Lingue e sistemi di numerazione
Vi siete mai chiesti se il modo in cui vengono chiamati i numeri nelle diverse lingue sia più o meno direttamente legato con il sistema di numerazione originariamente utilizzato?
Mi spiego meglio. Conosco poche lingue, ma il sistema di numerazione di alcune di queste mi ha sempre un po' colpito.
La lingua italiana, come lo spagnolo, sono abbastanza regolari.
A parte i numeri dall'undici al diciannove, che hanno una logica particolare, il resto del sistema è regolare.
L'inglese, con la solita eccezione per i numeri tra l'undici e il diciannove è piuttosto regolare, a parte il modo di dire, piuttosto diffuso, le migliaia come decine delle centinaia. Ad esempio, 2400 può essere detto two thousands and four hundreds, ma molto più comunemente si dirà twentyfour hundreds.
Il francese comincia ad avere le sue particolarità: è regolare fino al 79, dopo di che, per chissà quale motivo, 80 diventa quatre vingts, ovvero "quattro volte venti" e così via fino a 100.
Il tedesco, come il danese, il norvegese, il finlandese ed il russo, pronunciano le unità prima delle decine. Ad esempio, 25 in danese si dice fem og tyve, cioè cinque e venti.
In svedese, al contrario, il sistema è identico all'inglese e all'italiano. Venticinque resta tjugofem, cioè venticinque.
L'altra particolarità davvero incredibile del danese è simile al francese.
Fino a quaranta, tutto ok, da cinquanta cominciano i problemi.
Cinquanta è halvtreds, che è la forma contratta di halvtredsindstyve, ovvero "metà della terza volta venti".
Sessanta è tres, anche qui, forma congtratta per tresindstyve, ovvero "tre volte venti".
Settanta è halvfjerds, con la solita contrazione, che significa "metà della quarta volta venti".
Ottanta è fyrre, "quattro volte venti".
Novanta è halvfems, come sopra, "metà della quinta volta venti".
Cento è semplicemente hundrede.
Questa particolarità è tuttavia presente solo nel danese ma non nel norvegese, nello svedese, nel finlandese , nel russo o nel tedesco.
Cambiando continente cambiano i problemi.
La lingua khmer (non studio cambogiano, l'ho letto su una guida turistica) ha un sistema a base cinque.
I numeri dall'uno al cinque sono "normali". Ogni numero ha il suo nome.
1: muoy
2: pee
3: bey
4: buon
5: pram
I numeri dal sei al dieci sono il loro composto:
6: pram-muoy
7: pram-pee
8: pram-bey
9: pram-buon
10: dorp
E poi si continua con la stessa logica.
11: dorp-muoy
Avanti con i commenti e possibili idee sui motivi di certe "stranezze" lessicali.
Mi spiego meglio. Conosco poche lingue, ma il sistema di numerazione di alcune di queste mi ha sempre un po' colpito.
La lingua italiana, come lo spagnolo, sono abbastanza regolari.
A parte i numeri dall'undici al diciannove, che hanno una logica particolare, il resto del sistema è regolare.
L'inglese, con la solita eccezione per i numeri tra l'undici e il diciannove è piuttosto regolare, a parte il modo di dire, piuttosto diffuso, le migliaia come decine delle centinaia. Ad esempio, 2400 può essere detto two thousands and four hundreds, ma molto più comunemente si dirà twentyfour hundreds.
Il francese comincia ad avere le sue particolarità: è regolare fino al 79, dopo di che, per chissà quale motivo, 80 diventa quatre vingts, ovvero "quattro volte venti" e così via fino a 100.
Il tedesco, come il danese, il norvegese, il finlandese ed il russo, pronunciano le unità prima delle decine. Ad esempio, 25 in danese si dice fem og tyve, cioè cinque e venti.
In svedese, al contrario, il sistema è identico all'inglese e all'italiano. Venticinque resta tjugofem, cioè venticinque.
L'altra particolarità davvero incredibile del danese è simile al francese.
Fino a quaranta, tutto ok, da cinquanta cominciano i problemi.
Cinquanta è halvtreds, che è la forma contratta di halvtredsindstyve, ovvero "metà della terza volta venti".
Sessanta è tres, anche qui, forma congtratta per tresindstyve, ovvero "tre volte venti".
Settanta è halvfjerds, con la solita contrazione, che significa "metà della quarta volta venti".
Ottanta è fyrre, "quattro volte venti".
Novanta è halvfems, come sopra, "metà della quinta volta venti".
Cento è semplicemente hundrede.
Questa particolarità è tuttavia presente solo nel danese ma non nel norvegese, nello svedese, nel finlandese , nel russo o nel tedesco.
Cambiando continente cambiano i problemi.
La lingua khmer (non studio cambogiano, l'ho letto su una guida turistica) ha un sistema a base cinque.
I numeri dall'uno al cinque sono "normali". Ogni numero ha il suo nome.
1: muoy
2: pee
3: bey
4: buon
5: pram
I numeri dal sei al dieci sono il loro composto:
6: pram-muoy
7: pram-pee
8: pram-bey
9: pram-buon
10: dorp
E poi si continua con la stessa logica.
11: dorp-muoy
Avanti con i commenti e possibili idee sui motivi di certe "stranezze" lessicali.
Risposte
Molto interessante. 
Delle poche lingue che ho studiato aggiungerei il caso del giapponese, assolutamente regolare:
i numeri da 1 a 9 hanno ognuno un nome diverso così come nelle altre lingue,
poi c'è un termine per 10, uno per 100, uno per 1000 e via di seguito.
Ad esempio, 23587 viene letto come due diecimila tre mille cinque cento otto dieci sette.
Per numeri abbastanza piccoli si usa scrivere le cifre con i logogrammi di origine cinese,
mentre per quelli grandi è particolare il fatto che le cifre vengono divise in gruppi di 4, non di 3.

Delle poche lingue che ho studiato aggiungerei il caso del giapponese, assolutamente regolare:
i numeri da 1 a 9 hanno ognuno un nome diverso così come nelle altre lingue,
poi c'è un termine per 10, uno per 100, uno per 1000 e via di seguito.
Ad esempio, 23587 viene letto come due diecimila tre mille cinque cento otto dieci sette.
Per numeri abbastanza piccoli si usa scrivere le cifre con i logogrammi di origine cinese,
mentre per quelli grandi è particolare il fatto che le cifre vengono divise in gruppi di 4, non di 3.