Giavazzi e lavoce: ora si esagera
Scriverò la più grande banalità: chi è al potere e tutti coloro che si riempiono la pancia grazie allo stutus quo (Giavazzi compreso) faranno di tutto èer mantenere le cose come stanno, con ogni mezzo ed a costo di contraddirsi (ma quello non è un problema: di filosofi ne esistono pochi, di filosofi con la memoria lunga pochissimi).
L'alternativa sarebbe ammettere di avere fallito e levarsi di mezzo di buon grado e uomini così non esistono nemmeno nella città del sole.
Quindi tutto nella norma, il potere sarà occupato dalla stessa gente fino quando qualcuno o qualche movimento non sarà in grado di prendere il loro posto o di mutare la conformazione stessa del potere, ma al momento non c'è pericolo, anche perché la persone sono troppo imbrigliate dalla paura.
L'alternativa sarebbe ammettere di avere fallito e levarsi di mezzo di buon grado e uomini così non esistono nemmeno nella città del sole.
Quindi tutto nella norma, il potere sarà occupato dalla stessa gente fino quando qualcuno o qualche movimento non sarà in grado di prendere il loro posto o di mutare la conformazione stessa del potere, ma al momento non c'è pericolo, anche perché la persone sono troppo imbrigliate dalla paura.
Risposte
Facendo una specie di piccolissimo sondaggio personale, chiedendo a che tipo di occupazione si vorrebbe poter accedere,In Italia purtroppo il lavoro statale è gestito in maniera "un po' troppo" keynesiana.
tutti rispondono, "lavoro statale", perchè supergarantito, supersicuro, ma, poi stranamente si vota per "Bonaparte".
Purtroppo si è arrivati fino al paradosso delle buche di Keynes.
Gli italiani forse avrebbero voluto un servizio pubblico efficiente, una ventina di anni fa. Tuttavia, le raccomandazioni e l'ingordigia personale ebbero il sopravvento.
Oggi, invece, gli italiani preferiscono una riduzione fiscale.
La scelta è naturalmente di tipo individualista, un po' perchè il settore pubblico italiano è un carrozzone lento ed inefficiente, un po' perchè, come già detto in altri interventi, il popolo italiano è fondamentalmente di destra. Ma non la destra liberista (quella rappresentata in Italia dal PD), io intendo la destra storica, quella corporativista, rappresentata in modi diversi (AN, varie destre sociali, una fetta di Forza Italia, una buona parte di UDC) ma in sostanza immutata dai primi anni del secolo scorso.
Cheguevilla
Al privato non interessa risollevare il mercato, al privato interessa il profitto personale.
Appunto.
Facendo una specie di piccolissimo sondaggio personale, chiedendo a che tipo di occupazione si vorrebbe poter accedere,
tutti rispondono, "lavoro statale", perchè supergarantito, supersicuro, ma, poi stranamente si vota per "Bonaparte".
Questa cosa non la capisco proprio, come si può sperare in un lavoro statale e allo stesso tempo sperare che un tizio diventato ricco da fare schifo, e non si sà bene come, possa pensare a questo tipo di lavoro e a come aiutare il prossimo.
Mi domando, ma un tizio che pensa seriamente al prossimo può mai arricchirsi? A me sembra come un prete che diventa ricco, che prete può mai essere? sarà veramente un prete? Mah!
Grazie per i link, adesso li guardo con comodo.
Dove si possono trovare informazioni più dettagliate su questo argomento? numeri, statistiche, politiche sociali, soluzioni ecc...Si può cominciare da qui e da qui.
E perchè solo opere pubbliche?Perchè, come si può desumere dai link riportati sopra, ma anche dalla realtà davanti ai nostri occhi, il settore privato non è in grado di far fronte a situazioni di questo tipo.
E perchè solo una parte degli italiani ( impiego statale) deve avere un lavoro garantito direttamente dallo stato? che a breve si capirà quanto effettivamente vale.
Principalmente per un paio di motivi: la difficoltà di accedere al credito, l'incapacità (o la legittima non volontà) di assumersi un rischio altissimo in cambio di un ritorno potenzialmente basso.
Più in generale, poichè è necessario creare condizioni estese di benessere, ad una larga fascia della popolazione (centinaia di migliaia di persone in Italia) e nessun privato ha i mezzi materiali per farlo. Oltre a questo, non avrebbe neppure la convenienza. Al privato non interessa risollevare il mercato, al privato interessa il profitto personale.
