Energia alternativa

Cheguevilla

Risposte
kinder1
per chi non guarda al tema strategico dell'energia con occhio ideologico, e per far piazza pulita di molte sciocchezze che si dicono, fornisco qualche dato sull'energia nucleare e su altre fonti olternative, e qualche considerazione:
1) costo del kWh prodotto: quello nucleare è pari circa alla metà di quello prodotto con centrali a carbone o con impianti eolici. Vedere http://www.archivionucleare.com/index.p ... -nucleare/ . Il fotovoltaico costa circa tre volte l'eolico, come si legge in http://www.enel.it/attivita/ambiente/po ... /index.asp , quindi circa sei volte il nucleare. Il costo del nucleare include tutto il ciclo del combustibile, incluso lo stoccaggio dei rifiuti;
2) disponibilità di combustibile nucleare: l'uranio è praticamente inesauribile perché è presente, sebbene in concentrazioni modeste, ovunque. Una riserva quasi inesauribile è il mare, in cui è presente in concentrazione di circa $3 (mg)/m^3$. Quando si parla di giacimenti concentrati in poche aree del mondo, ci si riferisce a miniere di minerali in cui il metallo è presente in concentrazioni relativamente elevate, quindi convenienti da sfruttare economicamente. L'eventuale aumento del prezzo dell'uranio estenderebbe automaticamente la valutazione delle riserve economicamente sfruttabili; al limite anche il mare. E' importante aggiungere che la valutazione delle disponibilità è strettamente connessa alla tecnologia che si suppone di utilizzare per lo sfruttamento dell'energia nucleare. La maggioranza dei reattori è di tipo termico, che significa che la reazione a catena è sostenuta principalmente dalla componente termica del flusso neutronico (i neutroni in equilibrio termico col materiale in cui diffondono). Questi reattori "bruciano" uranio 235, che è presente nell'uranio naturale solo in frazione dello 0,7% in peso. Esiste un'altra filiera di reattori, i reattori veloci, nei quali i neutroni non vengono rallentati dal moderatore, e mantengono lo spettro energetico con cui vengono emessi durante la fissione; questi reattori possono essere di tipo autofertilizzante. Ciò significa che il bilancio neutronico nel reattore è tale da consentire la produzione di un nucleo di $Pu^(239)$ (per cattura di un neutrone da parte di un nucleo di $U^(238)$ e due successivi decadimenti beta) per ogni nucleo di $Pu^(239)$ fissionato. Questo è il ciclo $U-Pu$. Come si capisce facilmente, con tale ciclo si utilizza tutto l'uranio naturale, invece del solo 0,7% che avviene con le filiere di reattori termici. Per i reattori veloci le riserve di uranio risultano moltiplicate di un fattore 140 rispetto ai termici. A queste considerazioni si aggiunge l'altra grande riserva del $Th^232$, altro materiale fertile, che può essere utilizzato per produrre un ottimo combustibile nucleare tramite il ciclo $U-Th$ (il torio cattura un neutrone, e decade beta diventando protoattinio 233, il quale a sua volta decade beta in uranio 233). Il torio è circa cinque volte più abbondante dell'uranio. Per farla breve, non esiste un problema di disponibilità di combustibile nucleare.
