Immunità di gregge? Ma è davvero possibile raggiungerla?

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Buonasera,

Premessa: NON voglio convincere nessuno di niente e non voglio sostenere nessuna tesi, vorrei solamente capire con altri esseri pensanti un punto non molto chiaro.

Vi pongo una domanda:
E' davvero possibile raggiungere l'immunità di gregge con il vaccino per il Covid-19?

Dato che il vaccino per il Covid-19 riduce drasticamente la probabilità che il virus possa essere letale (ed è dunque cosa buona e giusta), ma riduce minimamente la contagiosità (individui vaccinati possono essere infettati e trasmettere il virus quasi quanto individui non infettati), come può questo vaccino portare all'immunità di gregge?

Apro questo post perché trovo veramente difficile rispondere a questa domanda.
Riguardo a questa specifica domanda (riguardo SOLAMENTE questa specifica domanda) non trovo risposte chiare.

Definizione:
"L'immunità di gregge, detta anche immunità di gruppo o immunità di branco, può essere definita come la capacità di un gruppo di resistere all’attacco di un’infezione, verso la quale una grande proporzione dei membri del gruppo è immune."


Seguitemi nel ragionamento e ditemi se dico qualche fesseria (cosa probabile dato che sono ignorante in materia):


    [*:amirr3r7]I vaccini che riducono drasticamente la contagiosità del virus possono portare all'immunità di gregge (per esempio il vaccino per morbillo).[/*:m:amirr3r7]
    [*:amirr3r7]I vaccini che non riducono la contagiosità (ma riducono solamente la probabilità che il virus possa essere letale) non portano all'immunità di gregge (ad esempio il vaccino per il tetano se non sbaglio).[/*:m:amirr3r7][/list:u:amirr3r7]
    Per quanto riguarda il risultato ottenuto, per quanto riguarda l'efficacia, il vaccino per il Covid-19 assomiglia più al vaccino per il tetano che non al vaccino per il morbillo.
    E' dunque impossibile raggiungere l'immunità di gregge con il vaccino per il Covid-19?

    E' corretto? Ho detto qualcosa di sbagliato secondo voi?

Risposte
megas_archon
"gugo82":
Vienimi a dire che $0^0 = 1$
\(0^0\) è la cardinalità dell'insieme delle funzioni dall'insieme vuoto in sé, questa cardinalità è 1; o se preferisci, \(\lim_{x\to 0^+} x^x= \lim_{x\to 0^+} e^{x\log x}=1\); o se preferisci, alcune identità relative all'espressione in serie di potenze, per esempio \(e^x = \sum_{n=0}^\infty \frac{x^n}{n!}\), sono possibili solo se \(0^0=1\) (prendi \(x=0\)...). No?

gugo82
"anonymous_58f0ac":
È vero che chi ha studiato molto, chi è molto istruito, non è necessariamente più intelligente e non è necessariamente più sapiente.

Già... Infatti, quando stai male vai da uno che ha studiato all'Università della Strada.

"anonymous_58f0ac":
Tuttavia trascuri un fatto importante. Chi è molto istruito è sicuramente consapevole della complessità di molte situazioni e di molte dinamiche del mondo, e di quanto sia facile dire cose sbagliate e fuorvianti o perlomeno inesatte.
Motivo per il quale, chi ha studiato, chi è istruito, si astiene dal dire "questa cosa è certamente sbagliata" se non sa che è sbagliata.
O, perlomeno, si dovrebbe astenere...

Ma quando mai... Vienimi a dire che $0^0 = 1$ o che ogni funzione continua è derivabile, su.

In altre parole: ti conviene non generalizzare ad mentula canis , perché poi sembri tu quello né istruito né sapiente. :wink:

"anonymous_58f0ac":
Per questa ragione condanno molto di più il medico e lo scienziato che hanno un comportamento simile, rispetto all'artigiano con la terza media che dice cose poco condivisibili davanti ad una birra al bar.

L'ottimo sarebbe non ascoltare chi dice cose non pensate, o non sa articolare un proprio pensiero, indipendentemente da chi sia o che posizione occupi.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Shackle":


https://www.lescienze.it/news/2015/07/2 ... e-2697950/


Lo leggerò!

E' vero che chi ha studiato molto, chi è molto istruito, non è necessariamente più intelligente e non è necessariamente più sapiente.

Tuttavia trascuri un fatto importante. Chi è molto istruito è sicuramente consapevole della complessità di molte situazioni e di molte dinamiche del mondo, e di quanto sia facile dire cose sbagliate e fuorvianti o perlomeno inesatte.
Motivo per il quale, chi ha studiato, chi è istruito, si astiene dal dire "questa cosa è certamente sbagliata" se non sa che è sbagliata.
O, perlomeno, si dovrebbe astenere...

