecnologica di quei macchinari che sfruttano pesantemente la fisica. In modo indiretto te ne parlerebbero in un curriculum di fisica nucleare e subnucleare.
Infatti ho dei dubbi su quello....Ma credo che un laureato in fisica, conoscendo benissimo le leggi fisiche che governano i macchinari, sia più idoneo in questo senso, nella progettazione di strumenti per la risonanza magnetica, raggi x, ecc.
"MisterK":
Ma a te chi lo dice che un laureato magistrale in Fisica medica si occupi di lavorare sulle tecnologie?
Un magistrale forse no, ma uno specialista certamente. Nel mondo delle macchine radiogene il fisico (o presumo ingegnere nucleare) è fondamentale.
Ciao Nikola,
se non ho capito male, ti sei posto il problema di passare a un cdl in Fisica perche` vorresti occuparti di tecnologie mediche.
Ma a te chi lo dice che un laureato magistrale in Fisica medica si occupi di lavorare sulle tecnologie?
se non ho capito male, ti sei posto il problema di passare a un cdl in Fisica perche` vorresti occuparti di tecnologie mediche.
Ma a te chi lo dice che un laureato magistrale in Fisica medica si occupi di lavorare sulle tecnologie?
Innanzitutto grazie ancora a giuliogis e seven per l aiuto...In ogni caso, ingegneria nucleare non é un corso di laurea a numero programmato, almeno alla specialistica? Che differenze ci sarebbero, inoltre,(come possibilità lavorative, come aree di lavoro, come tipi di macchinari progettati) tra un cdl in ingegneria nucleare edcuno in ingegneria biomedica?
Quoto Giuliofis, ingegneria nucleare mi sembrerebbe la scelta più adatta. Tuttavia ti consiglio di informati in rete sulle principali aziende che producono questi macchinari,
vedi dove si trovano, cerca di capire che figure cercano magari nella sezione ''lavora con noi'', oppure prova a mandare una mail.
vedi dove si trovano, cerca di capire che figure cercano magari nella sezione ''lavora con noi'', oppure prova a mandare una mail.
Qualcun altro?
Capisco.. Grazie mille

Viene spiegato il funzionamento delle tecniche diagnostiche e per radioterapia con approccio fisico. Viene spiegata la fisica sottostante e quali sono i criteri per scegliere, ad esempio, alcuni materiali rispetto ad altri per i collimatori, scintillatori eccetera. In facciamo anche dosimetria ed elaborazioni delle immagini.
Stavo già iniziando a leggere qualcosa sull ingegneria biomedica... Considerato che tratta di argomenti come la risonanza magnetica, o i raggi x, e che é più vicino al mio corso di studi in ingegneria, non sarebbe poi cosi male, anche se aspetto altri consigli..Per quanto riguarda a tua facoltà, come vengono studiate le tematiche riguardanti la medicina o l uso dei macchinari? Viene affrontato tutto in modo "teorico", magari con speculazioni matematiche di un certo livello(spero abbia reso l idea) oppure viene lasciato spazio acnhe alle applicazioni della fisica, ed al progetto dei vari dispositivi?
"Nikola_Tesla":
Ingegneria nucleare lo considero un qualcosa già di lontano dal mio corso di studi...anche se ingegneria biomedica forse non sarebbe male..vediamo che cosa dicono gli altri adessoTe cosa studi se posso chiedere? Io ingegneria delle telecomunicazioni a reggio cal.
Studio fisica con indirizzo fisica medica a Pisa (per questo ti ho nominato ingegneria nucleare di Pisa, ho un corso mutuato da loro e il docente, che tiene altri 3-4 corsi è estremamente bravo). A Pisa non c'è più la triennale di nucleare, dunque credo che avresti ben pochi problemi ad accedere alla magistrale.
Ingegneria nucleare lo considero un qualcosa già di lontano dal mio corso di studi...anche se ingegneria biomedica forse non sarebbe male..vediamo che cosa dicono gli altri adesso
Te cosa studi se posso chiedere? Io ingegneria delle telecomunicazioni a reggio cal.

"Nikola_Tesla":
Si, sono importanti allo stesso livello, ma credo che il lavoro dell ingegnere in quel caso sia "secondario" al lavoro svolto da un fisico, nel senso che i fisici si occupano della parte " centrale" del macchinario, come il produrre ultrasuoni in un ecografia, o radiazioni nei raggi x .Ed e su questo che sono indeciso...
Forse è vero, e forse no. Non saprei aiutarti in questo, mi dispiace...
Però mi viene in mente che un ingegnere che di radiazioni ne capisce è l'ingegnere nucleare, e in alcuni casi anche l'ingegnere biomedico.
A Pisa c'è il corso di laurea magistrale in ingegneria nucleare e molti corsi li tiene un mio docente, davvero molto bravo e preparato.
Si, sono importanti allo stesso livello, ma credo che il lavoro dell ingegnere in quel caso sia "secondario" al lavoro svolto da un fisico, nel senso che i fisici si occupano della parte " centrale" del macchinario, come il produrre ultrasuoni in un ecografia, o radiazioni nei raggi x .Ed e su questo che sono indeciso...
Ah ora ho capito.
Allora no, non credo, presumo che ingegneri e fisici siano ugualmente importanti.
PS. Il fisico medico non è un radiologo, i radiologi sono medici!
Allora no, non credo, presumo che ingegneri e fisici siano ugualmente importanti.
PS. Il fisico medico non è un radiologo, i radiologi sono medici!