3) dipendenza costo kWh dal costo del combustibile: a parte quanto detto sopra riguardo la disponibilità immensa, ora il combustibile nucleare incide sul costo del kWh per circa il 5-7%. Ciò vuol dire che, considerando anche la competitività del kWh nucleare, il costo del kWh prodotto con esso può assorbire significativi aumenti del costo del combustibile, mantenendosi competitivo. A parolacce, per portare il costo del kWh prodotto col nucleare pari a quello del fotovoltaico, il prezzo dell'uranio dovrebbe aumentare di 100 volte. Comunque, un paese povero di fonti energetiche come l'Italia deve guardare a questi temi non solo con occhio ai valori economici, ma soprattutto con valutazioni di ordine strategico (incluse le considerazioni ambientali);
4) terza-quarta-quinta etc. generazione dei rattori: sono bufale. E' ovvio che se si deve commissionare un impianto nuovo, lo si commissiona della generazione commercialmente disponibile, in accordo agli standard di sicurezza del momento (in occidente). Gli impianti nucleari erano sicuri anche venti anni fa. I circa 450 impianti nucleari attualmente in esercizio sono quasi tutti delle prime generazioni. Perché ci dobbiamo perdere dietro a queste chiacchiere?
5) assetto proprietario e regolamentazione: nell'articolo segnalato da Cheguevilla vengono citati solo i casi in cui gli impianti sono posseduto da soggetti di fatto pubblici. Questo non è vero in generale, e non lo è in particolare negli USA. Comunque è un falso problema. La verità è che l'investimento in un impianto nucleare per sua natura si presta male, soprattutto oggi, ad essere appetibile per investitori privati, che cercano pay-back sul breve-medio termine. Inoltre l'investimento è ingente. Questi fatti stabiliscono di fatto delle barriere all'ingresso in questo mercato di soggetti piccoli. Rimangono allora attive solo le grosse società di produzione dell'energia elettrica, che sono pubbliche o ex-pubbliche, come l'ENEL. Ma il fattore determinante in questo tema è la presenza di organi di controllo. In Italia c'era la DISP, dell'ENEA, che esercitava il controllo sulle attività connesse allo sfruttamento dell'energia nucleare. Attualmente si chiama APAT, e credo abbia conservato le prerogative che aveva. Non so quanto abbia conservato delle competenze;
6) le scorie: ridicolo cavallo di battaglia degli anti-nuclearisti. Chissà perché il problema della gestione dei rifiuti è associato al nucleare (che le gestisce) e non a tutto il resto. Ogni anno vengono immesse in atmosfera miliardi di tonnellate di anidride carbonica, e solo ora si comincia a parlarne, ma non si fà niente. Comunque, le scorie sono ben trattabili chimicamente e possono essere concentrate in pochi siti, in cui lo stoccaggio può essere molto sicuro, anche sul lungo termine. Il problema non è tecnico. In Italia sarebbe politico-sociale, per ragioni chiare a tutti. La mia opinione è che questo problema insieme con quello dell'individuazione di siti in cui costruire centrali nucleari renderà molto probabilmente impossibile avviare un programma nucleare in Italia, per lo meno sul breve termine;
7) rischio: gli impianti di tipo occidentale hanno cumulato finora qualcosa come 10.000 annixreattore di esercizio, senza provocare un morto. Negli ultimi 30 anni solo le automobili hanno prodotto circa 5 milioni di morti sulle strade del mondo, e più o meno lo stesso numero di vittime del lavoro si è avuto nella sola Europa, se è vero quanto dice l'INAIL in http://www.inail.it/Portale/appmanager/ ... 14247.jsp..
E si parla solo di vittime del lavoro e non di tutte quelle nel resto della popolazione, determinate da altre cause quali l'inquinamento, incidenti domestici, errori sanitari etc. etc. Mi pare che su questo punto ci sia poco da aggiungere.

