Non frequentare geometria e algebra lineare
Buonasera
volevo sapere il vostro parere sul non frequentare il corso di geometria ed algebra lineare.
Ho seguito il corso per un mesetto, però ho notato che il prof spiegava tutto molto velocemente, facendo un sacco di dimostrazioni senza soffermarsi.
Quindi se prendevo appunti non capivo nulla di cio che spiegava e dei passaggi che faceva. Ma non prendendoli a breve periodo dimenticavo tutto ciò che diceva.
Ho pensato quindi di non seguire più (anche perchè online è presente il programma, e il prof di volta in volta aggiorna un documento nel quale dice cosa ha spiegato lezione per lezione) per dedicarmi, a casa, nello studio di analisi 1 che vorrei dare come primo esame a gennaio. Volevo chiedervi se secondo voi mi risulterà difficile studiarmela da solo, tra l'altro ho provato a fare qualche argomento base di algebra e ho capito l'argomento in maniera migliore rispetto a come spiegava il prof.
Attendo dei pareri
p.s l'esame è solo scritto

volevo sapere il vostro parere sul non frequentare il corso di geometria ed algebra lineare.
Ho seguito il corso per un mesetto, però ho notato che il prof spiegava tutto molto velocemente, facendo un sacco di dimostrazioni senza soffermarsi.
Quindi se prendevo appunti non capivo nulla di cio che spiegava e dei passaggi che faceva. Ma non prendendoli a breve periodo dimenticavo tutto ciò che diceva.
Ho pensato quindi di non seguire più (anche perchè online è presente il programma, e il prof di volta in volta aggiorna un documento nel quale dice cosa ha spiegato lezione per lezione) per dedicarmi, a casa, nello studio di analisi 1 che vorrei dare come primo esame a gennaio. Volevo chiedervi se secondo voi mi risulterà difficile studiarmela da solo, tra l'altro ho provato a fare qualche argomento base di algebra e ho capito l'argomento in maniera migliore rispetto a come spiegava il prof.
Attendo dei pareri

p.s l'esame è solo scritto
Risposte
[ot]
Secondo me è assurdo iniziare la tesi a 9/10 esami dal termine. Al max te ne posso concedere 4/5 non di più. Secondo la tua logica la tesi della magistrale la dovresti iniziare subito dopo il primo semestre del primo anno. Inoltre come fai a scegliere il docente se hai fatto si e no un terzo degli esami? Insomma mi sembra assurdo, inoltre saresti un peso per il professore che, se ti accetta, ti deve tenere in sospeso per almeno 1/2 anni (perché per fare 10 esami ci vogliono almeno 3 sessioni piene). Se tutti facessero così ogni professore si troverebbe a seguire decine di tesisti che non si sa quando decideranno/potranno laurearsi.[/ot]
Inoltre il discorso che il lavoro di tesi viene svolto tutto di tuo senza avere un programma non è necessariamente vero. Io per la laurea mi sono visto assegnare da studiare 3/4 libri e su quelli ho dovuto trovare lo spunto per scrivere la parte teorica. Ovviamente poi sta allo studente il decidere se trovare altre fonti o accontentarsi di quelle che ha suggerito il relatore. Insomma non è che il relatore sia un soggetto che esce al momento della correzione della tesi e della presentazione delle slide, è colui che ti deve guidare nel redigere il tuo lavoro. Sicuramente dipende dal relatore che ti ritrovi ma, tutti coloro che conosco, hanno avuto dal docente dei testi a cui fare riferimento e poi, per ampliare il discorso, si sono dovuti andare a cercare altre fonti (soprattutto online). Secondo me tutto questo rimane molto diverso, soprattutto come tempi, rispetto ad un esame che si da na non frequentante.
"Vikhr":
(perché io, pur accettando di poter sbagliarmi, sostengo che la tesi, almeno alla triennale, possa farsela assegnare anche chi è un po' indietro con gli esami (certo non chi ha appena iniziato e ne ha dati 2/3, ma 9-10 è già un numero ragionevole quando stiamo sulla ventina bassa) così se per qualunque ragione dovesse sperimentare una sessione di esami in cui non riesce a combinare niente, dato che, come dice un mio carissimo nonno, "l'università non è uno scherzo" (e io gli rispondo: chi l'ha mai detto o pensato...), può sempre anticiparsi parte del lavoro finale e andare meno fuoricorso, soprattutto nel caso in cui la tesi preveda un periodo di tirocinio, invece di stare tre mesi a non fare nulla (non potendo dare i più fattibili, per me, esami del terzo anno) come è successo a me, ma a quanto pare sono l'unico a pensarla così perché quasi sempre c'è un limite di esami minimo per accedervi, e una probabile ragione non è poi tanto evanescente ad ascoltare la tipica lamentela che nel sistema scolastico italiano si studia tanto e si pratica poco).
