Ma è normale complicare l'esame?

Bandit1
Ciao, faccio una domanda, rivolta soprattutto agli ingegnieri, oa coloro che stanno per diventarlo.
Ma è normale che a lezione si spiega un esercizio , per fare un esempio, A, B e C; e poi all'esame scritto si pretende di saper svolgere degli esercizi D,F,G fino a Z?

in altri casi, non si fanno mai esercizi durante la lezione, e poi all'esame scritto bisogna saperli svolgere.
Per me se dobbiamo fare fino a Z, ce lo devono spiegare come si fa: non è che all'esame basandoci, su A,B e C cerchiamo di risolvere esercizi, sperando che si vada bene.
Voi che dite?

Risposte
_Tipper
"CA":

Ma il ragionamento deve essere educato anche tramite adeguati esempi significativi.

Ovvio...

CA10
Io sono dell'idea che un ingegnere deve saper arrivare da solo, anche cose che non gli sono state spiegate, attraverso il suo ragionamento. 


Ma il ragionamento deve essere educato anche tramite adeguati esempi significativi.

Bandit1
"Tipper":
[quote="Bandit"]
Io sono dell'idea che un ingegnere deve saper arrivare da solo, anche cose che non gli sono state spiegate, attraverso il suo ragionamento.
Vero è che questo, secondo me, dovrebbe essere fatto soprattutto all'orale, dove il professore ha modo di valutare come ragiona, se ragiona, il candidato.
La mia opinione è che lo scritto, visto anche i limiti di tempo, dovrebbe servire come una sorta di sbarramento per l'orale, e qui dovrebbe essere proposta una serie di esercizi, diciamo fattibili, che garantiscono di passare l'esame, e magari anche qualche esercizio impegnativo.
[/quote]
concordo , basta che le domande di ragionamento, non siano vincolante al max, a meno di non dire assurdità

_Tipper
"Bandit":
non mi riferivo solo a segnali...è una cosa in generale.
Però non si può certamente ragionare con il falegname, siamo su 2 pianeti diversi: i calcoli sono un conto, e creare un tavolo è un altro; altra cosa, il falegname fa le prove e ci sbatte la testa su, ma non deve rendere conto a nessuno, entro certi limiti, mentre per un esame non si possono fare prove, oppure la si finisce alla fine dei tempi

Ho detto di teoria dei segnali perché il professore che diceva questo insegnava quella materia, non perché ultimamente abbiamo parlato di segnali...
Io sono dell'idea che un ingegnere deve saper arrivare da solo, anche cose che non gli sono state spiegate, attraverso il suo ragionamento.
Vero è che questo, secondo me, dovrebbe essere fatto soprattutto all'orale, dove il professore ha modo di valutare come ragiona, se ragiona, il candidato.
La mia opinione è che lo scritto, visto anche i limiti di tempo, dovrebbe servire come una sorta di sbarramento per l'orale, e qui dovrebbe essere proposta una serie di esercizi, diciamo fattibili, che garantiscono di passare l'esame, e magari anche qualche esercizio impegnativo.

Bandit1
non mi riferivo solo a segnali...è una cosa in generale.
Però non si può certamente ragionare con il falegname, siamo su 2 pianeti diversi: i calcoli sono un conto, e creare un tavolo è un altro; altra cosa, il falegname fa le prove e ci sbatte la testa su, ma non deve rendere conto a nessuno, entro certi limiti, mentre per un esame non si possono fare prove, oppure la si finisce alla fine dei tempi

_Tipper
Il professore che mi ha fatto teoria dei segnali ci chiedeva di finire a casa molte dimostrazioni (ovvio, se a qualcuno non riuscivano poteva andare a chiedrgliele) e non svolgeva gli esercizi che dava all'esame ma faceva solo teoria.
Lui infatti sostiene, secondo me giustamente, che se a un falegname viene insegnato a fare una sedia, poi quando deve fare un tavolo che fa?

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