Arrivederci Steve Jobs...

Sk_Anonymous
Salve a tutti. Volevo solo rendere omaggio a Steve Jobs.

Risposte
fields1
"fields":
Resta il fatto che il benessere complessivo della società occidentale dipende dall'iniziativa economica privata e dall'interesse personale che vi è dietro.



Non vorrei essere frainteso: non intendevo dire che il benessere della società occidentale debba per forza dipendere dall'iniziativa economica privata, ma semplicemente che attualmente dipende da essa. Sono ben lungi da considerare il modello economico occidentale come ideale.

dasalv12
"field":
Resta il fatto che il benessere complessivo della società occidentale dipende dall'iniziativa economica privata e dall'interesse personale che vi è dietro.


Questa frase ha un sapore molto ideologico e non so se sia del tutto vero. La libera iniziativa è una buona cosa perché è anche legata al concetto di democrazia e di libertà. Bisogna vedere che forma prende questa libera iniziativa. Anche la ricchezza del mafioso dipende dalla sua iniziativa personale, eppure è un sistema che non genera molto benessere collettivo. La storia delle economie occidentali insegna che l' intervento dello Stato, non solo come regolatore, ma anche come attore, è fondamentale proprio per fare in modo che la famosa "iniziativa privata" possa effettivamente concretizzarsi.

dasalv12
Sarebbe interessante anche approfondire il contenuto simbolico che ha per l' occidente la Apple e SJ, forse ultimo baluardo del dominio del capitalismo americano sia tecnologico che di valori nel mondo (ecco perché Obama, altro genio di marketing, piange).
Badiamo bene come gli altri marchi simbolo del capitalismo americano siano ormai screditati in tutto il mondo e siano sinonimo della prepotenza e della diseguaglianza perpetuata dalla politica estera Usa. Apple invece si distingue perché si è data un' immagine alternativa, da qui lo sforzo ben studiato di Jobs ed i suoi di dare un volto informale al suo manager (CEO): non più la giacca e cravatta degli avidi "padroni", ma un dolcevita nero da intellettuale idealista francese (il nero è simbolo sia di dominio che di alte capacità creative), del ex hippie che vuole cambiare il mondo in meglio.

Sul tema del profitto che sembra aver occupato la maggior parte dello spazio di discussione (anche giustamente), bisognerebbe smettere di guardare solo alla propria condizione, ma vedere cos'è il mondo di oggi e dove andrà.
Vediamo, ad esempio, uno dei fenomeni più importanti di questi tempi: una larga fetta della popolazione mondiale, stimata fra il 15% ed il 20%, vive nelle baraccopoli. Non parliamo dei cambiamenti climatici.
A mio parere sono questi due fattori che causano e causeranno molte delle guerre presenti e future

fields1
"Sergio":
[quote="fields"]...ciononostante Jobs avrebbe potuto fare un altro mestiere, e il mondo non avrebbe il mac, ad esempio.

Per avere un Mac più o meno equivalente al mio attuale Asus+Linux avrei dovuto spendere più o meno tre volte quanto ho speso. Vale tre volte di più? Non credo proprio.[/quote]

Be', per me non c'è proprio paragone tra il tuo Asus+Linux e il mio MacBook Air… Perché? Per motivi estetici, per i servizi offerti da Apple, per la perfetta integrazione tra hardware e software, per la straordinaria qualità di entrambi.

Per il resto, condivido perfettamente le tue affermazioni, Sergio.

Del resto, quando mai ho detto che la composizione degli egoismi individuali, così come si realizza concretamente nella nostra società attuale, massimizza il bene comune? Forse, è vero, sono stato impreciso nel parlare solo di "mano invisibile", senza specificare che sono l'organizzazione sociale occidentale e le leggi nazionali e internazionali che abbiamo, sia pur insufficienti, che contribuiscono a creare alcune delle condizioni necessarie per una discreta efficienza della mano invisibile.

Resta il fatto che il benessere complessivo della società occidentale dipende dall'iniziativa economica privata e dall'interesse personale che vi è dietro. Non serve avere il Nobel dell'economia per capirlo, mi sembra. Formulare il miglior modello economico è un'impresa completamente diversa, ma un po' troppo impegnativo per un studioso di logica come me ;-)

