Dubbi riguardo il mio futuro universitario (Topic: ingegneria)
Buongiorno a tutti, sono Ludovica, una studentessa ventenne iscritta al secondo anno di ingegneria clinica alla Sapienza. Dall'inizio di questa nuova esperienza ho notato un calo vertiginoso della mia capacità di concentrazione che si è successivamente rivelato sintomo di una totale mancanza di volontà nello studio. Ciononostante, sono riuscita a sostenere un primo esame di Analisi I con un voto abbastanza alto per i miei "standard" (ammetto di non essere mai stata un'alunna eccelsa, per capirci ho ottenuto 88 alla maturità classica), ma da lì in poi tutto è andato a rotoli; nel corso della prima sessione ho dato quell'unico esame, nella successiva ho recuperato, per così dire, Algebra/Geometria, Chimica e Analisi II ottenendo, però, voti pessimi, rispettivamente 19,19,18. Premetto di aver avuto, sin da piccola, un'autostima quasi inesistente e che, certamente, vedermi circondata in ogni dove da persone molto molto più competenti di me in qualsiasi ambito non può che aver distrutto quella piccolissima forma d'amore che nutrivo nei miei confronti. In preda al panico la mia unica reazione è stata quella di rinchiudermi nel mio guscio, quello dell'apatia, e abbandonare del tutto gli affetti, uno stile di vita sano, lo studio (non l'università)... fino ad ora, fino ad oggi. Domani dovrò sostenere l'esame di Scienza delle Costruzioni, il mese prossimo quelli di Fisica I e II e, come potrete sicuramente immaginare, non ho un'adeguata preparazione per nessuno di questi, quindi sono ancora in dubbio sul da farsi, se consegnare o meno o, addirittura, non presentarmi affatto. La mia domanda, tuttavia, non riguarda l'immediato futuro, piuttosto si proietta in un futuro più lontano. Oggi, senza un reale e preciso motivo, ho realizzato di avere sprecato 2 anni a causa delle mie insicurezze e ho deciso di porre fine a questa tortura impegnandomi il più possibile nello studio di materie che sin da piccola mi hanno incuriosito e affascinato, pertanto mi chiedevo cosa ne pensaste voi di questa scelta.
Due anni sono andati e non mi sarà più possibile recuperarli, se non tardando nel conseguimento della laurea che, in ogni caso, "vanterebbe" un voto basso, stando ai miei precedenti, e ammetto che questo mi terrorizza non poco. Eccomi allora giunta, finalmente, dopo tante parole (l'essere logorroica rientra nei miei molti difetti), al nocciolo della questione: secondo voi potrei avere qualche speranza in ambito lavorativo pur ottenendo un titolo di laurea in ritardo e con un voto basso? Oppure credete sia più indicato per me abbandonare del tutto l'università?
(Ci tengo a scusarmi ancora per essermi dilungata tanto e a ringraziare anticipatamente chi vorrà rispondere a questo disperato appello)
Due anni sono andati e non mi sarà più possibile recuperarli, se non tardando nel conseguimento della laurea che, in ogni caso, "vanterebbe" un voto basso, stando ai miei precedenti, e ammetto che questo mi terrorizza non poco. Eccomi allora giunta, finalmente, dopo tante parole (l'essere logorroica rientra nei miei molti difetti), al nocciolo della questione: secondo voi potrei avere qualche speranza in ambito lavorativo pur ottenendo un titolo di laurea in ritardo e con un voto basso? Oppure credete sia più indicato per me abbandonare del tutto l'università?
(Ci tengo a scusarmi ancora per essermi dilungata tanto e a ringraziare anticipatamente chi vorrà rispondere a questo disperato appello)
Risposte
[ot]@gugo82:
Il problema è che mi sono laureato poco più di 3 anni fa ormai... Ho trovato solo lavori da stagista, sottopagati, non formativi e tutti con un calcio finale quando non si potevano più rinnovare. Francamente non credo sia normale, e alla preoccupazione stanno subentrando frustrazione e depressione - i prossimi step sono accettazione e rinuncia, e per come mi sento credo che non manchi molto: giusto stamattina ho ricevuto l'ennesimo "no"
@Intermat:
Assolutamente senza intento polemico, ma dopo quello che ho passato e sto passando, sai cosa me ne faccio delle statistiche?
Se è come dici è ancora peggio: significa che sono veramente inadatto allo scopo.
Per il luogo non è un grosso problema: sono disposto pure ad andare in Australia, basta che mi venga dato modo di sostenermi.[/ot]
Il problema è che mi sono laureato poco più di 3 anni fa ormai... Ho trovato solo lavori da stagista, sottopagati, non formativi e tutti con un calcio finale quando non si potevano più rinnovare. Francamente non credo sia normale, e alla preoccupazione stanno subentrando frustrazione e depressione - i prossimi step sono accettazione e rinuncia, e per come mi sento credo che non manchi molto: giusto stamattina ho ricevuto l'ennesimo "no"

@Intermat:
Assolutamente senza intento polemico, ma dopo quello che ho passato e sto passando, sai cosa me ne faccio delle statistiche?

