Il Manifesto per la Nuova scuola
Questo manifesto puntualizza vari temi che da anni molti docenti discutono per lo più tra il corridoio e la sala professori. Forse è ora di far uscire queste voci dalle mura scolastiche e farle arrivare alla società tutta e laddove si decide della nostra vita professionale e della formazione degli studenti.
Esiste un blog, una petizione su change.org, una pagina Facebook ed un canale YouTube appena creato che il 10 giugno ospiterà un confronto. Molti intellettuali di rilievo lo hanno firmato. Leggetelo e, se vi piace, firmatelo e condividetelo.
https://nostrascuola186054220.wordpress ... va-scuola/
Esiste un blog, una petizione su change.org, una pagina Facebook ed un canale YouTube appena creato che il 10 giugno ospiterà un confronto. Molti intellettuali di rilievo lo hanno firmato. Leggetelo e, se vi piace, firmatelo e condividetelo.
https://nostrascuola186054220.wordpress ... va-scuola/
Risposte
Il problema è che il lavoro dell insegnante non è più particolarmente apprezzato, o almeno Questa è la mia impressione.
"mathbells":
Servono tanti docenti e subito? Vai...tutti dentro...cani e porci.
Il testo a crocette va proprio nella direzione opposta, perché non hai il tempo di ricavare ciò che non ricordi a memoria. È una gara di memoria, tipicamente non molta sviluppata in chi studia matefis.
È una delle questioni che pone il manifesto, al punto 5. Se la figura del docente deve diventare più centrale (rispetto ai mezzi e alla burocrazia) è giusto che ci sia una selezione migliore. Purtroppo le prove concorsuali vengono progettate anche in base alle esigenze politiche del momento (e sottolineo politiche). Servono tanti docenti e subito? Vai...tutti dentro...cani e porci.
"gio73":
Avete dato un'occhiata a come vengono assunti i prof?
No. Come?
Avete dato un'occhiata a come vengono assunti i prof?
"mathbells":
Io adoro insegnare, ma mi sto rendendo conto che l'attuale modello di scuola me la sta facendo passare.
Sottoscrivo.
"mathbells":
... perché la scuola sta prendendo una brutta piega.
Sottoscrivo. Con una piccola aggiunta: da un bel po' di tempo.
Per chi volesse conoscere meglio le idee centrali di questo movimento, ci sarà una diretta YouTube giovedì prossimo 10 giugno alle ore 21. Questo è il link
https://youtu.be/6MrddZIE8mE
Invito tutti, gli insegnanti in particolare, a partecipare, o almeno a provarci, perché la scuola sta prendendo una brutta piega
https://youtu.be/6MrddZIE8mE
Invito tutti, gli insegnanti in particolare, a partecipare, o almeno a provarci, perché la scuola sta prendendo una brutta piega

@amelia
cara amelia non eri assonnata
, è solo che il limite di 15 fa riferimento a studi pedagogici sui gruppi ma poi la proposta del manifesto è max 20
@gugo
Su che cosa in particolare hai della perplessità? Lo so bene che è quasi sempre impossibile essere d'accordo in toto con qualcun altro quando si affrontano temi complessi come questo...è normale. Anche io ad esempio non sono di principio contrario alle prove invalsi. Io, per indole personale, sono sempre poco incline ai facili entusiasmi, tendo ad essere scettico, a valutare sempre per prima cosa i lati critici delle questioni e poi...semmai...con calma...posso essere "possibilista". Però, è vero anche, come si dice spesso, che il meglio è nemico del bene e comincio a temere (sarà l'età?) che a furia di aspettare il meglio rischiamo di essere travolti dal peggio, che avanza al galoppo. Io adoro insegnare, ma mi sto rendendo conto che l'attuale modello di scuola me la sta facendo passare.
@j18eos
quello è il concetto forte infatti
cara amelia non eri assonnata

@gugo
Su che cosa in particolare hai della perplessità? Lo so bene che è quasi sempre impossibile essere d'accordo in toto con qualcun altro quando si affrontano temi complessi come questo...è normale. Anche io ad esempio non sono di principio contrario alle prove invalsi. Io, per indole personale, sono sempre poco incline ai facili entusiasmi, tendo ad essere scettico, a valutare sempre per prima cosa i lati critici delle questioni e poi...semmai...con calma...posso essere "possibilista". Però, è vero anche, come si dice spesso, che il meglio è nemico del bene e comincio a temere (sarà l'età?) che a furia di aspettare il meglio rischiamo di essere travolti dal peggio, che avanza al galoppo. Io adoro insegnare, ma mi sto rendendo conto che l'attuale modello di scuola me la sta facendo passare.
@j18eos
quello è il concetto forte infatti
A me piace il rimettere al centro "la scuola" (lezione, comunicazione verbale e non tra alunni e professori, libertà del docente nell'insegnamento) e non tutte 'ste scemenze attorno, con l'unico risultato certo di aver perso ore di lezione!
L'avevo letto linkato su un gruppo FB, tempo fa.
Non mi aveva convinto del tutto e continua a non farlo.
Per quanto riguarda le cattedre ed i piani: usualmente, io so dove insegno il weekend prima di entrare in aula, quindi ho davvero poco da pianificare.
Per i progetti: fortunatamente ho il biennio, quindi no PCTO, al massimo cineforum.
Non mi aveva convinto del tutto e continua a non farlo.
Per quanto riguarda le cattedre ed i piani: usualmente, io so dove insegno il weekend prima di entrare in aula, quindi ho davvero poco da pianificare.

Per i progetti: fortunatamente ho il biennio, quindi no PCTO, al massimo cineforum.