Jazz_lover
La risposta innovativa e rinnovabile già c'è e tutti i maggiori esperti indipendenti l'hanno provata e confermata.
Una civiltà degna di questo nome dovrebbe vivere in equilibrio con l'ambiente, invece di sottrarre risorse alla Madre Terra senza dare a lei in cambio nulla di buono, anzi rivolgiamo contro di lei ogni genere di schifezze.
http://www.repubblica.it/2007/03/sezion ... olare.html

Tornare al nucleare è un grave errore e non produrrebbe una soluzione a nessuno dei problemi italiani (costi, indipendenza energetica ecc.), oltretutto siamo in un paese in cui ci vorranno si e no 10-15 anni prima che si possa ritenere funzionante una centrale nucleare e tra 10-15 anni saranno gia obsolete.
Per costruire una centrale solare a concentrazione si impiegherebbero innumerevoli anni in meno con benefici maggiori da ogni punto di vista.

mancusiello
pochi veicoli in circolazione, traffico fluido, mezzi pubblici rapidi ed efficienti.

Sembra un altro mondo lontano anni luce dal nostro... :( :(

nox89
O mio Dio mi sono accorto solo ora che la mia frase, che cheguevilla ha riportato, grammaticalmente grida vendetta; si vede che è stata scritta mentre passavo da una materia all'altra durante il ripasso per l'esame di maturità... :-D Scusate per l'OT.

Cheguevilla
No.
Qui le leggi sono precise, a differenza che in Italia.
Esempio stupido:
Su ogni lattina o bottiglia acquistata, si paga una cauzione di una corona (circa 13 centesimi di euro).
La cauzione viene restituita riportando il vuoto (in un qualsiasi centro di raccolta, presente in qualsiasi supemercato).
Altro esempio un po' meno banale:
Sull'acquisto di un veicolo privato si paga una tassa pari al 180% del valore del veicolo.
Risultato: pochi veicoli in circolazione, traffico fluido, mezzi pubblici rapidi ed efficienti.
Inoltre, le case sono costruite in maniera tale da raccogliere il calore e la luce del sole il più possibile.
E potrei andare avanti a lungo.

mancusiello
Qui in Danimarca, riesco ad osservare diverse cose interessanti.
Pensieri stupidi e banali che tuttavia in Italia sembra non aver pensato ancora nessuno.


Quello è un problema di educazione, che deve iniziare in famiglia e continuare a scuola e in tv...In italia per fare queste cose bisogna imporle per legge. :evil: :evil:
"Il buonsenso c'era, ma se ne stava nascosto per paura del senso comune" diceva il buon vecchio Manzoni :-D

silente1
OT
E fari spenti. Anche di notte.

Cheguevilla
"Sergio":
Quello che a me preoccupa è la mancanza di un qualsiasi piano energetico.
La Svezia ha messo in cantiere fin dalla crisi del 1973 iniziative per rendersi indipendente dal petrolio (e, dal 1980, anche dal nucleare).
Trovo sempre attuale il mio intervento datato 6 luglio 2007.

Ed e' con questa filosofia che un paese diventa arretrato. Il fatto che oggi l'Italia sia indietro rispetto ad altri paesi dovrebbe essere un incentivo allo sviluppo, non un freno!
Vero.
Se l'attuazione di una scelta comporta problemi seri, prima di attuare quella scelta si trovi una soluzione ai problemi.
Quando si avrà la soluzione a questi problemi, si parlerà di nucleare.
Ora come ora, nox89 ha ragione:
Dare il nucleare all'Italia è come peggio che dare una bomba a mano ad un bambino


Ai pro-nucleare, suggerisco di leggere attentamente questo articolo.

Se posso permettermi un commento, che non si basa su nessun dato oggettivo, secondo me l'era delle centrali elettriche deve finire e si deve pensare alla produzione individuale di energia elettrica. Della serie "pannelli solari ogni palazzina" , per iniziare a staccarsi dalla produzione centrale e arrivare a una autonomia col tempo. E' tanto utopica questa idea?
Più o meno come pensare di prodursi autonomamente l'energia con la dinamo di una bicicletta.
È pensabile per le case private, ma non per i condomini.

mircoFN suggerisce un'interessante analisi economica.
Il continuo aumento del prezzo dell'energia dovrebbe suggerire alla popolazione un lieve cambiamento nelle proprie abitudini.
Credo che gli USA dell'attuale recessione, per primi, dovrebbero rivedere le proprie abitudini per quanto riguarda il consumo energetico.
Ma, nonostante il loro consumo sia esagerato rispetto agli altri abitanti del mondo, non sono gli unici.
Ad esempio, limitare l'uso del mezzo privato, evitare di tenere il riscaldamento acceso e le finestre spalancate, porre attenzione a luci accese sempre, caricare la lavatrice o la lavastoviglie sempre il più possibile, e tanti accorgimenti simili.
Qui in Danimarca, riesco ad osservare diverse cose interessanti.
Pensieri stupidi e banali che tuttavia in Italia sembra non aver pensato ancora nessuno.