Secondo me è assurdo iniziare la tesi a 9/10 esami dal termine. Al max te ne posso concedere 4/5 non di più. Secondo la tua logica la tesi della magistrale la dovresti iniziare subito dopo il primo semestre del primo anno. Inoltre come fai a scegliere il docente se hai fatto si e no un terzo degli esami? Insomma mi sembra assurdo, inoltre saresti un peso per il professore che, se ti accetta, ti deve tenere in sospeso per almeno 1/2 anni (perché per fare 10 esami ci vogliono almeno 3 sessioni piene). Se tutti facessero così ogni professore si troverebbe a seguire decine di tesisti che non si sa quando decideranno/potranno laurearsi.[/ot]
Inoltre il discorso che il lavoro di tesi viene svolto tutto di tuo senza avere un programma non è necessariamente vero. Io per la laurea mi sono visto assegnare da studiare 3/4 libri e su quelli ho dovuto trovare lo spunto per scrivere la parte teorica. Ovviamente poi sta allo studente il decidere se trovare altre fonti o accontentarsi di quelle che ha suggerito il relatore. Insomma non è che il relatore sia un soggetto che esce al momento della correzione della tesi e della presentazione delle slide, è colui che ti deve guidare nel redigere il tuo lavoro. Sicuramente dipende dal relatore che ti ritrovi ma, tutti coloro che conosco, hanno avuto dal docente dei testi a cui fare riferimento e poi, per ampliare il discorso, si sono dovuti andare a cercare altre fonti (soprattutto online). Secondo me tutto questo rimane molto diverso, soprattutto come tempi, rispetto ad un esame che si da na non frequentante.
Ti dico solo che ho scelto di non frequentare un corso di Analisi 2 semplificato (per chimici) e in stile Nuovo Ordinamento, facendo come vorresti fare te, e l'esame che avrei dovuto superare a Giugno l'ho superato a Ottobre, non ripassando nulla della stessa materia (ma studiandone un'altra che però posso dare solo ora che ho superato tutti gli esami del primo...) per i primi due mesi in mezzo, un mese per lo sconforto e un altro per essermi accidentalmente rotto una mano.
Non è che risulta difficile, è che vai a navigare in acque a te sconosciute, senza una cartina, quindi l'esame può rivelarsi facile come difficile, mentre una tua idea, pur parziale, sulla difficoltà dell'esame (non dare retta alle opinioni degli altri in fatto di difficoltà degli esami: ciascuno ha la propria croce, fatti la tua idea) se segui te la fai. Ma d'altronde se a lezione senti di non seguire proficuamente, a lungo termine forse è meglio che fai come dici tu; l'autonomia è una capacità da coltivare anche perché, lo ripeto, la tesi dovrai farla tu con quello che hai imparato strada facendo, non avrai un programma anche per la tesi così come lo hai avuto per tutti gli esami che hai dovuto fare per accedervi [ot](perché io, pur accettando di poter sbagliarmi, sostengo che la tesi, almeno alla triennale, possa farsela assegnare anche chi è un po' indietro con gli esami (certo non chi ha appena iniziato e ne ha dati 2/3, ma 9-10 è già un numero ragionevole quando stiamo sulla ventina bassa) così se per qualunque ragione dovesse sperimentare una sessione di esami in cui non riesce a combinare niente, dato che, come dice un mio carissimo nonno, "l'università non è uno scherzo" (e io gli rispondo: chi l'ha mai detto o pensato...), può sempre anticiparsi parte del lavoro finale e andare meno fuoricorso, soprattutto nel caso in cui la tesi preveda un periodo di tirocinio, invece di stare tre mesi a non fare nulla (non potendo dare i più fattibili, per me, esami del terzo anno) come è successo a me, ma a quanto pare sono l'unico a pensarla così perché quasi sempre c'è un limite di esami minimo per accedervi, e una probabile ragione non è poi tanto evanescente ad ascoltare la tipica lamentela che nel sistema scolastico italiano si studia tanto e si pratica poco)[/ot].
Non è che risulta difficile, è che vai a navigare in acque a te sconosciute, senza una cartina, quindi l'esame può rivelarsi facile come difficile, mentre una tua idea, pur parziale, sulla difficoltà dell'esame (non dare retta alle opinioni degli altri in fatto di difficoltà degli esami: ciascuno ha la propria croce, fatti la tua idea) se segui te la fai. Ma d'altronde se a lezione senti di non seguire proficuamente, a lungo termine forse è meglio che fai come dici tu; l'autonomia è una capacità da coltivare anche perché, lo ripeto, la tesi dovrai farla tu con quello che hai imparato strada facendo, non avrai un programma anche per la tesi così come lo hai avuto per tutti gli esami che hai dovuto fare per accedervi [ot](perché io, pur accettando di poter sbagliarmi, sostengo che la tesi, almeno alla triennale, possa farsela assegnare anche chi è un po' indietro con gli esami (certo non chi ha appena iniziato e ne ha dati 2/3, ma 9-10 è già un numero ragionevole quando stiamo sulla ventina bassa) così se per qualunque ragione dovesse sperimentare una sessione di esami in cui non riesce a combinare niente, dato che, come dice un mio carissimo nonno, "l'università non è uno scherzo" (e io gli rispondo: chi l'ha mai detto o pensato...), può sempre anticiparsi parte del lavoro finale e andare meno fuoricorso, soprattutto nel caso in cui la tesi preveda un periodo di tirocinio, invece di stare tre mesi a non fare nulla (non potendo dare i più fattibili, per me, esami del terzo anno) come è successo a me, ma a quanto pare sono l'unico a pensarla così perché quasi sempre c'è un limite di esami minimo per accedervi, e una probabile ragione non è poi tanto evanescente ad ascoltare la tipica lamentela che nel sistema scolastico italiano si studia tanto e si pratica poco)[/ot].