Notazione italiana
Salve,
vorrei sapere se, questa frase, fosse grammaticalmente corretta; dato che la ho letta in un romanzo...
Non trovo più la frase del romanzo perciò ho sostituito...
Come si vede, ho evidenziato i "due punti" consecutivi.
L'accademia della crusca in merito all'utilizzo dei "due punti" consecutivi cita alcuni romanzi, ma le frasi citate hanno punteggiatura in mezzo alla frase, per separane il "periodo". Ma la frase che ho trovato è senza punteggiatura ulteriore.
Vorrei sapere che ne pensate, è corretta una frase del genere?
PS: se ritrovo la frase menzionata, forse è più chiaro il contesto di utilizzo.
vorrei sapere se, questa frase, fosse grammaticalmente corretta; dato che la ho letta in un romanzo...
Bla bla bla: bla bla bla: bla bla bla.
Non trovo più la frase del romanzo perciò ho sostituito...
Come si vede, ho evidenziato i "due punti" consecutivi.
L'accademia della crusca in merito all'utilizzo dei "due punti" consecutivi cita alcuni romanzi, ma le frasi citate hanno punteggiatura in mezzo alla frase, per separane il "periodo". Ma la frase che ho trovato è senza punteggiatura ulteriore.
Vorrei sapere che ne pensate, è corretta una frase del genere?
PS: se ritrovo la frase menzionata, forse è più chiaro il contesto di utilizzo.

Risposte
"ham_burst":
Salve,
vorrei sapere se, questa frase, fosse grammaticalmente corretta; dato che la ho letta in un romanzo...
Bla bla bla: bla bla bla: bla bla bla.
Non trovo più la frase del romanzo perciò ho sostituito...
Come si vede, ho evidenziato i "due punti" consecutivi.
L'accademia della crusca in merito all'utilizzo dei "due punti" consecutivi cita alcuni romanzi, ma le frasi citate hanno punteggiatura in mezzo alla frase, per separane il "periodo". Ma la frase che ho trovato è senza punteggiatura ulteriore.
Mi intrometto (lo so che ne potevo fare a meno)...
Sul Word (2007) quando faccio "controllo ortografia e grammatica" - di cui mi servo perché ad occhio gli errori di ortografia o le ripetizioni su un testo che scrivo mi possono anche sfuggire - mettendo una frase con i "due punti consecutivi" mi scrive
L'uso dei due punti più di una volta in una frase è errato.
Controllare "...".
Dove quella tra i puntini è la frase errata...
Ciaociao
La virgola ha una funzione logica nel periodo, e NON rappresenta "una pausa durante la lettura".
Kinder, è proprio il caso: "l'accademia" è soggetto, "considera corrette" è predicato.
Infine, vale la pena ricordare che l'Italiano scritto e quello parlato non sono perfettamente identici.
Se nell'Italiano parlato può avere senso esprimere un soggetto che potrebbe essere sottinteso, al fine di dare maggiore enfasi, nell'Italiano scritto sarebbe suggeribile cambiare la struttura della frase.
Kinder, è proprio il caso: "l'accademia" è soggetto, "considera corrette" è predicato.
Infine, vale la pena ricordare che l'Italiano scritto e quello parlato non sono perfettamente identici.
Se nell'Italiano parlato può avere senso esprimere un soggetto che potrebbe essere sottinteso, al fine di dare maggiore enfasi, nell'Italiano scritto sarebbe suggeribile cambiare la struttura della frase.
"ham_burst":
@Chequevilla:
mmm mi fai venire un dubbio.
per me quel "l'accademia" è come una sottolineatura tra parentesi per far ricordare chi è il riferimento del testo. Tipo: "Però ce ne sono fin troppe di "eccezioni" che (l'accademia) considera corrette."
Ma è sbagliato...grazie della correzione, mi capita non di rado
non sono convinto che sia sbagliato il tuo uso della virgola; credo che nel parlato esprimersti la frase con tono abbastanza diverso, a seconda della presenza delle due virgole. L'uso che ne fai dà valore di inciso a "l'accademia". La regola che esclude l'uso della virgola tra soggetto e verbo ha senso se tra i due non ci sono altre parole.
@apatriarca: bella riflessione.
Una mia precedente firma in questo forum diceva:
"Our civilization would be radically different if spoken languages had the same requirements for syntactic accuracy as computer languages" tratta dal "Dragon Book"
Mutare una lingua è importante per far evolvere una civiltà, ma alcuni mutamenti possono anche farla regredire. Un esempio è l'utilizzo di parole dialettali nella vita quotidiana. Se l'accademia considererà tali parole "italiano" in un ambito Internazionale, per me, non si evolve la lingua.
Poi, bhè, gli scrittori, i poeti sono "maestri" e loro possono (devono) cambiare il loro strumento di lavoro. Se non lo fanno loro, chi lo fa?
@Chequevilla:
mmm mi fai venire un dubbio.
per me quel "l'accademia" è come una sottolineatura tra parentesi per far ricordare chi è il riferimento del testo. Tipo: "Però ce ne sono fin troppe di "eccezioni" che (l'accademia) considera corrette."
Ma è sbagliato...grazie della correzione, mi capita non di rado
Una mia precedente firma in questo forum diceva:
"Our civilization would be radically different if spoken languages had the same requirements for syntactic accuracy as computer languages" tratta dal "Dragon Book"