mancusiello
Se posso permettermi un commento, che non si basa su nessun dato oggettivo, secondo me l'era delle centrali elettriche deve finire e si deve pensare alla produzione individuale di energia elettrica. Della serie "pannelli solari ogni palazzina" :-D, per iniziare a staccarsi dalla produzione centrale e arrivare a una autonomia col tempo. E' tanto utopica questa idea? :-)

mircoFN1
"Sergio":

.... se il consumo pro capite di petrolio in Cina e in India salisse al livello USA, la Cina dovrebbe consumare poco meno di 90 milioni di barili al giorno (che è più o meno l'attuale produzione mondiale), l'India poco più di 70. Oppure che se indiani e cinesi volessero consumare tanti cereali quanti negli USA, la produzione mondiale di cereali dovrebbe aumentare di circa 1.600 milioni di tonnellate,...


parole sante!
Aggiungo: per quale motivo Cinesi e Indiani dovrebbero decidere di essere meno predatori di risorse (alla fin fine sono tutte risorse energetiche) di quanto lo siamo noi?
Finora non ce la facevano ma adesso invece sono quasi alla nostra "altezza".

Non credo che vi siano alternative a un generale cambiamento di rotta nei comportamenti della specie homo sapiens sapiens (quale ossimoro fu mai più appropriato) nel rapporto che ha con l'ambiente limitato in cui deve sopravvivere. Tutte le altre soluzioni che prefigurano la possibilità di continuare a sprecare risorse energetiche con gli attuali ritmi occidentali (compresa quella del nucleare su vasta scala) non sono che palliativi o peggio peggiorativi che aumentano la profondità del baratro o la velocità con cui ci stiamo avvicinando.

Purtroppo (o per fortuna) temo che non ci vorrà molto per rendercene conto...

nox89
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... ifkin.html

Eccoti la fonte delle informazioni riguardo il fatto che il prezzo dell'uranio sta crescendo e riguardo i problemi per il suo smaltimento. Rigardo il problama dello smaltimento delle scorie il tuo ragionamento è totalmente senza senso. Hai ragione che il il nostro paese rischia di rimanere arretrato ma è impossibile affrontare sfide più grandi se prima non tiusciamo a superare quelle più piccole:impariamo a gestire i rifiuti normali e poi potremo pensare a trattare le scorie nucleari. Hai ragione quando dici che le risorse fossili saranno sufficienti per molto ma una centrale a carbone è estremamente inquinante.
Ricordo inoltre, come già detto da altri prima, che il costo nella gestione di un impianto solare dopo la sua costruzione è praticamente nullo; è ovvio però che si avrà un utile dopo molto tempo dalla costruzione di una centrale solare ma prima ci decidiamo a fare questo passo prima avremo dei buoni risultati.

Marco831
"nox89":
Il nucleare è stata una ottima fonte ed è stata intelligentemente sfruttata da molti paesi; adesso è una fonte sulla quale non vale più la pena di investire, il prezzo dell'uranio sta crescendo e perfino gli Stati Uniti sono stati costretti a spendere miliardi di dollari per gestire lo smaltimento delle scorie radioattive, è da pazzi costruire questo genere di centrali oggi, dovevano essere costruite 30 anni fa affinchè ci fosse un guadagno.


Di grazia, mi diresti qual'e' la fonte delle informazioni su cui basi i tuoi giudizi? Hai letto dei report seri (per seri intendo scritti da agenzie governative, centri di ricerca sull'energia, etc.) riguardanti la gestione delle scorie e i costi del nucleare? Il prezzo dell'uranio sta crescendo, ma se ti fossi informato bene scopriresti che la sua influenza sul costo finale dell'energia prodotta da una centrale e' irrisorio.

