Dimostrata la congettura dei primi gemelli???

otta96
Ho trovato su https://arxiv.org/ questo articolo: https://arxiv.org/abs/1709.09950, che, se non h frainteso il titolo (e l'abstract), pretende di dimostrare la congettura del numeri primi gemelli.
Ora io mi chiedo: è possibile che una congettura come quella dei numeri primi gemelli che è irrisolta da circa 2300 anni venga risolta in sole 14 pagine da un tizio che non ha mai pubblicato nulla prima (almeno su arxiv)? Beh, si.
Ma è verosimile/probabile? Assolutamente no. Questo è quello che penso io, volevo sapere cosa ne pensavate voi.

Risposte
PadreBishop
"Fioravante Patrone":

Ho la vaga impressione che ArXiv sia usato dai fisici, ma può darsi che mi sbagli, in ogni caso mi piacerebbe capire a cosa serve (serviva?).


Salve,

Nel mio operato di ricercatore mi e' capitato spesso di utilizzare arxiv. Oltre a zona dove "autopubblicarsi", viene usato anche come "fermino" per mettere risultati che sono stati inviati a riviste (preprint). Dati i tempi a volte assai lunghi tra l'invio del paper, le revisioni e la pubblicazione, se si creano dubbi circa la paternita' di qualche idea, si puo' sempre fare riferimento a quando hai depositato la versione "preprint" su ArXiv.

Senza contare che a volte, quando non hai accesso a una rivista X, puoi sempre spulciare la versione "preprint" su arxiv dell'articolo da te cercato: non hai la garanzia di non trovare errori, ma per farsi un'idea sul lavoro del paper basta e avanza.

E' un processo che va molto bene per ingegneri e fisici, mi rendo conto, mentre per dimostrazioni e roba teorica non lo vedo di buon occhio per la mia modesta opionione: leggersi 40 pagine di teorema. avente un baco nella 39esima, senza la garanzia che qualche referee abbia gia' controllato, ha i suoi limiti.

otta96
Grazie a tutti delle risposte, in parte avete confermato quello che pensavo già, anche se volevo spiegare perché ho parlato del (piccolo) numero di pagine come elemento che fa dubitare della correttezza della dimostrazione.
Senz'altro è possibile, come ampiamente testimoniato dagli esempi riportati, che anche in lavori molto corti (addirittura una pagina!) si possano fare importanti scoperte, solo che secondo me c'è una differenza abbastanza importante che differenzia questo caso da quelli citati, cioè che i lavori citati erano tutti su argomenti contemporanei, del momento, a cui magari non molti matematici o fisici avevano avuto il tempo di pensare, mentre qua si parla di una congettura risalente a circa 2300 anni fa, ora io non credo che dopo tutto questo tempo, dopo tutte le menti che ci hanno pensato, una dimostrazione di una cosa del genere possa essere così corta.
É come quando qualcuno se ne esce con una dimostrazione elementare dell'ultimo teorema di Fermat di 4 pagine, nessuno gli dà credito, oppure una dimostrazione dell'ipotesi di Riemann: viewtopic.php?f=3&t=177779.

Fioravante Patrone1
"Injuria":
Evidentemente conta la reputazione dell'editore e dell'autore, inoltre ogni volta che è uscito un paper di rottura solleva quasi sempre un gran polverone.

E magari dopo aver avuto difficoltà ad essere pubblicato. Tipo il lavoro di Akerlof (altro "Nobel" per l'economia, ottenuto proprio per quel lavoro) sui "lemons":
Akerlof, George A. (1970). The Market for 'Lemons': Quality Uncertainty and the Market Mechanism, Quarterly Journal of Economics, 84, 488–500.
Sulle difficoltà di pubblicazione, vedasi, in:
https://www.nobelprize.org/nobel_prizes ... ticle.html
il paragrafo "Rejections and Acceptance"
Cito, in particolare: "The editor explained that the Review did not publish papers on subjects of such triviality"


"Injuria":
Non conoscevo ArXiv (da quanto ho capito una sorta di purgatorio di articoli scientifici).

Non me ne è chiara la funzione. Uno che fa di mestiere il ricercatore di solito viene a conoscenza di buona parte dei "paper" di suo interesse prima che vengano pubblicati. Tramite convegni, passa parola, soffiate, autopromozioni. E di solito ottiene, basta chiederlo, un preprint.
Ho la vaga impressione che ArXiv sia usato dai fisici, ma può darsi che mi sbagli, in ogni caso mi piacerebbe capire a cosa serve (serviva?).

dasalv12
Evidentemente conta la reputazione dell'editore e dell'autore, inoltre ogni volta che è uscito un paper di rottura solleva quasi sempre un gran polverone. Non conoscevo ArXiv (da quanto ho capito una sorta di purgatorio di articoli scientifici).

Fioravante Patrone1
Se è per questo, il teorema di Nash (quello per cui gli han dato il Nobel), occupa UNA pagina.

C'è una piccola differenza tra il lavoro di Nash e quelli citati da Injuria, da una parte, e dall'altra il "teorema" sui primi gemelli.
I primi sono pubblicati su riviste scientifiche decenti, il secondo è una "autopubblicazione". Cioè, io potrei scrivere qualunque scemenza, e metterla su arhiv. Giusto per dare un'idea, non mi è mai capitato di leggere nulla su arhiv, e son contento di non aver sprecato il mio tempo. Potrei essermi perso chissà quale stratosferica scoperta, ma il gioco non sarebbe valso la candela.

Insomma, neanche per me è questione di "numero di pagine". Però altre cose contano, eccome

dasalv12
Non conosco l'argomento e nemmeno i canoni qualitativi della letteratura scientifica, però durante il mio percorso di studi mi sono imbattuto in vari paper che hanno fatto la storia e nessuno di questi supera le 20 pagine.
Quelli che mi vengono in mente:

- Albert Einstein, "On the movement of small particles suspended in a stationary liquid demanded by the molecular-kinetic theory of heat" (il titolo originale è in tedesco), 1905. 12 pagine. Dimostra empiricamente l'esistenza degli atomi ed apre alle applicazioni in fisica della statistica.
- Kiyosi Itô . Stochastic Integral. 1944. 7 pagine. Contiene il "Lemma di Ito", pietra miliare del calcolo stocastico, fondamentale nelle applicazioni finanziarie.
- Fischer Black, Myron Scholes. The Pricing of Options and Corporate Liabilities, 1973. 18 pagine. Contiene la formula usata universalmente per prezzare le opzioni, poggia sui due paper di cui sopra.

Fioravante Patrone1
Luca è troppo buono. Io sono un po' più che sospettoso. Non aspetterei, passerei oltre e basta

Luca.Lussardi
Su ArXiv ci può finire ogni cosa per cui aspetterei di vedere se viene pubblicato su rivista. Comunque insospettisce anche me.

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