Perchè non si vince in borsa?
Premetto che non conosco il mondo delle azioni e della borsa ma vorrei iniziare a capirci qualcosa. Se non ho capito male, in breve, si tratta di comprare n azioni al valore nel momento in cui le compri e rivenderle ad un altro valore che avranno nel momento in cui le rivenderai. Il mio ragionamento si basa sui grafici del valore delle azioni: noto che hanno un andamento "altalenante", cioè che continuano a salire e scendere. A questo punto basterebbe comprare un'azione (avendo una probabilità prossima al 100% che essa non abbia assunto il suo valore massimo da quell'istante per il futuro) e aspettare che prima o poi l'azione assumerà un valore maggiore e rivenderla. Cosa non mi è chiaro nel processo? (lo so che è una cosa piú complicata, ma cerco di capirla in maniera semplice).
Risposte
"Injuria":


Se non ho capito male, in breve, si tratta di comprare n azioni al valore nel momento in cui le compri e rivenderle ad un altro valore che avranno nel momento in cui le rivenderai
Le azioni possono anche essere comprate per partecipare ai dividendi o alla gestione della società. Si possono comprare azioni di una società sull'orlo del fallimento (si, beh, magari non proprio sull'orlo....) ed esercitare i voti così acquisiti in assemblea per fare pressioni sul management, ristrutturare la società e rivenderla quando le cose andranno meglio. Questo è per dire che la logica "compro e aspetto" non è sempre quella che viene adottata.
Il prezzo di una azione dipende da un casino di fattori (come mostra l'immagine di injuria). Banalmente il mercato può avere sopravvalutato la società, magari a causa di asimmetrie informative, o semplicemente perchè ha sbagliato metodo di valutazione (quanti dollari per fatturato saresti disposto a pagare per una società che vende licenze di brevetti? E se domani esce una nuova tecnologia che rende i brevetti della tua società obsoleti?)
Nella logica di investimento, si considera sempre l'investimento alternativo risk-free (=BOT). Supponendo che il titolo che hai comprato al tempo \( t_0 \) venga valutato dal mercato, al tempo \( t_1 \), a un prezzo maggiore di quello a cui lo hai acquistato (e ciò non è affatto detto), se investendo in un titolo risk-free avessi guadagno, a parità di tempo, di più (in realtà se la differenza è minore del premio di rischio), hai sbagliato investimento, perchè hai rischiato di perdere tutti i tuoi soldi quando avresti potuto guadagnare di più senza rischiare (detto in termini spicci spicci

"aspetto che un'azione cali, anche di poco, e la prendo. Poi attendo che superi il valore a cui l'ho pagata e la vendo avenso un guadagno (anche minimo)"
PROBLEMI:
- Di quanto deve calare un titolo prima di comprarlo?
- Quanto ti costa in termini di commissioni bancaria la compravendita?
- Quanto dovrai aspettare prima che il titolo salga abbastanza per poterti "accontentare"? Più passa il tempo e più perdi denaro in termini di guadagni mancati se avessi fatto un investimento con rendita sicura.
- Il titolo riprenderà il prezzo che, secondo una tua valutazione, era buono per essere comprato?
Devi considerare che ci sono anche dei costi. Quindi se tu hai comprato poche azioni e il guadagno è molto piccolo (pochi centesimi) le sole commissioni (che sono nell'ordine di qualche euro) ti mandano in perdita. Inoltre non è detto che nel breve periodo le azioni salgano. Possono essere necessari anche anni. Ad esempio le azioni di alcune banche 6/7 anni fa valevano circa 8/9€ mentre ora solo 1.40/1.50€. Quindi come vedi non è che sempre le azioni risalgono velocemente. Magari le potevi vendere prima? Si. Però poi avresti potuto comprare altre azioni per poi ritrovarti nella stessa situazione.