Per questa ragione condanno molto di più il medico e lo scienziato che hanno un comportamento simile, rispetto all'artigiano con la terza media che dice cose poco condivisibili davanti ad una birra al bar.

Shackle
"anonymous_58f0ac":

Mi fanno una rabbia pazzesca.
Posso comprendere l'ignorante.
Posso comprendere il politico assetato di potere.
Ma da un medico, da uno scienziato, da un matematico, da un ingegnere, un comportamento simile è inaccettabile.


A mio parere è un atteggiamento che caratterizza numerosi esseri umani, a prescindere dalla scolarità e dalla preparazione scientifica. Scienza spesso non vuol dire sapienza, purtroppo! E la sapienza suggerisce che bisognerebbe essere a volte più prudenti, specie di fronte a novità o fatti sconosciuti, di cui non c’è stata esperienza precedente.

In quanto agli ignoranti, sarebbe opportuno aggiungere “ quelli presuntuosi”, perché essere ignorante su certi argomenti è un dato di fatto, noi tutti non possiamo conoscere tutto, ti sembra? Ma se si sparano ca...te su argomenti che non si conoscono almeno a livello base, e si pretende di saperne più degli altri...be’ questa è ignoranza colpevole !

A me fa molta rabbia il tipo che inizia col dire : “ Sapete, io sono ignorante su queste cose, però dico la mia...vedete, in realtà le situazione è diversa da quella che sembra a voi....” , e giù con un fiume inarrestabile di idee talvolta assurde, e prive di uno straccio di fondamento sperimentale.

Il discorso é troppo lungo, ci porterebbe veramente in OT . Leggiti questo vecchio articolo di Le Scienze, se ti incuriosisce:

https://www.lescienze.it/news/2015/07/2 ... e-2697950/

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Faussone":


Va considerato, come parziale attenuante, che non tutti gli scienziati esperti di un qualcosa sono bravi comunicatori e spesso, soprattutto in TV, è richiesta una certa dose di assertività che solo i più equilibrati riescono a dosare senza esagerare e senza apparire al contrario confusi e quindi confondere o peggio


Certamente Faussone, sicuramente non è un qualcosa di semplice.

Tuttavia già nel 2020 ho assistito a scienziati/medici che hanno preso posizioni nette su alcune tematiche (ad esempio sulla curabilità del Covid) riguardo alle quali ancora oggi si sa poco.
Non solo prendevano posizioni nette, ma condannavano chiunque apriva un dialogo o faceva delle supposizioni che toccavano le basi delle loro adorate (quanto infondate) tesi.

Ricordo, inoltre, chi condannava la Campania per aver sconsigliato la somministrazione di un determinato vaccino agli under 40, salvo scoprire, qualche giorno dopo, che tale decisione sarebbe stata presa anche dal governo inglese (che non mi sembra composto dagli ultimi degli scemi)...

Io personalmente non tollero questo agire. Se una cosa non la so, sto zitto. Studio. Non sostengo tesi probabilmente inesatte e sicuramente infondate sui social network ed in televisione per sembrare il Salvatore, il Super Uomo che detiene la verità in Terra.

Faussone
"anonymous_58f0ac":
Devo dire che rimango basito in primis dall'inaccuratezza delle informazioni [...] da alcuni medici/scienziatii[...]


Va considerato, come parziale attenuante, che non tutti gli scienziati esperti di un qualcosa sono bravi comunicatori e spesso, soprattutto in TV, è richiesta una certa dose di assertività che solo i più equilibrati riescono a dosare senza esagerare e senza apparire al contrario confusi e quindi confondere o peggio.
Far passare il messaggio (ora volutamente esagero) che in certi aspetti "non abbiamo (ancora) idea di quello che succede o che succederà" non sarebbe proprio il massimo, considerando che è pieno di gente, molta in buona fede ma qualcuno non credo, pronta a dire che la vaccinazione non serve, è inutile ecc ecc
Il tutto è aggravato anche dalla cultura scientifica media che è alquanto scarsa.

Certo qualcuno sarebbe stato meglio non apparisse proprio, almeno in TV, ma si sa la vanità è di questo mondo.

"gabriella127":


Io non mi farei troppo sconfortare, l'immunità di gregge vera e propria in effetti sembra una chimera, ma l'ipotesi, plausibile, che il virus sarà endemico, con casi ridotti, no.

Poi bisogna capire che vorrà dire endemico, dove e quanto sopravviverà, anche la peste esiste ancora, endemica, ma solo in qualche posto sperduto del Madagascar e della Mongolia.