Allora quando ho letto ero ancora un po' assonnata, ricordavo erroneamente 15. Venti vanno bene e sono molto meno dei 28 o 30 che ho adesso.
Ho avuto due sole classi pochissimo numerose e almeno vent'anni fa, forse trenta, una di 13 e l'altra non ricordo se 13 o 14. In entrambe le classi l'unico studente bravo è stato isolato dal resto fanca**ista della classe. Uno dei due ha deciso di adeguarsi per non essere isolato, l'altro ha continuato a lavorare, ma è stato anche bullizzato dai compagni.
Per tutto il resto il Manifesto mi vede perfettamente sintonizzata. La centralità ai saperi e non alla smania progettista o alla burocrazia fine a se stessa (RAV, PTOF, PCTO).
Per esempio a me piace molto fare i piani di lavoro di inizio anno, comincio a pensarci non appena ho la cattedra, a volte anche a giugno, perché poi ci lavoro sul serio sopra. Mi servono soprattutto per non perdere la rotta quando a metà anno le cose cominciano a sovrapporsi e la mia memoria non è più quella di 30 anni fa, che già era scarsina di suo. Mi servono anche per dare una rotta ai ragazzi, sanno subito da dove si parte e dove intendo arrivare.
Ho avuto due sole classi pochissimo numerose e almeno vent'anni fa, forse trenta, una di 13 e l'altra non ricordo se 13 o 14. In entrambe le classi l'unico studente bravo è stato isolato dal resto fanca**ista della classe. Uno dei due ha deciso di adeguarsi per non essere isolato, l'altro ha continuato a lavorare, ma è stato anche bullizzato dai compagni.
Per tutto il resto il Manifesto mi vede perfettamente sintonizzata. La centralità ai saperi e non alla smania progettista o alla burocrazia fine a se stessa (RAV, PTOF, PCTO).
Per esempio a me piace molto fare i piani di lavoro di inizio anno, comincio a pensarci non appena ho la cattedra, a volte anche a giugno, perché poi ci lavoro sul serio sopra. Mi servono soprattutto per non perdere la rotta quando a metà anno le cose cominciano a sovrapporsi e la mia memoria non è più quella di 30 anni fa, che già era scarsina di suo. Mi servono anche per dare una rotta ai ragazzi, sanno subito da dove si parte e dove intendo arrivare.
Ciao amelia, per l'invalsi sono d'accordo con te. Non ci vedo nulla di male a rilevare statisticamente il livello di preparazione degli studenti di un Paese; semmai la cosa assurda è la 'preparazione alla prova invalsi', questo ossimoro grottesco, amplificato dalle case editrici che pubblicano montagne di materiale ad hoc per prepararsi, appunto, alla rilevazione statistica. Come se una cosa fosse ciò che si insegna a scuola, e tutt'altra cosa fosse ciò che si richiede ai test invalsi, e come se non si trattasse di una verifica dello status quo della scuola, ma di qualcosa di 'altro', che va preparato a parte: ridicolo.
Per quanto riguarda il numero di studenti per classe, sono contento per te che hai potuto sperimentare classi con meno di 15 alunni...io non sono sceso mai sotto i 23 credo
. Comunque il manifesto propone un numero massimo di 20, non di 15. In ogni caso, il tema centrale del manifesto è la drastica riduzione della burocrazia associata alla didattica e della smania certificatoria fine a sé stessa. Credo che un altro merito di questa iniziativa sia quello di voler creare una rappresentanza del corpo docente che sia slegata dal mondo sindacale, che secondo me ha altre funzioni.
Per quanto riguarda il numero di studenti per classe, sono contento per te che hai potuto sperimentare classi con meno di 15 alunni...io non sono sceso mai sotto i 23 credo

Ho letto il Manifesto e concordo al 90%.
Sono in disaccordo, anche se solo parziale, sull'efficacia delle prove invalsi, anche se le odierne computer based sono molto meno significative delle precedenti. Ho trovato esercizi e problemi, nelle prove di matematica per il biennio di secondo grado, molto significativi e utilizzabili anche nei compiti in classe.
L'altra voce sulla quale sono in parziale disaccordo è la numerosità degli studenti. Se per i primi gradi di istruzione il numero di 15 studenti può essere un buon limite, per la secondaria di secondo grado ritengo che serva anche un limite minimo e 15 mi sembra più il limite minimo che quello massimo. Le mie classi peggiori sono state proprio quelle con un numero troppo basso di studenti (da 12 a 15) dove troppo spesso si innesca un circuito negativo di fare il meno possibile. Raramente, con classi così poco numerose, trovi più di uno studente brillante. Lo studente bravo, quindi, viene isolato dalla classe oppure si adegua a fare il meno possibile. Con 18 o 20 studenti il processo si inverte, gli studenti brillanti sono più di uno e innescano un comportamento virtuoso.
Sono in disaccordo, anche se solo parziale, sull'efficacia delle prove invalsi, anche se le odierne computer based sono molto meno significative delle precedenti. Ho trovato esercizi e problemi, nelle prove di matematica per il biennio di secondo grado, molto significativi e utilizzabili anche nei compiti in classe.
L'altra voce sulla quale sono in parziale disaccordo è la numerosità degli studenti. Se per i primi gradi di istruzione il numero di 15 studenti può essere un buon limite, per la secondaria di secondo grado ritengo che serva anche un limite minimo e 15 mi sembra più il limite minimo che quello massimo. Le mie classi peggiori sono state proprio quelle con un numero troppo basso di studenti (da 12 a 15) dove troppo spesso si innesca un circuito negativo di fare il meno possibile. Raramente, con classi così poco numerose, trovi più di uno studente brillante. Lo studente bravo, quindi, viene isolato dalla classe oppure si adegua a fare il meno possibile. Con 18 o 20 studenti il processo si inverte, gli studenti brillanti sono più di uno e innescano un comportamento virtuoso.