Mutare una lingua è importante per far evolvere una civiltà, ma alcuni mutamenti possono anche farla regredire. Un esempio è l'utilizzo di parole dialettali nella vita quotidiana. Se l'accademia considererà tali parole "italiano" in un ambito Internazionale, per me, non si evolve la lingua.
Poi, bhè, gli scrittori, i poeti sono "maestri" e loro possono (devono) cambiare il loro strumento di lavoro. Se non lo fanno loro, chi lo fa?
@Chequevilla:
mmm mi fai venire un dubbio.
per me quel "l'accademia" è come una sottolineatura tra parentesi per far ricordare chi è il riferimento del testo. Tipo: "Però ce ne sono fin troppe di "eccezioni" che (l'accademia) considera corrette."
Ma è sbagliato...grazie della correzione, mi capita non di rado

"ham_burst":Per esempio, un errore è quello di separare con una virgola il soggetto ed il verbo.
ah, me la sono persa quella frase, per quello ero in dubbio. Grazie mille
Però ce ne sono fin troppe di "eccezioni" che, l'accademia, considera corrette.

Forse perché una lingua naturale, e l'italiano non è un'eccezione, non è un linguaggio formale e non ha senso imporre delle regole dall'alto. La lingua italiana è insomma quella che viene usata e come tale è in continuo mutamento ed evoluzione. L'Accademia della Crusca ha il compito di studiarne tale evoluzione ed è quindi costretta ad ammettere delle eccezioni quando l'andare contro le regole “ha senso” e ci sono diversi esperti e scrittori che la ammettono. Ci sono poi casi ancora più esagerati come l'uso di parole sbagliate è ammesso perché comune. Come nel caso della traduzione del verbo to scan (vedi qui). La traduzione corretta è scandire, ma nessuno o quasi usa questo verbo. Tutte le altre traduzione sono errate, ma comunque ammesse ormai da vocabolari e Accademia della Crusca.
Le regole sono necessarie per imparare la lingua, ma una volta “esperti” la si può plasmare per ottenere gli effetti desiderati. Alcuni tra i più grandi romanzi non sarebbero gli stessi se le regole che ci hanno insegnato alle elementari, medie e superiori fossero così rigide. Alcuni scrittori, come Gadda, hanno giocato molto con la nostra lingua portandola a volte all'estremo. Altri hanno fatto un uso esagerato di ripetizioni per rafforzare la ripetitività di quello che veniva raccontato o hanno usato frasi brevissime, senza neanche il verbo a volte, per accelerare il ritmo della lettura. Oppure hanno abbandonato del tutto l'uso della punteggiatura per farlo apparire come un flusso di pensieri. È comunque ovvio che questo genere di forzature della lingua devono essere consapevoli e non incidentali o sarebbero errori. Anche nel tuo caso si elencano i casi e le situazioni in cui è ammesso proprio per delimitare il contesto in cui l'eccezione sia lecita. Non è detto che la tua frase ricada in uno di questi casi.
Le regole sono necessarie per imparare la lingua, ma una volta “esperti” la si può plasmare per ottenere gli effetti desiderati. Alcuni tra i più grandi romanzi non sarebbero gli stessi se le regole che ci hanno insegnato alle elementari, medie e superiori fossero così rigide. Alcuni scrittori, come Gadda, hanno giocato molto con la nostra lingua portandola a volte all'estremo. Altri hanno fatto un uso esagerato di ripetizioni per rafforzare la ripetitività di quello che veniva raccontato o hanno usato frasi brevissime, senza neanche il verbo a volte, per accelerare il ritmo della lettura. Oppure hanno abbandonato del tutto l'uso della punteggiatura per farlo apparire come un flusso di pensieri. È comunque ovvio che questo genere di forzature della lingua devono essere consapevoli e non incidentali o sarebbero errori. Anche nel tuo caso si elencano i casi e le situazioni in cui è ammesso proprio per delimitare il contesto in cui l'eccezione sia lecita. Non è detto che la tua frase ricada in uno di questi casi.
ah, me la sono persa quella frase, per quello ero in dubbio. Grazie mille 
Però ce ne sono fin troppe di "eccezioni" che, l'accademia, considera corrette.

Però ce ne sono fin troppe di "eccezioni" che, l'accademia, considera corrette.
Non è forse bella, ma credo che sia corretta. Dopotutto, l'Accademia della Crusca stessa non lo condanna, anche se la sconsiglia, e la prima frase elencata, “Abbiamo parlato di te: sono state dette solo cose piacevoli: sei davvero in gamba”, non fa uso di altri segni di punteggiatura ed è quindi forse adatta a mostrare la correttezza della tua frase.