dasalv12
Rispondo a Fields che credo abbia mal interpretato le mie frasi: la mia non è un' arringa contro il principio del profitto, la mia è un' osservazione più che altro di psicologia sociale.
Il discorso di Stanford, per me, è una pubblicità della Apple. Cosa c'è che non va? La trovo scorretta, quasi politica, a volte ho l' impressione che in alcuni suoi elementi riprenda la retorica dei regimi comunisti più ideologici (Enver Hoxha in Albania o addirittura Stalin), col culto della personalità del leader, del "migliore" e della sua vita. Non uno spazio su come altre persone lo possano aver aiutato a costruire un gigante come Apple e nemmeno una parole su quanti si suicidano o muoiano di cancro nelle fabbriche che producono componenti Apple in Asia.
Secondo problema: molte persone non si accorgono che questa è pubblicità, vengono troppo coinvolte emotivamente ed in pratica fanno volantinaggio gratis, ecco altro motivo di scorrettezza.
Ora, siccome altre grandi aziende e altre organizzazione sociali (come i partiti politici), stanno provando ad imitare queste strategie, penso che sia di fondamentale importanza imparare a riconoscerle.
Il mio invito è quello di creare un filtro, così come siano riusciti a crearlo per la tv, anche per quello che viene propinato in vie diverse (anche attraverso gli amici di fb) su internet. Il filtro che dobbiamo usare è la razionalità oggettiva, che voi matematici avete appreso alla gfande. Cerchiamo di usarla al meglio anche in altri ambiti che non siano strettamente numerici.

Cmax1
Forse alcune espressioni di Stallman sono eccessive, ma credo che la sua definizione di Jobs come the pioneer of the computer as a jail made cool, designed to sever fools from their freedom sia la migliore che abbia letto.

nato_pigro1
Per quanto riguarda il "discorso nel contesto italiano", quello che volevo dire era questo:
Un certo tipo di retorica siamo disposti ad accettarla solo se a dirla sono degli americani, mi chiedevo il perchè. Anche a me li per li è piaciuto il suo discorso, ovviamente è ben fatto e si esprime al meglio, ma dopo che l'ho ascolto mi sono chiesto: e se un italiano avesse tenuto un discorso identico in un contesto simile ma qui in Italia? Non sarebbe risultato pomposo, megalomane ed eccessivamente retorico? Secondo me si, ma perchè? E non è una domanda che ha a che fare con lo stato delle università o della cultura tecnologica in Italia, credo che sia più una questione di sensibilità culturale. Personalmente non mi sento di preferire una "sensibilità all'americana".

fields1
"Sergio":

PS 2: Anche Linus Torvalds ha reso la vita migliore a molte persone (me compreso) con le sue creazioni, ma non lo ha fatto per crearsi una nicchia da cui trarre quattrini.


…ciononostante Jobs avrebbe potuto fare un altro mestiere, e il mondo non avrebbe il mac, ad esempio.

Per il resto, grazie per i brani di Smith che hai evidenziato. So bene anche delle limitazioni della teoria di Smith. Ma vedi la mia riposta a Fioravante.

fields1
"Fioravante Patrone":


fields, ti devo dire: "Ofelè fa el to mesté"?

Ovviamente non critico la frase evidenziata in blu, così come è scritta. Anche se a volte mi diverto a sparare sulla Croce Rossa. Ma tu non sei la Croce Rossa, non mi risulta che dietro il tuo nick ci sia, che so, Marystar Gelmini.


Non sarà il mio mestiere, ma m'interessa (e mi diletto a studiare) anche l'economia. Naturalmente accetto lezioni da gente più esperta ;-) A me sembra che tu abbia interpretato un po' troppo da matematico le mie affermazioni.

Il loro senso voleva essere questo. Gli individui perseguono il proprio interesse individuale. In qualche modo questi egoismi personali sono messi insieme e trasformati in qualcosa che giova alla società per intero. A meno di quantità trascurabili, tutto ciò che possediamo, tutti i servizi di cui usufruiamo derivano dal lavoro di qualcun altro, che lo fa per ottenere qualcosa in cambio.

Allora, o nessuno è generoso e nessuno è da ringraziare, oppure bisogna prendere atto che anche il lavoro puramente a fini di lucro è degno di ringraziamento.

Fioravante Patrone1
"fields":

Eppure tutti sentono il bisogno di ringraziare Steve Jobs per aver cambiato in meglio le loro vite (ecco l' effetto del marketing: la gente lo vede come il profeta, il salvatore). Fra l'altrodimenticandosi che lo scopo della Apple è il profitto e non le visioni del futuro ed il progresso dell' individuo.


Mai sentito parlare di Adam Smith? Gli individui agiscono per interesse personale, ma esiste da qualche parte una miracolosa mano invisibile che trasforma l'utile individuale nel bene collettivo. In altri termini, nel momento stesso in cui, attraverso il proprio lavoro, un individuo persegue il proprio utile, fa anche il bene del gruppo. D'altra parte è questo il senso del vivere in società. Jobs, guadagnava, è vero, ma ha reso la vita migliore grazie alle sue creazioni.


fields, ti devo dire: "Ofelè fa el to mesté"?

Ovviamente non critico la frase evidenziata in blu, così come è scritta. Anche se a volte mi diverto a sparare sulla Croce Rossa. Ma tu non sei la Croce Rossa, non mi risulta che dietro il tuo nick ci sia, che so, Marystar Gelmini.

