Ingegneria in Italia e all'estero

[smaug1]

Salve! Volevo sapere se la facoltà di ingegneria in Italia è troppo teorica rispetto magari a quello che succede in altri paesi esteri. Voglio dire è possibile che dopo 2 anni, un ingegnere meccanico non sa progettare quasi niente? Voglio dire al primo anno di tecnico loro fanno solo disegno, il secondo meccanica applicata alle machine, metallurgia, fisica tecnica ecc ecc ma sono sicuro che per ciascuna di queste discipline c'è un approccio abbastanza teorico...per esempio in USA come funziona?

Un progettista meccanico diplomato può competere benissimo con un neolaureato triennale in ingegneria meccanica in Italia?

[smaug1]

grazie per la risposta

[ingmex46]

ciao, volevo risponderti perchè in facoltà da noi si parla fin troppo spesso di questa cosa. Io sono sia perito che aspirante ingegnere meccanico. Nonostante molti pensano quello che tu hai scritto, posso assicurarti ce anche chi esce bene di 5 anni di ITIS (io sono uscito con 90), in realtà ha capito un gran poco di cosa sia progettare. Un perito sa aprire un manuale e usare le formule, sa risolvere una sola travettina isostatica e non sa quasi nulla di termodinamica..sa capire un ciclo o una trasformazione, ma a un livello molto elementare. Per non parlare di meccanica, certo conoscono le ruote dentate e le cinghie, ma non ragionano da soli sui meccanismi (ordinario centrato/camme, ecc..), studiando le caratteristiche del moto ecc..
La mia conclusione è che un ingegnere triennale (ache se io sarei per i cinque anni e basta, a ciclo unico), pur non conoscendo le formule già confezionate ha una visione diversa delle cose, che non lo rende paragonabile a un perito. Mi permetto però di dire che anche il triennale ha grosse lacune nei confronti del quinquennale, perchè fanno al terzo anno (qui a milano è differenziato) quello che si fa in due anni di specialistica..ovviamente molto diversamente..e senza dare esami importantissimi come EDP o emtodi numerici.

[smaug1]

up