Grazie per le risposte e per i libri consigliati, ma qualcuno riuscirebbe a farmi capire ció che ho chiesto? Cioè rapidamente "aspetto che un'azione cali, anche di poco, e la prendo. Poi attendo che superi il valore a cui l'ho pagata e la vendo avenso un guadagno (anche minimo)".
Premetto che di borsa capisco poco o niente e, come ha detto Sergio, è una cosa molto complessa, come tutta la finanza, è un ramo a parte dell'economia, nemmeno molti economisti ne sanno granché.
Prima cosa, non è vero che in borsa non si vince, c'è gente che si è arricchita così (e chi ha perso ovviamente), ma bisogna saperci fare parecchio.
Poi è tutto un gioco di aspettative, i prezzi delle azioni variano a seconda della domanda e dell'offerta, e non contano solo i fondamentali, cioè lo stato di salute, la redditività etc. di un'impresa, ma appunto le aspettative, che possono essere svincolate dai fattori economici sottostanti (si parla delle cosiddette 'bolle speculative', quelle sì, si ritiene, sono destinate a scoppiare). Pensate che ci sono addetti ai lavori che passano le giornate davanti al computer comprando e vendendo in continuazione a distanza di pochi secondi.
Visto che siete matematici, vi ricordo (e ricordo a me stessa, non l'ho ancora letto) il libro di Benoit Mandelbrot -'Il disordine dei mercati - Una visione frattale di rischio, rovina e redditività.
Prima cosa, non è vero che in borsa non si vince, c'è gente che si è arricchita così (e chi ha perso ovviamente), ma bisogna saperci fare parecchio.
Poi è tutto un gioco di aspettative, i prezzi delle azioni variano a seconda della domanda e dell'offerta, e non contano solo i fondamentali, cioè lo stato di salute, la redditività etc. di un'impresa, ma appunto le aspettative, che possono essere svincolate dai fattori economici sottostanti (si parla delle cosiddette 'bolle speculative', quelle sì, si ritiene, sono destinate a scoppiare). Pensate che ci sono addetti ai lavori che passano le giornate davanti al computer comprando e vendendo in continuazione a distanza di pochi secondi.
Visto che siete matematici, vi ricordo (e ricordo a me stessa, non l'ho ancora letto) il libro di Benoit Mandelbrot -'Il disordine dei mercati - Una visione frattale di rischio, rovina e redditività.
Non sono esperto di economia ma provo a rispondere in modo semplice. Ti chiedi: siccome è quasi certo che il valore di una azione salga rispetto al valore assunto in un qualsiasi istante t, perché non si vince sempre? Io dico che vincerebbero tutti se, seppur in modo altalenante, il.valore crescesse per sempre, cosa che purtroppo non è vero: prima o poi una azione crola definitivamente o perché l'azienda fallisce o perché perde prestigio o per mile altri motivi. E a quel punto l'ultimo che aveva acquistato le azioni rimane fregato. E' un po' il problema di quando ci si passa il classico cerino acceso: alla fine il cerino si accorcia e qualcuno si brucia. Oppure pensa a quei sistemi-truffa a piramide, basati sul semplice passaggio di soldi tra una rete di persone gerarchizzata: i primi guadagnano ma alla fine il sistema si ferma e la maggioranza dei partecipanti ha perso il proprio denaro.
Anche questo non è male: http://www.amazon.it/Il-grande-crollo-J ... 8817100986.
Tuttavia, se vuoi capirci molto di più, dovresti studiarti anche tanta psicologia e neuroscienze...
Tuttavia, se vuoi capirci molto di più, dovresti studiarti anche tanta psicologia e neuroscienze...
Detta così è facile. Ma chi ti garantisce, con una probabilità vicina al 100%, che l'azione continui a salire? Probabilmente se qualcuno fosse in grado di darti una tale informazione sarebbe insider-trading. Cosa non consentita. Detto questo le aziende possono essere valutate su alcuni indicatori che puoi calcolare dal bilancio, puoi guardare magari i dati del settore. Però, a parte poche nozioni teoriche, non ti saprei dire di più. Magari sul forum c'è qualche esperto trader...