Differenze tra due simboli
Girando per libri e qui sul forum ho visto usare, credo quasi equivalentemente, i due seguenti simboli
\[ \thickapprox \qquad \simeq\]
Ma quali sono le differenze (ed i significati precisi) di questi simboli?
Scusatemi la domanda banale, ma non lo so davvero...
\[ \thickapprox \qquad \simeq\]
Ma quali sono le differenze (ed i significati precisi) di questi simboli?
Scusatemi la domanda banale, ma non lo so davvero...



Risposte
Ottima risposta. Allora inizierò ad usare $\approx$! Fermo restando che molti miei professori (come anche il libro Mazzoldi) scrivano $=$ direttamente... Il che non mi pare abbia troppo senso.
È qualcosa che dipende fortemente dalla teoria che stai considerando, e in alcuni casi penso possa creare confusione. Sinceramente ti consiglio di vedere cosa usa il professore ed essere coerente con la sua scrittura. Qui trovi un po’ di info su alcuni simboli.
Nell'unicode il simbolo \(\simeq\) in unicode è segnato come “Asymptotically equal to”, mentre \(\approx\) come “Almost equal to”. Il nome latex dei due simboli (\simeq per \(\simeq\) e \approx per \(\approx\)) mostra che per Knuth &co. \(\approx\) ha un significato più di approssimazione rispetto a \(\simeq\). Bisogna notare che nel link di wikipedia che ho segnalato mentre \(\cong\) sembra avere un significato prettamente algebrico, \(\sim, \simeq\) e similari ne hanno uno più analitico/probabilistico. Il simbolo \(\approx\) sembra più generico e ritengo sia il più adatto se vuoi indicare l'approssimazione di un numero con un altro. D'altra parte dalla pagina sull'approssimazione sembra che si usi \(\approx\) anche per indicare l'approssimazione asintotica.
In definitiva penso che \(\approx\) sia più usato e che abbia usi spesso intercambiabili con \(\simeq\). Il simbolo \(\simeq\) ha invece, probabilmente usi più specifici ed è usato soprattutto quando ci sono più modi per ‘approssimare’ qualcosa.
P.S.: anche io quando devo usare l'uno o l'altro vado sempre un po' in crisi, anche perché mi è capitato in un compito di probabilità di mettere uno al posto di un altro e la prof mi ha fatto storie.
Nell'unicode il simbolo \(\simeq\) in unicode è segnato come “Asymptotically equal to”, mentre \(\approx\) come “Almost equal to”. Il nome latex dei due simboli (\simeq per \(\simeq\) e \approx per \(\approx\)) mostra che per Knuth &co. \(\approx\) ha un significato più di approssimazione rispetto a \(\simeq\). Bisogna notare che nel link di wikipedia che ho segnalato mentre \(\cong\) sembra avere un significato prettamente algebrico, \(\sim, \simeq\) e similari ne hanno uno più analitico/probabilistico. Il simbolo \(\approx\) sembra più generico e ritengo sia il più adatto se vuoi indicare l'approssimazione di un numero con un altro. D'altra parte dalla pagina sull'approssimazione sembra che si usi \(\approx\) anche per indicare l'approssimazione asintotica.
In definitiva penso che \(\approx\) sia più usato e che abbia usi spesso intercambiabili con \(\simeq\). Il simbolo \(\simeq\) ha invece, probabilmente usi più specifici ed è usato soprattutto quando ci sono più modi per ‘approssimare’ qualcosa.
P.S.: anche io quando devo usare l'uno o l'altro vado sempre un po' in crisi, anche perché mi è capitato in un compito di probabilità di mettere uno al posto di un altro e la prof mi ha fatto storie.
Prego!
"JoJo_90":
Nel contesto geometrico si, come riporta il formulario di matematicamente.it, infatti l'uno (\(\simeq\)) significa congruente e l'altro ($approx$) simile.
In un contesto fisico però non saprei dirti, ho sempre visto il simbolo $approx$ per indicare l'approssimazione di un risultato numerico.
È qualcosa, grazie!
Nel contesto geometrico si, come riporta il formulario di matematicamente.it, infatti l'uno (\(\simeq\)) significa congruente e l'altro ($approx$) simile.
In un contesto fisico però non saprei dirti, ho sempre visto il simbolo $approx$ per indicare l'approssimazione di un risultato numerico.
In un contesto fisico però non saprei dirti, ho sempre visto il simbolo $approx$ per indicare l'approssimazione di un risultato numerico.
Possibile che non ci sia differenza alcuna tra quei due simboli?
"giuliofis":
insomma ho le idee così confuse che non ci capisco più niente
Ognuno dovrebbe avere la libertà di scegliere la notazione che preferisce, purché non ambigua. Gli esempi riportati da te non mi sembrano diano luogo ad alcun malinteso.
Se scrivessi \(x \sim 9.806\)...? C'è possibilità che si voglia intendere, in qualche modo, che forse \(x\)* sia asintotica a \(9.806\)? Direi di no.
Post scriptum: personalmente -per ragioni estetiche- adoro il simbolo \(\approx\).
___
* Sempre che \(x\) sia una grandezza per la quale non abbia parlare di asintotico.

"hamming_burst":
Ciao,
per esperienza diretta, una notazione ha signifiati differenti per ogni settore ed anche autore. Dove li hai visti e quale è il campo di utilizzo?
In Fisica per approssimare le soluzioni. Però su autori differenti, oppure professori (sinceramente non me lo ricordo dove, quando e chi! Potrebbero essere libri come insegnanti, non ricordo), insomma ho le idee così confuse che non ci capisco più niente.
Supponiamo di avere un risultato $x$ di un certo problema e sulla calcolatrice ottenere $0.736968$.
Quale è giusto tra
\(x\simeq 0.74\) e
\(x \thickapprox 0.74\)?
e perché? Spero di essermi spiegato bene.
Ciao,
per esperienza diretta, una notazione ha signifiati differenti per ogni settore ed anche autore. Dove li hai visti e quale è il campo di utilizzo?
per esperienza diretta, una notazione ha signifiati differenti per ogni settore ed anche autore. Dove li hai visti e quale è il campo di utilizzo?