Concordo. Ovviamente è difficile che il virus scompaia del tutto, non di certo in poco tempo. Abbiamo comunque tantissime malattie anche molto pericolose che sono endemiche.
Vedremo.... Secondo me non esiste un unica via per uscirne, ma la vaccinazione mi pare irrinunciabile.

gabriella127
"anonymous_58f0ac":


Ti ringrazio gabriella. Sono notizie che sconfortano, ma grazie comunque per averle condivise.


Ho solo cercato di dare dei dati da una fonte che mi sembra affidabile, dato che c'è parecchia confusione in giro, se non numeri al lotto.

Io non mi farei troppo sconfortare, l'immunità di gregge vera e propria in effetti sembra una chimera, ma l'ipotesi, plausibile, che il virus sarà endemico, con casi ridotti, no.

Poi bisogna capire che vorrà dire endemico, dove e quanto sopravviverà, anche la peste esiste ancora, endemica, ma solo in qualche posto sperduto del Madagascar e della Mongolia.

Certo, che ci siano due continenti ancora praticamernte scoperti, Asia (tranne la Cina) e Africa, è un problema serio.
Secondo me, finché non ci sanno vaccini con modalità logistiche, di conservazione e di somministrazioni meno assurde di quelle di Pfitzer, o anche Astrazeneca, non credo che se ne verrà a capo.
Sono vaccini per paesi ricchi, in Africa non hanno nemmeno i frigoriferi.
La stessa Pfitzer se ne rende conto e sta lavorando a un vaccino monodose, che si conserva a temperatura ambiente.

E poi la soluzione non possono essere solo i vaccini, è impensabile vaccinare (caso mai ogni anno...) la popolazione mondiale.
Ci vogliono nuove cure, per fortuna ora se ne comincia a riparlare.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Shackle":


È una questione vecchia come l’uomo, direi. Perché ? Esattamente non lo so, il perché. Smania di prevalere sugli altri, sete di un effimero potere, “ io sono meglio di te e di tanti altri! “ . Mancanza di umiltà. Succede dovunque.


Mi fanno una rabbia pazzesca.
Posso comprendere l'ignorante.
Posso comprendere il politico assetato di potere.
Ma da un medico, da uno scienziato, da un matematico, da un ingegnere, un comportamento simile è inaccettabile.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"gabriella127":



3) Raggiungeremo l’immunità di gregge?

Se la variante delta dovesse diventare prevalente il traguardo sarebbe tecnicamente irraggiungibile. Per spiegarne i motivi riassumiamo (semplificando al massimo) le informazioni di base che ci permettono di calcolare l'immunità di gregge e soprattutto la copertura minima vaccinale necessaria per raggiungerla. La formula per il calcolo teorico dell'immunità di gregge si basa sulla formula 1-1/R0. Dove R0 indica la “velocità” diffusionale del virus in assenza di contromisure.[...]


1) La variante delta (ex indiana) diventerà prevalente?

Se non riusciamo a fermarla in tempo, assolutamente sì. Fermarla in tempo vuol dire individuare il maggior numero possibile di positivi e isolarli; tracciare i contatti e isolarli; spegnere in modo tempestivo i focolai e interrompere le catene di trasmissione del virus. Possiamo farlo, ma non lo stiamo facendo al meglio (lo vedremo alla domanda 7).[...]



Ti ringrazio gabriella. Sono notizie che sconfortano, ma grazie comunque per averle condivise.

gabriella127
Poiché avevo parlato di alcuni dati tratti da un articolo di Sole24ore di diverse settimane fa, in particolare parlavo dell'esistenza di una quota rilevante di persone immunizzate per aver contratto il virus, vi sintetizzo uno studio aggiornato con data di ieri, ora sul Sole24ore, dello stesso autore, M.T.Island, che credo sia il migliore e più esauriente analista di dati epidemiologici che compaia sui quotidiani.

