Carne di cavallo

Hanno proposto una legge per impedire la macellazione dei cavalli (per esempio clic), perché equiparabili a cani e gatti ("il cavallo, nelle intenzioni del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, verrà di fatto equiparato a cani e gatti, un modo per "assicurare dignità e rispetto").

Ora io dico, sono ovviamente contento di questo, ma che dire degli altri animali? Solo gli "amici dell'uomo" hanno diritto a restare vivi (solo gli amici dell'uomo!! cristo), gli altri devono morire? Il maiale è uno dei più begli animali esistenti, e guardate come viene trattato. Rendiamocene conto, per favore. Mi piacerebbe che chi è favorevole alla macellazione del maiale mi desse una spiegazione esauriente sul perché il maiale ha meno diritto del cavallo a restare in vita.

Amici dell'uomo... via, non scherziamo. Scusate la provocazione ma si tratta di una cosa che sento veramente tanto, e a volte non riesco a contenermi.

Risposte
nato_pigro1
ma se è una questione di cultura e di rapporto che si ha con l'animale perchè viene proposta solo ora questa legge?
Avrebbe avuto più senso quando il rapporto con questo animale era più stretto.

Steven11
Ovviamente ( :D) sono in piena sintonia col discorso di Martino: è uno di quei casi in cui si è d'accordo con il fatto in se, ma non con le motivazioni e lo sfondo retrostante.

La cosa grave è che si ricorre a argomentazioni "di sentimento" su argomenti che invece sono ben gravi, se visti dalla parte dell'animale.
Si arriva a piangere se si vede un gatto morto investito per strada, ma si può assodare che quel gatto non ha sofferto un n-esimo rispetto ad un pollo cui è stato tranciato il becco da pulcino (pratica comune negli allevamenti per evitare ferimenti tra animali) o ad una mucca costretta a produzioni spaventose di latte, con conseguenti mastiti e altri gravi disturbi.
O di molti animali che passano la vita in una gabbia di zoo.
O di quelli che invece la passano in mano delle "amorevoli" cure dei circensi.

La mia posizione è: se per cultura e abitudini acquisite (il discorso di Luca sulla scelta tra carne di cane e maiale) uno opta per A invece che B c'è poco da dire, non si entra nel merito.
Ma pretendere una classificazione in base al grado di amicizia, perché il cane è fedele, il gatto intelligente mentre la capra è antipatica è poco commentabile.

Luca.Lussardi
Al di là dell'interpretazione, secondo me il fatto radicato che il cavallo non sia da mangiare è un fatto di cultura e di storia, proprio perchè il cavallo offriva forza lavoro, era quello che oggi è il trattore, e per questo non veniva mangiato. Il maiale ha sempre avuto il servizio che ha tutt'oggi, cioè venire ingrassato e poi mangiato. Che poi oggi qualcuno parli di simpatia verso un animale o un altro hai ragione, non ha nessun senso dichiarare un animale più simpatico di un altro. Però senza ragionare se mi mettessero nel piatto una bistecca di maiale e una bistecca di cane saprei subito quale scartare, solo per un fatto di cultura.

Io non ragiono solo in termini di essere vivente. Credo infatti che l'uomo possa benissimo nutrirsi di tutto ciò che è vegetale. Quello di cui dobbiamo prendere atto è che noi diamo privilegi ai singoli animali a seconda di quanto sono "simpatici" o "fedeli". Io non credo che questo sia giusto. Più in generale, non credo sia giusto decidere della vita o della morte degli animali rispetto esclusivamente ai bisogni dell'uomo o alle sue simpatie. Se ragioniamo dal punto di vista dell' "affezionarsi" allora siamo già fuori strada: come ci possiamo affezionare ad un gatto, possiamo benissimo affezionarci ad un maiale o ad un coniglio, e di conseguenza non dovremmo più mangiare maiale o coniglio.
Insomma, l'uomo mangia il maiale perché è brutto e sporco, non mangia il cavallo perché è elegante, pulito, bello e fedele. Assurdo.

Luca.Lussardi
Se però si ragionasse solo in termini di essere vivente allora non potremmo mangiare quasi nulla... tutti gli animali respirano, e pure i vegetali, quindi a rigore dovremmo nutrirci solo di esseri non viventi se proprio non vogliamo far del male a nessuno. Ma facciamo parte della catena alimentare come tutti gli altri animali; non credo che il leone si sia mai posto un problema filosofico quando insegue una gazzella.

Quanto al discorso cavallo in particolare ammetto di essere un po' di parte visto che era una mia passione, ci andavo da "giovane" e ne avevo uno tutto mio a casa, però esso ha un suo "privilegio" rispetto agli altri animali, perchè è stato (e per la legge per altro lo è ancora) un mezzo di trasporto e di lavoro (per la legge si può ancora andare a cavallo per la strada, traffico o no che ci sia). Quanto all'amicizia che si crea è vero che dipende dall'animale, ci sono animali che non si legano all'uomo e altri che invece formano un rapporto di fedeltà vero: ad esempio il gatto non è un animale che si lega molto all'essere umano, chiunque possiede un gatto sa bene che si tratta di un animale che ha una sua indipendenza. Il cane invece è un esempio di fedeltà, come anche, in misura minore, lo è il cavallo.

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