Esami universitari : cosa è importante?
Ciao a tutti,
premetto che sono al primo anno di ingegneria e quindi comincio adesso a capire l'organizzazione universitaria. Credo che le facoltà scientifiche siano, per i primi anni, le più toste, sia per il numero di esami che per le materie di tali esami.
Ora, secondo voi, è più importante restare a pari con gli esami, anche a discapito della media oppure puntare ad un voto alto per ogni esame, dedicando quindi più tempo ad ogni insegnamento singolo con il rischio di finire fuori corso?
grazie a tutti !
premetto che sono al primo anno di ingegneria e quindi comincio adesso a capire l'organizzazione universitaria. Credo che le facoltà scientifiche siano, per i primi anni, le più toste, sia per il numero di esami che per le materie di tali esami.
Ora, secondo voi, è più importante restare a pari con gli esami, anche a discapito della media oppure puntare ad un voto alto per ogni esame, dedicando quindi più tempo ad ogni insegnamento singolo con il rischio di finire fuori corso?
grazie a tutti !

Risposte
Onestamente ho un amico più grande di me lui ha 26 anni si è laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni(quello che studio io)con una media bassa e cmq sto parlando della triennale a 26 anni!!....quindi di certo non nei tempi previsti
ora sta lavorando per un'azienda che produce reti wireless e da beneficio soprattutto a dei servizi delle F.S.(Ferrovie dello Stato);questo guadagna cmq 1500 euro al mese!!che per un ingegnere triennale non sono pochissimi!!considerando il suo curriculum!!Inoltre ci tengo a precisare che ha fatto un colloquio chiaramente tecnico ma senza raccomandazioni!!come hanno fatto ad assumerlo???!!da quello che mi ha detto lui,ha risposto bene alle domande!!mah chissà... CHE FORTUNA!!!

poi c'è chi sceglie di laurearsi giovane (tra i 22 e i 25 anni) con 110 e lode.
Chiaramente è la posizione migliore. Però le persone di questo tipo non sono la maggioranza.
Il laureato giovane con media bassa sarà visto in un modo, il laureato vecchio con la media alta in un altro
Il mio parere è che dal punto di vista aziendale il lauerato giovane con media bassa sarà visto meglio rispetto al laureato vecchio con media alta.
Esistono però tante realtà diverse, per cui sto chiaramente generalizzando.
Ciao

In sostanza: La società ti vuole in un determinato modo, ma tu come vorresti essere?Non sono troppo d'accordo.
Il succo del discorso è: l'università è (dovrebbe essere) un luogo di formazione ed il voto è (dovrebbe essere) una misura dell'apprendimento.
Il laureato giovane con media bassa sarà visto in un modo, il laureato vecchio con la media alta in un altro, poi c'è chi sceglie di laurearsi giovane (tra i 22 e i 25 anni) con 110 e lode.
Chiaramente, i tre soggetti appariranno a coloro cui si presentano in modo diverso.
La società ha posto per tutti; a ciascuno il suo...
quoto in toto Cheguevilla...
Per un impiego in una industria senz'altro ; nel caso di centri di ricerca il voto alto può essere molto importante.
Purtoppo ora il sistema aziendale vuole laureati giovanissimi, con qualche esperienza alle spalle, che non superino i 27 anni.
Se fate caso gli annunci di ricerca del personale sembrano molto incoerenti.
"lo vuoi giovane,cioè senza esperienza ma fresco di studi, o con esperienza, cioè meno giovane?"
Le aziende vogliono giovani da plasmare, e le conoscenze, che ci siano o meno non importa, loro formeranno la nuova leva.
I laureati giovani nelle aziende inoltre servono ad aumentare le statistiche aziendali del tipo "abbiamo una media di laureati di 33 anni"( cosa che a mio parere significa: sono giovani rampanti ma non sanno una cippa, e dai guai ci tira fuori il solito diplomato con 30 anni di esperienza).
A mio parere ora molti laureati (questo nel settore aziendale) fanno mestieri che fino a pochi anni fa facevano diplomati.
Il risultato è una diminuzione di valore dei laureati.
Sarò un idealista ma penso, che la preparazione di un laureato, alla lunga sarà premiata, rispetto alla laurea in tempo record, dove ogni voto di esame viene accettato a discapito della preparazione.
In sostanza: La società ti vuole in un determinato modo, ma tu come vorresti essere?
"beppe86":
Cmq amici più grandi laureati che già sono inseriti nel mondo del lavoro mi hanno sempre detto che ad oggi normalmente fà più figura la rapidità rispetto al voto.
Per un impiego in una industria senz'altro ; nel caso di centri di ricerca il voto alto può essere molto importante.
"f_L_a":
Ciao a tutti,
premetto che sono al primo anno di ingegneria e quindi comincio adesso a capire l'organizzazione universitaria. Credo che le facoltà scientifiche siano, per i primi anni, le più toste, sia per il numero di esami che per le materie di tali esami.
Ora, secondo voi, è più importante restare a pari con gli esami, anche a discapito della media oppure puntare ad un voto alto per ogni esame, dedicando quindi più tempo ad ogni insegnamento singolo con il rischio di finire fuori corso?
grazie a tutti !
Come in tutte le cose secondo me bisogna trovare il giusto compromesso, personalmente ho messo in conto di riusciere a fare la triennale in quattro anni puntanto ad una media attorno al 26, vediamo se ci riuscirò però eheh.
Cmq amici più grandi laureati che già sono inseriti nel mondo del lavoro mi hanno sempre detto che ad oggi normalmente fà più figura la rapidità rispetto al voto.
"Cheguevilla":
Dipende da chi paga le tasse universitarie, il vitto, l'alloggio e i vizi.
Parole sante...
punta ad essere te stesso, sempre e ovunque.
anche nel rapporto con l'universita'.
alex
anche nel rapporto con l'universita'.
alex
punta a restare al pari con gli esami e ad avere voti alti

Dipende da chi paga le tasse universitarie, il vitto, l'alloggio e i vizi.
"f_L_a":
Ciao a tutti,
premetto che sono al primo anno di ingegneria e quindi comincio adesso a capire l'organizzazione universitaria. Credo che le facoltà scientifiche siano, per i primi anni, le più toste, sia per il numero di esami che per le materie di tali esami.
Ora, secondo voi, è più importante restare a pari con gli esami, anche a discapito della media oppure puntare ad un voto alto per ogni esame, dedicando quindi più tempo ad ogni insegnamento singolo con il rischio di finire fuori corso?
grazie a tutti !
Sono anch'io del primo anno a ingegneria chimica e attendo come te la risposta, ti posso dire che io ho fatto 4 materie in uan settimana, la media forse è stata un po' penalizzata, ma pensandoci bene avrei potuto migliorare solo il 24 in fisica, che non mi sono sentito di rifiutare. Che ingegneria fai e dove?
P.S. Verrai sicuramente bacchettata dagli altri forumisti perchè hai chiamato quella in ingegneria laurea scientifica!!!! anche se implicitametne