Lo sintetizzo io, per chi fosse interessato, poiché credo che il link non si possa leggere, poiché l'articolo è riservato agli abbonati. L'articolo naturalmente è molto più lungo, ne riporto solo qualche passo per sintetizzare le conclusioni.
https://24plus.ilsole24ore.com/art/vari ... h2NS?s=hpf


Varianti, vaccino, stagionalità: 10 domande e risposte sul futuro dell’epidemia

Dobbiamo assolutamente evitare la diffusione della variante delta (ex indiana) che diventando prevalente potrebbe complicare la ripresa autunnale e generare un numero elevato di nuove infezioni

di M.T. Island
23 giugno 2021

[...]
Alla data del 22 giugno, ore 6.12 (terremo sempre questo riferimento) in Italia risultava vaccinato con prima dose il 51,5% della popolazione. [...] L'istinto, subito dopo, ci porta a sommare questo numero[highlight]con quello dei positivi ufficiali individuati da inizio epidemia (4.253.460 il 21 giugno): che però sappiamo di dover all'incirca raddoppiare per arrivare a ipotizzare il numero reale dei contagiati (8.506.920). Un dato, quello del raddoppio, ormai ritenuto accettabile nella comunità scientifica e dato quasi per scontato.[/highlight]

Al valore che abbiamo ottenuto dobbiamo sottrarre i decessi (127.291) e arriviamo a [highlight]8.379.629: il 14,1% della popolazione italiana (dati Istat al 1° gennaio 2021) ha contratto il virus e acquisito l'immunità per via naturale[/highlight]. Sommandolo al 51,5% vaccinato con prima dose arriviamo al 65,6%: un numero che richiama alla mente quello che per mesi (il 60% circa) è stato indicato come livello da raggiungere per ottenere l'immunità di gregge (ne parleremo alla domanda 3).

[...] La definizione di vaccinati con “almeno” una dose mescola due tipologie di soggetti che rispondono al virus in modo completamente diverso. Chi ha completato il ciclo vaccinale ha un'ottima protezione, superiore all'80% anche contro la variante delta; chi ha ricevuto solo la prima dose è parzialmente protetto (54% dopo 15 giorni) contro la variante alfa (ex inglese), ma scarsamente contro la variante delta (efficacia al 33% dagli studi preliminari in corso). Dal punto di vista dell'epidemiologia il risultato cambia così: 27,1% della popolazione protetta con ciclo completo; 14,1% immunizzato per via naturale; 24,4% che ha ricevuto una sola dose.

Quindi possiamo parlare del 41,2% della popolazione effettivamente immunizzata (non il 65,6% che percepiamo in modo istintivo) a cui aggiungere un 24,4%, da tenere separato, che gode di una protezione parziale.


3) Raggiungeremo l’immunità di gregge?

Se la variante delta dovesse diventare prevalente il traguardo sarebbe tecnicamente irraggiungibile. Per spiegarne i motivi riassumiamo (semplificando al massimo) le informazioni di base che ci permettono di calcolare l'immunità di gregge e soprattutto la copertura minima vaccinale necessaria per raggiungerla. La formula per il calcolo teorico dell'immunità di gregge si basa sulla formula 1-1/R0. Dove R0 indica la “velocità” diffusionale del virus in assenza di contromisure.[...]


1) La variante delta (ex indiana) diventerà prevalente?

Se non riusciamo a fermarla in tempo, assolutamente sì. Fermarla in tempo vuol dire individuare il maggior numero possibile di positivi e isolarli; tracciare i contatti e isolarli; spegnere in modo tempestivo i focolai e interrompere le catene di trasmissione del virus. Possiamo farlo, ma non lo stiamo facendo al meglio (lo vedremo alla domanda 7).[...]

[
10) Quando finirà davvero l’emergenza Covid-19?

Eccoci alla domanda delle cento pistole [...].
Possiamo azzardare due diverse ipotesi:
1) Da un punto di vista clinico il virus potrebbe avere vita breve, se riusciremo a controllarlo con i vaccini mettendo in protezione la popolazione generale e confinandolo a spazi residuali, come tante altre patologie che sebbene pericolose generano numeri molto limitati.
2) Dal punto di vista epidemiologico finirà solo quando avremo vaccinato l'intera popolazione mondiale. O almeno una quota rilevante di essa, in tutti i Paesi del mondo, raggiungendo la tanto agognata immunità di gregge. In caso contr
ario il virus continuerà ad avere bacini diffusionali, potrà replicarsi e produrre varianti: costringendoci a un continuo inseguimento con l'aggiornamento dei vaccini e delle cure disponibili.Un po' come è sempre accaduto con l'influenza stagionale. [...]

Shackle
Come può uno scienziato prendere una posizione netta e affermare "E' certamente così" riguardo ad una cosa di cui non è certo?
Perché taluni vogliono sembrare a tutti i costi la persona che detiene la verità in tasca, quando sanno di non detenerla?