Gugo82
Mi verrebbe da rispondere che la cosa migliore sia creare posti di lavoro, quindi investire nel settore delle opere pubbliche; epperò non so se questa sia la soluzione giusta.
Voi che pensate?
E perchè solo opere pubbliche?
E perchè solo una parte degli italiani ( impiego statale) deve avere un lavoro garantito direttamente dallo stato? che a breve si capirà quanto effettivamente vale.
Cheguevilla
Comunque, al di là degli ideali, i fatti hanno dimostrato che dalla crisi del 29 ci si è usciti solo con un certo tipo di politiche.
Dove si possono trovare informazioni più dettagliate su questo argomento? numeri, statistiche, politiche sociali, soluzioni ecc...
Grazie.
Non è necessariamente una cosa negativa.
Comunque, al di là degli ideali, i fatti hanno dimostrato che dalla crisi del 29 ci si è usciti solo con un certo tipo di politiche.
Con buona pace del capitalismo e del patetico anticomunismo americano...
Comunque, al di là degli ideali, i fatti hanno dimostrato che dalla crisi del 29 ci si è usciti solo con un certo tipo di politiche.
Con buona pace del capitalismo e del patetico anticomunismo americano...
Grazie per avermi velatamente dato del maoista...

Questa è una delle misure prese dalla Cina.
Tuttavia, la Cina può permettersi ingenti investimenti pubblici, l'Italia no.
Sul cosa ci sia da fare, non esiste una risposta semplice, altrimenti sarebbe già stato fatto.
Ognuno ha le sue idee, naturalmente condizionate dalle proprie ideologie.
In molte occasioni mi son trovato d'accordo con Giavazzi, poichè è un ottimo economista ed un tecnico piuttosto serio.
In questa occasione, mi trovo d'accordo solo in parte. Anche io sono d'accordo al salvataggio delle banche, poichè sarebbe impensabile ora farne a meno.
Però questa non è un'operazione a costo zero, soprattutto per quei paesi che hanno problemi di liquidità, quindi bisogna tenerne conto durante l'analisi.
Inoltre, bisognerebbe dare un serio giro di vite alla normativa europea.
Basilea2 non basta...
Tuttavia, la Cina può permettersi ingenti investimenti pubblici, l'Italia no.
Sul cosa ci sia da fare, non esiste una risposta semplice, altrimenti sarebbe già stato fatto.
Ognuno ha le sue idee, naturalmente condizionate dalle proprie ideologie.
In molte occasioni mi son trovato d'accordo con Giavazzi, poichè è un ottimo economista ed un tecnico piuttosto serio.
In questa occasione, mi trovo d'accordo solo in parte. Anche io sono d'accordo al salvataggio delle banche, poichè sarebbe impensabile ora farne a meno.
Però questa non è un'operazione a costo zero, soprattutto per quei paesi che hanno problemi di liquidità, quindi bisogna tenerne conto durante l'analisi.
Inoltre, bisognerebbe dare un serio giro di vite alla normativa europea.
Basilea2 non basta...
Sergio esprime in forma compiuta dubbi che si stavano facendo strada nella mia testa, nonostante la mia "ignoranza economica".
Però tendo a credere che, senza spesa pubblica, dalla crisi non si uscirà; quindi la domanda è: come investire i soldi pubblici?
Mi verrebbe da rispondere che la cosa migliore sia creare posti di lavoro, quindi investire nel settore delle opere pubbliche; epperò non so se questa sia la soluzione giusta.
Voi che pensate?
Però tendo a credere che, senza spesa pubblica, dalla crisi non si uscirà; quindi la domanda è: come investire i soldi pubblici?
Mi verrebbe da rispondere che la cosa migliore sia creare posti di lavoro, quindi investire nel settore delle opere pubbliche; epperò non so se questa sia la soluzione giusta.
Voi che pensate?
Di che ti stupisci Sergio?
Che i "liberisti" siano in realtà "capitalisti"?
Che a predicare il libero mercato siano coloro che hanno in mano la produzione?
E non ci si stupisce delle industrie italiane che accusano la Cina di concorrenza sleale poichè copia i prodotti, però la delocalizzazione produttiva è buona e giusta?
Chi è in Italia che difende il "liberismo" e in che modo lo fa?
Che i "liberisti" siano in realtà "capitalisti"?
Che a predicare il libero mercato siano coloro che hanno in mano la produzione?
E non ci si stupisce delle industrie italiane che accusano la Cina di concorrenza sleale poichè copia i prodotti, però la delocalizzazione produttiva è buona e giusta?
Chi è in Italia che difende il "liberismo" e in che modo lo fa?