Da Nature: SAVING ITALIAN SCIENCE

wedge
è apparso un articolo su Nature sulla ricerca in Italia, la cui situazione non era rosea cinque anni fa e non ha fatto che peggiorare.
cose che si sanno: l'Italia sforna ottimi ricercatori (come impatto i settimi al mondo) ma si investe nella ricerca per una percentuale del PIL dimezzata rispetto alla media dei paesi sviluppati, gli scienziati sono sottoposti a dei burocrati, la ricerca di base riceve meno fondi che quella applicata all'industria.
poi ci sono cose su cui ci sarebbe da fare una risata: il presidente del CNR dichiara 150 pubblicazioni mentre Nature ne conta 3 (e di fronte ad una domanda in merito risponde che "comunque per fare il presidente del CNR sono importanti le doti manageriali"), il presidente dell'ASI dichiara che l'Italia costruirà un telescopio sulla luna mentre l'agenzia non ha affatto questo piano (ci mancherebbe, con la polvere che c'è da quelle parti), il presidente dell'ENEA dichiara di essere un ingegnere ma non è registrato all'albo.

Risposte
eafkuor1
"wedge":
è apparso un articolo su Nature

Mi sono accorto ora che hai messo il link!
L' articolo lo ho letto, molto interessante e soprattutto "super partes" (si dice così? :D)

Cheguevilla
Il traffico di merci che utilizzano misure standard.
L'esempio più semplice sono i containers che, a parte qualche eccezione rara, hanno dimensioni standard.
Però esistono i pallet e altri metodi di unitizzazione.
I vantaggi del traffico unitizzato sono enormi.
I problemi oggi sono l'ottimizzazione delle rotte, per cui si stanno trovando soluzioni ottime, e il riposizionamento dei vuoti, che è un problema non da poco.
Per esempio, il 58% dei container che arrivano pieni a Genova, dopo essere stati svuotati, non trovano un carico, Quindi devono viaggiare vuoti. E un container che viaggia vuoto è un costo a cui non corrisponde un ricavo.
Quindi, bisogna cercare il più possibile di ottimizzare il traffico anche sulla base di questa variabile.

Camillo
Scusa, cos'è il traffico unitizzato ? :?

Cheguevilla
Ricerca operativa.
Operations research, in italiano è un po' intraducibile, letteralmente sarebbe ricerca di operazioni, in senso di ottimizzazione. Ci occupiamo di ottimizzazione vincolata, in senso generale.
Ho iniziato con lo studio di reti urbane, sviluppo dell'intermodalità, ricerca di soluzioni applicabili al caso di Genova, commissionato dal comune di Genova per il progetto del Piano Urbano della Mobilità 2005-2007, che è già, in piccola parte, entrato in vigore.
Ora ho ampliato un po' il campo, e mi sto occupando, nel tempo libero, di reti intermodali in senso generale; anche se, visto il tipo di lavoro che faccio, l'applicazione più diretta è nel traffico unitizzato.
A giugno, se tutto va bene, dovrei essere a Madrid, al convegno internazionale annuale dei ricercatori operativi, a presentare il progetto su cui sto lavorando.

wedge
sono indiscreto se ti chiedo in che settore dell'economia hai fatto ricerca? ciao

Cheguevilla
Non posso affermare che sia cosi dappertutto basandomi solo sulla mia esperienza personale.
Ma, per quel poco che ho studiato di economia, posso dire che e' proprio questa la situazione.
Perche' un ricercatore di primo livello ha un vincolo monetario, cioe' un limite oltre il quale non puo' essere pagato.
Se non ricordo male, sono 1052 euro al mese.
Tieni presente che, per fare il dottorato di ricerca, se ne guadagnano 775.
Vi sembra un paese moderno?
Abbiamo voglia a chiederci perche' l'economia va male e le imprese italiane non decollano...

eafkuor1
"cheguevilla":
Tema già ben discusso.
Ripeto, alla nausea, la mia esperienza.
Da impiegato, guadagno ben di più che da ricercatore, sono a tempo indeterminato, con la possibilità, anche qui, di fare un po' di carriera, senza esagerare.
Faccio comunque il lavoro per cui ho studiato e sono considerato uno "in gamba".
Con l'università ho lavorato 5 mesi, pagato per 3, poiché negli ultimi due ero in attesa di un rinnovo del contratto, ma mi era stato garantito il rinnovo di settimana in settimana. In quei tre mesi che ho lavorato, ho guadagnato 1000 euro al mese netti, come libero professionista. Inoltre, il contratto mi è scaduto il 24 luglio, i soldi, tutti insieme, li ho visti il 2 dicembre.
Un mese e mezzo dopo essere stato assunto dalla società in cui lavoro, mi è stata fatta la proposta di un nuovo contratto, per altri tre mesi.
Secondo voi, cosa ho scelto e perché?

E' veramente questa la situazione in Italia? :shock:

Cheguevilla
Tema già ben discusso.


Vi invito alla lettura di alcuni articoli di un ben noto quotidiano:

Questo primo, descrive, con piu' precisione, la situazione che ho provato ad accennare ed in cui tutti i miei amici si trovano.
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni ... scgil.html

Questo secondo, descrive la scelta di molte persone che si trovano nella mia situazione e intendono continuare a fare ricerca, e le sue conseguenze.
http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni ... cerkk.html

Questi ultimi due la dicono lunga su cio' che ha fatto, e sta facendo, il governo per la ricerca:
http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni ... costi.html
http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni ... 23nov.html


Ripeto, alla nausea, la mia esperienza.
Da impiegato, guadagno ben di più che da ricercatore, sono a tempo indeterminato, con la possibilità, anche qui, di fare un po' di carriera, senza esagerare.
Faccio comunque il lavoro per cui ho studiato e sono considerato uno "in gamba".
Con l'università ho lavorato 5 mesi, pagato per 3, poiché negli ultimi due ero in attesa di un rinnovo del contratto, ma mi era stato garantito il rinnovo di settimana in settimana. In quei tre mesi che ho lavorato, ho guadagnato 1000 euro al mese netti, come libero professionista. Inoltre, il contratto mi è scaduto il 24 luglio, i soldi, tutti insieme, li ho visti il 2 dicembre.
Un mese e mezzo dopo essere stato assunto dalla società in cui lavoro, mi è stata fatta la proposta di un nuovo contratto, per altri tre mesi.
Secondo voi, cosa ho scelto e perché?

eafkuor1
Quando leggo queste notizie sento un forte senso di rabbia, che subito lascia il posto ad una enorme tristezza, mi piange veramente il cuore. Questo Paese tra 50 anni si ritroverà con 20 milioni di immigrati, 30 milioni di avvocati in pensione e 10 milioni di lavoratori... E se continuiamo così diventeremo sempre più poveri...

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