Per il luogo non è un grosso problema: sono disposto pure ad andare in Australia, basta che mi venga dato modo di sostenermi.[/ot]
@Brancaleone:
[ot]
Mi permetto di dissentire - per la cronaca, è dalla fine di dicembre 2017 che sono a spasso...
[/quote]
Beh, è abbastanza normale, non preoccuparti... Ormai, serve un annetto per sistemarsi.[/ot]
[ot]
"Brancaleone":
[quote="Intermat"]in ogni caso con una laurea in ingegneria (il tuo indirizzo non lo conoscevo) solitamente si trova lavoro senza troppi problemi.
Mi permetto di dissentire - per la cronaca, è dalla fine di dicembre 2017 che sono a spasso...

Beh, è abbastanza normale, non preoccuparti... Ormai, serve un annetto per sistemarsi.[/ot]
Premesso che scrivi molto bene, mi fa piacere leggere qualcuno che sappia scrivere così; il mio consiglio è quello di non mollare.
Prendi i libri, gli esami da fare e studia.
Hai fisica I, II e Scienza delle Costruzioni, molto difficile che tu riesca a darle in questi due mesetti scarsi (a meno che non abbia già una infarinatura generale di tutte e tre le materie).
Perciò ti consiglio di preparare prima fisica I, poi passare ad una tra fisica II e scienza delle costruzioni.
Pensa ad una cosa per volta, non guardare troppo lontano perché altrimenti non ne esci più. Alla fine per arrivare lontano devi lavorare adesso. Lavora su te stessa, sul tuo metodo di studio e i risultati arriveranno. Te lo dice uno che sta facendo lo stesso (nonostante le situazioni diverse, ma le vicissitudini degli universitari medi sono le stesse circa).
Prendi i libri, gli esami da fare e studia.
Hai fisica I, II e Scienza delle Costruzioni, molto difficile che tu riesca a darle in questi due mesetti scarsi (a meno che non abbia già una infarinatura generale di tutte e tre le materie).
Perciò ti consiglio di preparare prima fisica I, poi passare ad una tra fisica II e scienza delle costruzioni.
Pensa ad una cosa per volta, non guardare troppo lontano perché altrimenti non ne esci più. Alla fine per arrivare lontano devi lavorare adesso. Lavora su te stessa, sul tuo metodo di studio e i risultati arriveranno. Te lo dice uno che sta facendo lo stesso (nonostante le situazioni diverse, ma le vicissitudini degli universitari medi sono le stesse circa).
"Brancaleone":
[quote="Intermat"]in ogni caso con una laurea in ingegneria (il tuo indirizzo non lo conoscevo) solitamente si trova lavoro senza troppi problemi.
Mi permetto di dissentire - per la cronaca, è dalla fine di dicembre 2017 che sono a spasso...

Ovviamente mi dispiace per te ma le statistiche sono assolutamente incoraggianti per un ingegnere. Per gli ingegneri chimici non saprei, nel dettaglio, ma per (quasi) tutti gli altri problemi non ne vedo. Ovviamente a patto di essere disposti a cambiare città. Se uno volesse trovare il posto vicino casa certamente diventerebbe tutto più difficile.
"Intermat":
in ogni caso con una laurea in ingegneria (il tuo indirizzo non lo conoscevo) solitamente si trova lavoro senza troppi problemi.
Mi permetto di dissentire - per la cronaca, è dalla fine di dicembre 2017 che sono a spasso...

"ludovica-1997":
secondo voi potrei avere qualche speranza in ambito lavorativo pur ottenendo un titolo di laurea in ritardo e con un voto basso? Oppure credete sia più indicato per me abbandonare del tutto l'università?
(Ci tengo a scusarmi ancora per essermi dilungata tanto e a ringraziare anticipatamente chi vorrà rispondere a questo disperato appello)
Posto che stai studiando per laurea triennale e che dunque potresti laurearti con un voto basso ora per poi laurearti con un ottimo voto alla magistrale, in ogni caso con una laurea in ingegneria (il tuo indirizzo non lo conoscevo) solitamente si trova lavoro senza troppi problemi. In ogni caso pensa a laurearti alla triennale (la media si potrebbe alzare non appena riuscirai a capire il metodo di studio più adatto a te), poi ci sarà la magistrale che ti farà partire nuovamente da zero.