"nox89":
E poi io mi domando: con che coraggio si osano costruire delle centrali nucleari in un paese che NON sa smaltire nemmeno dei rifiuti normali? Se costruiremo le centrali nucleari non dovremo meravigliarci se troveremo in vendita al mercato delle patate grandi come cocomeri e magari con i semi dentro :-D :-D .
Dare il nucleare all'Italia è come peggio che dare una bomba a mano ad un bambino, continuerò a ripeterlo sempre.


Ed e' con questa filosofia che un paese diventa arretrato. Il fatto che oggi l'Italia sia indietro rispetto ad altri paesi dovrebbe essere un incentivo allo sviluppo, non un freno!

"nox89":
E' ovvio che anche i combustibili fossili sono destinati a finire e noi continuiamo a costruire centrali a carbone invece di costruire termovalorizzatori con cui smaltire i rifiuti e produrre anche energia, siamo proprio un popolo bizzarro noi italiani.


Anche qui, un bel po di confusione. Effettivamente i combustibili fossili sono destinati a finire, ma se ti fossi informato meglio avresti scoperto che le risorse di carbone conosciute sono sufficienti per centinaia di anni (senza contare il fatto che l'esplorazione di nuove risorse non e' andata granche' avanti negli ultimi 50anni data l'abbondanza di quelle conosciute). Parlando di combustibili fossili, il problema dell'Italia e' che la maggioranza delle nostre centrali termiche funziona ad olio (ci sarebbe anche un'interessante discorso riguardo al fatto che tutto sommato ci sta andando di culo in merito ai prezzi dell'olio combustibile, ma la cosa diventa lunga...); l'olio combustibile e' un derivato del petrolio e pertanto e' destinato a diventare antieconomico in un tempo piu' breve.

"nox89":
Ma si può sapere perchè non sfruttiamo l'energia solare, abbiamo per caso paura che questa finisca per caso? Non sappiamo che il sole è destinato a durare circa 5 miliardi di anni ancora?


Si, si puo sapere. Ci sono almeno 2 motivi immediati e molti altri un po piu' sottili.
1) Ad oggi il costo per kWh dell'energia prodotta da celle fotovoltaiche e' tra 5 e 8 volte piu' alto del prezzo corrente dell'energia elettrica.
2) Anche se fossimo un popolo di saldi principi, disposto a spendere qualsiasi cifra, ad oggi i produttori di pannelli solari hanno ordini molto superiori alla loro capacita' produttiva.

Molto ci sarebbe da dire sulle ragioni di una tale corsa verso il solare (che io auspico fortemente, ma solo a seguito di evoluzioni tecnologiche che consentano di tagliare i costi)e sull'effetto del prezzo del silicio (che e' cresciuto molto piu' del prezzo dell'uranio), ma mi dilungherei troppo.

nox89
Soltanto quando sarà troppo tardi capiremo che si dovevano sfruttare le fonti di energia rinnovabili, ritengo sia inutile sprecare fiato cercando di farlo capire a chi ha il potere di decidere. Il nucleare è stata una ottima fonte ed è stata intelligentemente sfruttata da molti paesi; adesso è una fonte sulla quale non vale più la pena di investire, il prezzo dell'uranio sta crescendo e perfino gli Stati Uniti sono stati costretti a spendere miliardi di dollari per gestire lo smaltimento delle scorie radioattive, è da pazzi costruire questo genere di centrali oggi, dovevano essere costruite 30 anni fa affinchè ci fosse un guadagno. E poi io mi domando: con che coraggio si osano costruire delle centrali nucleari in un paese che NON sa smaltire nemmeno dei rifiuti normali? Se costruiremo le centrali nucleari non dovremo meravigliarci se troveremo in vendita al mercato delle patate grandi come cocomeri e magari con i semi dentro :-D :-D .
Dare il nucleare all'Italia è come peggio che dare una bomba a mano ad un bambino, continuerò a ripeterlo sempre. E' ovvio che anche i combustibili fossili sono destinati a finire e noi continuiamo a costruire centrali a carbone invece di costruire termovalorizzatori con cui smaltire i rifiuti e produrre anche energia, siamo proprio un popolo bizzarro noi italiani. Ma si può sapere perchè non sfruttiamo l'energia solare, abbiamo per caso paura che questa finisca per caso? Non sappiamo che il sole è destinato a durare circa 5 miliardi di anni ancora?