Tieni presente che sulle magnifiche sorti e progressive del mercato e dell'iniziativa individuale pure gli economisti neoclassici si sono fatti un bel po' di domande. Le esternalità (che stanno diventando sempre più rilevanti, tra l'altro...) sono un macigno che le mani invisibili non riescono a spostare.
Ora mi metto anche a fare il paternalista, ma tu che sei giovane non farti ingannare da frasi fatte alla De Filippi :lol: come "nel momento stesso in cui, attraverso il proprio lavoro, un individuo persegue il proprio utile, fa anche il bene del gruppo". Non è detto. Dipende da tantissimi fattori. Può essere completamente falso (baste pensare al [rappresentante del]la Folletto che vende aspirapolveri da 2000 euro a vecchiette di ottant'anni).

fields1

Eppure tutti sentono il bisogno di ringraziare Steve Jobs per aver cambiato in meglio le loro vite (ecco l' effetto del marketing: la gente lo vede come il profeta, il salvatore). Fra l'altrodimenticandosi che lo scopo della Apple è il profitto e non le visioni del futuro ed il progresso dell' individuo.


Mai sentito parlare di Adam Smith? Gli individui agiscono per interesse personale, ma esiste da qualche parte una miracolosa mano invisibile che trasforma l'utile individuale nel bene collettivo. In altri termini, nel momento stesso in cui, attraverso il proprio lavoro, un individuo persegue il proprio utile, fa anche il bene del gruppo. D'altra parte è questo il senso del vivere in società. Jobs, guadagnava, è vero, ma ha reso la vita migliore grazie alle sue creazioni.

"Injuria":

L' impatto socio economico della sua figura e della sua azienda sono stati grandi è vero, ma così come è stato grande l' impatto della diffuzione dei motori a scoppio, l' invenzione delle tecniche di raffinazione del petrolio, la distribuzione capillare dell' energia elettrica (con cui i genialissimi pc non potrebbero funzionare), l'invenzione del telefono o la recentissima mappatura del genoma umano.


Anche gli scienziati fanno carriera e quindi lucrano grazie alle loro scoperte. Dovrebbero forse rifiutare posizioni prestigiose o i premi monetari dei Nobel per essere più puri? :roll: Adam Smith ancora.


Detto questo, a me è piaciuto molto il discorso di Jobs di Stanford. Niente che non avessero già detto molti filosofi prima di lui, d'altra parte. Non vedo cosa c'entri trasportarlo in un contesto italiano, o che senso abbiano le critiche. Come dice Jobs stesso, nel suo discorso ha solo raccontato tre storie tratte della sua vita: no big deal. Storie vere, con un senso profondo. E ne ha tratto degli insegnamenti significativi.


Inoltre basta osservare le espressioni di Jobs...si sta mettendo a nudo, sta parlando della sua vita intima a centinaia di persone, ma non tradisce un' emozione, sembra molto lucido e la voce non gli trema nemmeno per un istante.


Jobs è un oratore sopraffino, lo sappiamo, ha fatto centinaia di interventi in pubblico. Prepara i suoi discorsi con cura maniacale, fa mille prove. Un buon discorso non si improvvisa, si prepara. Ma forse avresti preferito un pianto a dirotto, alla de Filippi, stile C'è posta per te? :-| Ah quelli sì che sono veri...

dasalv12
A proposito: lo sviluppo della mente, della ragione e della cultura deve sempre essere avanti rispetto allo sviluppo della tecnica, altrimenti succedono disastri.

dasalv12
Grazie ragazzi! Mi avete rincuorato!

Dopo essere stato insultato da chiunque per aver criticato Job e soprattutto il suo discorso finalmente trovo qualcuno che riesce ad avere un pensiero critico.
Mi sono detto, su Matematicamente parleranno sicuramente della morte di SJ, vediamo se riesco a trovare qualcuno che ragiona...sapete che vi dico? I geni siete voi!

Volevo riportare un mio scritto fatto altrove poco apprezzato (sono stato accusato pure di essere invidioso):

"Mi sento davvero solo a giudicare il discorso all' università come fastidioso in mezzo al rumore unanime degli applausi. So cos'è il marketing e ne capisco abbastanza di comunicazione per capire che quel discorso è una forma, nemmeno tanto nuova, di pubblicità:
- Legare le emozioni ad una azienda/marchio
- Sviluppare il culto della personalità del leader
- Raccontare la sua vita come straordinaria ed epica (fra l'altro fortemente evocativa di elementi evangelici: nascita difficoltosa, vita spartana, crisi, "resurrezione", morte ed infine l' indicazione della via da seguire per la salvezza)
- Parlare a Stanford, ovvero a futuri opinion leader che avranno sempre nel cuore quel discorso e lo legheranno al marchio Apple
- Attingere alla tradizione del calvinismo capitalistico e dei suoi valori: "volere e potere", l' uomo che si fa da solo, il merito, ottimismo, l' individualismo etc etc

