Eugenio Corti
[size=120]Addio a Eugenio Corti
autore de “Il cavallo rosso”[/size]
Lo scrittore brianzolo è morto a 93 anni. Combattè sul fronte russo durante
la Seconda guerra mondiale. Il suo più grande romanzo pubblicato nel 1985
autore de “Il cavallo rosso”[/size]
Lo scrittore brianzolo è morto a 93 anni. Combattè sul fronte russo durante
la Seconda guerra mondiale. Il suo più grande romanzo pubblicato nel 1985
un pezzo di me, un pezzo Noi Italiani, se ne è andato. Addio, addio.
"T.S. Eliot":
Ecco, ora svaniscono
I volti e i luoghi, con quella parte di noi che, come poteva, li amava,
Per rinnovarsi, trasfigurati, in un'altra trama.
Risposte
"gabriella":
...perché gli scrittori italiani sono sempre un po' di nicchia, tranne quelli che vanno per la maggiore, nelle classifiche (ma vabbe', lì c'è da distinguere, non è detto che scrittori di successo non siano di qualità)...
Visto che in Italia si legge pochissimo direi che tutti gli scrittori sono di nicchia. Quel che mi duole è che c'è chi, ultimamente, ha venduto milioni di copie scrivendo romanzetti storici di infima qualità sullo stesso periodo storico.
A Corti sarebbe bastata una comparsata in TV, da Fazio o da Augias per tornare sugli scudi. Questo ci deve far riflettere come i monopoli editoriali e televisivi influiscano sulla cultura di massa: dei volumi di un Pansa sono pieni gli scaffali delle librerie e delle biblioteche pubbliche, Corti bisogna conoscerlo...ma come conoscerlo se non ne parla mai nessuno?
Grazie di averlo ricordato e fatto scoprire, leggerò al più presto "Il Cavallo Rosso".
Mi ha sempre colpito, nella tua firma, la citazione di Eugenio Corti, perché gli scrittori italiani sono sempre un po' di nicchia, tranne quelli che vanno per la maggiore, nelle classifiche (ma vabbe', lì c'è da distinguere, non è detto che scrittori di successo non siano di qualità),cioè, la tua citazione di Eugenio Corti mi fa pensare a una conoscenza un po' sofisticata della letteratura. Perché sei in particolare legato a Eugenio Corti?
Io su questo sito non ho mai osato aprire un thread di letteratura (mio importante interesse, adesso un po' trascurato) anche se alle volte ci ho pensato, ma non so se voi matematici siete interessati. Ma vedo però che qui tra matematici c'è forse più potenzialità di parlare di letteratura che altrove, il che è paradossale ma fino a un certo punto, perché mi sembra qui ci sono più persone pensanti che altrove.
Io, ad esempio, sono interessata alla narrativa, chi sono secondo voi gli scrittori italiani più validi, intendo dire viventi?
Io, ad esempio, ho anche molto amato e amo ancora la poesia, in generale, ovviamente di ogni lingua e paese, ma amo molto la poesia italiana, perché la poesia è importante in qualsiasi lingua, ma è molto importante vederla nella propria lingua.
Il mio interesse per la poesia è cominciato con la lettura di Montale, per due motivi: 1) la poesia va conosciuta nella propria lingua 2) leggendo Montale non ci capivo una mazza e questo mi ha spinto ad andare avanti, e poi ci ho capito di più.
(Io nella mia firma ho messo scherzosamente un pezzo un da una poesia di Ernesto Ragazzoni (non molto famoso, eh, ma divertente) che si intitola 'Il teorema di Pitagora')
Io su questo sito non ho mai osato aprire un thread di letteratura (mio importante interesse, adesso un po' trascurato) anche se alle volte ci ho pensato, ma non so se voi matematici siete interessati. Ma vedo però che qui tra matematici c'è forse più potenzialità di parlare di letteratura che altrove, il che è paradossale ma fino a un certo punto, perché mi sembra qui ci sono più persone pensanti che altrove.
Io, ad esempio, sono interessata alla narrativa, chi sono secondo voi gli scrittori italiani più validi, intendo dire viventi?
Io, ad esempio, ho anche molto amato e amo ancora la poesia, in generale, ovviamente di ogni lingua e paese, ma amo molto la poesia italiana, perché la poesia è importante in qualsiasi lingua, ma è molto importante vederla nella propria lingua.
Il mio interesse per la poesia è cominciato con la lettura di Montale, per due motivi: 1) la poesia va conosciuta nella propria lingua 2) leggendo Montale non ci capivo una mazza e questo mi ha spinto ad andare avanti, e poi ci ho capito di più.
(Io nella mia firma ho messo scherzosamente un pezzo un da una poesia di Ernesto Ragazzoni (non molto famoso, eh, ma divertente) che si intitola 'Il teorema di Pitagora')