È una questione vecchia come l’uomo, direi. Perché ? Esattamente non lo so, il perché. Smania di prevalere sugli altri, sete di un effimero potere, “ io sono meglio di te e di tanti altri! “ . Mancanza di umiltà. Succede dovunque.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
Apro una parentesi che probabilmente non c'entra molto col discorso.
Devo dire che rimango basito in primis dall'inaccuratezza delle informazioni di molti giornali famosi e riconosciuti, ed in secundis da alcuni medici/scienziati che, in televisione e sui social network, affermano con certezza cose di cui non sono affatto certi.
Come può uno scienziato prendere una posizione netta e affermare "E' certamente così" riguardo ad una cosa di cui non è certo?
Perché taluni vogliono sembrare a tutti i costi la persona che detiene la verità in tasca, quando sanno di non detenerla?
Sete di fama forse?

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Faussone":

...
Intendiamoci non sto sostenendo il contrario di quello che dici tu, sto dicendo che non si hanno dati sufficienti per trarre conclusioni e che non è affatto il momento ora di concludere che l'immunità non è raggiungibile col vaccino



Son d'accordo, anzi direi che non si hanno dati a sufficienza per sostenere la maggior parte delle tesi che oggi vengono sostenute.

"Faussone":

No. Non si sa come avviene il contagio: quanto i vaccinati completi contagiano a loro volta per esempio? Inoltre legato a questo va rimarcato che persino in Israele la percentuale di seconde dosi non è elevatissima ancora tutto sommato.


Nota: il 55% della popolazione israeliana ha completato il ciclo di vaccinazione. Un altro 5% ha ricevuto solo la prima dose.
Fonte: https://www.corriere.it/salute/malattie ... a4ac.shtml



"axpgn":
La situazione di Israele oggi.


Di oggi, è vero axpgn, ma i vari giornali, riguardo ad Israele, stanno parlando di una ripida ricrescita dei casi da qualche giorno a questa parte. Stando a quello che dicono loro, potrebbero trovarsi all'inizio di una impennata.

Faussone
"anonymous_58f0ac":

Più di 100 nuovi casi positivi al giorno in uno dei paesi con maggior densità di vaccinati al mondo e che ha 9 milioni di abitanti mi sembra abbastanza sensazionalistico... o no?

No. Non si sa come avviene il contagio: quanto i vaccinati completi contagiano a loro volta per esempio? Inoltre legato a questo va rimarcato che persino in Israele la percentuale di seconde dosi non è elevatissima ancora tutto sommato.

Intendiamoci non sto sostenendo il contrario di quello che dici tu, sto dicendo che non si hanno dati sufficienti per trarre conclusioni e che non è affatto il momento ora di concludere che l'immunità non è raggiungibile col vaccino e che quindi già adesso tanto vale non vaccinare quanto più possibile e limitarsi a alcune categorie.

Se devo sbilanciarmi direi che, causa varianti, l'immunità non sarà raggiungibile solo col vaccino, ma il vaccino aiuterà anche in questo. Ci vorrà comunque un tracciamento efficace e delle misure di contenimento (non lockdown duri spero).
Comunque questa è solo una mia sensazione e non vale molto...

axpgn
La situazione di Israele oggi.


Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Faussone":
Trovato eccolo.
Come spesso accade il corpo dell'articolo è molto meno sensazionalistico del titolo e conferma la mia impressione che ancora certezze in quel senso non ce ne sono.


Più di 100 nuovi casi positivi al giorno in uno dei paesi con maggior densità di vaccinati al mondo e che ha 9 milioni di abitanti mi sembra abbastanza sensazionalistico... o no?

gabriella127
Se cerchi 'Israele Covid' trovo articoli analoghi anche su Repubblica e altri giornali.
Sono d'accordo che certezze non ci sono, perché nessuno ha la palla di vetro, e la situazione è inedita.

Faussone
Trovato eccolo.
Come spesso accade il corpo dell'articolo è molto meno sensazionalistico del titolo e conferma la mia impressione che ancora certezze in quel senso non ce ne sono.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"Faussone":


Quel titolo su Israele di quando è?


Di ieri

Se vuoi scrivi
Israel faces Covid surge as virus circulates even among vaccinated
Su google

Faussone
@anonymous_58f0ac
Da quello che posso comprendere io non ci sono ancora dati sufficienti per valutare quanto effettivamente il virus circoli tra vaccinati completi.
La letteratura dice che vaccini con efficacia abbastanza alta contribuiscono anche a limitare il contagio, il pericolo maggiore in questa ottica sono le varianti probabilmente.
Secondo me è corretto quindi ora puntare a vaccinare il più possibile.

Quel titolo su Israele di quando è?
Io ho trovato questo che parla di picco di 125... ma che si concentra soprattutto sui casi di importazione.
A me pare che ancora sia difficile avere statistiche certe sull'incidenza della vaccinazione nei contagi. Le avremo quando crescerà molto la percentuale di vaccinati completi in Europa e Usa. soprattutto.

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