Mi dispiace che nessuno abbia colto questi elementi, nella pubblicità spesso si fa ricorso alle emozioni, ma qui volano davvero troppi colpi bassi. Altresì nessuno si chiede come mai questo discorso abbia trovato così ampia diffusione e una così pronta traduzione.
Inoltre basta osservare le espressioni di Jobs...si sta mettendo a nudo, sta parlando della sua vita intima a centinaia di persone, ma non tradisce un' emozione, sembra molto lucido e la voce non gli trema nemmeno per un istante.
Di discorsi di gente importante a Stanford ne sono stati fatti parecchi, però alle masse di internet è arrivato solo il suo.

L' impatto socio economico della sua figura e della sua azienda sono stati grandi è vero, ma così come è stato grande l' impatto della diffuzione dei motori a scoppio, l' invenzione delle tecniche di raffinazione del petrolio, la distribuzione capillare dell' energia elettrica (con cui i genialissimi pc non potrebbero funzionare), l'invenzione del telefono o la recentissima mappatura del genoma umano.
Eppure tutti sentono il bisogno di ringraziare Steve Jobs per aver cambiato in meglio le loro vite (ecco l' effetto del marketing: la gente lo vede come il profeta, il salvatore). Fra l'altrodimenticandosi che lo scopo della Apple è il profitto e non le visioni del futuro ed il progresso dell' individuo.
Chissà che effeto avrebbe avuto lo stesso discorso fatto di fronte agli operai di questa azienda:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/05/

Sia chiato che rispetto la sua morte ed il dolore suo e dei suoi cari."

menale1
Non sapevo del passato da tossico-dipendente di SJ .

dissonance
"nato_pigro":

Molto americano. Io mi chiedo sempre: se questi discorsi/azioni/celebrazioni le facessimo in italia (cioè trasportandoli in un cotesto italiano) non risulterebbero retoricamente insopportabili?

Assolutamente insopportabili.

garnak.olegovitc1
Salve a tutti,
vorrei essere realista, ma S. Jobs cosa poteva dire a quella platea di giovani alla Stanford, di certo non poteva dire "fatevi di Lsd come ho fatto io alla vostra età", poteva mai dire, ciò che disse realmente, che " l'uso abbastanza colorito della Lsd era una delle due o tre cose più importanti che aveva fatto nella sua vita"?. Quando, in quel discorso, dice “Nessuno vuol morire. Perfino quelli che credono nel paradiso non desiderano morire per andarci”, io ci vedo un nichilismo totale da parte sua, seppur reso con una battuta fatta ad hoc per celare le vere motivazioni del suo pensiero. Ma alla fine, del discorso, non può venire meno a ciò che egli è e lo fa con questa frase dai molteplici significati edificanti ed costruttivi, in realtà rispecchia ciò che è S. Jobs (ovvero "un drogato"): "Siate affamati.Siate folli". Bhè se questo significa o sintetizzi il tutto in "Think different", personalmente, non ci trovo nulla di così tanto esaltante. S. Jobs è si un genio, un grande nell'ambito della tecnologia ed informatica, un visionario (nel termine più psichedelico possibile), ma giammai lo prenderei come esempio di vita ed non avrei di certo applaudito per il suo discorso...
Cordiali saluti

P.S.=Ed in più condivido le osservazioni di Stallman, il quale considerò S. Jobs come un tiranno nella tecnologia, elettronica ed informatica.

menale1
P.S. sia chiaro non sono un difensore di Jobs , ne tanto meno di Apple , ma cerco solo di appellarmi al rispetto per i defunti ...

menale1
Si quello cui facevo riferimento era un rispetto di matrice foscoliana . Comunque , nato-pigro , rispetto senza dubbio la tua posizione , supportata da idee che sono coerente tra loro ! :-D :-D

nato_pigro1
"garnak.olegovitc":
immaginiamoci il papa che accoglie la richiesta di santificazione di Jobs.
Cordiali saluti

:shock: :? :roll:

garnak.olegovitc1
Salve a tutti,
non penso che Steve deve essere fatto "SANTO SUBITO!", l'ACM non gli ha nemmeno consegnato il premio Turing, perchè dietro l'attività di Steve, ed anche di Bill, vi erano forti impulsi commerciali, immaginiamoci il papa che accoglie la richiesta di santificazione di Jobs (che la cosa venga intesa per assurdo). Condivido, totalmente, invece l'osservazione di menale, di percepire la morte di Steve come questione mitico-foscoliana.
Cordiali saluti

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