kinder1
"Cheguevilla":
Pareri?

ho l'impressione che l'up-trend preoccupante del prezzo del greggio cominci a procurare sbronze di massa. O forse è solo l'ingenuo (ingenuo?) tentativo di spillare qualche finanziamento pubblico :(
Con la moratoria del nucleare ci siamo messi nei guai con le nostre mani (è uno dei pochi casi in cui non potremo dare la colpa a nessuno), ed invece di chiederci come ripararci dallo tsunami che sta per investirci, ci balocchiamo con le conchiglie colorate, chiacchierando amabilmente sulla spiaggia. :shock:

Marco831
Per maggiori informazioni:

http://it.wikipedia.org/wiki/Kite_Wind_Generator

Sono un po scettico sulla parte relativa ai finanziamenti. Ho cercato altre fonti per confermare quanto riportato ma non ne ho trovate.

Il concetto e' molto interessante. Vedo due principali ostacoli:

- come detto da MircoFN, in assenza di vento il non avere una struttura portante puo causare seri problemi.
- la necessita' di istituire una no-fly zone sopra il sito di installazione (e ovviamente per vari chilometri attorno) certamente non facilita l'espansione del concetto.


Sotto i 4 metri al secondo, infatti, le turbine, normalmente, vengono spente, perché diventano antieconomiche.


Boiata micidiale da giornalista incompetente. Energia eolica e solare sono considerate "the ultimate baseload", nel senso che una volta che la spesa per costruire l'impianto e' stata affrontata, i costi variabili sono praticamente zero. Chiunque abbia studiato un minimo di economia sa benissimo che la scelta di operare o meno un impianto il cui costo fisso e' gia stato pagato e' basata sul costo marginale, che come precedentemente detto e' sostanzialmente nullo.

Quello che il giornalista probabilmente voleva dire e' che sotto i 4m/s le turbine non si costruiscono...

"mircoFN":
.... perché, spiegano i manuali di fisica, l'energia che si può ottenere dal vento aumenta in modo esponenziale con la sua velocità ....


:shock:
non posso condividere....


In realta' l'energia disponibile varia con il cubo della velocita', ma in gergo comune qualsiasi cosa che varia in modo piu' che lineare viene detta esponenziale...

Sam891
Sicuramente sembra interessante...anche se sembra che tutte le energie alternative abbiano più contro che pro...in ogni caso è bene che la ricerca vada avanti in questa direzione.

mircoFN1
.... perché, spiegano i manuali di fisica, l'energia che si può ottenere dal vento aumenta in modo esponenziale con la sua velocità ....


:shock:
non posso condividere....

Comunque, tutto quello che va nel senso del rinnovabile (e quindi verso una drastica riduzione degli sprechi energetici che sono il vero problema...) è nella direzione giusta.
Il problema della generazione by kite è: se la turbina è retta dalla spinta del vento e dalla reazione di cavi, cosa succede all'"impianto" quando cala il vento?

ciao

mancusiello
Beh secondo me è un po difficile, ma preferisco tentare questa via e sbagliare piuttosto che continuare a tirare in ballo il nucleare ogni volta che c'è una crisi energetica. :evil:

ELWOOD1
forse l'ultima frase dell'articolo riprende i miei pensieri


Tutto così semplice? Con le energie alternative, sognare sulla carta è facile. Il responso finale, poi, come direbbe il vecchio Dylan, "soffia nel vento".

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.